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Medaglie degli Atenei italiani


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Ho letto sulla storia dell’Università di Ancona che due pavoni speculari e a coda abbassata sono raffigurati su una lastra di pietra graffita del 1189 che si trova presso il Duomo di Ancona.

I due pavoni sono stati scelti come simbolo dell’Università perché questo antico simbolo indica l’umiltà, qualità essenziale per ogni persona che si dedichi alla conoscenza e che è alla base dello stesso metodo scientifico.

Credo che nontorno possa confermare.

apollonia

Confermo a pieno, ecco, dal web una immagine dei plutei in questione, che si trovano all'interno del Duomo di San Ciriaco, che svetta sul porto di Ancona.

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Il 30 settembre prossimo, nell’Aula Magna dell’Università di Pavia, vi sarà un incontro per festeggiare gli ottant’anni di attività didattica e scientifica della Facoltà di Farmacia.

30 SETTEMBRE 2013

AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ

Nel 1933, con Regio Decreto 31 agosto 1933 n.1592 veniva fondata a Pavia la Facoltà di Farmacia. 80 anni di attività didattica e scientifica, che l’Università di Pavia festeggia insieme al Dipartimento di Scienze del Farmaco, ai docenti e agli studenti dei corsi di laurea in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.

info: http://dipsf.unipv.eu/site/home.html

apollonia

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Medaglia di Alessandro Volta

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D/ ALEXANDER VOLTA Busto a dx; in basso a dx S. JOHNSON; In esergo: MAXIMA EST GLORIA NOBIS / MAGNA VOBIS QVOQVE / QVOTQVOT ESTIS / HOMINES

R/ VNIVERSITAS TICINENSIS XI SAECULARIA – MCMXXV – Vecchio sigillo dell’Università di Pavia

Bronzo: 12,76 g ; 32 mm

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La medaglia di Alessandro Volta schedata in http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME66M/6 pesa 12-13 volte la mia e ha un diametro più del doppio della mia che quindi dev’essere una versione ‘light’.

Volevo aggiungere qualche dettaglio sul tondo centrale del rovescio che raffigura un vecchio sigillo dell’Università di Pavia.

post-703-0-33485000-1380299721_thumb.jpg

La scritta che percorre il tondo attorno ai due ovali contigui è VNIVERSIT(AS) ARTISTAR(VM) . PAPIENSIS VNIVERSIT(AS) IVRISTAR(VM) STVDII, cioè Università degli Artisti che comprendeva gli studi di medicina oltre a quelli di filosofia, dialettica, grammatica e retorica, e Università dei Giuristi in cui si praticava il diritto civile, canonico e la teologia. La figura con aureola sulla sinistra potrebbe essere san Luca Evangelista, patrono delle arti sanitarie. La figura nell’edicola gotica a destra è con molta probabilità santa Caterina seduta in trono, tenente nella destra una palma e nella sinistra un libro. La piccola nicchia in basso a sinistra ospita un personaggio in ginocchio, che si ritiene il Rettore; anche in quella a destra c’è un personaggio genuflesso.

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Medaglia dell’Università di Pisa

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D/ Cherubino dell’Università di Pisa con iscrizione sul bordo e Croce pisana in basso

R/ Iscrizione

Autore: Barlacchi (notizie sec. XX); Picchiani (notizie sec. XX)

Materia e tecnica: bronzo/fusione

Diametro/peso: 31 mm/13,21 g

Data di creazione: 1961, sec. XX

Purtroppo la medaglia è rovinata nel campo centrale del rovescio dove non è ben leggibile l’iscrizione CALCOLATRICE / ELETTRONICA / DELL’UNIVERSITA’ / DI PISA / INAUGURATA / DAL PRESIDENTE / DELLA REPUBBLICA / GIOVANNI GRONCHI / IL 13 NOVEMBRE 1961

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Ogni anno l’Ateneo di Pisa , come riconoscimento ai suoi docenti che hanno contribuito ad accrescere il prestigio dell’Università, conferisce l’Ordine del Cherubino, che consiste in una spilla d’oro che raffigura, su un fondo di smalto celeste, una testa di Cherubino con sei ali. Tale figura si trova sul diritto della medaglia del post precedente e anche sul logo dell’Università di Pisa.

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L’amico Fabio mi ha fatto notare che nella rappresentazione dei cori angelici, i Cherubini e i Serafini sono rappresentati rispettivamente con quattro e con sei ali, e quindi che queste ultime sono una caratteristica dei Serafini. La sua osservazione è giusta, ma si deve tener conto di quanto segue (dall'Enciclopedia Treccani):

… Dal Rinascimento la rappresentazione degli angeli diviene estremamente diffusa e varia, sfuggendo a ogni schema iconografico. Frequente è la derivazione del tipo degli angeli da quello degli amorini dell’antichità pagana; diffuso anche il motivo iconografico della testa di putto alata, spesso riferito ai cherubini (in tal caso con sei, anziché due, ali).

