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IGNORED

L'armata s'agapò


petronius arbiter

Risposte migliori

Arriva l'autunno, cadono le foglie, ma non cade il valore facciale delle banconote, che anzi si avvia verso vertici impensabili.

Il 9 settembre 1944 viene emessa la banconota da 200.000.000 di dracme. Ancora una volta non ci sono gli zeri, ma solo il numero 200, il valore effettivo è scritto in lettere, ΔΙΑΚOΣΙΑ EKATOMMYPIA.

Al fronte un particolare del fregio del Partenone, grafica generica al retro.

petronius :)

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Il 1° ottobre siamo a mezzo miliardo :help:

Apollo, il dio raffigurato al fronte, non sembra di molto aiuto :unsure:

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E' l'ultima emissione prima della Liberazione del 10 ottobre 1944. Il giorno dopo, tralasciando il valore da 1 miliardo (bazzecole ^_^) si passa direttamente ai 2, con una banconota che riprende lo stesso disegno di quella da 200 milioni vista al post precedente, cambiando solo il colore...la Grecia è davvero al verde :blink:

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Da notare come la parola "miliardi" non compaia sulla banconota...sono "solo" 2.000 milioni (ΔΥΟ ΧΙΛΙΑΔΕΣ EKATOMMYPIA).

petronius oo)

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  • 2 settimane dopo...

Scusate il ritardo :rolleyes:

Liberazione e Guerra Civile

Il 10 ottobre 1944 scatta l'operazione Manna, l'attacco degli inglesi che sbarcano in forze in Grecia, anche allo scopo di far rientrare il governo dall'esilio e restaurare la monarchia. Ma su quest'ultimo punto, come vedremo, molti dei gruppi che hanno condotto la resistenza contro i tedeschi non sono affatto d'accordo.

Il 16 ottobre Atene è liberata e l'esercito tedesco in rotta.

Viene costituito un governo di unità nazionale, presieduto dal socialdemocratico Geòrgios Papandréu, ma non ha vita lunga. I dissidi nascono soprattutto con i comunisti dell'EAM che pretendono diversi importanti dicasteri, richiesta accolta solo in parte da Papandréu. Per protesta i ministri comunisti in carica si dimettono e viene indetta per il 3 dicembre una manifestazione per chiedere le dimissioni di Papandréu.
La manifestazione viene prima autorizzata, poi vietata quando ormai è troppo tardi. Dopo alcune scaramucce tra manifestanti e polizia, le truppe britanniche aprono il fuoco sulla folla, uccidendo decine di persone e ferendone qualche centinaio :angry:

Churchill si reca personalmente ad Atene il 25 dicembre offrendo una mediazione. Vengono respinte le richieste dei comunisti dell'EAM, e viene insediato come nuovo capo del governo il generale Nikolaos Plastiras, già presidente onorario dell'EDES (gruppo partigiano di ispirazione democratico-liberale), che nutre forti antipatie per i comunisti.

Pur tuttavia, un nuovo accordo con l'ELAS viene raggiunto el febbraio 1945. In base a questo le formazioni partigiane avrebbero dovuto consegnare le armi e sarebbero state escluse dalla partecipazione al governo (mentre potevano partecipare individualmente gli ex-membri); in cambio sarebbe stata concessa un'amnistia per i reati politici (con l'esplicita esclusione dei "reati comuni"), una maggiore epurazione dei collaborazionisti all'interno della polizia, ed infine si sarebbe tenuto un referendum sulla questione istituzionale ed elezioni politiche sotto controllo internazionale.

Ma la situazione economico-finanziara del paese non è certo migliorata con l'arrivo degli inglesi, tutt'altro. E' infatti subito dopo la liberazione che l'inflazione sfugge ad ogni controllo, e la carestia costa la vita ad oltre 300.000 persone.

Il 20 ottobre 1944, prima emissione dopo la liberazione, la parola "miliardi", che era stata pudicamente evitata fino ad allora, fa la sua prima comparsa.

