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Inviato

Sto facendo alcune ricerche su Alessandro Cesati ( Grechetto ) cui è attribuita l'incisione della ben nota Lira INSTAR OMNIUM.

Fu anche incisore per il Papa Paolo III di cui ho uno scudo d'oro con questo simbolo :post-8209-0-70504100-1354034746_thumb.jp

Allora ho spulciato su mcsearch le monete simili è ho trovato un po di confusione nelle attribuzioni:

Asta Hess Divo 315 :

post-8209-0-69260700-1354035243_thumb.jp Particolare :post-8209-0-74747300-1354035418_thumb.jp

descritto come:Scudo d'oro s.d. Roma. Opus Benvenuto Cellini. PAVLVS III - (mani crociate)

e poi : NAC 50 :post-8209-0-27602200-1354035755_thumb.jp

in basso a s., due branche di leone decussate (segno dello zecchiere Giacomo Balducci)

e ancora : NAC 35 : post-8209-0-05619800-1354036078_thumb.jp

Questo scudo d'oro, emesso tra il 1534 e il 1535, appartiene alla serie di monete certamente attribuite all'arte di Benvenuto Cellini. Oltre all'eleganza quasi profana della figura di S. Paolo il cui tratteggio manifesta chiaramente la mano del grande artista, abbiamo anche un passo scritto dallo stesso Cellini in cui dichiara: "cominciai a fare le stampe degli scudi, nelle quali io feci mezzo San Pagolo con un motto che diceva VAS ELECTIONIS".

Insomma sono due mani incrociate ppure due branche di leone decussate e l' incisore è Cellini o più prosaicamente Giacomo Balducci?

Ultima per ora :

NAC 47: post-8209-0-35115900-1354036588_thumb.jp

in fine di leggenda due zampe di leone decussate (segno delle zecchiere) .

Chissà se qualche " Papista" mi illumina ?

Buone Monete a tutti

RR

Inviato

Grandezza della Numismatica :

Sono partito da Emanuele Filiberto e il Grechetto per arrivare a Alessandro Farnese e il Cellini.

:hi:

Inviato (modificato)

Non vorrei sbagliare, ma anche in base a quanto rilevato dal Muntoni, Benvenuto Cellini fu incisore, per la zecca di Roma, sotto i pontefici Clemente VII e Paolo III nel periodo tra il 16.4.1529 ed il 6.1.1535. Sotto Paolo III nel periodo di riferimento (dal 2.10.1531 al 25.8.1540 era zecchiere Giacomo Balducci il cui segno di zecca è formato da due zampe di leone decussate). Sempre dal Muntoni, sembrerebbe che il Cellini non abbia mai apposto sulle monete da lui incise sigle o firme.

Modificato da miroita

Inviato

Del Grechetto non va dimenticata anche la produzione per il Ducato di Castro, sempre in relazione al suo rapporto con i Farnese.


Inviato

E -forse - anche per la zecca di Parma, farnesiana anch'essa... :)


Inviato (modificato)

nell'articolo uscito qualche mese fa sul Giornale della Numismatica sulle monete di B.Cellini c'era anche la foto di una moneta come questa ....

inoltre quando mi ero registrato avevo aperto una discussione chiedendo una mano per una moneta come questa

Modificato da matteo95
Awards

Inviato (modificato)

Vorrei tornare a Cellini.

Se le due zampe di leone decussate sono dello zecchiere Balducci, non vi sembra che attribuire la moneta a Cellini sia un modo di far salire il prezzo della stessa?

Non è onesto a mio parere.

Chi segue la monetazione papale sa che non si tratta di Benvenuto Cellini, ma chi non è abbastanza esperto può essere condizionato dall'attribuzione ad un grande artista.

Modificato da Ospite
Inviato (modificato)

Vorrei tornare a Cellini.

Se le due zampe di leone decussate sono dello zecchiere Balducci, non vi sembra che attribuire la moneta a Cellini sia un modo di far salire il prezzo della stessa?

Non è onesto a mio parere.

Non sarei così drastico, è noto (come tu stesso riporti) che Benvenuto Cellini scrive nelle sue memorie di avere realizzato le stampe (coni) per questa moneta, ed a mio parere proprio la sua descrizione del "mezzo S.Pagolo", ossia la "mezza figura" di S.Paolo, non comune alle altre tipologie dove appare a figura intera, fanno identificare correttamente questa tipologia come sua opera.

Che lo zecchiere fosse il Balducci (con relativo punzone con zampe leonine) non implica che il conio del diritto fosse opera sua; le due figure dell'incisore e dello zecchiere potevano essere distinte (e nei secoli a seguire lo saranno sempre di più), soprattutto se l'incisore era "esterno" alla zecca e prestava per essa opera saltuaria.

Altri esempi di "accoppiata" Cellini-Balducci sono il famoso doppio carlino di Clemente VII, così come il rarissimo giulio dello stesso pontefice, coniato per la fuga del papa da Castel S.Angelo dove era prigioniero.

Questa è tra l'altro la moneta che fa da copertina all'asta Montenapoleone 4 (collezione Muntoni).

Anche in questi casi le monete sono universalmente attribuite al Cellini ma vi compare il simbolo dello zecchiere Balducci.

Ciao, RCAMIL.

Modificato da rcamil
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Inviato

Ciao Rcamil

mi domando perchè NAC attribuisce qualche volta al Cellini lo scudo e altre volte non lo fa.Questo mi ha sviato.

(Il mezzo Pagolo comunque non mi sembra tanto mezzo, direi piuttosto quattro quinti di Pagolo).

Misteri dei compilatori di cataloghi.

Su Clemente VII e sulla sua fuga ho letto con interesse la nota a pag.71 dell'asta NAC Huntington sul ducato

ossidionale che non penso ti sia sfuggita.

Tornando al Grechetto sono finalmente riuscito ad assicurarmi una lira Instar Omnium.

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