Rex Neap Inviato 14 Novembre, 2013 #26 Inviato 14 Novembre, 2013 salve rex non mi riferivo al ginocchio ma solo all'assenza delle sigle. ciao. Ah...ok, non ho purtroppo letto quel volume, potresti gentilmenti riferimi del tuo accostamento ? cioè per intenderci il senza sigle con Lanciano che c'entra. Grazie.
francesco77 Inviato 14 Novembre, 2013 Autore #27 Inviato 14 Novembre, 2013 Ah...ok, non ho purtroppo letto quel volume, potresti gentilmenti riferimi del tuo accostamento ? cioè per intenderci il senza sigle con Lanciano che c'entra. Grazie. Pietro, si chiama delocalizzazione di zecca, in poche parole sarà certamente emerso un documento firmato dal re che attesta che a Napoli erano tutti "sfaticati ed esosi" e quindi per poter "zeccare" meglio si decise di spostare la zecca a Lanciano, o qualcosa di simile. La capitale non valeva nulla a livello amministrativo, era solo un paesino come gli altri.
iachille Inviato 14 Novembre, 2013 #28 Inviato 14 Novembre, 2013 non spostare.operavano nello stesso periodo Napoli,L'aquila,Lanciano. Ciao.
iachille Inviato 14 Novembre, 2013 #29 Inviato 14 Novembre, 2013 Pietro, si chiama delocalizzazione di zecca, in poche parole sarà certamente emerso un documento firmato dal re che attesta che a Napoli erano tutti "sfaticati ed esosi" e quindi per poter "zeccare" meglio si decise di spostare la zecca a Lanciano, o qualcosa di simile. La capitale non valeva nulla a livello amministrativo, era solo un paesino come gli altri. Francesco i documenti ci sono. Ciao.
Rex Neap Inviato 14 Novembre, 2013 #30 Inviato 14 Novembre, 2013 Ho già riferito di non aver letto il volume, ma fatemi capire, volete dire che i senza sigle non sono stati coniati a Napoli ? a prescindere dalla risposta che potrebbe essere si o no, vi prego di non allontanarci dall'oggetto della discussione e dall'ultimo post di Francesco. La mia è stata solo una parentesi per capire cosa intendesse Achille. Grazie
mero mixtoque imperio Inviato 14 Novembre, 2013 #31 Inviato 14 Novembre, 2013 Per gli interessati alle sigle del mastro di zecca è stato anche individuato il proprietario della "B" che non è Benedetto Cotrullo, né Baboccio da Piperno...
Rex Neap Inviato 14 Novembre, 2013 #32 Inviato 14 Novembre, 2013 Per gli interessati alle sigle del mastro di zecca è stato anche individuato il proprietario della "B" che non è Benedetto Cotrullo, né Baboccio da Piperno... .........e che c'entra con questo coronato.
mero mixtoque imperio Inviato 14 Novembre, 2013 #33 Inviato 14 Novembre, 2013 Ti fa capire come la zecca di Lanciano girava nel periodo precedente rispetto a questo coronato. Sigla/non sigla. Mi rendo conto che l'argomento, specialmente senza il libro sotto mano, può essere complicato da capire.
Rex Neap Inviato 14 Novembre, 2013 #34 Inviato 14 Novembre, 2013 Francesco riprende una discussione per cercare di imbastire una discorso abbandonato su un presunto simbolo presente sul ginocchio dell'Arcangelo..............e siamo finiti alla zecca di Lanciano, di un perido precedente ....... sigle B ecc . ecc. ecc. :pardon: non capisco io. Mha !!
mero mixtoque imperio Inviato 14 Novembre, 2013 #35 Inviato 14 Novembre, 2013 (modificato) Ragazzi la cosa vada ben oltre la semplice ribattitura, oggi ho avuto tra le mani un altro esemplare con simbolo analogo sul ginocchio ma diversamente predisposto, questo perchè si tratta di un altro conio, questo comprova che l'incisore lo appone di proposito su alcuni conii, già, ma perchè? Aggiungo inoltre che un altro esemplare lo potete trovare sul catalogo Nomisma 34 del 2007. Ecco le immagini, avrei potuto fare una sorta di segnalazione tramite articolo ma ho voluto metterlo a disposizione del forum perchè ho notato che da parecchio non si discute su qualche bel coronato. Chissà se su quelli aquilani c'è qualcosa di simile. Spero di avervi fatto cosa gradita. @@vox79 @@Rex Neap @@Layer1986 @@jordinumis @@dareios it @@benrusso @@chris @@JunoMoneta @@numa numa @f.dc Sei altamente disattento, perché Francesco ha postato un coronato lancianese e dunque l'intervento di iachille è stato molto pertinente, mentre i successivi si sono occupati di spiegare qualcosa, dato che c'era chi voleva spiegazioni. Modificato 14 Novembre, 2013 da mero mixtoque imperio
Rex Neap Inviato 14 Novembre, 2013 #36 Inviato 14 Novembre, 2013 @@mero mixtoque imperio.............Sei altamente disattento questa te la potevi pure risparmiare, ti ho già detto che non ho letto il libro.
