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Un Re bambino: Pietro II di Yugoslavia.


Risposte migliori

Inviato

Petar Karađorđević, il futuro Pietro II, nacque a Belgrado il 6 settembre del 1923, figlio di Alessandro I e della Principessa Maria. Dopo i primi anni, in cui venne educato direttamente nel palazzo reale di Belgrado, fu poi mandato a studiare in Inghilterra presso la Sandroyd School; tuttavia nel 1934, il padre Alessandro I venne assassinato a Marsiglia, durante una visita di stato. Petar dovette pertanto frettolosamente tornare in patria, ove salì al trono il 9 ottobre del 1934, con il nome di Pietro II; il giovane sovrano aveva soltanto 11 anni.

Considerata la minore età del re, venne istituito un consiglio di reggenza, con l'incarico di occuparsi degli affari di stato, presieduto dal cugino di suo padre, il principe Paolo.

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La moneta in foto, da 10 dinari, è in nickel e venne coniata esclusivamente nel 1938, come praticamente tutte le monete emesse da tale sovrano. La tiratura è molto ampia essendo stata emessa in ben 25 milioni di pezzi.

P.S.

Piccolo quesito natalizio.....poi posterò anche una moneta in argento, ma già da questa, non notate anche voi una forte somiglianza tra Pietro II ed un altro giovane sovrano dell'antichità, che ebbe una storia altrettanto travagliata?....:)

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Inviato (modificato)

Come vi dicevo, personalmente ho sempre trovato una certa somiglianza tra i ritratti monetali di Pietro II ed alcuni di quelli emessi sotto Gordiano III, imperatore romano tra il 238 ed il 244.

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(In foto, l'immagine di un antoniniano emesso da Gordiano III, presa da Wildwinds)

Tante sono anche le affinità storiche tra i due sovrani. Difatti anche Gordiano III divenne imperatore in giovanissima età, in seguito alla morte violenta tanto degli zii Gordiano I e Gordiano II, quanto di Pupieno e Balbino i due coimperatori scelti dal Senato per fronteggiare una difficile guerra civile e che lo avevano adottato come loro Cesare.

Anche Gordiano III si trovò a fronteggiare un periodo molto difficile tra guerre e congiure di palazzo, ed il suo regno si concluse improvvisamente: difatti mentre era impegnato in una spedizione militare in oriente, il suo prefetto del pretorio, l'ambizioso Filippo l'Arabo, riuscì ad ordire una congiura contro di lui, portando i legionari dalla propria parte. Pertanto il giovane imperatore finì prematuramente i suoi giorni, assassinato dai suoi stessi soldati.

Come vedremo, Pietro II fu più fortunato; egli infatti perse si il trono, ma almeno salvò la sua vita.....

Modificato da vathek1984

Inviato (modificato)

La maggior parte del 1938 10-dinara che abbia mai visto erano in bene condizione, così era evidente che non circolano lungo. Solo ora ho imparato che 1938 10-dinara della Jugoslavia è stato rilasciato il 31 maggio 1940 e ritirato dalla circolazione 3 marzo 1942.

:) v.

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Most of the 1938 10-dinara I have ever seen were in nice condition, so it was apparent they didn’t circulate long. I’ve just now learned that Yugoslavia’s 1938 10-dinara was issued 31 May 1940 and retired from circulation 3 March 1942.

:) v.

Modificato da villa66

Inviato

Confermo, evidentemente circolarono per pochissimo e furono sostituiti dalla moneta di occupazione tedesca...il tempo di fare un paio di foto e proseguirò con il racconto di questa storia....:)


  • 2 settimane dopo...
Supporter
Inviato

Buona Domenica

Mi è venuta tra le mani.....si tratta di una scansione e non di una foto, abbiate pazienza per la qualità.

Si tratta dei 50 dinari in argento del 1938, stesso sovrano bambino.

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saluti

luciano


Inviato

Molto bella...complimenti....tra oggi e domani vedo di continuare questo thread....;)


  • 3 settimane dopo...
Inviato

Riporto alla luce questa discussione per ricordarmi che la devo assolutamente concludere...ne approfitto per postare questa interessante monetina, ritrovata in un lotto di mondiali:

E' un pezzo da 25 para del 1938, si tratta se non erro del taglio più piccolo mai emesso da Pietro II, coniata soltanto nel 1938 in ben 40.000.000 di pezzi....anche se si vede molto meno in giro, rispetto ai pezzi coevi da 50 para, ed 1 e 2 dinari...

Non so se le foto rendono bene, ma credo sia in ottima conservazione con un bel rosso naturale...

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  • 2 mesi dopo...
Inviato

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Tutto sembrava procedere tranquillamente per il giovanissimo sovrano nei primi anni di regno, ma in realtà si addensavano su di lui e sul suo paese le fosche nubi della II Guerra Mondiale e la tragedia che ne seguì.

