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IGNORED

Vaticano 200 € 2012 ORO


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Ciao.

"Può chiamarsi moneta una cosa che di intrinseco vale 8 volte il facciale?! Se ci pensiamo bene le 20 e le 100 lire fascio non ebbero valore legale proprio per l'intrinseco maggiore (e anche in conseguenza di questo il loro prezzo di vendita maggiorato)."

Mah, questo è un discorso già più volte affrontato sul Forum.

Senza entrare negli aspetti del gradimento numismatico, che sono evidentemente soggettivi, vorrei solo dire che il fascione ed il fascetto, così come tutte le altre monete d'oro battute a nome di V.E. III, ebbere corso legale nel Regno d'Italia ancorchè, per l'andamento effettivo del mercato dell'oro, la parità legale lira/oro era una pura convenzione formale.

Se vogliamo, l'ncongruenza tra intrinseco e valore facciale della moneta, le basse tirature ed il sovrapprezzo richiesto dalla zecca per l'acquisto di talune di queste monete (per altre invece occorreva consegnare alla zecca un quantitativo d'oro pari a quello contenuto nelle monete che si volevano acquistare), fanno molto rassomigliare quelle coniazioni alle odierne nostrane commemorative auree.

Che poi gli aurei di V,E, III appaiano più ricchi di fascino rispetto alle attuali commemorative auree, mi pare evidente: il tempo trascorso, gli eventi storici e, non ultimo, il mercato numismatico che si è sviluppato intorno alle prime, sono tutti fattori che contribuiscono a renderle collezionisticamente più interessanti.

Ma qualcuno mi spiega, al di là del tempo trascorso dalla coniazione di quelle emissioni, quale decisiva differenza vi sia tra quegli aurei e le attuali commemorative d'oro repubblicane o vaticane?

Io non riesco a vederne alcuna.

Saluti.

Michele

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non vorrei dare ragione ne all'uno ne all'altro perche'poi ognuno colleziona quello che vuole, parere puramente personale dico che nelle ultime moneted'oro ci sia

molta speculazione ,da collezionista sarei piu' interessato senza dubbi di acquistare monete che mi parlino anche di un pezzo di storia vissuta e penso che anche come

investimento ,a quei prezzi vado su monete diverse .marcantonio.

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......da collezionista sarei piu' interessato senza dubbi di acquistare monete che mi parlino anche di un pezzo di storia"......

Ciao marcantonio.

Indubbiamente il fatto che il fascione ed il fascetto siano stati coniati quasi un secolo fa, conferisce loro un particolare fascino storico, che le attuali coniazioni auree ovviamente non possiedono.

Ma, Ti chiedo: questa non sarà forse la stessa riflessione che, fra un secolo faranno i collezionisti numismatici delle attuali monete commemorative auree del Vaticano o della Repubblica?...... :pleasantry:

Entrambe le tipologie non hanno mai svolto il ruolo di moneta effettivamente circolante.

Poi è fuori discussione che ognuno collezioni ciò che più gli interessa ma, se parliamo di un certo tipo di monete, l'unica differenza è solo quella temporale.

M

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e' vero quello che dici,io pero' per altre monete non intendevo il fascetto o altre che non sono praticamente circolate,sappiamo benissinmo che vitt.em.III coniava alcune monete solo per pochi .......marcantonio.

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Guest utente3487

Ciao.

"Può chiamarsi moneta una cosa che di intrinseco vale 8 volte il facciale?! Se ci pensiamo bene le 20 e le 100 lire fascio non ebbero valore legale proprio per l'intrinseco maggiore (e anche in conseguenza di questo il loro prezzo di vendita maggiorato)."

Mah, questo è un discorso già più volte affrontato sul Forum.

Senza entrare negli aspetti del gradimento numismatico, che sono evidentemente soggettivi, vorrei solo dire che il fascione ed il fascetto, così come tutte le altre monete d'oro battute a nome di V.E. III, ebbere corso legale nel Regno d'Italia ancorchè, per l'andamento effettivo del mercato dell'oro, la parità legale lira/oro era una pura convenzione formale.

Se vogliamo, l'ncongruenza tra intrinseco e valore facciale della moneta, le basse tirature ed il sovrapprezzo richiesto dalla zecca per l'acquisto di talune di queste monete (per altre invece occorreva consegnare alla zecca un quantitativo d'oro pari a quello contenuto nelle monete che si volevano acquistare), fanno molto rassomigliare quelle coniazioni alle odierne nostrane commemorative auree.

Che poi gli aurei di V,E, III appaiano più ricchi di fascino rispetto alle attuali commemorative auree, mi pare evidente: il tempo trascorso, gli eventi storici e, non ultimo, il mercato numismatico che si è sviluppato intorno alle prime, sono tutti fattori che contribuiscono a renderle collezionisticamente più interessanti.

Ma qualcuno mi spiega, al di là del tempo trascorso dalla coniazione di quelle emissioni, quale decisiva differenza vi sia tra quegli aurei e le attuali commemorative d'oro repubblicane o vaticane?

