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Firenze, lapidi e stemmi a Santa Croce


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Mi è stata segnalata questa interessante novità editoriale che, penso, potrà essere utile soprattutto (ma non solo) a chi è interessato alle vicende della famiglie toscane, e ai loro stemmi che in certi casi si trovano anche sui fiorini e sulle tessere mercantili.

Spero di aver inserito la notizia nella sezione adatta.

In caso contrario, ringrazio fin d'ora il curatore che potrà spostarla nello spazio più opportuno.

:good:

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Antonella Chiti - Rita Iacopino - Cristina Cheli

Le lapidi terragne di Santa Croce

Firenze, edizioni Polistampa 2012 (Testi e Studi, n° 28)

(tre volumi, pp. 788, illustrazioni b-n nel testo, € 48)

É appena uscito, per i tipi della dinamica casa editrice Polistampa, questo lavoro sulla basilica di Santa Croce a Firenze, celebre punto di riferimento storico e artistico del capoluogo toscano, e luogo dell'antico insediamento francescano nella città.

In tre volumi e 242 schede vengono catalogate le lapidi sepolcrali del pavimento della chiesa (volume I, dalla metà del Trecento al 1417 - II, dal 1418 al 1499 - III, dal 1500 al 1931).

Ogni scheda contiene: l'intestazione della lapide; la posizione; i materiali utilizzati; le dimensioni; l'eventuale iscrizione; l'eventuale stemma (sono indicate la forma dello scudo e il blasone); l'anno di morte del titolare; l'anno di realizzazione del manufatto.

Queste lapidi, come precisato a p. 442, sono apprezzabili documenti primari che coinvolgono più discipline d'arte e di storia, fra cui l'araldica.

Il lavoro inizia con la presentazione del presidente dell'Opera di Santa Croce, e con un saggio del prof. Roberto Lunardi.

Il testo delle schede, breve ma esauriente, contiene numerose indicazioni e citazioni d'archivio, e viene completato dalla riproduzione della lapide.

Questo studio ne “fissa” la condizione odierna, talvolta già compromessa, bilanciando consunzioni e perdite (due secoli fa, fra chiesa e cimitero c'erano oltre 2000 lapidi) con un'accurata ricerca storica.

Trattandosi di testimonianze spesso pertinenti a primari esponenti della vita fiorentina, alcuni di rinomanza mondiale, i frutti di tali ricerche aprono doviziose visuali sulla Firenze dei rispettivi tempi.

Ogni volume si apre con un'introduzione specifica, vero sunto metodologico e storico-artistico dell'insieme dettagliato dalle schede, nella quale ci si sofferma sulle diverse angolazioni da cui le lapidi terragne possono essere studiate: scopi, conseguenze sociali, implicazioni esecutive, esempi paralleli, influenze artistiche e materiali.

Qui apprendiamo anche dettagli curiosi: ad esempio, lo stemma spesso coincideva con l'apertura da cui veniva calato il defunto.

L'utile e interessante lavoro non sarebbe stato possibile senza le testimonianze documentali, in particolare i sepoltuari d'epoca, ma anche le fonti araldiche e storico-genealogiche cui si dà doveroso riscontro a p. 22 (in particolare, per i blasoni delle schede si è trovato aiuto nello Spreti, nel Crollalanza e nel Tiribilli-Giuliani).

É quindi un'opera in cui la componente araldica assume particolare spicco, soprattutto in conseguenza del rilievo che l'arte del blasone ebbe nella società toscana dei secoli andati.

info: http://www.polistamp...41&idlibro=4926

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