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Monete di "Legale Provenienza"


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@@rick2

e questo lo si fa con una legge (se proprio volete fare una legge) certa e non aperta ad interpretazioni personali di questo o quel funzionario

Molte leggi a mio avviso, come dicevo proprio ieri in una telefonata con un addetto ai lavori, sono fatte appositamente per poter essere interpretate. In modo da lasciare sempre la possibiltà a chi sta in alto di poter controllare e fare ciò che crede.

Non si spiegherebbero altrimenti molte cose. E non sono uno di quelli che da dell'incapace a chi le crea e promulga. ANZI. :)

Trovo curioso invece che siano i collezionisti, o presunti tali, a spingere per una regolamentazione "punitiva" soprattutto verso loro stessi, alla fine.

Ma dopo il seguito della pubblicità statale degli evasori, sto imparando a non mi stupirmi più di niente.

PS: Attendo con impazienza l'intervento di Rorey in merito!

Modificato da Monetaio
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E se comprassi una moneta da un cittadino straniero (commerciante o privato collezionista) chi me lo fornisce il mio bel certificato?

Autocertifico? Mi devo vedere costretto a comprare solo da commercianti italiani?

Modificato da Nikko
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PS: Attendo con impazienza l'intervento di Rorey in merito!

Eccomi,

cosa posso aggiungere se non che oggi tutti ( e "tutti" sono i politici che imperversano e purtroppo li dovremo sopportare ancora per un pò, fino alle elezioni) hanno come parola d'ordine la lotta all'evasione.

Anni fa ripetevano fino alla nausea la parola "mezzogiorno" e sappiamo tutti dove finivano gli "aiuti".

Poi blateravano di "riduzione del deficit e del debito pubblico" e non si rendevano conto che se lo stato spende più di quello che incassa il debito pubblico non può che aumentare.

Adesso c'è la lotta all'evasione. Hanno inventato "serpico" , così si chiama il sistema di controllo di quanto spendiamo.

Ti sei comprato 50 mila di monete pagate con bonifico o carta di credito? Dove li hai presi i soldi ? Ah, hai venduto i Buoni del Tesoro per comprarti le monete ! Stai mandando in rovina lo Stato che ha bisogno dei tuoi soldi e tu compri in Germania delle monete? Ma bravo.

Stiamo tutti nel cervellone di Befera ma siamo sicuri che non venga in mente a qualcuno di vendersi i nostri dati ?

Se le intercettazioni telefoniche che dovrebbero essere secretate compaiono sui giornali ( ma va...cosa dici, mica le hanno vendute, sono tutti onestissimi....) che cosa impedisce ..............lasciamo perdere.

Ma torniamo alle monete. Si diceva di "Legale Provenienza". Io resto del parere che se per ogni moneta antica si fa un copia e incolla da catalogo o sixbid salvando i dati della moneta acquistata non dovrebbero esserci problemi. In più c'è la fattura. Poi per esempio Varesi dà una dichiarazione con foto per la lecita provenienza.

Ma come scritto sopra le leggi si interpretano. E qui che casca l'asino. E non si sa dove si va a finire.

Si è parlato di patrimoniale. Naturalmente tutti a smentire, già la stiamo pagando. Sul deposito titoli hanno prelevato l'1 per mille e quest'anno sarà 1,5, se ben ricordo. Poi abbiamo pagato l'IMU, poi pagheremo la tassa che prima era per i rifiuti e ora anche sui servizi comunali.

Ho comprato monete, e allora? Ma sulle monete non paghi niente. Non è giusto.

Hai comprato oro bullion ? idem, come sopra.

Cosa si inventeranno ? ( In alternativa si possono sempre perseguitare quei delinquenti evasori dei collezionisti, tanto le leggi prima di applicarle si interpretano.......)

Non so se tutto questo c'entra con la discussione, ma gli avvoltoi volano bassi. Come dicono nel mezzogiorno : Statteve accuorti ! ( spero di averlo scritto giusto)

R

Modificato da Ospite
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senza deragliare in luoghi comuni...

vorrei fissare l'attenzione su di un punto, come già ho fatto molte altre volte in interventi simili.

