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La religione sulle monete di Costantino I


Matteo91

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Ciao a tutti :)

E' difficile trovare un punto d'inizio per introdurre questo vastissimo e altrettanto complicato tema.

Il passaggio dal paganesimo al cristianesimo è un punto fondamentale della storia che si riflette non solo sotto l'aspetto reliogioso ma anche sotto l'aspetto politico e sociale.

Riflessi che possiamo trovare anche nella monetazione dell'epoca.

Nel corso del II secolo, i cristiani sono vittime di pregiudizi popolari dettati per lo più dall'ignoranza e dalla paura verso qualcosa di nuovo che i romani consideravano superstitio contrapposta alla loro religio.

Durante il III secolo invece, le critiche sono dettate dai filosofi sul piano teologico e sociale. Il cristianesimo infatti comincia ad essere percepito come un elemento disgregatore e anti sociale in quanto i cristiani rifiutano di aderire al culto imperiale e ad adorare le divinità.

A testimonianza di questo vi sono gli scritti di molti autori, tra cui Celso che definisce i cristiani irrazionali (in quanto privi di tradizione: la loro infatti è una nuova religio), immodici e asociali.

Il rifiuto di fare sacrifici in onore delle divinità e di prestare giuramento all'imperatore sono un attentato alla coesione sociale dell'impero.

A tal proposito Porfirio: "Come potrebbero non essere empi e atei coloro che hanno abbandonato i patrii costumi, dai quali tutta la stirpe e tutto lo stato sono tenuti uniti?"

Il cristianesimo prende il posto del paganesimo in meno di un secolo.

Sul piano religioso, si parla di una naturale evoluzione dal paganesimo sincretista al monoteismo assoluto cristiano che risponde più efficacemente alla domanda di sacro che, a partire dal III secolo, è più insistente.

Sul piano politico ebbe un ruolo fondamentale Costantino.

L'effettiva conversione di Costantino al cristianesimo è, sotto questo aspetto, un discorso marginale.

Costantino capisce che per tenere unito l'impero è necessario affidarsi ad un nuovo dio. La sua è una scelta politica, prima che religiosa.

Come il paganesimo era il collante dell'impero nel passato, ora, con Costantino, è il cristianesimo l'elemento di coesione.

La religione romana è sempre andata oltre l'elemento spirituale: è un elemento di appartenenza politica e sociale. Sostituendosi al paganesimo, il cristianesimo sotto questo aspetto si romanizza: non si tratta soltanto di fede e spiritualità ma si tratta di una religione civile e politica.

Dopo questa (banale e forse troppo semplicistica) introduzione arriviamo alla numismatica.

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Nella religione romana pagana si parla di sincretismo: i romani erano soliti accogliere i culti e le religioni dei popoli conquistati. Ne consegue che il "pantheon" romano è molto vasto e comprende numerose divinità e figure mitiche.

Un aiuto nel comprendere la vastità e l'evoluzione del numero di divinità rapprensentate sulle monete lo possiamo trarre dalle tavole di F. Gnecchi nel libro "I tipi monetari di Roma imperiale".

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Con Costantino le divinità rappresentate sulle monete sono: Ercole, Giove, il Sole e Marte. A cui si possono aggiungere la rappresentazione di Roma, della Vittoria e del "Genio".

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Per quel che riguarda Marte invece ci sono più tipologie:

MARTI CONSERVATORI

MARTI PATRI CONSERVATORI

MARTI PATRI PROPUGNATORI

MARTI PACIF

FUNDAT PACIS

MARTI CONSERVATORI, di cui abbiamo 2 tipologie:

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I culti del Sole e di Giove sono i più importanti fino all'affermarsi del Cristianesimo.