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Questo è il mio esemplare della medaglia segnalata da palpi nel post # 98 e già presentata da giancarlone nel post # 34 a pag. 3.

Medaglia coniata, emessa nel 1914 a ricordo del 50° anniversario di fondazione dell’Istituto Tecnico Superiore (oggi Politecnico) di Milano.

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D/ FRANCESCO . BRIOSCHI - GIVSEPPE COLOMBO – 1863-1913. Teste accollate di profilo a sx. In basso a dx S. JOHNSON GC INC.

R/ CINQVANTENARIO . DEL . R . ISTITVTO . TECNICO . SVPERIORE . DI . MILANO . 1914 . Sulla linea dell’esergo ARCH. A. ANNONI a sx e SCULT. G. CASTIGLIONI a dx. In esergo, tra due stemmi, entro cartigli, in cartella: GLI . EX-ALLIEVI / RICORDANO.

Bronzo: 133,3 g ; 70 mm

Ho visto che la medaglia è già schedata e aggiungo qualche osservazione sulla scheda. Sulla scritta circolare del rovescio manca la preposizione DI prima di MILANO. Correggere ‘Vusta’ in ‘Vista’. Sulla linea dell’esergo io leggo ARCH. A. ANNONI a sx e SCULT. G. CASTIGLIONI a dx. Tra EX e ALLIEVI non c’è un punto ma un trattino. Nella frase che segue ‘Istituto’ invece di ‘Istituti’. Nella frase successiva ‘Brioschi’ invece di ‘ Bioschi’.

A seguire aggiungerò qualche dato biografico dei due ex-allievi.

apollonia


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Francesco Brioschi, uomo politico nonché illustre matematico, si laureò a Pavia dove fu alunno dell’Almo Collegio Borromeo nel 1847. Ricoprì le cariche di rettore dell’Università di Pavia e di segretario generale del Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1863 fu il fondatore del Politecnico di Milano (il primo in Italia), che ai tempi si chiamava Regio istituto tecnico superiore. Fu direttore di quest’ultimo fino alla morte (1897), quando gli successe Giuseppe Colombo, suo fidato collaboratore.

Laureatosi a soli vent’anni, Giuseppe Colombo ottenne subito, grazie alla grande stima nei suoi confronti di Brioschi e Codazza, un incarico di professore di geometria e meccanica alla Scuola di Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano, dove iniziò una delle sue brillanti carriere, quella di docente, che avrebbe in vari modi continuato per tutta la vita. Fu uno dei primi docenti del Politecnico di Milano dove fu titolare della cattedra di Meccanica e Ingegneria industriale nel 1865 e continuò a insegnare fino al 1911.

Ma torniamo a Francesco Brioschi con una curiosità. Durante il suo rettorato il Politecnico veniva scherzosamente chiamato “Asilo Brioschi” per le rigide regole da lui imposte e per la sua severità. La frequenza era obbligatoria (dal lunedì al sabato pomeriggio) e le assenze dovevano essere giustificate dai genitori o dal medico la cui firma doveva essere autenticata dal sindaco del paese di residenza.

Gli esami di laurea si svolgevano nella parte centrale del mese di agosto all’ombra del pronao della cappella del palazzo della Canonica, dove “su semplici panche sedevano in abito da cerimonia – stiffeluis e cilindro – i docenti esaminatori. Al centro Francesco Brioschi teneva davanti a sé un cilindro colmo di foglietti arrotolati su cui erano scritte le domande d’esame. Nel cortile, al sole, su identiche panche stavano gli esaminandi in attesa di essere chiamati in ordine alfabetico a estrarre un certo numero di foglietti e fare in seguito su di essi – più o meno – sfoggio della propria erudizione. Dopo un breve conciliabolo tra professori, l’allievo in piedi davanti agli esaminatori, veniva giudicato e, se il caso, laureato”.

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Un punto da chiarire di questa medaglia è se le teste di profilo sul diritto sono uguali oppure no. Le teste si assomigliano molto nella fronte, nelle sopracciglia, nel naso e anche nella capigliatura, ma la differenza dei baffi è ben evidente. Inoltre il volto sulla destra ha anche la barba. Si tratta quindi dei due eminenti professori, e dal confronto con le loro fotografie si può desumere che il volto sulla sinistra è dl prof. Francesco Brioschi e quello sulla destra del barbuto prof. Giuseppe Colombo.

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Università del Sacro Cuore di Milano

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D/ VNIVERSITAS - CATHOLICA / SACRI CORDIS - JESV * Sotto la linea dell'esergo S. JOHNSON - In esergo MEDIOLANI

R/ FACOLTA' DI PSICOLOGIA

Bronzo: 44,43 g ; 50 mm.