LA DICHIARAZIONE (certificato?) DI LECITA PROVENIENZA.

allo stato dell'arte, cos'è? un foglio fatto dal venditore che dichiara la lecita provenienza di una determinata moneta.

nel caso di acquisto da una casa d'aste o da un commerciante oltre alla foto e alla descrizione della moneta cosa riporta (o dovrebbe riportare)? se non vado errato gli estremi del venditore e gli estremi di registrazione del bene nei registri del venditore (corretto?).

orbene, cosa ricavo io da questi estremi? posso risalire la filiera, nell'ipotesi migliore e con un certo dispendio (energetico, temporale ed economico) fino a un determinato venditore. posso andare indietro nel tempo fino a prima del 1900 o fermarmi a cinque anni fa o a pochi mesi fa. bene. in quest'ultima ipotesi cosa ci guadagno? di chi era e dov'era prima di cinque mesi fa quella moneta?

di più.

il venditore non è un soggetto pubblico detentore di un registro di beni numismatici che certifica che quella determinata moneta appartiene a una lista di x numeri di monete liberamente commerciabili (rick citata il certificato antimafia. orbene, lo rilascia la cciaa in virtù di un collegamento con la bancadati della prefettura. entrambi soggetti pubblici terzi garanti della tenuta di rispettivi registri. il certificato antimafia infatti rientra in quella lista di "fatti" che il diretto interessato non può autocertificare a differenza, per esempio, del titolo di studio). pertanto, in assoluto, la dichiarazione (direi che è errato parlare di certificazione) di lecita provenienza non ha alcun valore o quantomeno la dichiarazione resa dal commerciante deve essere equiparata e avere il medesimo valore della dichiarazione resa dal privato collezionista e, visto che la legge espressamente non lo vieta o non lo include nei casi non autocertificabili, dovrebbe avere ugual valore anche nel caso di autocertificazione resa ai sensi del dpr 445/2000 (uso il condizionale perché, sinceramente, non saprei come inquadrare questa dichiarazione... la dicchiarazione di lecita provenienza può essere equiparata a una dichiarazione di atto notorio?).

a mio avviso una legge non può istituire una dichiarazione/certificazione che competa al privato e assegnargli valore altrimenti siamo tutti certificatori. un privato per rilasciare certificazioni dovrebbe quantomeno essere accreditato dallo stato. pertanto è a monte che è fuorviante l'istituzione di questa dichiarazione e soprattutto è fuorviante il valore che a essa viene dato.

inoltre non può applicarsi per gli acquisti fatti da venditori esteri (privati e commercianti) sia avvenuti all'estero che avvenuti in italia ma virtualmente all'estero attraverso e-commerce.

attendo precisazioni, conferme e ulteriori analisi su questa questione.

secondo me "presto" arriveranno modifiche circa questa spinosa questione... buone o cattive, non lo so ma arriveranno (ho virgolettato il presto in quanto va preso con i tempi legislativi italici... e al momento ci sono ben altre gatte da pelare!).

Modificato da grigioviola
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il venditore non è un soggetto pubblico detentore di un registro di beni numismatici che certifica che quella determinata moneta appartiene a una lista di x numeri di monete liberamente commerciabili

I venditori professionali devono tenere un registro ( anzi, più di uno,per essere esatti) vidimato dagli organi competenti, in cui sono riportati gli estremi identificativi di ogni moneta e di chi è stato coinvolto nelle transzioni sia in qualità di conferente ,che di acquirente o cessionario..i regitri dovrebbero essere ispezionati periodicamente dagli addetti a tali controlli per vedrifcarne la corretta tenuta...quindi proprio un semplice foglio di carta non sono..e neanche una autocertificazione...credo che al riguardo ci sia un pò di confusione in giro..sarebbe bene consultare la leggislazione relativa prima di scrivere a ruota libera.

orbene, cosa ricavo io da questi estremi? posso risalire la filiera,

si, puoi risalire la filiera..è proprio questo lo scopo..

inoltre non può applicarsi per gli acquisti fatti da venditori esteri (privati e commercianti) sia avvenuti all'estero che avvenuti in italia ma virtualmente all'estero attraverso e-commerce.

e perché mai non potrebbe e dovrebbe applicarsi? la transazione avverrà pure su qualche base e supporto, no? basta registrarla e conservarla..

del resto già è contemplata la "dichiarazione di temporanea importazione" e quella di "definitiva importazione" da parte del SUE, quindi sta a chi compra comunicare l'avvenuta importazione e scegliere quale usare..a quel punto ecco fatta la documentazione dall'estero...non mi pare una scoperta fresca fresca..