Per quel che riguarda il Sole troviamo le tipologie SOLI INVICTO COMITI in numerose varianti e rappresentazioni:

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Modificato da Matteo91
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Tratto da: "I più antichi simboli cristiani sulle monete di Aquileia":

«Nel campo del rovescio di alcune monete di età costantiniana talora compaiono, in contesti ancora pagani, simboli cristiani che vengono a confondersi con molti altri segni consueti che ebbero una funzione che potremmo dire "di servizio". Questi sono testimonianza locale della fede di alcuni ma non esprimono una diretta volontà dell'imperatore. La zecca di Aquileia si dimostrò la più precoce nell'introdurre nelle monete segni che possano in qualche modo essere ricondotti alla nuova religione; là l'anonimo personale della zecca si sentì in grado di osare prima che altrove, ed avendo trasformato un simbolo della fede cristiana in una marca utilitaria per il suo lavoro, lo aggiunse al modello ufficiale inviato dalla cancelleria imperiale. La zecca adriatica si distinse, inoltre, per le forme originali che assunsero questi contrassegni dall'ambiguo significato religioso. Questi simboli sono sempre "nascosti" nelle immagini del rovescio, dal momento che il diritto era inalterabile. Ogni particolare del dritto era deciso dalla cancelleria imperiale che inviava alle singole zecche i cartoni con le effigi imperiali (rispondenti alla propaganda politica e religiosa sentita come più necessaria in quel momento) non lasciando nessuno spazio all'iniziativa locale..."

Non troviamo dunque con Costantino espliciti riferimenti al cristianesimo voluti da esso. Il Cristianesimo non è il protagonista del rovescio ma ha una posizione secondaria.

Il primo rovescio totalmente cristiano è rappresentato da questo bronzo:

SPES PVBLICA

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Costantinus 307-337 AD. AE Follis (2.97 gm). Struck 337 AD. Constantinople mint.

CONSTANTI-NVS MAX AVG, laureate head right

SPES PVBLICA across field, labarum, with three medallions on drapery and crowned by a christogram, spearing serpent. CONS in exergue.

RIC VII 19.

According to RIC, this famous reverse type represents the defeat of tyranny by the death of Licinius. Yet, the scene also has powerful Christian imagery in that it allegorically portrays the power of Christianity over evil.

qualche esempio di simbolo cristiano sulle monete di Costantino è possibile trovarlo in questa discussione:

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Ho voluto semplicemente condividere questa raccolta di immagini per proporre qualche spunto di cui parlare con voi:

Le emissioni pagane sembrano essere sostituite da emissioni di tipo militare.

E' possibile ricollegare questa scelta all'affermarsi del Cristianesimo?

Le rappresentazioni di Marte ed Ercole (ma anche del "Genio") sono le prime ad essere abbandonate e iniziano (o meglio continuano) quelle del Sole. Ci si avvicina ad un monoteismo che si affermerà infine con il Cristianesimo sotto altri imperatori?

Grazie a chiunque parteciperà.

Matteo :)

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Staff

Segnalo questa discussione di qualche tempo fa, che ha per oggetto una tipologia monetale "di famiglia" decisamente significativa, che ben si inserisce, a livello concettuale, in questa interessante discussione:

http://www.lamoneta....sa/#entry102202

Il tema è di estrema attualità e, secondo il mio parere, certe "impostazioni" date ad eventi di un certo rilievo (e non mi riferisco all'ambito numismatico ;)) fanno riflettere davvero molto.

Chi ha tratto i maggiori vantaggi, Costantino sfruttando i cristianesimi (il plurale è voluto) o i cristianesimi sfruttando Costantino?

Speriamo che in questa discussione quegli aspetti che in certi ambiti non vengono intenzionalmente messi in evidenza possano trovare il giusto e legittimo spazio.

Le premesse mi sembrano ottime. :good:

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DE GREGE EPICURI

Come si e' visto altre volte in alcune discussioni: il passaggio dall'Olimpo greco-romano al monoteismo sembra mediato dal culto del Sole, divinita' orientale che risultava "prevalente" su tutte le altre, e quindi per certi ambienti "unica" meritevole di culto. Certo non il Dio-Persona o il Dio Rivelato della tradizione giudaico-cristiana, ma qualcosa che un pochino gli somigliava. Personalmente, non credo che Costantino (come tanti del suo tempo, specie in ambito militare) abbia mai oltrepassato questa fase. Certo che poi utilizzo' il Cristianesimo come nuova religione di Stato. Anche Machiavelli, del resto, ci spiega che il Principe accorto deve occuparsi in questo modo della religione dei sudditi.