ΔΕΚΑ ΔΙΣΕΚΑΤΟΜΜYΡΙΑ, 10 miliardi (ancora una volta senza gli zeri), è quanto si legge sulla banconota che riprende il disegno, la decadracma di Siracusa, del biglietto da 5.000.000 del luglio precedente.

petronius :)

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Nonostante le vive proteste dei partigiani comunisti, presto iniziano processi per "reati comuni" anche nei loro confronti e ciò contribuisce ad agitare gli animi. In un anno, fino alla data delle elezioni, si verificano numerosi scontri in cui, secondo una stima, ci sono 1.289 morti e 6.671 feriti gravi. In seguito a ciò, una parte dei partigiani comunisti decide di tornare a nascondersi sulle montagne.

Nel marzo 1946 si tengono le elezioni, ma l'Unione Sovietica fa mancare la sua partecipazione alla commissione di controllo, mentre i comunisti del KKE decidono di non presentarsi, boicottando le elezioni. Di conseguenza, la vittoria va alla destra e ai liberali, mentre l'astensionismo raggiunge il 40%, anche se è difficile stabilire quanto di questo sia "fisiologico". Il successivo referendum istituzionale, tenutosi senza controllo internazionale, vede la vittoria della monarchia, ma sull'evento non mancano denunce di brogli, anche gravi.

Ma stiamo correndo troppo. Giusto continuare a seguire ancora per un pò le vicende storiche diretta conseguenza della guerra mondiale, ma senza dimenticare di concludere il discorso più strettamente monetario sulle emissioni inflazionistiche e, successivamente, sui primi, timidi tentativi, di ripristinare una normalità valutaria.

Il 3 novembre 1944 si tocca l'apice dell'inflazione, con la banconota da 100 miliardi di dracme (EKATON ΔΙΣΕΚΑΤΟΜΜYΡΙΑ).

La banconota (nella foto dal sito di Ron Wise) riprende al fronte il ritratto della ninfa Deidamia, già utilizzato per il biglietto da 25.000 dracme del 1943 (vedi post #38, pag. 3), e al retro, per l'ennesima volta, la didracma con i busti di Zeus e Dione e il toro al rovescio, immagine già più volte utilizata in precedenza.

E' l'emissione dal valore facciale più alto, ma anche l'ultima di questo genere. Di lì a pochi giorni si cercherà di correre ai ripari con il cambio della moneta, e il ritorno a valori più "umani". A fare da battistrada i Biglietti di Stato del Regno di Grecia, ΒΑΣΙΛΕΙΟΝ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ, che ritornano dopo 4 anni nel tentativo di marcare una continuità con le emissioni d'anteguerra.

Li vedremo nel dettaglio nei prossimi post.

petronius :)

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ΒΑΣΙΛΕΙΟΝ ΤΗΣ ΕΛΛΑΔΟΣ

Si torna dunque all'antico per battere l'inflazione, a quei Biglietti di Stato del Regno di Grecia che avevamo visto all'inizio della discussione.

Naturalmente nuovi sono i disegni, tra i quali vanno segnalati la fenice, il mitologico uccello che risorge dalle proprie ceneri sul biglietto da 1 dracma, e un angelo, simbolo di speranza, su quello da 20 dracme, che ha al fronte un ritratto di Zeus ancora una volta tratto da un'antica moneta.

Il 9 novembre 1944 vengono emessi biglietti da 1 dracma...

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da 10 dracme...

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e da 20 dracme...

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È difficile stabilire l'inizio esatto della nuova e lunga guerra civile.

Nei primi mesi del 1946 i comunisti si arroccano nelle regioni montuose del nord dove, rifiutandosi di riconoscere la monarchia (appena restaurata a seguito di un referendum), riorganizzano l'ELAS come Esercito Democratico Greco (DSE), proclamano la Repubblica ed ottengono il sostegno, sotto varie forme, della Jugoslavia di Tito e dell'URSS.

Non è compito di questa discussione ripercorrere tutte le tappe della lunga e sanguinosa guerra civile, chi vorrà potrà agevolmente informarsi in rete. A noi basta ricordare che tutto si concluderà nel 1949 con la sconfitta dei comunisti, a lungo preponderanti, ma ai quali, alla fine, verrà a mancare il fondamentale appoggio della Jugoslavia, dopo che Tito avrà rotto con Stalin. Si può dire che in questa occasione i comunisti greci si son dati la zappa sui piedi :rolleyes: poichè nella diatriba tra i due leader si sono schierati con l'URSS, nonostante questa, al contrario della Jugoslavia, non fornisse loro alcun aiuto logistico.