Come non è una scoperta che chiunque venda una moneta all'estero senza il preventivo consenso del MIBAC tramie il SUE , commette un illecito...

Modificato da numizmo
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@@numizmo

Che l'Italia in questo caso, come in altri, é una singolarità. E non siamo certo rinomati per essere bravi nel precorrere tempi e situazioni in modo positivo, quando si parla di legislazione e burocrazia.

Mai detto questo, ma questa è la situazione...cambiamola, ma intanto utilizziamone la parte che ci fa comodo

Non credi che i costi alla fonte siano caricati sui prezzi finali del prodotto ? E chi credi che li paghi ? La fata Turchina ?

Se leggi con calma, ho scritto che questi documenti sono già obbligatori alla fonte, per cui nella determinazione del prezzo, sono già stati considerati e compresi..per cui non possono e non devono gravare sul prezzo finale a seconda che ti vengano forniti o no, visto che legalmente NON c'è la possibilità, per gli operatori professionali, di esimersi dal rilasciarli...

Non mi pare che la situazione sia quella da te descritta. Mi pare invece che tu descriva come ti piacerebbe che fosse.

Siamo nel 2013 e siamo in Italia. I costi di informatizzazione, ed i risultati, nel settore pubblico sono stati e sono sotto gli occhi di tutti.

Descrivo come sarebbe se i certificati OBBLIGATORI fossero effettivamente richiesti e rilasciati sempre, né più né meno che le fatture o gli scontrini per qualsiasi categoria merceologica...se tutti li rilasciassero non ci sarebbe tanta evasione e tanta pressione fiscale..ma finché le fatture saranno un optional da concordare con l'acquirente, è inutile lamentarsi poi..chiedete sempre i documenti e se non ve li fanno o ve li vogliono far pagare, non comprate da quel venditore..punto e basta.

Orrore! Meglio chiunque voglia farlo, in barba a tutti coloro che si sentono superiori, sia culturalmente che patrimonialmente.

Meglio meno, secondo me...

C'é chi ha bisogno di rapportarsi col meccanico di Bristol, e chi ha bisogno di rapportarsi col professionista pagato e specializzato (che magari non faceva il meccanico ma il magazziniere in gioventù). Si chiama mercato, e quando non é manipolato dall'alto, di solito tende ad autoregolamentarsi e trovare la sua armonia.

L'elitarismo usato in termini assolutistici più che un concetto riprovevole, personalmente lo trovo semplicemente un concetto ridicolo di per sem visto che non funziona e ne mai ha funzionato nella storia.

Sul resto mi trovi abbastanza concorde.

Tornando al discorso delle documentazioni e dei registri da tenere che per i professionisti sono ( sarebbero, ma poi siamo in Italia...) obbligatori, questa è anche una delle ragioni per cui preferirei che il campo commerciale delle monete venisse ristretto a chi possa essere strettamente controllato ed eventualmente sanzionato...cosa che col meccanico di Bristol, la casalinga di Voghera e la miriade di venditori improvvisati e non che ci sono in giro, è francamente difficile da ottenere.

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Ciao grigioviola.

"LA DICHIARAZIONE (certificato?) DI LECITA PROVENIENZA.

allo stato dell'arte, cos'è? un foglio fatto dal venditore che dichiara la lecita provenienza di una determinata moneta."

Si. Tecnicamente è un atto giuridico e, più precisamente, una "dichiarazione di scienza".

Al di là dei paroloni, è una dichiarazione a forma libera, nella quale il venditore riporta l'attestazione che la moneta ceduta è autentica e la provenienza della stessa.

Come hai ben scritto già Tu è, nè più e nè meno che "un foglio fatto dal venditore...."

