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e-bay, sequestri, leggi


Risposte migliori

Rapax ha perfettamente ragione, non ci sono particolari requisiti "materiali" per fondare un'associazione, al di là di un indirizzo postale dove ricevere eventuali comunicazioni. La sede legale può essere ovunque, anche a casa di un socio, e la maggior parte delle attività può essere organizzata e realizzata utilizzando internet. Secondo me l'associazione può essere una naturale e auspicabile espansione di questo forum, purchè sia chiara una cosa: non deve essere la fondazione dell'ennesimo circolo numismatico. Secondo me l'associazione deve avere, almeno inizialmente, un obiettivo limitato e preciso: la sensibilizzazione delle autorità e dei media rispetto alle questioni legislative legate al collezionismo numismatico e la promozione della figura del collezionista come operatore culturale. Ugh, ho detto ;)

Ciao, P. :)

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Sono d'accodo con Paleologo l' eventuale Associazione dovrebbe avere un chiaro Statuto che detti Regole precise affinchè l'obiettivo che si andrebbe a cercare non diventi da pretesto per "maleintenzionati"

Modificato da Silla
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Staff

Date un'occhiata qui:

COME FONDARE E GESTIRE UN'ASSOCIAZIONE

Non ho letto attentamente tutto, in serata guarderò tutto attentamente...

...nel frattempo c'è una piccola base per tutti, magari anche per chi ci capisce di più in questo genere di cose.

Comunque secondo me il più è coordinarsi.

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Awards

Bravissimo Rapax, infondo non è che richieda cose incredibili fondarla.

Considerate poi che le varie cariche possono essere benissimo dislocate sul territorio nazionale: il Presidente può stare in una Regione e un altro membro del direttivo in un'altra. Il problema si pone solamente per le assemblee, che di solito si fanno comunque coincidere con eventi tipo Convegno - Giornata di Studio, ecc....

Ribadisco poi il concetto dell'opportunità enorme delle nuove tecnologie: oggi realmente assemblee di alcune società vengono svolte in modalità di videoconferenza, basta avere il programmino giusto ed una web cam.

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Sto sperimentando alcuni programmi per videoconferenza free trovati su internet, in seguito chiedero' ad alcuni di voi (a qualche volontario) di formare con me un gruppo sperimentale di videoconferenza e vediamo che ne viene fuori B)

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Staff

Lo sfruttamento delle nuove tecnologie è senza dubbio fondamentale ma...

"Ci sono alcune piccole formalità da espletare durante tutta la vita dell’associazione. La convocazione dell’assemblea almeno una volta all’anno, con la presentazione del bilancio annuale, la relazione dell’attività fatta per l’anno trascorso, il programma per l’attività e il bilancio preventivo per l’anno futuro."

...e credo proprio che in videoconferenza sia dura... e anche se fosse materialmente fattibile non credo sia "legalmente" valida.

Comunque si tratta di un solo "impegno" all'anno, non è un ostacolo insormontabile direi.

Tutto sta nell'organizzazione di base. Creare magari associazioni di zona logisticamente più gestibili ma con a capo una sola associazione nazionale.

Sarà senza dubbio un po' più complessa la realizzazione ma in fin dei conti bisogna metter su un qualche cosa di ben fatto.

Proposta: non sarebbe meglio creare una discussione sull'argomento separata da "e-bay, sequestri, leggi" ? secondo me meriterebbe...

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Awards

Hai ragione Rapax, le nuove tecnologie non ci aiutano in tutto ma la mia considerazione partiva dal fatto che, secondo me, l'idea della costituzione di una associazione non è nuova. Altri ci hanno già pensato in passato ma poi si è lasciato perdere perchè spaventa l'impegno e la distanza.

Il mio intervento era per dire che le nuove tecnologie possono darci una mano in piu'.

Sono daccordo sul fatto che la discussione, a questo punto, andrebbe spostata da un'altra parte in effetti.... ;)

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  • ADMIN
Staff

Già da tempo alcune commissioni di concorsi nelle università italiane si riuniscono telematicamente, quindi è possibile che la riunione telematica abbia senso.

Comunque skype credo sia una delle alternative migliori (non so però se ha un limite sul numero di partecipanti).

