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Inviato

Carissimi esperti di numismatica,

su alcuni antichi testi in cui si descrivevano le antiche monete ritrovate nel territorio di Oria, in Puglia, si parlava di alcune, coniate in quella città, che riportavano l' iscrizione ORRA, oppure OR, con la R messapica, una P (ro) con in più una gambetta avanti come la latina R, ma più corta. Oria era un' antica città dei messapi, in epoca magno-greca, e tra i suoi nomi antichi vi è Orra, appunto. Leggo anche che si ritrovarono monete sempre a Oria, con iscrizione: ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ. E in fonti classiche si legge che micenei della tribù dei locresi, giunsero nel Salento dalla Grecia in antichità, prima del VIII sec. a. C., e dunque prima della fondazione delle colonie della Magna Grecia e di qualsiasi colonia ellenica della Calabria dunque.

Ora da ricerche su internet, scopro che la città battente moneta ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ, chiamata appunto così, è collocata nei pressi di Locri, in provincia di Reggio Calabria!

E' il termine LOCRON che ha condotto alcuni studiosi a tale ubicazione di ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ, e a disgiungere la ORRA messapica, dalla ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ e a collocare quest' ultima in Calabria? Non ho trovato alcuna seria fonte per cui si debba credere che il nome ORRA apparteneva pure ad una città calabrese! Una omonimia esiste in Puglia con un 'oppidum' apulo chiamato ORRA, ma non credo abbia mai quest’ ultimo battuto moneta propria

Delle monete trovate a Oria, si occupo uno studioso dell' '800, chiamato Papatodero, e in particolare credo che tali monete furono ampiamente descritte dallo studioso leccese Luigi MAGGIULLI nella sua "Monografia numismatica della provincia di Terra d’Otranto", edito in Lecce nel 1870.

Purtroppo non ho questo testo.

Se qualcuno di voi ha questo testo, vi sarei grato se mi copiaste con scanner le pagine che trattano di monete con l' iscrizione OR, o ORRA, ma soprattutto con ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ, trovate in Puglia.

Vi prego di inviarmi o scrivere in questo forum qualsiasi notizia riguardante monete con l' iscrizione ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ , e dati da voi noti sulla questione della città con tale nome che qui ho sollevato.

Vi lascio il mio indirizzo mail: [email protected]

Spero di ricevere vostre informazioni.

distinti saluti e grazie

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:


Inviato

Non mi risulta che in Bruttium (l'attuale Calabria), esistesse una città chiamata ΟRRΑ ΛΟΚΡΩΝ, o almeno che avesse una propria zecca. <_<

Esisteva si l'attuale Locri, o Locri Epizefiri, fondata dai Locresi Greci, nel VII sec. a.C.

Sono presenti diverse legende, nella sua monetazione, come ΛΟ, ΛΟΚΡΩΝ, DIOS, etc..

Ma niente ORRA.

Per quanto riguarda Orra in Calabria (l'attuale Puglia-Salento), si vuole fondata dai Cretesi di Minosse.

La sua monetazione conosciuta o comunque con iscrizione Messapica, è del III-I sec. a.C.

La legenda era prevalentemente ORRA.

Ti posto alcune immagini di tale monetazione, praticamente tutta quella conosciuta... :P

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Inviato
...e ancora... :D

110536[/snapback]

se sono le tue...complimenti :D

Marco

Awards

Inviato

Caro Miglio81

ti ringrazio sei stato molto esauriente. Mi fa molto piacere quando incontro persone con tanto amore per gli studi classici e soprattutto desiderose di approfondire la conoscenza del mondo antico sulla base dei pochi dati che il tempo ci ha tramandato!

Riguardo alla questione dell’ Orra Locron, ad esempio si legge nel sito http://www.cittanovaonline.it/grotta.htm <<Pare che Bombile abbia origine remota ma oscura. Forse derivò anch' esso dalla distruzione di un' antica città che i Greci chiamarono Orra-Locron, ed i Romani Uria, fondata, come vuolsi, da Idomeneo re di Creta, nelle campagne ove oggidì sorgono Condojanni e Bombile >>.