Io non riesco a vederne alcuna.

Saluti.

Michele

Alcune differeze direi che ci sono: quelle del 1923 e le altre furono coniate in un consistente numero di pezzi, erano ricercatissime per evidenti motivi e si andava in zecca a ritirarle. Quelle moderne sono battute in poche migliaia di esemplari (tanto di più non verrebbero vendute), vengono confezionate tipo dvd elegante e sono pressochè sigillate e raramente verranno mai prese in mano. Inoltre spesso celebrano eventi così tanto per celebrare qualcosa (mio parere naturalmente) e forse basterebbe coniare per quelle celebrazioni delle medaglie.Invece dell'Europa delle Arti ad esempio mi sarebbe piaciuta una serie sulla potenza di Roma con le effigi degli imperatori più importanti.

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Guest utente3487

e' vero quello che dici,io pero' per altre monete non intendevo il fascetto o altre che non sono praticamente circolate,sappiamo benissinmo che vitt.em.III coniava alcune monete solo per pochi .......marcantonio.

Beh, mi sembra che per pochi lo siano anche queste, viste le tirature e i prezzi...

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"...Alcune differenze direi che ci sono: quelle del 1923 e le altre furono coniate in un consistente numero di pezzi..."

Vabbè....fascione e fascetto 20 mila pezzi, vetta 10 mila...lasciamo perdere le tirature dei littori del '36 e del '37...(qualche centinaio di esemplari...).

Stiamo sempre parlando di tirature "di nicchia".......per pochi eletti. Se non erro, i pezzi coniati quest'anno delle commemorative auree dell Repubblica, da 20 e 50 euro, arrivano a 1.500 pezzi ciascuna.

La prima emissione (millesimo 1993) se non ricordo male registra un numero di esemplari emessi per le 100.000 e 50.000 lire di poco superiore ai 20 mila pezzi ciascuno.

Quindi alla fine mi sembra che ci stiamo riferendo più o meno a monete che hanno la stessa finalità (certamente non quella circolatoria) e tirature fra loro grosso modo omogenee.

M.

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"Si, ma oggi vengono considerate queste coniazioni come marketing...allora certamente no."

Beh, allora non si parlava di marketing.......ma è fuori discussione che quelle monete non siano mai state concepite nè per circolare nè tanto meno per essere diffuse capillarmente tra la gente.....e allora qual'era la loro funzione?


Nè più e nè meno quella che assolvono oggi le coniazioni auree, destinate unicamente e fin dall'origine ad una particolare platea di collezionisti.

M.

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"Si, ma oggi vengono considerate queste coniazioni come marketing...allora certamente no."

Beh, allora non si parlava di marketing.......ma è fuori discussione che quelle monete non siano mai state concepite nè per circolare nè tanto meno per essere diffuse capillarmente tra la gente.....e allora qual'era la loro funzione?

Nè più e nè meno quella che assolvono oggi le coniazioni auree, destinate unicamente e fin dall'origine ad una particolare platea di collezionisti.

M.

Concordo. L'unica differenza è l'età...

Tra 50 anni anche il 200 euro avrà il suo fascino.

Fascino che ha anche adesso: tiratura,peso e grandezza.

Ad averla mi sono sentito privilegiato.

In ogni caso è evidente la speculazione dell`emittente che sfrutta il collezionista...

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Bisogna considerare anche questo fatto che non mi sembra sia stato evidenziato:

all'epoca il 100 lire (fascione) e il 20 lire, furono venduti dalla zecca, ai chi ne fece richiesta, ad un valore ben superiore il facciale, è cioè il 100 lire a 400 lire ed il 20 lire ad 80 lire, però questi valori non erano dettati dal marketing ( o come si chiamava allora), ma oserei dire neppure dalla speculazione, o intento di lucrare sulla passione dei collezionisti, ma semplicemente furono vendute al valore dell'intrinseco di ciascuna moneta, infatti se andate a farvi i conti sulle tabelle dei prezzi storici, il valore in peso oro di un 100 lire, lira più lira meno, era circa 400 lire.

Oggi queste monete, vengono vendute, all'emissione, in genere al doppio dell'intrinseco contenuto!!

Buona notte

TIBERIVS

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Permettimi di dissentire,

dal mio punto di vista non si sta uccidendo la Numismatica,

ma forse è più giusto affermare che si sta speculando su un settore pseudomismatico, che già in partenza ha poco di numismatico.

Chi acquista queste monete, in ultima analisi non è un Numismatico, è uno che non acquisterebbe mai con la stessa somma un aureo romano, un doppio fiorino papale, un ruspone, o quello che volete voi, per il semplice motivo che il collezionista, fa unicamente un solo sforzo: quello economico, non deve preoccuparsi di falsi, gradi di conservazione, variabilità dei prezzi, gli viene fornito a scatola chiusa, una "moneta" sicuramente autentica, sicuramente FDC o FS, ad un prezzo che almeno in partenza è uguale per tutti.

