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Commemorazione, invito.


Exergus

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Domenica 11 novembre, alle ore 15, si terrà al cimitero militare austro-ungarico di Prosecco-Prosek la commemorazione dei caduti e combattenti triestini e dei popoli fratelli nella difesa di Trieste durante la prima guerra mondiale. Questo è un invito a tutti i Lamonetiani Triestini a partecipare alla cerimonia, che sarà plurilingue e pluriconfessionale a cura dello storico movimento Civiltà Mitteleuropea.

L’intera costruzione del nazionalismo italiano al confine orientale, delle sue violenze e delle sue guerre e occupazioni disastrose, si fonda e giustifica sull’affermazione che al tempo della prima guerra mondiale la maggioranza dei Triestini fosse irredentista.

Che è invece un falso storico clamoroso, perché nel 1914-18 il 98% dei Triestini, come del resto delle popolazioni del territorio di Trieste, del Goriziano, della Carniola, dell’Istria, della Dalmazia, del Trentino e del Sudtirolo, non voleva affatto l’Italia e non ha combattuto per essa, ma per l’Austria-Ungheria.

Cioè nell’Esercito, nella Marina, e nell’aviazione neonata, del primo e grande Stato plurinazionale europeo al quale Trieste si era affidata spontaneamente dal 1382 in un rapporto che le aveva garantito per mezzo millennio le proprie autonomie ed istituzioni democratiche con dignità di Stato componente dell’Impero, l’istituzione dal 1712 del Porto Franco e la rapida ascesa al ruolo di grande porto internazionale, nell’eguaglianza dei cittadini, delle lingue e delle culture in un ordinamento giuridico costantemente all’avanguardia in Europa e con amministrazioni di onestà impeccabile. Tutto quello, insomma che le occupazioni, gli eccessi e le corruzoni italiani hanno poi invece distrutto dopo il 1918.

Non è vero nemmeno che i combattenti triestini nelle forze armate imperiali si siano comportati da lavativi o sabotatori. Questa è solo una calunnia della propaganda nazionalista, perché essi in realtà mostrarono onorevolmente le stesse sofferenze e lo stesso valore degli altri soldati travolti da quella guerra terribile, e su tutti i fronti. Incluso quello della difesa immediata di Trieste, dal Timavo all’Isonzo, dove rimasero duramente impegnati con gli altri popoli dell’Impero dal 1915. Sinché la travolgente vittoria di Caporetto consentì loro di avanzare sino al Piave terminando la guerra in condizioni reali di vittoria militare, che divenne sconfitta politica soltanto per dissoluzione interna dell’impero ad opera di nazionalismi alimentati dallo schieramento avversario.

I veri caduti triestini e per la difesa di Trieste dall’aggressione di allora, e da tutte quelle che ne sono conseguite, non sono quindi i pochi esaltati irredentisti, ma quelle decine di migliaia di giovani e padri di famiglia deposti nei cimiteri militari austro-ungarici come quello di Prosecco-Prosek, dove li commemoreremo con Civiltà Mitteleuropea questa domenica 11 novembre, alle ore 15.

Onorarli e riconoscerli finalmente è un atto di giustizia sia per le loro sofferenze ed il loro valore, di allora, sia per testimoniare e ripristinare la memoria e coscienza storica vera, anche se, si sa, la storia viene scritta dai vincitori.

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Supporter

Buona serata

credo che tutti coloro che sono morti per inseguire un ideale - giusto o sbagliato che sia - meritino rispetto ed una preghiera.

A prescindere. :)

saluti

luciano

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Grazie Luciano per le belle parole,

il cimitero in questione versa in stato di semiabbandono, ogni tanto qualche volenteroso si prodiga a togliere le erbacce.

A Redipuglia la situazione è leggermente diversa.

Modificato da Exergus
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ho avuto fortuna di conoscere qualchi veteranti di quella guerra che era del 14.......si certe volte,al bar,o a caccia si rideva e si scerzava....mai non hanno avuto un riferimento su quello che anno visto o risentito di tutte queste attrocita che era la guerra di posizione ne le "tranchees"......si certi avevano il ritrato con la medaglia apeso al intrata della casa,altri non volevano mostrare nulla,come se era una vergogna di aver campato penssando tutti quelli caduti in terra lontana.....e si quelli vestiti di nero,sparisciano pocco a pocco.....la memoria ella,non sara mai cancellata........

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Quanto dici è tutt'altro che campato per aria (anche se, personalmente, ho conoscenza solo del sudtirolo) ma scusami... perchè intorbidire una legittima commemorazione, con un comizio politico?

Le conquiste belliche, purtroppo, ci sono sempre state.... i tedeschi dei sudeti non volevano la Cecoslovacchia, ma i Boemi, per secoli, non avrebbero voluto l'Austria...

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Savoia, Asburgo, Borbone, Hohenzollern, Romanov... cambia poco. E' vero che la storia la scrivono i vincitori, ma a volte anche i vinti ne raccontano di balle, quindi ne avrei abbastanza di commemorazioni che commemorano i caduti di una parte sola e di revanscismi a babbo morto. Personalmente sono arrivato alla conclusione che non esiste alcun ideale "politico" o "morale" cui valga la pena sacrificare una sola vita umana (tranne forse la propria, visto che se certi grandi ideologi si fossero immolati per le loro idee, il mondo si sarebbe risparmiato diversi bagni di sangue). Inoltre, ci tengo a ricordarlo, questo è un forum di numismatica, dove gli argomenti non numismatici che siano oltre tutto potenzialmente conflittuali e polemici sono fortemente sconsigliati. Grazie.

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