Già descritta quella della facoltà di economia e commercio al post # 23 e della facoltà di magistero al post successivo. Ri portato anche un distintivo della stessa università al post # 26.

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Questa non è una medaglia dell’Ateneo pavese ma penso sia qui la sua giusta collocazione in quanto è dedicata a un insigne studioso di monete pavese, Camillo Brambilla, in occasione del venticinquennale dell’Associazione numismatica pavese.

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D/ In circolo . CAMILLO BRAMBILLA . NUMISMATICO . 1809 – 1892. Busto a sinistra; E . TESTA in basso a dx.

R/ In circolo L’ASSOCIAZIONE PAVESE DI NVMISMATICA E MEDAGLISTICA – Nel campo un tondello con busto a dx attorniato dalla legenda FELIX TI – CINVS, sotto NEL SVO / VENTICINQVENNALE / RICORDA L’INSIGNE STUDIOSO / DI MONETE PAVESI / PAVIA 1974

Bronzo: 109 g ; 60 mm.

Il busto nel tondello sul rovescio è secondo alcuni studiosi l’effigie di Totila.

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  • 3 settimane dopo...
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La fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia collabora con l’Ateneo pavese nel promuovere attivamente la didattica, la formazione e la qualificazione professionale e scientifica, l’addestramento del personale medico e paramedico.

In occasione della visita a Pavia di papa Benedetto XVI nel 22 aprile del 2007e dell’incontro del pontefice con il personale e gli ammalati del San Matteo, è stata fatta coniare dalla fondazione San Matteo questa medaglia da distribuire in omaggio al personale e agli invitati all’evento storico.

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D/ IL PAPA AL SAN MATTEO PAVIA 22 APRILE 2007 - Busto del Pontefice. In basso a sx WM.

R/ TIBI COMENDO CAVSAM MEAM - Scena religiosa che richiama il logo della Fondazione con la resurrezione di Gesù. In esergo: A.D.MCDXLIX

Bronzo: 183,4 g ; 70 mm.

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Nelle cronache di Pavia ho letto che questa medaglia con l'effigie di Benedetto XVI è stata oggetto di un esposto in Procura da parte del policlinico perché la mattina del 22 aprile 2007, quando i primi esemplari erano in distribuzione e la maggioranza dei dipendenti non l’aveva ancora ricevuta, era in vendita su un’asta di eBay. La domanda era se si trattasse di uno dei circa mille invitati al cospetto del Papa, la mattina del 22 aprile al San Matteo, o solo di un venditore on-line che proponeva un oggetto "concesso" da chi ne era stato omaggiato proprio in prossimità della cerimonia.

La motivazione dell’esposto della direzione del policlinico alla Procura della Repubblica di Pavia era che «L'iniziativa appare altamente offensiva e denigratoria. Provoca un innegabile danno all'immagine dell'istituzione che tanto si è prodigata nell'organizzazione di un evento di portata storica, curando nel dettaglio ogni particolare della cerimonia».

Inoltre si chiedeva alla Procura di valutare il caso qualora si intravedesse nell'«increscioso episodio» la possibilità di intervenire.

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Tra i doni della Diocesi di Pavia a papa Benedetto XVI in occasione della sua visita pastorale del 22 aprile 2007 c’è la medaglia di un famoso scultore pavese, Angelo Grilli.

Della medaglia posso solo postare la fotografia tratta dal sito della Diocesi.

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Diritto:

Il Santo Padre Benedetto XVI in cammino per la visita alla Diocesi e alla Città di Pavia, si avvia a rendere omaggio alle reliquie di sant’Agostino in san Pietro Ciel d’Oro e saluta con gesto benedicente. Sulla destra ecco il bambino incontrato da sant’Agostino sull’arenile mentre, scavata una buca nella sabbia, è intento a versare in essa l’acqua del mare. In secondo piano alcuni monumenti storico-artistici della città di Pavia fra cui il Duomo con la sua cupola; il ponte coperto su cui s’affaccia il popolo festante per Benedetto XVI; sulla sinistra un grande barcone, “nave pavese”, accanto alla sponda del Ticino con il barcaiolo alle prese con il pescato. Attorno la scritta: Benedetto XVI a Pavia 21-22 aprile 2007.

Rovescio:
“Deus Caritas est” Due uomini si incontrano: uno è in necessità e tende le mani in cerca di aiuto; l’altro lascia cadere le sue protezioni e si dispone all’incontro fraterno. E’ l’egoismo che si diparte. Al centro in basso un bimbo festante che porge a Gesù un cesto con cinque pani e due pesci: per la sua generosità tutti saranno saziati. In lui la tradizione riconosce san Siro patrono della Diocesi e della Città di Pavia. Attorno la scritta: “Ama et fac quod vis”. rati

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@@apollonia Ciao, se non sbaglio la chiesa di San Pietro Ciel d’Oro è di origine longobarde, una delle pochissime rimaste in Italia, giusto??