Manca tutta la base della Numismatica, lo studio del periodo storico, economico, artistico ecc... ecc.... in cui fu coniata quella moneta.

In fondo è vero che queste "emissioni" danneggiano la vera Numismatica, in quanto sottraggono risorse, che altrimenti potrebbero essere destinate ad acquisti di monete "vere", ma dubito molto che questa fetta di mercato possa svoltare sul mercato numismatico "autentico".

Mi vengono in mente i famosi ed istruttivi articoli dell'insigne Mario Traina su CN, al riguardo di queste emissioni, sono anni che se ne parla, chi vuol capire ha avuto modo e tempo di meditare....

Buon Natale

TIBERIVS

Ciao Tiberivs,

Il forum è un spazio dove ognuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni, naturalmente rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido.

Voglio solamente aggiungere che da Curatore di questa sezione sentire che collezionare monete in Euro non è numismatica mi rattrista profondamente.

Secondo me le nuove leve è proprio tramite l'Euro che possono iniziare ad appasionarsi alla numismatica, poi con il passare del tempo nulla vieta di passare a monetazioni più prestigiose.

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Ciao Tiberivs,

Il forum è un spazio dove ognuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni, naturalmente rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido.

Voglio solamente aggiungere che da Curatore di questa sezione sentire che collezionare monete in Euro non è numismatica mi rattrista profondamente.

Secondo me le nuove leve è proprio tramite l'Euro che possono iniziare ad appasionarsi alla numismatica, poi con il passare del tempo nulla vieta di passare a monetazioni più prestigiose.

Ciao Tiberivs,

Il forum è un spazio dove ognuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni, naturalmente rispetto il tuo punto di vista ma non lo condivido.

Voglio solamente aggiungere che da Curatore di questa sezione sentire che collezionare monete in Euro non è numismatica mi rattrista profondamente.

Secondo me le nuove leve è proprio tramite l'Euro che possono iniziare ad appasionarsi alla numismatica, poi con il passare del tempo nulla vieta di passare a monetazioni più prestigiose.

Forse non hai colto lo "spirito" del mio pensiero,

quanto ho detto non era riferito all'"euro" un generale, ma in specifico alle emissioni che io intendo "speculative" ( vedi ermissioni auree, vendute al doppio dell'intrinseco), tutt'altro discorso invece per la monetazione corrente dell'euro, che sicuramente è un' ottimo trampolino per entrare nel "Mondo numismatico"

Ciao e Buon Anno

TIBERIVS

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Guest utente3487

Allora, è indubbio che anche collezionare Euro è numismatica, e su questo non c'è dubbio. Lo è anche collezionare le monete per collezionisti, anche se si intende numismatica in senso lato, molto lato. Sotto certi aspetti anche la collezione delle medaglie di Editalia è numismatica.

Io però rimarrei sul campo del collezionismo. Non me ne volete ma numismatica è qualcosa di diverso, implica conoscenze e voglia di acquisire altre conoscenze, voglia di approfondire e studiare.Al momento collezionare euro a mio avviso soddisfa più la voglia di collezionare. magari tra una trentina d'anni la situazione sarà diversa. Chi collezione le banconote in lire emesse dal nostro Paese ad esempio deve necessariamente farsi una cultura specifica. Se collezioni banconote euro devi solo guardare le sigle e i numeretti e poche altre cose.

Concordo con il fatto che è facile che se uno colleziona seriamente l'euro prima o poi desidererà sapere di più sulle precedenti monetazioni e quindi la collezione euro sarà una bella palestra.

le monete oggi in folder, custodie ecc mi dicono poco, ma è solo il mio parere, poi de gustibus. Se uno ne trae appagamento, buon per lui.

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  • 10 mesi dopo...

se hai il contanti sull'unghia la coppiola di questi tempi puoi averla intorno ai 1750 € ...

Per quanto concerne la moneta da 200€, secondo me, dopo il breve fuoco di paglia iniziale, è un pezzo che non acquisirà nessuna plusvalenza di rilievo: prezzo alla fonte di per se' gia esagerato se correlato alla grammatura e all'inerente prezzo attuale dell'oro fino...

Insomma quì si parla di più del doppio...

Allora se la si acquista per passione, è un conto...

Ma se le motivazioni sono sostanzialmente riconducibili ad un acquisto per investimento, allora sono del parere che si tratta davvero di un pessimo affare: io con quella cifra, e parlo del prezzo praticato alla fonte..., acquisterei subito un lingottino d'oro certificato. Almeno mi porterei in cassaforte almeno il doppio della grammatura con un millesimo tra l'altro non di 917 ma di 999,999 ...

A distanza di un anno mi sa che il mercato ti ha dato torto, senza andare a vedere EB ( poco attendibile)

Moruzzi la vende a 5.000, il lingotto acquistato un anno fa è sceso come minimo del 30%......

TIBERIVS

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