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Medaglie degli Atenei italiani


sandokan

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1561-1961 COLLEGIVM BORROMEVM A DIVO CAROLO PAPIAE FVNDATVM / MDLXI-MCMLXI

QUARTO CENTENARIO DALLA FONDAZIONE

In questa medaglia l'anno di fondazione dell'ALMO COLLEGIO è diverso dalla precedente. La Bolla Papale di fondazione di PIO IV è del 1561, mentre la posa della prima pietra avvenne nel 1564 e il progetto venne affidato all'Architetto Pellegrino Tibaldi.

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Bronzo, mm. 60 - Autori: Ambrogio Figino dipinse dal vero ( D/ ritratto ), Angelo Cappuccio incise - Stab. S. JOHNSON

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Medaglia del XIII convegno dei farmacisti dell’alta Italia a Pavia, 1-2 maggio 1965.

attachicon.gifMedaglia convegno farmacisti PV 1965.jpg

D/ Mortaio col disegno di un serpente tra PAVIA e la data 1-2 MAGGIO 1965 – In circolo XIII CONVEGNO FARMACISTI ALTA ITALIA

R/ Interno dell’Università di Pavia con al centro la statua di Alessandro Volta

Bronzo dorato: 12,34 g ; 28 mm.

Mortaio e serpente sono due simboli classici della Farmacia.

Davanti alla statua di Alessandro Volta nel cortile dell’Università si trova la sala delle lauree dove proprio nel 1965 mi sono laureato in chimica.

apollonia

Ciao Apollonia : il largo appiccagnolo era evidentemente predisposto per farvi passare un nastro che rendeva portativa la medaglia , ma in tal caso il lato con il mortaio sarebbe apparso capovolto....!

Una svista di chi ha coniato la medaglia? Mi sembra strano.....

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Ciao Apollonia : il largo appiccagnolo era evidentemente predisposto per farvi passare un nastro che rendeva portativa la medaglia , ma in tal caso il lato con il mortaio sarebbe apparso capovolto....!

Una svista di chi ha coniato la medaglia? Mi sembra strano.....

Ciao sandokan

Non c'è dubbio che la medaglia è stata coniata con l'asse alla francese (coin rotation), non so se volutamente o meno.

Mi sembra d'aver visto altre medaglie con attacco a cambretta simile e la stessa caratteristica. Se ne ritrovo una la posto qui.

apollonia

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Ciao giancarlone

Stesso rovescio, profilo del Santo una volta a destra, profilo del Santo una volta a sinistra.

Par condicio...

apollonia

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@@sandokan

Eccola qui (da http://www.lamoneta.it/topic/102882-banche-e-assicurazioni/page-2 )

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E questa ha anche una firma illustre (Lorioli)

apollonia

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@@sandokan

Eccola qui (da http://www.lamoneta.it/topic/102882-banche-e-assicurazioni/page-2 )

attachicon.gifpost-4721-0-79244900-1363007873_thumb.jpg

E questa ha anche una firma illustre (Lorioli)

apollonia

Dell' "asse alla francese" ne ero al corrente e - nelle monete - non reca un particolare disagio : ma applicarlo ad una medaglia portativa non mi pare abbia senso comune e, francamente, non capisco perché venga fatto.

In Araldica, se non sbaglio, capolvelgere al basso l' ecousson del nobile che aveva demeritato costituiva un "segno di disonore"............

Grazie per avere mostrato anche questo interessante esemplare creato dalla Lorioli : sarei davvero curioso di capirne la motivazione....

@@apollonia

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@@sandokan

Qui trovi una mia medaglia di Pavia (non dell'Ateneo ma dell'associazione Caritas Papiae) con l'asse alla francese.

http://www.lamoneta.it/topic/96150-medaglia-caritas-papiae/?hl=%2Bmedaglia+%2Bpavia+%2Bvaresi

La medaglia proviene dall'Asta Varesi di Vicenza del sett. 2012 e lo stesso Alberto Varesi si è meravigliato quando gli ho fatto notare questa caratteristica 'rotazionale'.