Privo di armi e di mezzi e della possibilità di usufruire dei confini jugoslavi e sconvolto da una lotta interna per l'eliminazione degli elementi titoisti, che porta a una forte demoralizzazione, il partito comunista greco, dopo aver subito alcune dure sconfitte militari, non può far altro che annunciare, il 16 ottobre 1949, il cessate il fuoco, segnando così definitivamente la fine della guerra.

Naturalmente negli anni di guerra civile la Banca di Grecia continua ad emettere cartamoneta cercando, nonostante la gravissima crisi economica, di ripristinare una certa stabilità monetaria. Impresa che si può dire riuscita se si considera che, dopo i deliri miliardari della metà degli anni '40, alla fine del 1950 il taglio valutario più alto è di sole 50.000 dracme.

Ma, ancora una volta, non è compito di questa discussione analizzare le emissioni fino a quella data, il tema che ci eravamo proposti era invece quello della circolazione monetaria durante e immediatamente dopo l'occupazione italo-tedesca, tema che spero di aver svolto in qualche modo, e che termina qui, con la prima emissione post-inflazionistica della Banca di Grecia, una banconota da 50 dracme datata 9 novembre 1944, che vuole lanciare con le sue raffigurazioni, la vittoria alata e la mitica fenice che risorge dalle sue ceneri, un messaggio di fiducia e di speranza nel futuro del paese....messaggio quanto mai necessario anche per la Grecia di oggi :rolleyes:

Come sempre, grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di seguirmi fin qui :)

petronius oo)

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Complimenti Petronius davvero un bel post, lo seguito e letto tutto davvero con piacere; raccontare la storia attraverso le banconote è veramente istruttivo, vedere gran parte dei tuoi pezzi rinchiusi in una documentazione così esaustiva e completa fa davvero venire il piacere a ricercare quelle poche emissioni che mancano in una collezione del genere. Spero presto di trovare sul forum, magari fatto anche da te Petronius, un post così esaustivo come questo sull'occupazione del Montenegro, dell'Albania, di Fiume e litorale sloveno e della Provincia di Lubiana, perchè sono collezioni che tratto personalmente. Ancora grazie per questo post e ancora complimenti, continua così, sei grande...quasi quasi stò pensando di allegare questa discussione al mio catalogo digitale di banconote.

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Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia

Gli italiani avevano predisposto la produzione di buoni di occupazione, emessi da una fantomatica Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia e stampati dal Poligrafico di Roma nei valori a 5 a 5.000 dracme, con testo bilingue italiano e greco.

Ma i tedeschi pretendono di utilizzare i loro Reichskreditkasenschein, buoni per ogni occasione, tanto che erano già stati usati in tutti i paesi precedentemente occupati.

In previsione di una lunga occupazione, e forse anche per acquisire una supremazia finanziaria, mentre le trattative tra i due alleati sono ancora in corso, l'Italia decide di stampare anche i buoni da 10.000 e 20.000 dracme.

Alla fine, ognuno rimane sulle sue posizioni, e così entrano in circolazione tanto i biglietti tedeschi che quelli della Cassa Mediterranea, che iniziano a circolare il 15 giugno 1941 nelle isole Ionie, nei tagli fino a 5.000 dracme, e 10 giorni dopo arrivano ad Atene, anche nei tagli da 10.000 e 20.000 dracme.

Il cambio viene fissato in 8 dracme per una lira, mentre i tedeschi chiedono 60 dracme per 1 marco.

Come nota Guido Crapanzano in Soldi d'Italia, più realistico, probabilmente, sarebbe stato il cambio fissato già dal 18 maggio nell'isola di Samo, dal governatore Ettore Bastica, di 6,25 dracme per 100 lire, pari a 16 dracme per lira, ma ancora una volta il nostro Comando aveva dovuto piegarsi ai tedeschi, che avevano già fissato il rapporto di cambio con il marco, e adattarlo di conseguenza, per non penalizzare troppo la nostra valuta rispetto a quella dell'alleato.