Ma la Uria fondata da Idomeneo re di Creta, era nel Salento e si pensa che sia proprio Oria. Bombile invece è nei pressi di Locri nell’ attuale regione Calabria! Mi par proprio un grossolano errore, e già si capisce questo da quanto si legge nel sito MarinadiGioiosa.com

<<Virgene parla di una città sconosciuta dal nome "Orra Lokron" che sarebbe sorta nella zona della odierna cittadina, e storici moderni parlano di "Mystia">>.

Ma l’ errore di Virgene indotto dalla Locri, o Locri Epizefiri, fondata dai Locresi Greci, nel VII sec. a.C. nasce da un particolare narrato da Varrone che dice esser giunto Idomeneo nel Salento alla guida di un esercito in parte composto anche da esuli micenei della tribù dei locresi. Ma a questa confusione contribuirono anche involontariamente gli studiosi salentini a cavallo tra ‘800 e ‘900. Allego qui la copia della pagina in cui ho letto delle monete con scritta ΛΟΚΡΩΝ attribuite a Oria.

Si tratta del testo “LA COROGRAFIA FISICA E STORICA DELLA PROVINCIA DI TERRA D’ OTRANTO” di Giacomo Arditi, stampato a Lecce nel 1879-1885. Il frammento riportato si riferisce al capitolo dedicato ad Oria. Forse l’ errore, se di un errore si tratta, va ricercato nel testo dello studioso Luigi Maggiuli, indicato nella nota della pagina, "Monografia numismatica della provincia di Terra d’Otranto", edito in Lecce nel 1870. Sapete se si tratta di un testo di qualche rilevanza in ambito degli studi numismatici che potrebbe magari essere presente presso qualche numismatico?

Grazie ancora!

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

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Inviato

Mi scuso per l' errore sopra osservabile! Nel tentativo di allegare il file ho inserito tre volte la stessa risposta. Ai curatori del sito chiedo di eliminare delle tre identiche mie risposte sopra riportate la prime due prive di allegato. Chiedo scusa per l' inesperienza con l' uso dello strumento 'forum' che mi porta queste spiacevoli ridondanze !


Inviato

Nessun problema.

Duplicati cancellati.

Luigi


Inviato

Allora, ho letto bene il brano, tratto dal testo ottocentesco, che hai postato. <_<

A mio giudizio, si basa su ipotesi del tutto da verificare, e che infatti in più di 100 anni seguenti sono cambiate.

Credo che ormai esistano manuali e libri che hanno sviluppato molto bene il tema numismatico relativo alle monetazioni della Magna Grecia.

Io credo che quese parole vennero scritte in un secolo in cui, la mentalità storica e archeologica moderna, andava formandosi.

Una marea di ipotesi in questo periodo vennero azzardate, in tutti i campi che riguardassero l'antico(e non solo).

Alcune aprirono le porte per scoperte che rivoluzionarono certe concezioni, e altre non ebbero la stessa fortuna....ma contribuirono ugualmente al raggiungimento della conoscenza che oggi abbiamo.

Leggendo queste poche righe, si riconosce l'entusiasmo tipico di quel tempo, per una mentalità nuova e anche per la scoperta di un antico valore della propria terra...

Io non sono uno storico (anche se la storia è una delle mie passioni), ma vedo molte imprecisioni nelle parole di "Giacomo Arditi".

Per prima cosa, le due città, quella "appula" e quella "messapica", non erano omonime...

Uria o Hyrium (l'attuale Rodi garganico), era una città portuale(si pensa anch'essa di fondazione cretese), decisamente poco importante e molto piccola, che comunque ha avuto una zecca che batteva moneta nel III sec a.C., ma la sua monetazione conosciuta, si limita a due sole monete in bronzo.http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=31674&AucID=36&Lot=20

Orra o Hyria invece è quella presa in esame, di origine cretese e messapica.

Era una delle città più importanti dell'area messapica.