La moneta col carro del sole che hai mostrato ripete una tipologia gia' presente in Aureliano e Probo, proprio con la quadriga frontale e le coppie di cavalli che, in prospettiva, vanno a dx ed a sinistra; raffigurazione molto affascinante, che precorre un po' le immagini prospettiche del Rinascimento.

Certo e' molto piu' comune la tipologia SOLI INVICTO COMITI, in cui il sole e' raffigurato in piedi, ed e' una sorta di versione tarda di Apollo, dio solare.

Quanto poco interessassero a Costantino i problemi teologici dei cristiani lo dimostra la sua lettera ad Ario ed Alessandro (vescovo quest'ultimo di Alessandria, che aveva scomunicato Ario); la lite fra i due sulla natura di Cristo e la sua eternita' (se e' generato, allora non e' eterno, o comunque non e' allo stesso livello del Padre, diceva Ario) lo indispettiva in quanto foriera di disordini e di problemi; ma ripete almeno 10 volte che sono "scemenze, stupidaggini, problemi di nessuna importanza e di nessun senso, di cui non bisognerebbe neanche parlare".

Modificato da gpittini
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Ciao,

la raffigurazione di Sol su quadriga affonda le sue origini nella mitologia greca.

Nella mitologia greca la quadriga è anzitutto l'attributo di Helios-Apollo, il Sole, che percorre giornalmente l'ampia vòlta celeste sopra un carro tirato da quattro focosi cavalli. Ma tale attributo viene presto esteso ad altre divinità: Zeus, Plutone (nel ratto di Proserpina), Posidone: la quadriga di questo è tirata da cavalli marini. Delle divinità femminili, Nike è l'unica che appaia talvolta rappresentata su quadriga. Nel corteo solenne per le nozze di Peleo e Tetide sul vaso François, tutte le maggiori divinità olimpiche, a coppie, appaiono montate su quadrighe. Pure su quadrighe si effettua la gara mortale tra Enomao e Pelope, rappresentata nel frontone orientale del tempio di Zeus a Olimpia, e su quadrighe i Dioscuri rapiscono le figlie di Leucippo (come nel fregio del tesoro degli Cnidî a Delfo, e sull'idria di Midia, al British Museum).

Esistono molti esempi in merito:

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Helios su quadriga celeste

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Tempio C di Selinunte

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Selinunte, helis e Selene su quadriga celeste

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Cratere greco

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Due esempi in ambito romano:

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Cammeo

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Mosaico

“Giorno dopo giorno, ormai, il dio dalle guance infuocate correva ignudo con la fiammea quadriga attraverso gli spazi celesti e la sua chioma d’oro fluttuava al vento di levante mutandosi in placida brezza. Un lucido biancore di seta posava sulle pigre ondeggianti distese del ponto; la sabbia ardeva, l’etere azzurro sfavillava d’argento. Dinanzi ai capanni della spiaggia erano tese tende color ruggine: alla loro ombra che si proiettava netta, si trascorrevano le ore pomeridiane. Ma deliziosa era pure la sera, quando le piante del parco esalavano effluvi balsamici e si compiva nel cielo la danza delle stelle, quando il murmure delle acque avvolte nell’oscurità si levava sommesso a parlare all’anima. Ognuna di quelle sere portava con sé la gioiosa certezza di una nuova giornata di sole sotto il segno di un facile ozio, ornata di innumerevoli, ininterrotte probabilità di cari incontri.”

Di chi si tratta? Di un autore greco o latino? Non lo pensereste mai...

Thomas Mann, e questo è l’incipit del quarto capitolo di La morte a Venezia.

Ciao

Illyricum

:)

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Senza dimenticare il mito dell'ascesa di Alessandro Magno sul carro trainato da grifoni: http://www.engramma....id_articolo=418

E la sua trasposizione veterotestamentaria dell'ascesa di Elia sul carro di fuoco. Tra i molti esempi: http://www.sacred-de...ti_9518c-elijah

Modificato da Follis Anonimo
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Ciao,

Le rappresentazioni di Marte ed Ercole (ma anche del "Genio") sono le prime ad essere abbandonate e iniziano (o meglio continuano) quelle del Sole. Ci si avvicina ad un monoteismo che si affermerà infine con il Cristianesimo sotto altri imperatori?