C'è da rilevare che questa non è una medaglia portativa come quelle con l'appiccagnolo, per le quali invece l'asse alla francese non trova motivazione. O meglio, non l'abbiamo ancora trovata se pur esiste.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...
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Medaglia (bronzo e smalti, diametro 30 mm) dell’Università di Bari.

post-703-0-33039900-1366836759_thumb.jpg

D/ Scudo smaltato con ippocampo MOENIA BARIUM PISCOSA

R/ Stemma della città e faro SIGILLUM UNIVERSITATIS BARENSIS – MCMXXV –

apollonia

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Posto una medaglia realizzata per l'università di Perugia, di un amico Collezioni, presente in altra discussione

mm 50.50 peso 67.70 - Opus: Zanetti Diomede

al D:

PERVGIA _ AVGVSTA - la figura allegorica di Perugia, turrita, in piedi di fronte, regge serto d'alloro e poggia mano su cippo recante le insegne della Città; in esergo: D. ZANETTI

al V:

rami d'alloro, fasciati da nastro, incrociato in basso e recante: PASCOLI _ DANTI _ MATURANZIO _ BALDO BARTOL° ; al centro: patera

post-14845-0-33881100-1367013105_thumb.j

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  • 3 settimane dopo...
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Fuori tema perché sfragistica e non medaglistica, però in tema per l’ateneo.

post-703-0-14737300-1368735710_thumb.jpg

Timbro (metallo, 20 mm) dell'Università di Pavia databile al XIX secolo.

Al centro una bilancia intrecciata a una piuma e una spada; in tondo UNIVERSITA’ DI PAVIA – REP. ITA.

apollonia

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Bottone (metallo, 20 mm) databile al XIX sec. del battaglione degli studenti dell’Università di Pavia.

post-703-0-60444400-1368736203_thumb.jpg

Al centro un mappamondo che sovrasta i simboli delle facoltà giuridica (bilancia) e medica (caduceo). In tondo: VNIVERSITÀ DI PAVIA - BATTA.E DE’ STVDENTI.

apollonia

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Distintivo rettangolare (2,295 g, 15 x 10 mm) dell’Università di Pavia

post-703-0-90288300-1368782561_thumb.jpg

Croce bianca in campo rosso dello stemma della città di Pavia, compresa fra due scritte verticali in campo azzurro UNIVERSITA’ / DI PAVIA

Sul retro la ditta produttrice con l’indirizzo (BERTONI S. P. L. MILANO – C. GARIBALDI 70)

apollonia

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Una nota goliardica sull’Università di Pavia

È una tradizione goliardica dell'antica Università di Pavia quella di mandare le matricole a dipingere i testicoli dello stallone del Regisole, che quindi talvolta appaiono colorati.

post-703-0-10396900-1368782921_thumb.jpg

La statua bronzea alta sei metri che si erge davanti al Duomo e fu inaugurata nel 1937 è una copia strettamente basata sulle riproduzioni antiche eseguita dallo scultore Francesco Messina.

Opera dello stesso scultore è la celebre statua di Minerva del 1939 dedicata alla Città Universitaria di Pavia.

post-703-0-78171500-1368782937_thumb.jpg

Anni fa, sui papiri delle matricole, indispensabile lasciapassare per gli universitari pivelli doveva comparire una scritta alquanto irrispettosa verso il Gentil Sesso pavese: Minerva unica virgo Papiae quia marmorea (Minerva, l’unica vergine di Pavia e per questo di marmo).

Sappiamo dalla mitologia che Atena non volle mai sposarsi, preferendo conservare la sua verginità; per questo fu chiamata anche la Parthénos, che significa appunto "la Vergine", come per dire la Vergine per eccellenza; e Parthenone si chiama il tempio a lei consacrato sull'Acropoli di Atene.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...
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Medaglia dei settecento anni dell’Università di Padova.

post-703-0-67031000-1369923283_thumb.jpg

D/ ALVMNI / VNIVERSITATIS / PATAVINAE / MCCXXII – MCMXXII

R/ EXACTAE PER SEMINA FVTVRA CONIVNGITVR AETAS

Bronzo: 15,66 g, 35 mm.

L’Università di Padova, una delle più antiche del mondo, venne fondata, secondo la tradizione, nel 1222 quando un gruppo di studenti e professori migrarono dall’Università di Bologna alla ricerca di una maggior libertà accademica.

