L. Licinio Lucullo Inviato 30 Dicembre, 2012 #1 Inviato 30 Dicembre, 2012 (modificato) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G88/2 Modificato 5 Febbraio, 2013 da L. Licinio Lucullo
L. Licinio Lucullo Inviato 30 Dicembre, 2012 Autore #2 Inviato 30 Dicembre, 2012 (modificato) Nel 439 furono eletti i consoli (sebbene invec e dal 444 al 367 si sia ricorso, prevalentemente, ai tribuni militari), Tito Quinzio Capitolino ed Agrippa Menenio Lanato, che nominarono un prefetto dell’annona, Lucio Minucio, per risolvere una grave crisi negli approvvigionamenti (normalmente curati dagli edili). Minucio denunciò le distribuzioni irregolari di Spurio Melio. In seguito (si ignora esattamente se alla sua morte o tempo dopo) fu eretta (per voto del Senato, secondo Dione di Alicarnasso; per volontà poporale, secondo Plinio) una colonna, detta Minucia, extra portam Trigeminam, recante una sua statua. Durante la Repubblica, sotto i portici di questa gens (Porticus Minucia vetus) avvenivano le frumentationes, ovvero la vendita, a prezzo politico, del grano. Questo monetario non appone il suo nomen; se ne è desunto che dovesse essere noto e, visto che il tipo a R/ è lo stesso del denario Cr. 243/1 ( http://www.lamoneta.it/topic/99843-deanario-con-colonna-minucia-di-tiberius/ ), che fosse un Minucio, forse fratello di Tiberio, monetario dell’altro denario. La scena al R/ rappresenta la Colonna Minucia; il soggetto che distribuisce pane è Publio o Marco Minucio, rispettivamente console nel 492 e 491, quando avvennero grandi distribuzioni di grano; l’altra figura, con il lituo, è Marco Minucio Feso, uno dei primi auguri plebei del 300. Secondo Babelon, le campane appese capitello ionico suonavano in occasione dell’apertura e della chiusura del mercato, mentre i leoni alla base della colonna rappresentano le fontane che portavano l’acqua Modificato 5 Febbraio, 2013 da L. Licinio Lucullo
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