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IGNORED

L PISO L FRUGI , suberato.


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Inviato

DE GREGE EPICURI

Volevo mostrarvi questo suberato, cercare di classificarlo (lui o il suo modello ufficiale), e fare poi un discorso generale sulla quantità dell'emissione. Dunque: la moneta mi pare anepigrafe al D.; al R il cavaliere va a dx, regge qualcosa (che potrebbe essere il comune ramo di palma) piuttosto verticalmente; sopra c'e' uno scorpione volto a dx. La legenda e' solo in parte visibile, io leggo: L PISO LF...e non mi pare si legga "ROMA".

Il discorso quantitativo e' legato all'enorme numero di varianti di questa moneta, al gran numero dei conii della singola emissione, ed alla possibile valutazione del numero complessivo di denari coniati. E il motivo c'era: siamo nel 90 a.C., nel pieno della Guerra Sociale. Licinio Lucullo accenna ad un aumento della coniazione bronzea, nell'altra discussione: ma ci sono elementi per dimostrarla? Sicuramente ce ne sono per l'argento. Infine, si potrebbe anche pensare ("contra" Crawford) che un suberato come questo sia uscito da una zecca ufficiale. Voi che ne pensate? Qualcuno si e' gia' avventurato in calcoli sul volume delle emissioni, e lo puo' condividere? Grazie.

Dimenticavo: pesa 3,0 g. e misura 18 mm.

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Inviato (modificato)

Rovescio. Direi che la scritta e': L PISO LF FRUGI

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Modificato da gpittini

Inviato (modificato)

Ho letto una volta (non chiedetemi di ritrovarlo, sto consultando i miei appunti, forse sta proprio nel RRC che, però, io non ho) che di questa moneta sono noti 864 conî di diritto e 1.080 di rovescio.

Se è vera la capacità di 30.000 battiture supposta dal Crawford, siginfica 26 milioni di esemplari.

Una capacità inferiore è stata proposta da Mattingly (15.000) e Buttrey (10.000); significherebbe comunque 13 milioni o, almeno, 8,6 milioni di denari.

E solo per questa emissione!!! Senza tener conto che lo stesso monetario ha emesso un altro denario e che, durante il Bellum Sociale, operarono comunque altri monetari

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato (modificato)

Per quanto concerne i bronzi, non so dire se esista un conteggio dei coni.

Però, se lo Stato ha avuto necessità di ricorrere a una riduzione ponderale (dopo, peraltro, 50 anni di stabilità dei pesi, almeno teorica), significa che aveva bisogno di emettere assi, e di emetterne in quantità doppia rispetto a quel che avrebbe potuto coniare, con il metallo disponibile, a standard ponderale invariato.

A conferma di questa esigenza di emettere assi, dal 91 all'88 troviamo ben 11 emissioni differenti di assi, di cui 1 onciale e 10 semionciali (RRC 335/4, 337/5, 338/1, 339/1, 340/4, 341/4, 342/7, 344/4, 345/3, 346/3, 346/4). So che è un ragionamento "a spanne", non conoscendo il numero di coni, però dà da pensare: ci sono state 12 emissioni tanto nel mezzo secolo precedente al Bellum Sociale (dal 148 al 92 a.C., per l'esattezza, annai a cui si datano le serie da RRC 214/2 a RRC 334/2) quanto nel mezzo secolo dopo (dall'87 alla fine della Repubblica, con le emissioni da RRC 348/5 a RRC 530/1) e quasi altrettanti in soli 4 anni di guerra sociale.

Modificato da L. Licinio Lucullo

Inviato

DE GREGE EPICURI

Domani vado in biblioteca, e col Crawford vedo di confermare i tuoi dati sui conii. Quanto ai bronzi: e' vero che il numero delle emissioni, e la riduzione del peso, puo' "suggerire" un forte aumento della coniazione; d'altra parte pero' gli assi di questo periodo sono tutti poco comuni, a differenza del denario Piso Frugi che e' comunissimo.


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