mero mixtoque imperio Inviato 14 Novembre, 2013 #37 Inviato 14 Novembre, 2013 @@mero mixtoque imperio.............Sei altamente disattento questa te la potevi pure risparmiare, ti ho già detto che non ho letto il libro. Un conto è non aver letto il libro, un'altra cosa è fare il "finto-tonto" (vd post 34)... 1
francesco77 Inviato 14 Novembre, 2013 Autore #38 Inviato 14 Novembre, 2013 (modificato) Sei altamente disattento, perché Francesco ha postato un coronato lancianese e dunque l'intervento di iachille è stato molto pertinente, mentre i successivi si sono occupati di spiegare qualcosa, dato che c'era chi voleva spiegazioni. Mi sembra strano che nel periodo aragonese un monarca così accentratore e con regole ferree vada a far zeccare grosse quantità di oro e argento in luoghi distanti oltre 200 km dalla capitale del suo regno, per lo più, senza nemmeno un minimo segno di zecca. Magari voglio anche comprendere qualche privilegio sul rame ma proprio su nominali così importanti la reputo una cosa inconcepibile. Questo è almeno il mio pensiero, poi se ci sono documenti INOPINABILI E BEN LEGGIBILI che attestano che la zecca di Lanciano abbia coniato determinati nominali in determinati periodi allora sono pronto a ricredermi. Per il momento queste sono monete coniate nella capitale del regno. Sono sempre pronto ad imparare cose nuove ma mi sembra così assurdo che monete così sfacciatamente napoletane siano state battute in una cittadina così lontana dalla capitale. Sappiamo benissimo che nel periodo aragonese furono coniate (seppur in casi rari) monete in argento in altre città del Sud, ma un conto è ad esempio il tradizionale coronato aquilano e il mezzo carlino leccese (monete ben distinguibili), e un conto è una certa quantità di monete comuni e senza segno di zecca attribuite ad una cittadina abruzzese. Mah! A questo punto alzo le mani. Modificato 15 Novembre, 2013 da francesco77
francesco77 Inviato 14 Novembre, 2013 Autore #39 Inviato 14 Novembre, 2013 Speriamo solo che non escano documenti che attribuiscono la sigla T alla zecca di Teramo anzichè al Tramontano e la C alla zecca di Chieti anzichè al de Cotrullo, altrimenti siamo messi veramente male.
mero mixtoque imperio Inviato 15 Novembre, 2013 #40 Inviato 15 Novembre, 2013 Speriamo solo che non escano documenti che attribuiscono la sigla T alla zecca di Teramo anzichè al Tramontano e la C alla zecca di Chieti anzichè al de Cotrullo, altrimenti siamo messi veramente male. Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto scrivere su Lanciano...meglio che sia stato un amico, no? Il seguito è in stampa: http://www.lamoneta.it/topic/114718-ceca-y-monedas-en-la-ciudad-de-lanciano-1441-1640/
odjob Inviato 15 Novembre, 2013 #41 Inviato 15 Novembre, 2013 Mi sembra strano che nel periodo aragonese un monarca così accentratore e con regole ferree vada a far zeccare grosse quantità di oro e argento in luoghi distanti oltre 200 km dalla capitale del suo regno, per lo più, senza nemmeno un minimo segno di zecca. Magari voglio anche comprendere qualche privilegio sul rame ma proprio su nominali così importanti la reputo una cosa inconcepibile. Questo è almeno il mio pensiero, poi se ci sono documenti INOPINABILI E BEN LEGGIBILI che attestano che la zecca di Lanciano abbia coniato determinati nominali in determinati periodi allora sono pronto a ricredermi. Per il momento queste sono monete coniate nella capitale del regno. Sono sempre pronto ad imparare cose nuove ma mi sembra così assurdo che monete così sfacciatamente napoletane siano state battute in una cittadina così lontana dalla capitale. Sappiamo benissimo che nel periodo aragonese furono coniate (seppur in casi rari) monete in argento in altre città del Sud, ma un conto è ad esempio il tradizionale coronato aquilano e il mezzo carlino leccese (monete ben distinguibili), e un conto è una certa quantità di monete comuni e senza segno di zecca attribuite ad una cittadina abruzzese. Mah! A questo punto alzo le mani. Come hai bene accennato Francesco ,ma è bene sottolinearlo ed andare più nel merito della questione,nella "prima rivolta dei Baroni"furono coniati Torneselli,per ordine di Ferrante d'Aragona, in varie "Zecche" del sud Italia(alcune fucine lavorarono solo per questo scopo) ed in quasi tutte queste monete non vi è un segno di zecca distintivo