I buoni della Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia, nei tagli minori fino a 100 dracme hanno al fronte una testa di Apollo, e due diversi tipi di rovescio, i tagli più alti, da 500 a 20.000, sostituiscono la testa di Apollo con quella del David di Michelangelo, e hanno un retro comune.

petronius :)

Dimenticavo: in questo post ho trovato delle inesattezze.

Forse il cambio che stabilì il Governatore Ettore Bastica era di 6,25 dracme per una lira, pari a 625 per 100 lire e non "6,25 dracme per 100 lire, pari a 16 dracme per lira".

Forse sbaglio ma così non ha nessun senso; se ho ragione sarebbe bene modificare.

Colgo l'occasione per augurare a tutti un sereno e felice anno 2013.

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Mio errore di scrittura, ho rovesciato il rapporto di cambio.

Non "6,25 dracme per 100 lire" bensì "6,25 lire per 100 dracme" corrispondente appunto a 16 dracme per 1 lira.

Grazie per la segnalazione.

petronius :)

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  • 6 anni dopo...

Buongiorno,

ho comprato questa banconota da 1000 dracme 1939 , P111 (sovrastampa di una banconota da 100 dracme); sul sito banknote.ws, ci sta questa nota:

This note was printed in England and went into circulation only with the overprint "1000 Drachmai" at the beginning of 1941.
The ship "Zakynthos" which carried stocks of these notes from from the Bank of Greece to Crete. was bombed off Monemvasia/Malvasia by a German aircraft, and many sacks of these notes were seized by local villagers. Some of them circulated later with forged overprints.
forged overprints are best recognized by the style of the letters of "ΑΘΗΝΑΙ 1939"

Ho cercato un po' su internet ma non ho trovato altri riscontri su questo avvenimento.

Ne sapete qualcosa in più?

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Sul bombardamento della nave Zakynthos non ho trovato niente nemmeno io, per quanto riguarda la banconota, stampata in Inghilterra da Waterlow & Sons, il World Paper Money conferma che si tratta del biglietto da 100 dracme del 1.1.1939, non emesso in tale taglio, e utilizzato solo con la sovrastampa che ne eleva il valore a 1000 dracme

http://www.banknote.ws/COLLECTION/countries/EUR/GRC/GRC0108.htm

petronius :)

 

  • Grazie 1
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Il 4/9/2019 alle 12:28, Saturno dice:

Ne sapete qualcosa in più?

 

Facendo una ricerca in greco salta fuori

https://www.corfuhistory.eu/?p=5172

in cui nell'ultimo paragrafo si dice che (traduzione automatica):

 

Il 22 aprile 1941, mentre infuriava l'offensiva tedesca, il Comando della Marina ordinò al siluro "Kydonia", comandato dal Capitano A. Germanos, di accompagnare il reggimento "Zante" a Souda sotto il Capitano Ioannis. Zante ha equipaggi di navi da guerra affondate nei giorni precedenti e artigiani della Marina. La nave ha caricato 50 grandi cartoni di dracme non reclamate della Banca di Grecia per un valore di 50 milioni di dracme. Viaggia con metà dei 36 membri dell'equipaggio, poiché gli altri non sono saliti a bordo a causa del motoscafo o non hanno voluto seguire la barca.

Alle navi viene ordinato di navigare solo di giorno e di notte per l'ancoraggio vicino alla riva per sbarcare facilmente a bordo.

Dopo aver evitato un attacco aereo tedesco su Egina, arrivano nell'emisfero meridionale di Monemvasia la mattina del 23 aprile. Lì i passeggeri di Zante e alcuni membri dell'equipaggio sbarcano a terra per proteggersi dagli attacchi aerei. Sfortunatamente, le due barche diventano presto il bersaglio degli aerei tedeschi e "Zante" viene danneggiato.

Il suo equipaggio si rifiuta quindi di tornare e le navi rimangono a Monemvasia per giorni in attesa di ordini dal quartier generale della flotta. Il 30 aprile vengono attaccati da uno "stucco" tedesco. "Zante" viene colpito e si verificano incendi in tutta la barca. Affonda e parte del suo carico si trova galleggiando sulla superficie del mare. Le note, tuttavia, erano non sigillate e quindi prive di valore, quindi gli abitanti che le raccoglievano le chiamavano occasionalmente "stoiche".

Modificato da ART
  • Grazie 2
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