Non per fargli pubblicità (anche perchè non ne ha bisogno...) ma quella che mi piace di più è la dichiarazione di Alberto Varesi, che contiene anche le immagini (dritto e rovescio) della moneta e di cui un facsimile era stato tempo fa postato sul forum.

Ma ognuno farà come meglio crede, visto che non sono previste forme "sacramentali". Basta che risulti la dichiarazione di autenticità e provenienza del nummo venduto. (art. 64 del Codice Urbani).

Saluti.

M.

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Ma ognuno farà come meglio crede, visto che non sono previste forme "sacramentali". Basta che risulti la dichiarazione di autenticità e provenienza del nummo venduto. (art. 64 del Codice Urbani).

Suppongo che vista l'unicità morfologica di certe categorie monetali, una raffigurazione fotografica sia inevitabile e sottintesa, no?Altrimenti potrebbe essere qualsiasi moneta al posto di un'altra..e, magari sbaglio, ma mi pare di aver letto qualcosa a proposito delle fotografie da allegare alle fatture per identificare in maniera univoca il bene in oggetto della transazione, al pari degli estremi identificativi dei partecipanti alla stessa, nelle norme relative agli obblighi dei professionisti del ramo...

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Staff

Ecco di cosa stiamo parlando:

Art. 64. Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.

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@@numizmo

Eh, mi dispiace, ma purtroppo non riesco ad essere d'accordo con te sulle parti del discorso discusse.

A mio avviso tu parti da presupposti indotti, come quello di pensare che la pressione fiscale sia inversamente proporzionale al gettito, o che maggior controllo di per se significhi maggiore rigore.

Io penso proprio l'esatto opposto, ovvero che

- più cedi bonariamente nel dare a chi ti succhia il sangue, e più questi si ingrossa ed allarga la famiglia chiedendoti sempre di più.

- più vuoi un organismo che controlli e sanzioni un determinato settore, e più ottieni che tale organismo abbia potere su quel determinato settore e ne manipoli funzionalità e mercato, a discapito si della libera imprenditoria, ma soprattutto a discapito del fruitore finale.

Bisogna sempre capire qual'é l'obbiettivo di determinate scelte. Quelle di tutelare dei beni culturali che potrebbero essere di interesse pubblico ? O di interesse... Statale ? C'è una certa differenza.

Se addirittura non fosse illegale reclamare la proprietà di quanto ritrovato nel sottosuolo, per esempio, della propria proprietà, siamo così sicuri che le cose andrebbero peggio di come vanno ? Che interesse avrebbe il proprietario privato a distruggere o nascondere il tesoro ritrovato? Forse avrebbe invece interessi diversi.

Certo, gli "studiosi" istituzionali e i "cassieri" dello stato dovrebbero "attaccarsi" al palo, prima di poterci mettere le mani sopra... Oppure fare come fanno tutti gli altri: "mettere le mani nelle proprie tasche, invece che in quelle degli altri".

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"Suppongo che vista l'unicità morfologica di certe categorie monetali, una raffigurazione fotografica sia inevitabile e sottintesa, no?"

Si numizmo, concordo.....

Ma il vero dubbio è un altro.....cosa accade se il venditore non lo rilascia?........... :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

M.

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@@numizmo

Eh, mi dispiace, ma purtroppo non riesco ad essere d'accordo con te sulle parti del discorso discusse.

A mio avviso tu parti da presupposti indotti, come quello di pensare che la pressione fiscale sia inversamente proporzionale al gettito, o che maggior controllo di per se significhi maggiore rigore.

Io penso proprio l'esatto opposto, ovvero che

- più cedi bonariamente nel dare a chi ti succhia il sangue, e più questi si ingrossa ed allarga la famiglia chiedendoti sempre di più.

- più vuoi un organismo che controlli e sanzioni un determinato settore, e più ottieni che tale organismo abbia potere su quel determinato settore e ne manipoli funzionalità e mercato, a discapito si della libera imprenditoria, ma soprattutto a discapito del fruitore finale.

Bisogna sempre capire qual'é l'obbiettivo di determinate scelte. Quelle di tutelare dei beni culturali che potrebbero essere di interesse pubblico ? O di interesse... Statale ? C'è una certa differenza.