francesco77 Inviato 15 Novembre, 2013 Autore #42 Inviato 15 Novembre, 2013 Prima o poi qualcuno avrebbe dovuto scrivere su Lanciano...meglio che sia stato un amico, no? Il seguito è in stampa: http://www.lamoneta.it/topic/114718-ceca-y-monedas-en-la-ciudad-de-lanciano-1441-1640/ Guarda, se i documenti sono chiari ed inopinabili ben vengano questi libri, ma se sono solo generici e quindi pensieri basati su attribuzioni e ipotesi allora non so che dirti. Io non sono nessuno per giudicare. Alzo le mani e vado avanti per i fatti miei. Apprezzo molto il tuo impegno e questo è già tanto, solo chi non scrive non sbaglia. ....... ........... :hi:
mero mixtoque imperio Inviato 15 Novembre, 2013 #43 Inviato 15 Novembre, 2013 Per pubblicare un qualcosa di così eclatante è ovvio che ci siano documenti non espliciti, ma molto espliciti. Ad esempio ecco la più bella moneta lancianese secondo il mio gusto: http://www.lamoneta.it/topic/81895-medaglia-o-mezzo-carlino-di-ostentazione-per-alfon/
francesco77 Inviato 15 Novembre, 2013 Autore #44 Inviato 15 Novembre, 2013 Ragazzi la cosa vada ben oltre la semplice ribattitura, oggi ho avuto tra le mani un altro esemplare con simbolo analogo sul ginocchio ma diversamente predisposto, questo perchè si tratta di un altro conio, questo comprova che l'incisore lo appone di proposito su alcuni conii, già, ma perchè? Aggiungo inoltre che un altro esemplare lo potete trovare sul catalogo Nomisma 34 del 2007. Ecco le immagini, avrei potuto fare una sorta di segnalazione tramite articolo ma ho voluto metterlo a disposizione del forum perchè ho notato che da parecchio non si discute su qualche bel coronato. Chissà se su quelli aquilani c'è qualcosa di simile. Spero di avervi fatto cosa gradita. @@vox79 @@Rex Neap @@Layer1986 @@jordinumis @@dareios it @@benrusso @@chris @@JunoMoneta @@numa numa @f.dc Ok amici, ritornando a parlare dello pseudo - misterioso simbolo, se avete qualche idea al riguardo, parliamone, ogni vostro pensiero o commento è sempre ben accetto. Grazie mille a tutti per l'attenzione.
Rex Neap Inviato 17 Novembre, 2013 #45 Inviato 17 Novembre, 2013 (modificato) Sorvolato il tentativo di far "degenerare" la discussione, e, dopo la parentesi Pubblicitaria, come si dice a Napoli….”poi o’ Purp’ se’ cucin’ chu’ l’acqua soie stess”, rimarcando che la Numismatica non è una scienza costruita sui propri gusti personali (vedasi post 43), vi linko un Opuscoletto apparso all’ACTA NUMISMATICA - 40 a cura di Gionata BARBIERI intitolato “ Alcune considerazioni sulle iniziali del maestro di zecca Gian Carlo Tramontano”…quindi non perdendo di vista l’oggetto della discussione, come si è fatto, vado avanti e sintetizzo quanto è riportato, dopo ampie spiegazioni addotte sul periodo. Il Tramontano avrebbe potuto (per volontà esplicita esercitata sull’incisore) fare incidere alcune sue iniziali del nome e cognome, velatamente nascoste, al rovescio, su alcuni Coronati, tra i quali, i senza sigla. La presenza di un riferimento al maestro di zecca non costituisce infatti un caso eccezionale, sono infatti noti diversi tipi che recano su entrambe le facce della moneta chiaramente la sigla T (conio Aquilano). In questo Coronato postato da Francesco si nota chiaramente ciò che viene raffigurato in dettaglio in Fig.2 dello studio sopra citato e l’osservazione fatta dall’utente Layer sul primo Coronato postato, sempre da Francesco ad inizio discussione, potrebbe far pensare effettivamente in questo caso ad un errore di battitura proprio della T. E’ molto complicato, se fosse in un futuro accertato, capire perché si sia usata anche un’indicazione “criptica”, ma incertezze figurative e simbolismi sottili, potrebbero esse delle motivazioni, da non escludere, di natura politica. Nel caso specifico e messo sotto esame, (simbolo celato o ribattitura?) ……….. che questo sia uno di questi ?? e che sia la strada giusta da perseguire ? Modificato 17 Novembre, 2013 da Rex Neap
francesco77 Inviato 17 Novembre, 2013 Autore #46 Inviato 17 Novembre, 2013 Esattamente perché i documenti attestano che A LANCIANO SI CONIARONO MONETE SENZA SIGLE le ho attribuite a questa zecca. Non ho nessuna macchina del tempo - solo carte - e questo accade senza ombra di dubbio da Ferdinando I in poi. Benissimo. ...... allora domani non occorrerà più consultare il CNI, il Cagiati, PANNUTI RICCIO e gli studi di Giovanni Bovi. Adesso c'è la primavera numismatica che li spazza tutti via...... domani ti prometto che li cestinero'. Ok?