Nel 1941 erano fortissime le pressioni esercitate da Hitler e da Mussolini sulla Yugoslavia perchè questa entrasse a far parte dell'Asse; i membri del Consiglio di Reggenza pur di forte sentimento anti-nazista temevano che in caso di attacco tedesco la Gran Bretagna non avrebbe potuto fornire un aiuto concreto alla Yugoslavia. Per questo il 25 marzo del 1941 decisero per l'adesione al Patto Tripartito (Roma - Tokyo - Berlino).

Tuttavia, solo due giorni dopo, il 27 marzo del 1941, Pietro II capeggiò l'opposizione a tale adesione e partecipò attivamente ad un colpo di stato, supportato dagli inglesi che rovesciò il Consiglio di Reggenza. Il Re pur all'epoca solo diciassettenne, venne dichiarato comunque maggiorenne ed abile a governare.

Tuttavia la reazione tedesca fu immediata e durissima: rimandando l'Operazione Barbarossa, a partire dal 6 aprile la Lutwaffe sferrò una serie di violentissimi attacchi aerei su Belgrado e di li a pochi giorni con una operazione congiunta, Germania, Italia, Bulgaria ed Ungheria invasero via terra la Yugoslavia che si arrese il 17 aprile.

Il paese venne spartito per accontentare le ambizioni territoriali degli invasori ed il giovane Re fu costretto a recarsi in esilio in Inghilterra, ove potè completare gli studi a Cambridge ed entrò anche a fare parte della Royal Air Force.

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Inviato

Presto però, l'appoggio inglese sparì...

Considerazioni di Real Politik suggerirono a Churchill di lasciare la Yugoslavia alla famelica sfera di influenza dell'Unione Sovietica...per tale ragione cessarono gli appoggi ai partigiani fedeli alla monarchia mentre si decise di contribuire al successo dei partigiani comunisti guidati da Tito.

Con la liberazione, Tito divenne il padre-padrone della nuova Yugoslavia mentre Pietro II veniva deposto dalla Assemblea Costituente il 29 novembre del 1945 senza poter neanche rimettere piede in patria.

L'ormai ex sovrano, pur non avendo mai abdicato, si trasferì in esilio negli Stati Uniti, ove morì a Denver per un fallito trapiano di fegato il 3 novembre del 1970, una degna conclusione per una vita breve e sfortunata.

Solo recentissimamente, il 22 gennaio del 2013, le sue spoglie hanno portuto far ritorno nella terra natia dove riposano attualmente a Belgrado.

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Questa bella moneta conclude la nostra discussione: si tratta di un 20 dinari del 1938, emesso in 15.000.000 di esemplari, dal peso di 9 grammi in argento '750.

La moneta presenta al diritto la testa nuda di Pietro II volta a sinistra ed al rovescio l'aquila bicipite serba con le indicazioni del valore e la data.

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Inviato

Visto che la bellissima discussione è terminata, aggiungo qualche curiosità, relativa proprio al tuo ultimo post. Churchill decise di appoggiare i partigiani titini, in virtù di una serie di considerazioni.

I guerriglieri cetnici ondeggivano fra le due parti, anche per cercare di mitigare la spietata repressione degli ustascia croati.

Lo stesso Pietro II, nel 1943, affida a Tito (un comunista croato!) la direzione esclusiva delle operazioni militari.

La Jugoslavia avrebbe dovuto entrare nella sfera di influenza sovietica, ma apparve chiaro, quasi subito, come Tito intendesse perseguire una politica autonoma ottenendo, tra l'altro, il ritiro delle truppe sovietiche e bulgare, prima ancora della fine del conflitto. In ottemperanza agli accordi internazionali, l'URSS non sostenne i partigiani comunisti della Grecia, che veleggiava nell'orbita britannica.

Nonostante lo stesso Churchill diffidasse pesantemente delle intenzioni di Stalin, contrariamente al più "ingenuo" Roosvelt, il Prime Minister osservò fedelmente i patti e perseguì una politica totalmente finalizzata alla sconfitta del nemico. Tito era il più forte? Giusto appoggiarlo, così che il paese si potesse liberare da solo, senza l'invio di truppe alleate (anche se sovietici e bulgari contribuirono).

Il Foreign Office, invece, era molto restio ad appoggiare organizzazioni comuniste. Churchill utilizzò ampiamente, quindi, il SOE (Special Operations Executive) i servizi segreti creati da lui stesso e che rispondevano direttamente al primo ministro, nati anche per contrastare le infiltrazioni naziste nei servizi britannici ed anche le supposte o reali tendenze filo-naziste di esponenti della nobiltà.

  • Mi piace 1

Inviato

Grazie Luke-idk per il tuo interessante approfondimento che contribuisce a gettare luce sui controversi fatti storici al centro di questa discussione...;)


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