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Inviato

Lucius Caesius 112-111 a.C.

testa di Apollo a sx con monogramma

R. Dei Lari con scettro, tra di loro un cane

in alto testa di vulcano e tenaglie.

Domanda: quale era il significato dei simboli che riempiono

questa moneta...sul diritto e sul rovescio.

grazie in anticipo Marco

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Inviato

Il monogramma AP viene generalmente interpretato come le iniziali di Apollo (questo confermerebbe l'identificazione del dritto), anche se qualche autore vi ha visto il monogramma di Roma o la sigla Argento Publico.

Riguardo alla presenza sul rovescio di Vulcano e le tenaglie, non conosco una spiegazione certa; le ipotesi che ho letto sono un po' deboli. Secondo alcuni si tratterebbe semplicemente di un richiamo al lavoro del monetiere, mentre altri legano la presenza di Vulcano al fulmine del dritto (Vulcano che costruisce i fulmini per Giove).

Tutta la moneta resta un po' misteriosa; al dritto c'è chi ci vede Apollo Veiovis (ma perchè il fulmine), chi un Giove giovanile.

A quanto mi risulta, questa è inoltre l'unica raffigurazione dei Lares Praestites su monete romane.

Luigi


Inviato (modificato)

grazie Luigi...

Modificato da cori
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Inviato

grazie Luigi...

proprio questi particolari hanno fatto si che la moneta é

entrata nel mio raccoglitore...come dici tu é una moneta un po insolita,

mi ha colpito anche la particolaritá dell'incisione...

grazie ancora delle spiegazioni. Marco

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Inviato

Salve,

la moneta è, in effetti, piuttosto curiosa. Vejovis, il "Piccolo Giove", divinità di origine antica, forse etrusca (Vetisl), è identificato come la potenza distruttrice della natura: rendeva sorde le vittime del suo potente fulmine. A Roma era venerato in due templi, uno situato sul Campidoglio e uno sull'Isola Tiberina. Armato di fulmine, sovente accompagnato da una capra, assimilato infine ad Apollo, compare sulle monete delle gentes Caesia, Fonteia, Julia e Lucinia.

Per quanto riguarda le raffigurazioni al rovescio, concordo con Luigi. Mi complimento per l'acquisto!

Andrea


Inviato

Apollo Vejovis infatti non è una divinotà completamente benigna. Il ve- sarebbe un suffisso negativo, un qualcosa tipo anti- . E' probabilmente una divinità a se stante, con caratteristiche miste a quelle di Apollo e Giove, ma non è né l'uno né l'altro. Il fulmine lo accompagna sempre.

Sul rovescio si può dire che è molto interessante quest'unica rappresentazione dei lari, gli antichi protettori della casa. Sono armati, allignano nei pressi della domus, ma fuori da essa, infatti sono appoggiati ad una roccia, sono armati per difenderla e tra loro c'è un cane, simbolo dei lares stessi (che avevano piedi di cane) e per estensone della protezione del focolare. Un bel tuffo nel passato più profondo della roma repubblicana, ai miti ancestrali delle "indigitamenta", riti e superstizioni degli avi, precedenti alle divinità oilimpiche poi importate dall'oriente.

I Lari sono comunque anime di morti, di familiari defunti che permangono nei pressi della casa che hanno abitato da vivi.

Caius

NB: benvenuto Aristofane


Inviato

Innanzitutto benvenuto Aristofane e complimenti a te e Caius per gli ottimi interventi: oltre a quello già detto su questa figura, posso aggiungere che Vejovis (o Veiove) era una divinità essenzialmente infernale, che, alle origini, presiedeva alle paludi e agli eventi vulcanici (forse coì si spiega il riferimento al rovescio con Vulcano?). Su entrambe le facce della moneta i riferimenti sono relativi alle prime forme religiose romane (quelle "rustiche" se così si può chiamarle), a confermare come ancora alla fine del II/inizio I secolo a.C. esse avessero ancora peso nel senso religioso comune e non fossero ancora state soppiantate del tutto dalle divinità propriamente olimpiche: del resto, Augusto cercherà di riportare in auge la tradizione religiosa più antica, all'interno di tutto un tentativo di evidenziare le radici italico-romane del principato che stava creando... e, se non sbaglio, lo stesso Apollo Vejovis era una divinità gentilizia degli Iulii.

Dal punto di vista artistico, pur non conoscendo molto bene la monetazione repubblicana (non vorrei dire delle sciocchezze :P), mi affascina molto il modo in cui è stata rappresentata la divinità al diritto: non la consueta "fissità" della figura, ma quasi un'idea di movimento... splendida moneta cori ;)!


Inviato

Grazie a tutti...per l'interessamento e per le descrizioni storico scientifiche di cui

mi avete arricchito...

Prova in piú per dire che questo forum é l'ambiente ideale per condividere questa grande passione che ci accomuna.

Marco

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