Le emissioni con Hercules e Mars sono successive a quella del Genio. Mi pare di poter affermare che dapprima cercò l'investitura, la legittimazione a Cesare (GENIO FIL AVG) magari cercando consensi tra i "colleghi". Quando questa fu avvallata, allora cominciò a "mostrare i denti", assumendo come protettore guarda caso Marte. Tipicamente "europeo", belligerante... una delle divinità di maggior successo tra le sue truppe di origine "celtica", britannica. Truppe che saranno la sua fortuna nella campagna d'Italia. E inoltre dà un'immagine di forza ai suoi avversari.

Quindi a Gand ebbe la prima visione "folgorante": quella del Dio Invitto Sol. Divinità sviluppatasi nell'Oriente e adottata, analogamente a Mitra (con il quale condivide molti tratti), dalle truppe legionarie. Una divinità di tipo solare, già adottata dai suoi predecessori della fine del III secolo e dei quali diceva di essere diretto discendente. E questo ne legittimava vieppiù le mire al potere.

Quindi quando sta per andare contro Massenzio altra "folgorazione": IN HOC SIGNO VINCES". E diventa "l'Imperatore Cristiano".

Mia riflessione personale.

- Costantino crebbe in un ambiente militare

- Visse a Nicomedia

- Visse in Egitto

A mio modesto modo di vedere (e non ho prove in merito) Costantino fu un grande politico e sfruttò la religione per ingraziarsi le truppe al suo comando. E se era credente, allora lo era proprio del Dio Invitto, conosciuto per via familiare, per via militare o semplicemente per frequentazione in gioventù di zone dove ne era diffuso il culto. In seguito strizzò l'occhio alla fede (ma fu battezzato solo in letto di morte e forse il sacramento gli fu imposto dopo il decesso) cristiana. Va considerato poi che molte delle notizie che abbiamo su di lui sono tratte da panegirici o scritti di scrittori cristiani anche postumi e quindi, al pari di altri testi, vanno filtrati nei loro contenuti.

Ciao

Illyricum

:)

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Ciao,

sul tema "Costantino e la cristianità" volevo aggiungere due link:

http://jackhdavid.th...tantine_ppr.pdf

L'Imperatore Costantino l'Uomo e il Mito (a mio parere leggermente di parte - si tratta di una tesi presentata presso l'Austin Graduate School of Theology e ciò non può non averne influenzato il contenuto ;) - e infatti nelle conclusioni l'autore afferma testualmente "I, like Constantine, am not a great scholar or theologian, but I believe that Constantine was indeed—a Christian").

Poi c'è la tesi di V.Clark

http://www.constanti...COINS_SPEAK.Pdf

dove abbiamo, nel capitolo 2, i riferimenti alle prime monete ricollegabili alla cristianità ed attribuite a Costantino.

Per completezza di esposizione del testo di cui sopra accludo foto della moneta di Salonina AVE IN PACE cui si accenna in alcune righe dello scritto di Clark.

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In realtà l'iconografia al rovescio ricorda più una Pace seduta reggente lo scettro lungo ( e verosimilmente la moneta si appella a questa personificazione latina e la preghiera dell'Imperatrice è a lei rivolta... ;) .. per quanto nel testo si ipotizzi la possibilità che questo antoniniano segnali l'adesione di Salonina alla fede cristiana).

Per concludere questo mio post, vorrei chiarire che a mio parere non esistono chiari e netti segnali che Costantino sia stato REALMENTE cristiano. Le notizie che abbiamo sono filtrate, lo ricordo nuovamente, da storici di cultura cristiana e non fece mai un chiaro "OUTING" (termine anglosassone che va molto alla moda, ultimamente ;) ) ufficiale in tale senso. E le simbologie sulle emissioni monetali possono essere solo uno "strizzare l'occhio" ai Cristiani.

