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Risposte migliori

Inviato (modificato)

apro questa discussione perche' mi sembra differente dalle altre.avete parlato di rapporti con i commercianti, aste ,di assegni o contante ma non mi pare chiarita la possibilita' o meno di scambiarsi monete tra privati con un'aggiunta al massimo di meno di mille euro.tipo:io ti do due monete da 1600+ 300 euro, tumi dai una moneta da 3500.c'e qualche legge che lo vieta?

Modificato da dux-sab

Inviato

Ciao,

non ho ben capito cosa intendi, comunque in linea di massima non ci sono leggi che vietano scambi tra privati. Nel tipo di scambio che prendi ad esempio però viene generato un plusvalore, e se questa attività non è occasionale/saltuaria andrebbe dichiarata.

Ci sono alcune persone che conosco che come attività collaterale al loro lavoro, comprano monete e le rivendono sulla baia, facendolo in modo sistematico si finisce in una vera e propria attività di compravendita ed in questo caso per legge andrebbe aperta la partita IVA.


Inviato

Ciao,

non ho ben capito cosa intendi, comunque in linea di massima non ci sono leggi che vietano scambi tra privati. Nel tipo di scambio che prendi ad esempio però viene generato un plusvalore, e se questa attività non è occasionale/saltuaria andrebbe dichiarata.

Ci sono alcune persone che conosco che come attività collaterale al loro lavoro, comprano monete e le rivendono sulla baia, facendolo in modo sistematico si finisce in una vera e propria attività di compravendita ed in questo caso per legge andrebbe aperta la partita IVA.

ciao ,non mi pare che venga generato un plus valore,se ad esempio ti cedo due monete da 1600 in cambio di una da 3500 forse avrei un plus,ma se ci aggiungo 300 in contanti andiamo alla pari.

Inviato

Ciao,

non ho ben capito cosa intendi, comunque in linea di massima non ci sono leggi che vietano scambi tra privati. Nel tipo di scambio che prendi ad esempio però viene generato un plusvalore, e se questa attività non è occasionale/saltuaria andrebbe dichiarata.

Ci sono alcune persone che conosco che come attività collaterale al loro lavoro, comprano monete e le rivendono sulla baia, facendolo in modo sistematico si finisce in una vera e propria attività di compravendita ed in questo caso per legge andrebbe aperta la partita IVA.

ciao ,non mi pare che venga generato un plus valore,se ad esempio ti cedo due monete da 1600 in cambio di una da 3500 forse avrei un plus,ma se ci aggiungo 300 in contanti andiamo alla pari.

E' proprio quel contante che potrebbe creare problemi, ma ripeto se tutto ha il carattere di occasionalità non c'è nessun adempimento da fare e sopratutto non c'è di che preoccuparsi.


Inviato

Ciao,

non ho ben capito cosa intendi, comunque in linea di massima non ci sono leggi che vietano scambi tra privati. Nel tipo di scambio che prendi ad esempio però viene generato un plusvalore, e se questa attività non è occasionale/saltuaria andrebbe dichiarata.

Ci sono alcune persone che conosco che come attività collaterale al loro lavoro, comprano monete e le rivendono sulla baia, facendolo in modo sistematico si finisce in una vera e propria attività di compravendita ed in questo caso per legge andrebbe aperta la partita IVA.

ciao ,non mi pare che venga generato un plus valore,se ad esempio ti cedo due monete da 1600 in cambio di una da 3500 forse avrei un plus,ma se ci aggiungo 300 in contanti andiamo alla pari.

E' proprio quel contante che potrebbe creare problemi, ma ripeto se tutto ha il carattere di occasionalità non c'è nessun adempimento da fare e sopratutto non c'è di che preoccuparsi.

In che range di numero movimentationi si può collocare l'occasionalità ?

Ovvero, quante monete posso scambiare, cedere e comprare nell'arco di un anno, prima di non rientrare più nel giudizio di "occasionale" ?

1 ? 100 ? 1000 ?

Awards

Inviato (modificato)

Scambiare non credo che sia limitato in alcun modo.

Per le vendite la legge non lo specifica, parla solo di occasionalità, un paio di anni fa la GdF ha acquisito da ebay tutti i contatti di utenti che avevano pagato più di 1000 Euro di commissioni vendite in un anno.

Ho notato da allora che molti venditori che si dichiarano non professionali hanno aperto nuovi account su cui spalmano le inserzioni.

qui un articolo interessante sul tema

http://www.earnwithi...za-partita-iva/

Modificato da donax

Inviato

E' vietato il trasferimento di contanti, senza il tramite di un intermediario autorizzato, oltre la somma di 1000 euro.

Per tornare all'esempio, se scambiamo due monete e la differenza è in contanti ma sotto la soglia, non vedo nessun illecito.


Inviato

In Italia siete alla paranoia ormai, a Verona ho visto gente nascondersi dietro i paraventi per scambiarsi 100 euro....

  • Mi piace 1

Inviato

In Italia siete alla paranoia ormai, a Verona ho visto gente nascondersi dietro i paraventi per scambiarsi 100 euro....

e penso che dal prossimo governo si passera ai 200 euro come massimo contante. :pardon:

Inviato

Vedo difficile la cosa visto che la BCE emette una baconota legale del valore di 500 euro.