mero mixtoque imperio Inviato 17 Novembre, 2013 #47 Inviato 17 Novembre, 2013 Non è mia intenzione collezionarle dato che sono soltanto in umile studioso .... per il lato economico ci sei tu.. Potresti ad esempio provvedere tu ad avvisare tutti del fatto che nella capitale del regno non si coniarono tutte queste monete e che magari a seguito delle tue teorie dette monete potrebbero avere una quotazione commerciale ben più alta..... le basi d'asta potrebbero essere molto più alte se presentate come zecca di Lanciano. .. Non ho alcun interesse economico, né per me, né per altri. Più di scrivere due libri, presentarli, farci sopra convegni e annunciarli scientificamente, non so cosa dovrei fare.
mero mixtoque imperio Inviato 17 Novembre, 2013 #48 Inviato 17 Novembre, 2013 Benissimo. ...... allora domani non occorrerà più consultare il CNI, il Cagiati, PANNUTI RICCIO e gli studi di Giovanni Bovi. Adesso c'è la primavera numismatica che li spazza tutti via...... domani ti prometto che li cestinero'. Ok? Non devi cestinarli, ci sono molte parti che sono ancora buone, oltre al fatto che essi fanno parte della storia numismatica...sono citati tutti a dovere...
francesco77 Inviato 17 Novembre, 2013 Autore #49 Inviato 17 Novembre, 2013 (modificato) Non devi cestinarli, ci sono molte parti che sono ancora buone, oltre al fatto che essi fanno parte della storia numismatica...sono citati tutti a dovere...Potevi avvisarci del tuo dogma numismatico e che tutti i tuoi illustri predecessori hanno perso solo tempo per oltre un secolo negli archivi di Napoli. Ora tutti questi testi non valgono più nulla.... avremmo potuto vederli meglio. .prima della pubblicazione del tuo testo rivoluzionario.. ora sono solo carta straccia. Scherzi a parte..... sono l'unico a dirti in faccia quel che c'è da dire.... hai notato che nessuno interviene? Hai provato a chiedere a terzi cosa si dice della tua teoria sulla zecca di Lanciano? Ti fidi ciecamente dei complimenti che ti fanno davanti e della loro pacca sulle spalle? Modificato 17 Novembre, 2013 da francesco77
mero mixtoque imperio Inviato 17 Novembre, 2013 #50 Inviato 17 Novembre, 2013 (modificato) Potevi avvisarci del tuo dogma numismatico e che tutti i tuoi illustri predecessori hanno perso solo tempo per oltre un secolo negli archivi di Napoli. Ora tutti questi testi non valgono più nulla.... avremmo potuto vederli meglio. .prima della pubblicazione del tuo testo rivoluzionario.. ora sono solo carta straccia. Scherzi a parte..... sono l'unico a dirti in faccia quel che c'è da dire.... hai notato che nessuno interviene? Hai provato a chiedere a terzi cosa si dice della tua teoria sulla zecca di Lanciano? Ti fidi ciecamente dei complimenti che ti fanno davanti e della loro pacca sulle spalle? Ognuno è libero di pensare quello che crede. Io sono molto sereno perché non ho inventato nulla: ho ricercato come un pazzo e ho studiato i documenti. Già da Oggi mi trovo di fronte a nuove sfide che pongono interrogativi superiori. Modificato 17 Novembre, 2013 da mero mixtoque imperio
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