Inoltre la monetazione di Oria o Orra era escusivamente bronzea, come quella di molte città minori di quell'epoca. (gli esemplari conosciuti sono quelli che ho postato sopra, ne manca solo uno).

Nel brano si parla di alcune monete arcaiche con iscrizione etrusca, in argento.

Appena ho letto la descrizione di tale monete ho pensato alla monetazione campana.

Il toro a testa umana (o androcefalo) non è presente nell'iconografia monetale "salentina" o "appula".

E infatti è esistita in Campania una città di Hyria, ma la sua ubicazione, non è mai stata identificata.

Anche la legenda YPINA, YPINAI, etc...indicata nel testo che hai postato, risulta essere congruente a Hyria in Campania.http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=49743&AucID=52&Lot=40

Addirittura ci sono storici che ritengono Hyria e Nola la stessa città, ma abitata da due popoli diversi.

Altri pensano che Hyria sorgesse dove ora si trova Iriano Irpino.

La monetazione di questa città è basata solo su didrammi d'argento, a differenza di quella pugliese(solo bronzi).

Potrebbe essere un'ipotesi, quella che si siano trovate nei pressi di Orra, questi didrammi di Hyria(campana), a causa di antichi commerci tra le due popolazioni.

Al momento del ritrovamento nell'ottocento, si è pensato che appartenessero ai salentini....anche perchè si conosceva ancora meno della città campana... :(

Oggi che gli studi sono avanzati e la conscenza si è ampliata, alcune ipotesi si sono superate... :P


Inviato

Caro Miglio81,

ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato, per le tantissime preziose indicazioni che mi hai fornito e soprattutto per le profonde riflessioni che è giusto porre di fronte ad un testo sulla numismatica pugliese, risalente ad oltre cento anni or sono!

Credo allora che la questione posta vada risolta semplicemente ipotizzando, che tra le tante monete, che si ritrovarono in territorio di Oria, documentanti numerosissimi contatti con altri centri antichi dell' Italia Meridionale, vi fossero anche monete emesse dalla città magno greca di Locri Epizefiri e che avevano testo ΛΟΚΡΩΝ. La conoscenza degli scritti degli autori classici, e in particolare del testo di Varrone, che diceva esser giunto l’ eroe Idomeneo nel Salento alla guida di un esercito in parte composto anche da esuli micenei della tribù dei locresi, portò gli studiosi locali “positivisti”, a ritenere le monete con ΛΟΚΡΩΝ, monete di Oria, come se ‘Lokron’ fosse un secondo nome della stessa Oria.

In un tuo intervento precedente leggo << Locri, o Locri Epizefiri, fondata dai Locresi Greci, nel VII sec. a.C.

Sono presenti diverse legende, nella sua monetazione, come ΛΟ, ΛΟΚΡΩΝ, DIOS, etc..>>,

Puoi mandarmi foto di queste monete e in particolare di quelle con legenda ΛΟΚΡΩΝ, o link con la descrizione dei tipi di moneta sempre con legenda ΛΟΚΡΩΝ. Appena potrò cercherò nelle biblioteche pugliesi il testo di numismatica del Maggiulli, "Monografia numismatica della provincia di Terra d’Otranto", sperando di trovare lì la foto o la descrizione delle monete ΛΟΚΡΩΝ, ritrovate in agro di Oria. E verificherò la corrispondenza con quelle emesse da Locri Epizefiri.

L’ unico elemento che ancora mi rimane dubbioso, è come mai al di là dell’ ispirazione fornite dal testo di Varrone, si scartò l’ ipotesi che anche a me già pareva più naturale e ovvia, ovvero che si trattasse di una semplice moneta magno-greca. Ma purtroppo negli studi classici, sviluppati da noi italiani, il saper di abitare una terra dalla antica e autorevole storia e il mai totalmente cancellabile campanilismo, indussero a facili conclusioni i nostri antichi studiosi. Ciò nonostante, mi par di leggere dalla tua risposta, un atteggiamento che trovo di grande acume e che mi trova totalmente d’ accordo: è vero che commisero errori, ma i loro meriti superano di gran lunga le loro gaffe. E senza il loro impegno e la grande passione che misero nello studio, descrizione e raccolta di reperti del nostro passato, non avremmo mai assistito al grande progresso di conoscenze cui oggi possiamo abbeverarci, e a cui io oggi ho avuto accesso anche grazie all’ aiuto di persone altruiste e di grandi valori come lei!