Arka

  • Mi piace 1

Inviato

allora si passera' a 500 :crazy:


Inviato

E' vietato il trasferimento di contanti, senza il tramite di un intermediario autorizzato, oltre la somma di 1000 euro.

Per tornare all'esempio, se scambiamo due monete e la differenza è in contanti ma sotto la soglia, non vedo nessun illecito.

Ma questo riguarda appunto il trasferimento di contanti, facendo un bonifico bancario o un assegno non si commette alcun illecito.


Inviato

In Italia siete alla paranoia ormai, a Verona ho visto gente nascondersi dietro i paraventi per scambiarsi 100 euro....

Magari si nascondevano per non farsi notare da eventuali malintenzionati....

Comunque come si fa a definire legalmente lo spartiacque tra vendita occasionale che non necessita di formalità e vendita abituale che richiede partita IVA e dichiarazione dei redditi? Conta il numero e la frequenza delle transazioni o l'ammontare totale?


Inviato

In Italia siete alla paranoia ormai, a Verona ho visto gente nascondersi dietro i paraventi per scambiarsi 100 euro....

Magari si nascondevano per non farsi notare da eventuali malintenzionati....

Comunque come si fa a definire legalmente lo spartiacque tra vendita occasionale che non necessita di formalità e vendita abituale che richiede partita IVA e dichiarazione dei redditi? Conta il numero e la frequenza delle transazioni o l'ammontare totale?

L'ho chiesto prima io!!! :P

Ma non temere, la risposta mi sa che non esiste :)

O meglio, esiste, ed é quella che si suol dire una "superc...zola" :)

Awards

Inviato

Il limite massimo per la "collaborazione occasionale" presso aziende (cioè per quella attività che può essere svolta senza assunzione, partita IVA, iscrizione INPS o altre formalità) è di 5000 euro lordi all'anno. Se il principio applicato è lo stesso, immagino che la stessa cifra faccia riferimento anche per un'attività di tipo commerciale.


Inviato (modificato)

Ciao.

"Comunque come si fa a definire legalmente lo spartiacque tra vendita occasionale che non necessita di formalità e vendita abituale che richiede partita IVA e dichiarazione dei redditi? Conta il numero e la frequenza delle transazioni o l'ammontare totale?"

Il discrimine fra la vendita occasionale e quella abituale o professionale non è tanto rappresentata da un importo X, quanto piuttosto dalle modalità con cui si caratterizzano le vendite; quelle professionali "sussistono ogni qual volta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici finalizzati al raggiungimento di uno scopo”; quelle occasionali, al contrario, non devono avere tali caratteristiche.

Quindi, se vendo, una tantum, un quadro del valore di 10.000 euro, non sarò considerato un venditore professionale; se invece effettuo con sistematicità 50 vendite di monete da 50 euro ciascuna nell'arco di un anno, potrei anche essere ritenuto dal Fisco un venditore professionale.

Saluti.

M.

Modificato da bizerba62
  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Ciao.

"Comunque come si fa a definire legalmente lo spartiacque tra vendita occasionale che non necessita di formalità e vendita abituale che richiede partita IVA e dichiarazione dei redditi? Conta il numero e la frequenza delle transazioni o l'ammontare totale?"

Il discrimine fra la vendita occasionale e quella abituale o professionale non è tanto rappresentata da un importo X, quanto piuttosto dalle modalità con cui si caratterizzano le vendite; quelle professionali "sussistono ogni qual volta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici finalizzati al raggiungimento di uno scopo”; quelle occasionali, al contrario, non devono avere tali caratteristiche.

Quindi, se vendo, una tantum, un quadro del valore di 10.000 euro, non sarò considerato un venditore professionale; se invece effettuo con sistematicità 50 vendite di monete da 50 euro ciascuna nell'arco di un anno, potrei anche essere ritenuto dal Fisco un venditore professionale.

Saluti.

M.

Visto che avevo ragione ? La riposta alla domanda, é la domanda stessa. :)

Ovvero, quando si può ritenere non occasionale ? Risposta: quando é ripetitivo!

Grazie Michele per la tua risposta, ovviamente la "critica", se così si può chiamare, non é certo per te, ma per le leggi che sono davvero troppo spesso fatte per essere interpretate.

Modificato da Monetaio
  • Mi piace 1
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  • 3 settimane dopo...
Guest utente3487
Inviato

Ad esempio se un privato ha un suo negozietto virtuale sul noto sito, non lo consideri comunque qualcosa di più di semplici compravendite tra privati? Anche se vende una sola moneta al mese...

Guest utente3487
Inviato

Molti, soprattutto in altri settori, non numismatici, sono stati pizzicati proprio per questo, come chi vendeva ad esempio consumabili per informatica

Inviato

Forse perchè non dovrebbe essere importante il numero delle transazioni ma l'organizzazione che sta a monte ?

Polemarco


Guest utente3487
Inviato

Forse perchè non dovrebbe essere importante il numero delle transazioni ma l'organizzazione che sta a monte ?

Polemarco

Anche

Inviato

che dire allora per i mercatini?

Molto spesso nei banchi di monete, si vede il cartello "Scambio e compro monete" ma poi tutti vendono e pochi scambiano.

Addirittura, nei mercatini i commercianti non potrebbero esporre.


Inviato
che dire allora per i mercatini?

Addirittura, nei mercatini i commercianti non potrebbero esporre.

...per quale motivo?


Inviato

dovrebbero rilasciare ricevuta e, pagare le tasse


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