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interrompo momentaneamente la discussione per postare una risposta del noto avv pasquinelli riguardante il noto sito d'aste. si tratta di un vecchio quesito non proposto da me... spero sia utile...

Commercio elettronico e moneta.

La domanda:

Salve sono un collezionista numismatico e utilizzo ebay, il sito d'aste presente su internet,per acquistare e vendere monete.Essendo un appassionato collezionista numismatico pongo in asta su ebay monete che non sono di mio interesse ,per poter acquistare monete per la mia collezione.La mia attività di vendita sul sito di ebay è abbastanza frequente e vorrei sapere se per questa attività sono perseguibile in termini di legge .Utilizzo ebay perchè le monete che pubblico in asta vengono viste in tutto il mondo e,se si è concorrenziali ,si riesce a vendere qualche moneta e ,sia pure con fatica,con quel poco di ricavo posso acquistare qualche moneta per la mia collezione.Mi faccia sapere se in termini fiscali e legali sono in regola.

-Inoltre sono in possesso di una moneta del 1860 classificata come rarità R4 / R5 (rarissima)di provenienza lecita,(acquistata da un negozio numismatico che mi ha fornito anche la foto periziata ed una perizia sullo stato di conservazione e grado di rarità)la devo denunciare ed eventualmente a chi e volendola rivendere come mi devo comportare??

--Ringrazio anticipatamente il suo studio ed Artemide Aste per aver messo a disposizione per noi collezionisti questo servizio.

Paolo G.

--------------------------------------------------------------------------------

La risposta:

Rispondo con ordine schematico:

1) Nel nostro paese non sono ancora vietati la ricerca culturale, la scienza, la lettura, lo studio e, quindi, il collezionismo.

2) Sono giustamente perseguiti in sede penale la ricerca abusiva ed il commercio clandestino dei beni archeologici e numismatici.

3) Dal momento che Voi collezionisti non andate a’scavare’ le monete è palese che le possedete per ragioni diverse ( familiari, ereditarie, acquisite all’estero, ecc.) o per averle acquisite da antiquari, da commercianti di numismatica, in aste.

4) L’asta informatica è una forma nuova di commercio imposta dalla realtà e, solo successivamente, regolamentata. Non è vietata; rappresenta una nuova modalità della libera circolazione dei beni ed è normale che voi vi accediate.

5) Proprio l’ evidente pubblicità di tale mezzo fa comprendere quanto non vi sia nulla di clandestino, neppure le ‘ fregate’ che sonoramente, o silenziosamente, vengono digerite dagli acquirenti di patacche. I carabinieri o i finanzieri visitano i siti d’asta; se non lo facessero incorrerebbero in una grave omissione. Ciò però rende ancor più chiaro l’intento di chi partecipa alle gare d’asta che non è quello di sottrarsi ad un controllo ma di allargare la propria raccolta.

6) E’ normale quindi che privati utilizzino simili portali, ad esempio E-bay, come bacheche per le offerte di vendita e d’acquisto.

7) Mentre scrivo ciò tengo conto che: A) questa posizione ha fondamento giuridico ed è suffragata da sentenze dei giudici dibattimentali; B) i carabinieri, i finanzieri, i P.M. incuranti di ciò procedono imperterriti nelle loro attività, salvo poi essere smentiti dalle successive sentenze assolutorie. Ritengo che tale comportamento sia arbitrario, sommario,

Per la moneta ritenuta rara, di provenienza lecita, non esiste un obbligo di denuncia del suo eventuale trasferimento di proprietà. Vedasi in proposito la risposta resa al quesito n° 9 e pubblicato su questo sito. L’obbligo di denuncia, previsto dall’art. 59 del codice Urbani, riguarda solo i beni culturali, ovvero i beni dichiarati tali da un provvedimento amministrativo.

Per interesse di studio, per la conoscenza del modo numismatico e per amore verso la scienza che cura, potrà far sapere alla competente soprintendenza – a mezzo di lettera racc. a..r. – che Lei possiede la moneta. Se la stessa fosse interessata a dichiararne l’importanza dovrà provvedervi in via amministrativa, secondo un percorso indicato dal codice dei bb.cc., lasciandola nel Suo possesso e con il solo vincolo di dichiarare successivi trasferimenti del reperto.

Avv. Massimo Pasquinelli

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