La sua biografia non esclude che Costantino sia stato intimamente monoteistico alla luce della frequentazione di ambienti militari e di influssi orientali e che abbia, nella prima fase della sua ascesa, mantenuta nascosta questa sua tendenza, contraria a quella della religione politeistica professata dalla maggioranza della popolazione patrizia (e quindi governante) romana.

Penso di avere dato qualche spunto di confronto.

Ciao

Illyricum

:)

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Mosaico

Specie questa è da sottolineare, visto che se non sbaglio è quella che si trova nelle catacombe vaticane e rappresenta il Cristo sul carro solare.

Per alcuni si tratterebbe di una "immagine ibrida" che indicherebbe una concezione "mista" della figura del Cristo, inteso come divinità sovrapponibile ai vari dei solari dell'epoca, da Helios a Mitra.

Va invece considerato che è, molto più probabilmente, e anche per il fatto che si trova in un ambito funerario cristiano, una raffigurazione di Cristo basata su allegorie della sacra scrittura, specie il passo che indica il Messia come "Sole che sorge" o altrove come "Sole di giustizia", il tutto operato con categorie estetiche grecoromane.

Per un' indagine iconografica su certi temi, è un pezzo fondamentale.

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Ciao,

si tratta proprio di un evidente sincretismo tra Gesù e Sol Invictus. La datazione del mosaico è incerta (generalmente III-IV secolo ma ho trovato riferimento ad un 250 d.C.) e se è antecedente a Costantino potrebbe essere una sorta di "camuffamento" di Cristo sotto le spoglie di una divinità accettata dai pagani per non incorrere nelle persecuzioni. La presenza della vite lo fa attribuire ad una valenza cristiana.

In generale il sincretismo tra Cristo e Sol/Mitra/Helios è evidente e la ragione non è del tutto ben chiarita. Un interessante articolo che tratta le correlazioni tra Gesù e divinità solari pre-cristiane è il seguente, dall'emblematico titolo " Mitra e Gesù, cugini acquisiti?":

http://lucamaggio.wordpress.com/2010/04/13/mitra-e-gesu-cugini-acquisiti-parte-seconda/

Il Messia anche negli antichi testi sacri ebrei è spesso descritto come un Sole.

Spesso i pagani ritenevano che i cristiani venerassero il Sole.

Questa confusione era senz'altro favorita dall'abitudine di festeggiare la resurrezione di Gesù proprio nel giorno dedicato al sole: « Nel giorno detto del Sole si radunano in uno stesso luogo tutti coloro che abitano nelle città o in campagna, si leggono le memorie degli apostoli o le scritture dei profeti, per quanto il tempo lo consenta; poi, quando il lettore ha terminato, il presidente istruisce a parole ed esorta all'imitazione di quei buoni esempi. Poi ci alziamo tutti e preghiamo e, come detto poco prima, quando le preghiere hanno termine, viene portato pane, vino e acqua, e il presidente offre preghiere e ringraziamenti, secondo la sua capacità, e il popolo da il suo assenso, dicendo Amen. Poi viene la distribuzione e la partecipazione a ciò che è stato dato con azioni di grazie, e a coloro che sono assenti viene portata una parte dai diaconi. Coloro che possono, e vogliono, danno quanto ritengono possa servire: la colletta è depositata al presidente, che la usa per gli orfani e le vedove e per quelli che, per malattia o altre cause, sono in necessità, e per quelli che sono in catene e per gli stranieri che abitano presso di noi, in breve per tutti quelli che ne hanno bisogno. » (Giustino martire, II secolo d.C.)

(Wikypedia)

E anche nei Vangeli si trovano accostamenti a Gesù come simbolo solare o, dopo la Resurrezione, al fatto che il "suo volto risplendeva come il sole" (Matteo, 17,2).

La confusione fra i culti continuò per alcuni secoli, anche perché ovviamente l'editto di Teodosio, che proibiva i culti diversi dal cristianesimo, non determinò la conversione dei pagani. Ancora ottanta anni dopo, nel 460, il papa Leone I sconsolato scriveva: « È così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei. » (Papa Leone I, 7° sermone tenuto nel Natale del 460 - XXVII-4)

(Wikypedia)

Ciao

Illyricum

:)

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