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Inviato

@@elledi Intendo che non sempre le mani di "terze parti" sono attente come le mani del collezionista, dell'amatore o del professionista, senza voler considerare per forza quello che spesso succede con dei beni affidati ad enti statali.

@@odjob Alcune banche stanno facendo solo da "distributore" sul territorio di alcune aziende per vendere prodotti. Vedi Unicredit & Diamanti. Non faccio commenti sui prezzi dei prodotti rispetto al mercato. Garantiscono però il riacquisto del prodotto, sempre a prezzi di mercato "tutti loro"... E, secondo me, un altro "schema" é servito. Il mercato dell'antiquariato comunque é in crisi nera, come quello dell'arte che, già in crisi di suo, si é completamente fermato dopo i raid della GdF nelle case d'asta e nelle gallerie.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20120913_091200.shtml

Non sono di questo avviso,basti vedere i realizzi solo delle case d'asta italiane per rendersi conto che l'antiquariato va a gonfie vele.Ad esempio la casa d'aste fiorentina Pandolfini,lo scorso ottobre ha realizzato molto bene con mobili del'700 e dipinti,stesso dicasi con l'ultima asta dello scorso dicembre della San Carlo Aste la quale fra i numerosi lotti annoverava anche arredi antichi e dipinti e mi mantengo in Italia,senza citare realizzi delle rinomate case d'asta estere.

Certo che bisogna vedere cosa si vende,come lo si vende e qual'è la richiesta sia di prezzo che di mercato.

Inoltre si sono segnalati importanti transazioni commerciali e significative presenze(72.000) all'ultimo Tefaf Maastricht 2012(European Fine Art Fair di Maastricht),alla XXVI Biennale des Antiquaires di Parigi(oltre 100.000 visitatori) ed alla VIII Biennale di Antiquariato di Roma(registrato il +7%di affluenza rispetto a quella dell'anno scorso) e nei tre eventi i maggiori interessi si sono avuti per gli old master,mobili antichi,gioielli ed art decò.Nella biennale parigina alcuni commercianti hanno venduto tutto ciò che avevano sull'art decò,ad esempio,appena aperta la manifestazione.

Certo la ricchezza si è spostata e la si trova tra facoltosi oligarchi russi,sultani arabi,multimilionari cinesi ma il bello ed il lusso vanno sempre e ciò è reperibile anche fra antichi mobili ben conservati o antichi dipinti.

La Numismatica man mano sta acquistando sempre più interesse e crisi non se ne vede,basti notare i realizzi e le vendite delle ultime aste NAC,Numismatica Genevensis piuttosto che Kunker;certo stiamo parlando di case d'asta bene inserite nel mercato d'altro canto per altri versi ,al negativo, vige il detto"non c'è povertà se non c'è difetto".

Anche nella Numismatica,inflessioni di mercato non ve ne sono e non ve ne saranno perchè ad una determinata tipologia di acquirenti che viene meno,si sostituisce un altra(esempio,se forse prima erano ad acquistare più i commercianti ,ora sono più i collezionisti e gli studiosi che acquistano nelle aste per monete di medio e basso interesse numismatico,per fascia alta ci sono ancora i commercianti che investono per proprio conto o che acquistano su commissione )

--Salutoni

-odjob


Inviato (modificato)

Non sono di questo avviso,basti vedere i realizzi solo delle case d'asta italiane per rendersi conto che l'antiquariato va a gonfie vele.Ad esempio la casa d'aste fiorentina Pandolfini,lo scorso ottobre ha realizzato molto bene con mobili del'700 e dipinti,stesso dicasi con l'ultima asta dello scorso dicembre della San Carlo Aste la quale fra i numerosi lotti annoverava anche arredi antichi e dipinti e mi mantengo in Italia,senza citare realizzi delle rinomate case d'asta estere.

Certo che bisogna vedere cosa si vende,come lo si vende e qual'è la richiesta sia di prezzo che di mercato.

Inoltre si sono segnalati importanti transazioni commerciali e significative presenze(72.000) all'ultimo Tefaf Maastricht 2012(European Fine Art Fair di Maastricht),alla XXVI Biennale des Antiquaires di Parigi(oltre 100.000 visitatori) ed alla VIII Biennale di Antiquariato di Roma(registrato il +7%di affluenza rispetto a quella dell'anno scorso) e nei tre eventi i maggiori interessi si sono avuti per gli old master,mobili antichi,gioielli ed art decò.Nella biennale parigina alcuni commercianti hanno venduto tutto ciò che avevano sull'art decò,ad esempio,appena aperta la manifestazione.

Certo la ricchezza si è spostata e la si trova tra facoltosi oligarchi russi,sultani arabi,multimilionari cinesi ma il bello ed il lusso vanno sempre e ciò è reperibile anche fra antichi mobili ben conservati o antichi dipinti.

La Numismatica man mano sta acquistando sempre più interesse e crisi non se ne vede,basti notare i realizzi e le vendite delle ultime aste NAC,Numismatica Genevensis piuttosto che Kunker;certo stiamo parlando di case d'asta bene inserite nel mercato d'altro canto per altri versi ,al negativo, vige il detto"non c'è povertà se non c'è difetto".

Anche nella Numismatica,inflessioni di mercato non ve ne sono e non ve ne saranno perchè ad una determinata tipologia di acquirenti che viene meno,si sostituisce un altra(esempio,se forse prima erano ad acquistare più i commercianti ,ora sono più i collezionisti e gli studiosi che acquistano nelle aste per monete di medio e basso interesse numismatico,per fascia alta ci sono ancora i commercianti che investono per proprio conto o che acquistano su commissione )

--Salutoni

-odjob

Se parliamo di dipinti o mobili da qualche decina o centinaia di migliaia di Euro, sono concorde con te.

Non ci sono momenti migliori per "quelli che ne hanno tanti" come crisi e guerre, soprattutto per "mani" che arrivano dall'estero.

Se parliamo di antiquariato "standard", diciamo così, come il tavolo per la sala, o la coppia di candelabri dell'800 in argento... Beh... Non so chi frequenti tu, ma quelli che frequento io (e personalmente li conosco), dicono questo:

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/01/10/news/pochi-clienti-e-affari-in-calo-la-crisi-colpisce-l-antiquariato-1.3025745

E ovviamente l'ultimo chiede pure aiuto allo Stato, come ciliegina sulla torta!

Modificato da Monetaio
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Inviato

Se parliamo di dipinti o mobili da qualche decina o centinaia di migliaia di Euro, sono concorde con te.

Non ci sono momenti migliori per "quelli che ne hanno tanti" come crisi e guerre, soprattutto per "mani" che arrivano dall'estero.

Se parliamo di antiquariato "standard", diciamo così, come il tavolo per la sala, o la coppia di candelabri dell'800 in argento... Beh... Non so chi frequenti tu, ma quelli che frequento io (e personalmente li conosco), dicono questo:

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/01/10/news/pochi-clienti-e-affari-in-calo-la-crisi-colpisce-l-antiquariato-1.3025745

E ovviamente l'ultimo chiede pure aiuto allo Stato, come ciliegina sulla torta!

Beh con i negozi il discorso è diverso

bisogna distinguere la località,cosa si vende,come si vende,a quanto si vende.

Prendiamo ad esempio la Numismatica:un conto è la visibilità che si ha con il negozio ed un conto è la visibilità che si ha con lo stand in un convegno numismatico in Italia,ed altro conto è anche la visibilità che si ha in un convegno numismatico estero molto pubblicizzato in tutto il mondo in cui convergono molti venditori.

--odjob


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