Ancora grazie e a presto.

:) :) :)


Inviato

Mi ha fatto piacere aiutarti!

Ho imparato anche io tante cose da questo intervento, e con piacere mi sono documentato! :)

In questo caso ho cercato di aiutarti io, ma vedrai che per qualsiasi altro problema o per ogni curiosità, in questo forum troverai tante altre persone, più erudite e informate di me, sempre in grado di aiutarti!!! :D


  • 9 anni dopo...
Inviato

@@nikylmb, e hai aspettato 10 anni per dirglielo !

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Inviato

@@nikylmb, e hai aspettato 10 anni per dirglielo !

Waawawwawawawwawawawaw.... non ho notato la data del post !!!

ci sono entrato per caso , cercavo notizie su una moneta di Yria/Hyrium e siccome vivo in quelle zone mi era sembrato opportuno precisare...

 

della serie.. "prima di aprire bocca , fermati un'istante a pensare" ...forse ho esagerato, di istanti ne sono passati a milioni. :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:  :rofl:


Inviato

Sarebbe opportuno spostare la discussione nella sezione Magna Grecia.

Se vuoi informazioni dettagliate su Hyrium-Uria sia storiche che numismatiche ti consiglio di consultare il volume di Vincenzo La Notte, "La monetazione della Daunia", Foggia 2011, alle pagine 318-334.


  • 2 anni dopo...
Inviato

Concordo sul fatto che uria non è Rodi Garganico ma nemmeno Vieste, varie ricerche e scavi sommari non sono mai riusciti a fare chiarezza. Comunque la zona in base alle descrizioni dei vari storici la ubicano tra il lago di varano e Vieste ma,.. non ci sono tracce certe. Città minore ma credo la più importante di tutto il territorio garganico. 


Inviato
Il 21/2/2016 alle 20:48, dux-sab dice:

@@nikylmb, e hai aspettato 10 anni per dirglielo !

Il ripescaggio di questa discussione mi ricorda il famoso aneddoto dell'uovo di Dante.

Narra l'aneddoto che Dante Alighieri soleva spesso sedersi su un masso vicino alla sua abitazione e riflettere in silenzio. Un giorno un uomo si fermò e chiese a Dante quale fosse, secondo il suo parere, il piatto più gustoso che era solito mangiare nel capoluogo toscano. E il Sommo Poeta non ebbe dubbi "L'uovo!".

Un anno dopo, lo stesso uomo passò di lì e trovò nuovamente Dante a riflettere sul "suo" masso e decise di sfidare la celeberrima memoria del Poeta. Il cittadino senza presentarsi o dire altro chiese a Dante " E con che cosa" e il Sommo Poeta senza battere ciglio rispose "Con il sale".

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Inviato
5 ore fa, King John dice:

Il ripescaggio di questa discussione mi ricorda il famoso aneddoto dell'uovo di Dante.

Narra l'aneddoto che Dante Alighieri soleva spesso sedersi su un masso vicino alla sua abitazione e riflettere in silenzio. Un giorno un uomo si fermò e chiese a Dante quale fosse, secondo il suo parere, il piatto più gustoso che era solito mangiare nel capoluogo toscano. E il Sommo Poeta non ebbe dubbi "L'uovo!".

Un anno dopo, lo stesso uomo passò di lì e trovò nuovamente Dante a riflettere sul "suo" masso e decise di sfidare la celeberrima memoria del Poeta. Il cittadino senza presentarsi o dire altro chiese a Dante " E con che cosa" e il Sommo Poeta senza battere ciglio rispose "Con il sale".

? ?

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