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Inviato

E' un titolo che troviamo spesso sulle monete romane, tuttavia ho trovato due fonti che non vanno sulla stessa linea di pensiero, la prima sostiene che il titolo di Augustus e Caesar, nel tardo impero (quindi basso impero) veniva attribuito rispettivamente a imperatori che raggiungevano l'anzianità (Augustus) mentre ai giovani imperatori (Caesar), mentre un altra fonte sostiene che i titoli venivano attribuiti indipendentemente dall'età dell'imperatore e rispettivamente (Augustus) per imperatori che seguendo il pensiero di Augusto (27 a.C) portavano cambiamenti positivi all'interno del Senato politici, economici e sociali, seguendone i modelli, e magari riadattandoli al periodo vigente, e (Caesar) agli imperatori che sui modelli della dinastia, grazie ad una buona tattica bellica, si riservavano di vincere battaglie ed aumentare l'espansionismo dell'impero.

Quale di queste due fonti è più vicina alla realtà?

Mi scuso se la mia domanda non è in linea diretta con la numismatica, ma mi serve capire questo contesto per chiarire ciò che mi si presenterà nelle legende.

Grazie


Inviato

Bella domanda quì ci vuole qualcuno con una buona capacità di sintesi .

Da quello che sò il punto di svolta sul significato di queste 2 "cariche" lo detta Diocleziano con la riforma Tetrarchica ..... aspettiamo qualche "dotto" di buona volontà che con pazienza e capacità espressiva ci illustri l'evoluzione di 3-400 anni ( credo si debba partire da Ottaviano ) di Politica Imperiale. :blink:


Inviato

Ciao a tutti :)

Non credo che la differenzazione di rango tra un Augusto ed un Cesare

riguardi le sue capacità belliche o politiche, in nessun momento dell'impero

Ogni Augusto è di fatto anche Cesare, come attestano le iscrizioni delle monete, ma nessun Cesare è Augusto.

Cesare è il titolo che definisce l'erede al trono: le monete sono chiare prima

si è Cesari e solo dopo la salita al trono Augusti

Alcuni Cesari non diventarono mai Augusti: Elio, Crispo, Costanzo Gallo, ma

solo perché morti prima dell'imperatore.

Con la Tetrarchia si sdoppia il ruolo imperiale (non è tecnicamente corretto parlare di due imperatori, sarebbe meglio parlare di unica gestione del potere sdoppiata su base territoriale -- almeno questa era l'intenzione di Diocleziano, poi i fatti lo hanno smentito) e ciascun Augusto nomina un proprio erede designato al quale viene conferito il titolo di Cesare

Comunque sin dall'alto impero i due titoli sono ben distinti (si pensi a Lucio e Gaio entrambi Cesari, mentre l'unico vero imperatore è Augusto)

Io credo che il titolo di Cesare, come tappa intermedia verso l'augustato

traesse origine dal fatto che C.G.Cesare era percepito come precursore dell'impero, ma è anchè opportuno ricordare che i Giulio Claudi si consideravanp

Principes e non Imperatores e che Imperator (cosa che Cesare fu in senso stretto)

era titolo militare e non politico.

Spero di essere stato chiaro, se no scusate Ciao - P


Inviato

Da quel che so, da Augusto (27 a.C.) alla riforma tetrarchica di Diocleziano (285 d.C.) l'appellativo di Cesare accompagna praticamente costantemente quello di Augusto: il primo fu assunto da Ottaviano per ricordare lo zio e dimostrare di esserne erede non solo patrimoniale, ma anche politico; il secondo, assegnato per la prima volta proprio ad Ottaviano dal Senato, deriva dal verbo augere, che nella sua forma intransitiva vale "essere superiore" (rispetto ai suoi pari, primus inter pares, grazie alla sua auctoritas) ed in quella transitiva "aumentare" (il benessere e la ricchezza dello Stato, grazie alla nuova forma del principato). Con Diocleziano e la sua riforma dell'Impero, nelle varie fasi della Tetrarchia erano definiti Augusti i due imperatori (colleghi, ma comunque con la predominanza di uno sull'altro, ovvero quella del Giovio Diocleziano sull'Erculeo Massimiano) e Cesari i due "eredi" designati, ciascuno dei quali, al momento dell'adicazione (come era nell'idea di Diocleziano) o della morte del rispettivo Augusto, lo sarebbero divenuto a sua volta, designado nel contempo il proprio Cesare. Con la fine definitiva del sistema tetrarchico ed il ritorno di un solo imperatore, il titolo di Cesare venne comunque talvolta assegnato, ad esempio, sotto Costantino, al figlio Costanzo, o a Costanzo Gallo prima e a Giuliano poi sotto lo stesso Costanzo II, continuando in buona parte ad indicare il "collaboratore" dell'imperatore (spesso con importanti funzioni politiche-militari in particolari situazioni e su aree più o meno vaste dell'Impero) e, nella maggior parte dei casi, il suo successore.

Il discorso è sicuramente più ampio, ho cercato di renderlo nella maniera più generica e sintetica possibile e spero risulti comunque comprensibile :P... se fosse necessario un qualche chiarimento chiedi pure ;)!


Inviato

Grazie ad entrambi, debbo dire che siete molto competenti ed ero certo che questi due titoli non erano solamente compresi in una piccola descrizione, ma avessere una storia più complessa, fù dunque Ottaviano la chiave di quanto, e successivamente Diocleziano nella sua riforma, coincidenza è che stavo proprio affrontando le vicende di questo imperatore, ed ora, potrò basare nuove ipotesi e riscrivere i concetti troppo espliativi che avevo trovato come riferimenti.

Grazie :)


Inviato
ed ora, potrò basare nuove ipotesi e riscrivere i concetti troppo espliativi che avevo trovato come riferimenti.

Grazie  :)

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a quali ipotesi ti riferisci?


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