In effetti scuole di diritto e di medicina esistevano a Padova prima del 1222, ma questo è l’anno nel quale per la prima volta in un atto notarile della città si nomina con precisione lo Studio Patavino (quindi già esistente). Per questo motivo il 1222 è convenzionalmente ritenuto l’anno di fondazione dell’Università di Padova.

apollonia

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medaglia carina per apollonia

post-12140-0-46615700-1369943228_thumb.j

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E’ la medaglia coniata in occasione del convegno della FUCI (Federazione universitaria cattolica italiana) tenutosi a Pavia nel 1939. La vecchia spilla della Federazione con l’acronimo F. S. P. (Fede Scienza Patria) è raffigurata sul rovescio.

Il numero romano XVII si riferisce all’anno dell’Era fascista che comprende il periodo dal 28 ottobre 1938 al 27 ottobre 1939.

Sul diritto è raffigurato il Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio) sul Ticino che collega il centro storico cittadino di Pavia con il resto della città situato sulla riva sinistra del fiume.

Nell’Home Page della Numismatica Varesi c’è questa foto con la statua in bronzo della lavandaia vicino al Pronte Coperto dal lato di Borgo Ticino.

post-703-0-05689700-1369993135_thumb.jpg

La statua è un segno di riconoscimento per le donne di questa zona che erano quasi tutte lavandaie. Gli uomini, mariti o padroni, davano una mano cercando legna per il fuoco, preparando l’acqua bollente per i panni o badando ai fornelli e ai fuochi accesi a riva per scaldarsi. Altro compito degli uomini era raccogliere e poi riconsegnare la biancheria. Le lavandaie e i lavandai del Borgo servivano l’intera provincia: ristoranti, alberghi, istituti religiosi, collegi e anche privati.

Cliccando sulla foto della Home Page si può prendere visione di una bellissima galleria fotografica di Pavia.

apollonia

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Quando si parla del Ponte Coperto (o Ponte Vecchio) di Pavia, che oggi si presenta come nella foto,

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non si può non ricordare la leggenda ad esso legata che traggo da

http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_monumenti_file/monumentii_pontecoperto.htm

Nell’anno 999 Pavia non aveva nessun ponte sul Ticino.

Il vecchio ponte romano, del quale si vedono ancora oggi gli avanzi nel letto del fiume, era crollato; perciò, chi voleva passare da una riva all'altra, doveva adoperare il traghetto. La sera della vigilia di Natale di quell'anno, molti pellegrini avevano pensato di recarsi ad ascoltare la Messa di mezzanotte in città, perché, come potete immaginare, allora tutti erano molto religiosi a cagione della profezia "mille e non più mille".

Dunque, sulla riva destra c'era una folla di persone pronta al traghetto, ma le tre barche di servizio, un po' per il buio, un po' per la confusione, un po' perché sembrava che il diavolo ci mettesse la coda, non facevano un lavoro soddisfacente.

Per maggiore disgrazia si levò un nebbione fittissimo, così che, un bel momento, per quanto i pellegrini chiamassero, . . . nessuna barca compariva.

Fu in quell'istante che arrivò, non si sa di dove, un gentiluomo vestito di rosso, il quale cominciò a darsi un gran daffare. Avrebbe pensato lui a far passare tutti, purché lo seguissero. Infatti, dopo averli guidati alcun poco nella nebbia che infittiva, mostrò ai pellegrini stupefatti l'ombra di un ponte che pareva fatto di nebbia più compatta ancora.

E disse: "Vedete? Questo ponte diventerà di pietra, se il primo essere che lo passerà sarà mio eternamente".
Allibirono tutti, perché, dalle parole e dallo sguardo infuocato del gentiluomo, capirono che chi aveva parlato, era il diavolo in persona. Il ponte era fatto di nebbia e non si poteva usarlo che accettando i patti.

Tra i presenti fortunatamente vi era un uomo che nessuno aveva prima notato. Era l'arcangelo Michele che, dalla vicina chiesa, aveva visto ed era accorso. Si avanzò verso il diavolo e disse: "Caro Belzebù, noi desideriamo un po' di tempo per riflettere: tu comincia a fare il ponte di pietra e poi ti terrai il primo che passerà."

Il diavolo accettò; e, fatto il ponte, si pose sul pilone centrale ad attendere il primo passante.
E l'angelo allora, mandato a prendere un caprone, l'afferrò per il collare, e, con una sferzata, l'obbligò a passare per primo.