Se addirittura non fosse illegale reclamare la proprietà di quanto ritrovato nel sottosuolo, per esempio, della propria proprietà, siamo così sicuri che le cose andrebbero peggio di come vanno ? Che interesse avrebbe il proprietario privato a distruggere o nascondere il tesoro ritrovato? Forse avrebbe invece interessi diversi.

Certo, gli "studiosi" istituzionali e i "cassieri" dello stato dovrebbero "attaccarsi" al palo, prima di poterci mettere le mani sopra... Oppure fare come fanno tutti gli altri: "mettere le mani nelle proprie tasche, invece che in quelle degli altri".

Abbi pazienza, ma la soluzione totalmente libera a discrezione della maturità sociale del'italiano medio, non mi trova d'accordo...l'unica cosa che si otterrebbe è una impennata nella vendita di pale, zappe, MD e miniescavatori...tutto quì..

P.S. Certo, gli "studiosi" istituzionali e i "cassieri" dello stato dovrebbero "attaccarsi" al palo, prima di poterci mettere le mani sopra... Oppure fare come fanno tutti gli altri: "mettere le mani nelle proprie tasche, invece che in quelle degli altri".

Guarda che anche nella libertaria Inghilterra, prima di farti vendere quuello che hai trovato, oppure comprarselo loro, si arrogano il diritto di metterci le mani sopra e studiarselo ( in tempi ragionevoli e non i biblici nostrani, è vero..)...non è che non abbiano le loro prerogative e privilegi e vorei anche vedere che non fosse così..non è roba TUA, è roba di TUTTI, quindi anche MIA, e voglio almeno conoscerne lesistenza, se permetti...

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"Suppongo che vista l'unicità morfologica di certe categorie monetali, una raffigurazione fotografica sia inevitabile e sottintesa, no?"

Si numizmo, concordo.....

Ma il vero dubbio è un altro.....cosa accade se il venditore non lo rilascia?........... :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

M.

Invece di ridere a vuoto, lo dovresti dire te a noi, visto che l'avvocato sei tu...no?

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Abbi pazienza, ma la soluzione totalmente libera a discrezione della maturità sociale del'italiano medio, non mi trova d'accordo...l'unica cosa che si otterrebbe è una impennata nella vendita di pale, zappe, MD e miniescavatori...tutto quì..

P.S. Certo, gli "studiosi" istituzionali e i "cassieri" dello stato dovrebbero "attaccarsi" al palo, prima di poterci mettere le mani sopra... Oppure fare come fanno tutti gli altri: "mettere le mani nelle proprie tasche, invece che in quelle degli altri".

Guarda che anche nella libertaria Inghilterra, prima di farti vendere quuello che hai trovato, oppure comprarselo loro, si arrogano il diritto di metterci le mani sopra e studiarselo ( in tempi ragionevoli e non i biblici nostrani, è vero..)...non è che non abbiano le loro prerogative e privilegi e vorei anche vedere che non fosse così..non è roba TUA, è roba di TUTTI, quindi anche MIA, e voglio almeno conoscerne lesistenza, se permetti...

Non é roba di "tutti", tanto meno "tua" o "mia". E' roba STATALE. Lo dico in 1000 salse diverse spessissimo anche qui ormai. C'é differenza, abbi pazienza anche tu.

L'inghilterra é certamente più liberale dell'Italia (verso i propri cittadini), non certo libertaria.

Non parliamo poi di cos'é sempre stata verso i "ciddadini" altrui... ;)

Parli di maturità sociale, ma poco c'entra con il vile interesse personale al quale io faccio riferimento, il quale ha sempre dimostrato di tendere alla massimizzazione dei risultati: in qualsiasi fascia sociale tu voglia collocarla, ed in qualsiasi periodo storico. ;)

Comunque sia, sono punti di vista. Ed il tuo é certamente il più diffuso.

Modificato da Monetaio
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Se addirittura non fosse illegale reclamare la proprietà di quanto ritrovato nel sottosuolo, per esempio, della propria proprietà, siamo così sicuri che le cose andrebbero peggio di come vanno ? Che interesse avrebbe il proprietario privato a distruggere o nascondere il tesoro ritrovato? Forse avrebbe invece interessi diversi.