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Ciao palpi

Sì, la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro è stata eretta nell’8° sec. e, come gran parte delle chiese pavesi, fu ricostruita in epoca (e stile) romanico quattro secoli dopo.

Secondo la tradizione fu fondata dal re longobardo Liutprando per ospitare le spoglie di sant’Agostino, comprate in Sardegna da pirati saraceni che le avevano trafugate da Ippona.

La basilica si trova nella parte nord del centro storico di Pavia, all’interno di una zona chiamata ‘Cittadella’ molto vicina al Castello Visconteo.

Il suo nome è dovuto al fatto che le volte erano affrescate di blu e ricoperte di stelle in foglia d’oro.

apollonia

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Altra medaglia del Sacro Cuore di Milano, scienze politiche.

Tiziano

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  • 2 settimane dopo...
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Sono io l’acquirente della medaglia dedicata al prof. Scarenzio che palpi aveva segnalato in un’altra discussione.

Angelo Scarenzio (Pavia 1831 – ivi 1904) fu allievo di Luigi Porta e professore di sifiloiatria all’Università di Pavia nel 1861. Nel 7 aprile del 1864 egli iniziò la terapia della sifilide con iniezioni sotto cute di cloruro di mercurio (calomelano) sospeso in glicerina, che si rivelò il trattamento più efficace contro la sifilide prima della scoperta dell’arsenobenzolo. Scarenzio fu anche un abile chirurgo particolarmente esperto nella rinoplastica di lesioni nasali causate dai nodi della sifilide. Per questo può essere considerato un precursore della chirurgia plastica e dermatologica.

La mia medaglia, con una patina di azzurrite localizzata sul rovescio, è ancora in viaggio. Posto qui l'esemplare conservato nel Museo Galileo con la didascalia completa.

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Titolo: Angelo Scarenzio

Data: 1904

Materiale: bronzo

Dimensioni: diametro 56 mm

Incisore: Angelo Cappuccio

Ritratto: Angelo Scarenzio

Iscrizione diritto: "JOHNSON E.B. MOD A.C. INC"

Iscrizione rovescio: "ANGELO SCARENTIO ATHENAEI TICINENSIS MAGISTRO SYPHYLOPATHIAE PERINSIGNI QVI IN LVE GALLICA CVRANDA PROTOCHLORVRETVM HYDRARGYRIVM SVBTER CVTEM PRIMVS INJECIT - VII ID: APR: MDCCCLXIV COLLEGAE ET SODALES INGENIVM VIRI ET SOLLERTIAM ADMIRANTES DIE EIVS INVENTI ANNIVERSARIO A. MDCCCCIV"

apollonia


  • 2 settimane dopo...
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Questa è la scansione della mia medaglia (bronzo:82,14 g, 55 mm).

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apollonia


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@@apolloniahttp://peregrinationes.unipv.it/index.php?page=scheda_oarl&id=368

Ciao Apollonia, magari ne eri già a conoscenza.


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@@apolloniahttp://peregrinationes.unipv.it/index.php?page=scheda_oarl&id=368

Ciao Apollonia, magari ne eri già a conoscenza.

Ciao palpi,

assolutamente no e grazie per la segnalazione. Ho notato anche la lapide di Giasone del Maino, il noto giureconsulto pavese di cui è già stata riportata una medaglia.

apollonia


  • 1 mese dopo...
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A proposito di Giasone del Maino, una pagina del libro appena uscito "... Pavia col naso all'insù ... Un itinerario fra le torri" riporta un singolare episodio che riguarda il famoso giureconsulto e professore di diritto presso l'Università di Pavia raffigurato sulla medaglia del post # 91.

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apollonia


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Nel 1715 la torre è stata atterrata nel timore che potesse cadere per una crepatura che faceva il muro. Poi s'è visto che non v'era pericolo e avrebbe resistito per secoli.

http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_torrimurature_file/torre%20delpizzoingiu.htm

Oggi la si può ammirare in un affresco sotto un balcone in via Belli.

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apollonia


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Medaglia del IX convegno dei farmacisti dell’alta Italia tenuto a Pavia nel 1957

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D/ Mortaio col disegno di un serpente tra PAVIA e la data 1-2-3 GIUGNO 1957 – In circolo IX° CONVEGNO FARMACISTI ALTA ITALIA .

R/ Statua della Minerva

Metallo dorato: 13,00 g ; 32 mm.

apollonia

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