Preso dall'ira per essere stato gabbato, il diavolo scatenò un violento nubifragio. Pioggia, vento, turbini e saette, si abbatterono sul ponte; ma nulla poterono contro la saldezza delle arcate e contro le pesanti colonne di pietra.

I pavesi, perché il diavolo se ne stesse lontano, costruirono poi, sul grande pilone di mezzo, una chiesetta dedicata al santo dei fiumi, Giovanni Nepomuceno.

Oggi, nelle giornate nebbiose, chi si reca a guardare da lontano il ponte, può vederlo quale lo videro, per la prima volta, profilarsi, grigio nella nebbia, quei santi pellegrini la sera della vigilia di Natale del 999.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...
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Dopo aver ricordato la leggenda del Ponte Vecchio grazie alla medaglia segnalata da palpi62, non potevo non cercare di procurarmela.

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Per la didascalia vedi post # 67

Bronzo brunito: 11,61 g , 28 mm

apollonia

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@@apollonia complimenti è davvero bella, sono contento di avertela segnalata e che tu l'abbia presa.

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Medaglia donata dalla città di Pavia a Vittorio Emanuele III per il XXV anno di regno, in occasione della sua visita per la celebrazione dell’XI centenario dell’Università di Pavia.

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D/ Busto di Vittorio Emanuele III a s.

R/ L’Aula Magna a d., sullo sfondo le tre torri dell’Università di Pavia

ALLA MAESTA’ DI VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA / NEL XXV ANNO DI REGNO / PRESENTE A PAVIA / PER ONORARE COL SVO AVGVSTO INTERVENTO / LA CELEBRAZIONE DEL’XI CENTEN. DELL’ATENEO / I CITTADINI CON MEMORE DEVOZIONE / E REVERENTE AFFETTO ----- XXV MAGGIO MCMXXV

Sul diritto la firma dell’incisore (P. Villazzubia Nozzi) e del produttore (S. JOHNSON)

Bronzo dorato: 48,65 g, 50 mm.

apollonia

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Sul rovescio della medaglia, l’edificio in primo piano sulla destra è l’Aula Magna, costruita nel 1850 e dove un tempo si conferivano le lauree con solennità (come dice la scritta sul frontespizio SOLLEMNIBVS STVDIORVM DICATVM ANNO MDCCCL). Oggi vi si svolgono le cerimonie più importanti come l’annuale inaugurazione dell’anno accademico. Proprio ora si stanno tenendo qui le elezioni del rettore che rimarrà in carica per sei anni.

L’edificio antistante sulla sinistra è il “Salone del Quattrocento”, la prima costruzione fatta eseguire dal Visconti nel 1400, quando raccolse gli ‘studi’ sparsi in città in un solo, grande edificio.

Sullo sfondo le torri che si diversificano da quelle delle altre città d’Italia per la loro snellezza, avendo basamento e forma quadrata di soli sei metri e innalzandosi fino a 53 metri di altezza. Le fondamenta sono molto profonde e formate dalla stessa torre riempita di sassi calcinati assieme.

La torre a sinistra sorge davanti a un lato del cancello d’ingresso del Cortile Teresiano (in onore dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria), dove nell’aprile del 2007 papa Benedetto XVI tenne un discorso in occasione della sua visita a Pavia. Nel Cortile si tengono annualmente le edizioni della Giornata del Laureato, la cerimonia in cui la Comunità accademica di Pavia, riprendendo la tradizione dei college americani e inglesi, consegna il diploma di laurea e festeggia i migliori neo-laureati dell’ultimo anno accademico.

apollonia

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Fuori tema, non è una università, ma un collegio di Pavia molto antico.

Se non và bene nella discussione toglietela pure, non è mia, ma in vendita sulla baia.

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Dalla baia anche questa medaglia di bronzo dedicata a Camillo Golgi, premio Nobèl per la Medicina nel 1906 per gli studi sull’istologia del sistema nervoso.

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L’illustre studioso, dopo un iniziale e breve intervallo come ordinario di anatomia all’Università di Siena, si è trasferito all’Università Pavia come professore di istologia e patologia generale. A Pavia, in Strada Nuova, a un centinaio di metri dalla sede storica dell’Università, si trova – proprio di fronte allo storico Teatro Fraschini -, la casa in cui Camillo Golgi visse gran parte della sua vita. Lo scienziato viene ricordato così nella lapide (con la data di nascita errata) sulla facciata della casa:

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apollonia

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