Consiglio caldamente di lasciare totalmente da parte argomenti di questo tipo, per ora la discussione sta procedendo bene e sta seguendo una strada precisa e non eccessivamente ampia. Sarebbe bello poter continuare su questa via ;).

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"Invece di ridere a vuoto, lo dovresti dire te a noi, visto che l'avvocato sei tu...no?"

E no!. Troppo comodo.... :rofl: :rofl: State parlando di questo benedetto attestato da un bel pò di interventi.....ma Vi siete almeno chiesti qual'è la sanzione se non lo si rilascia?...... :rofl: :rofl: :rofl:

M.


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Consiglio caldamente di lasciare totalmente da parte argomenti di questo tipo, per ora la discussione sta procedendo bene e sta seguendo una strada piuttosto stretta ma precisa. Sarebbe bello poter continuare su questa via ;).

Curioso, si parla di certificazioni di lecite provenienze, e non si può discutere di cosa é illecito e perchè.

Consiglio di scrivere allo staff in alcuni post "QUI POSSONO SCRIVERE SOLO TIZIO CAIO E SEMPRONIO, E SI PUO' DIRE SOLO QUELLO CHE PIACE A NOI" .

Saluti va... Giratevi la minestra da soli.

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Non é roba di "tutti", tanto meno "tua" o "mia". E' roba STATALE. Lo dico in 1000 salse diverse spessissimo anche qui ormai. C'é differenza, abbi pazienza anche tu.

E lo stato da chi sarebbe composto? Non da te e da me e dai vari cittadini di una nazione?

Congratulazioni per il forte sentimento di appartenenza sociale ...

.a proposito "repubblica" deriva dal latino "res publica" ...."la cosa di tutti"..sottintendendo i cittadini...

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"Invece di ridere a vuoto, lo dovresti dire te a noi, visto che l'avvocato sei tu...no?"

E no!. Troppo comodo.... :rofl: :rofl: State parlando di questo benedetto attestato da un bel pò di interventi.....ma Vi siete almeno chiesti qual'è la sanzione se non lo si rilascia?...... :rofl: :rofl: :rofl:

M.

Da quel che si sente in giro a me pare che, nel mondo reale, sia sempre l'ultimo anello della catena a finire nei guai :P.

Illuminaci bizerba! :)

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"Invece di ridere a vuoto, lo dovresti dire te a noi, visto che l'avvocato sei tu...no?"

E no!. Troppo comodo.... :rofl: :rofl: State parlando di questo benedetto attestato da un bel pò di interventi.....ma Vi siete almeno chiesti qual'è la sanzione se non lo si rilascia?...... :rofl: :rofl: :rofl:

M.

Bene, diccelo tu...dovresti saperlo,no?

Per te era in dubbio anche che ci fosse una forma "sacramentale" dei documenti di cui si discute, e invece poi salta fuori che qualcosa c'è come ti hanno riportato all'attenzione :

Art. 64. Attestati di autenticità e di provenienza...

Ergo?

Modificato da numizmo
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Staff

Caro Monetaio, evidentemente ti sei perso alcune delle puntate precedenti.

Se iniziamo a sconfinare sui ritrovamenti e quant'altro, non ne veniamo più fuori, i toni iniziano ad accendersi e, conseguentemente, le discussioni prendono la via della chiusura.

Tutto qui ;).

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la questione si risolverebbe se tutte le monete antiche ripetitive e senza valore archeologico non fossero considerati come beni archeologici come era inizialmente previsto dalla legge.

quella di considerare tutte le monete come reperti archeologici e` una follia che poi porta a questo tipo di problematiche

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Apro un sondaggio conoscitivo incidentale:

Chi sa qual'è la conseguenza del mancato rilascio del certificato di autenticità e provenienza?

Dite la Vostra.

:yahoo:

M.

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la questione si risolverebbe se tutte le monete antiche ripetitive e senza valore archeologico non fossero considerati come beni archeologici come era inizialmente previsto dalla legge.

quella di considerare tutte le monete come reperti archeologici e` una follia che poi porta a questo tipo di problematiche

E' la stessa cosa che si auspicano tutti, cambiano solo le modalità di scelta e determinazione di cosa è considerabile e cosa no, e a chi demandare la responsabilità della decisione...

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