Come era la vita nel regno di napoli?

[Anto1989]

da poco mi sto interessando al periodo relativo il regno di napoli,non solo per la numismatica ma anche per la storia in generale,questa domanda mi è sorta spontaneamente guardando dei ritrovamenti monetali di tondelli risalenti allo stesso periodo in inghilterra;infatti ho notato che li ,gli argenti ritrovati sono molti,seguendo un forum inglese i detectoristi di quella nazione tirano sempre fuori dalla terra ,per un 90% monete in AG ,bronzo o rame quasi mai,qui da noi(o da me,visto che vi scrivo dalla calabria) invece le monete di rame fioccavano..ho avuto come l'impressione che in inghilterra si stesse bene,qui la gente se la passava un po maluccio,oppure qui l'argento scarseggiava ma la gente stava comunque bene?...qualcuno che conferma o smentisce questa tesi?

Modificato 5 Novembre, 2012 da Anto1989

[jagd]

ciao anto....qui da noi si trovanno tesoreti di monete ,come in inglitera.....ma di la ,la legislazione e diversa,anche la mentalita......uno che trova a il beneficio con il proprietare del terreno,e esse....con la benedizione dello stato che paga per recuperare quel bene culturale......invece,in europe,se ai la malafortuna di essere onesto,per aver portato un aiuto storico,te ne vai in prigione,accusatto di tutti nomi.....ti sequestrono tutto al nome della preservazione.......e cosi tante cose se ne vano alimentare i mercati sottotereni ....perssi ormai per la storia e il sciarimento di tante questionne messe....!!! :( perssi anche i sequestri venduti e spartiti al quattro venti........!! :angry:

[Anto1989]

ciao jadg,sempre un piacere leggerti!quello che tu dici,amico mio,è la più vera verità!preferiscono far marcire tutto sotto terra,e non solo le monete!dessero almeno la possibilità a gruppi di archeologi volontari di fare degli scavi o incaricarli della manutenzione di aree archeologiche!io sarei il primo a partecipare! :) per quanto riguarda pero' i ritrovamenti di tesoretti,da noi come da tutte le altre parti,sono composti da monete in metallo nobile che stando a contatto col terreno non "marciva" facilmente,ecco perche si trovano ripostigli di argenti ed aurei...mai di bronzo o rame,salvo rari casi in cui le monete finivano a terra non per volontà di chi le possedeva ma per cause di forze maggiori.Io mi riferivo a ritrovamenti sporadici :) comunque,come puoi notare anche dai nostri cataloghi online,noterai quante monete del suddetto regno fossero in rame e quante invece in argento :)

[Anto1989]

cito quanto letto su altro forum:

"Sulla rivista Cronaca Numismatica,
maggio 2010, p. 5, nell'ambito di una risposta data ad un lettore,
apprendo la menzione di uno studio edito da A. Gradilone in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, XXXIII, Roma 1963, pp. 53÷66, inerente alle miniere di Longobucco.





In tale articolo si asserirebbe che le sorti economiche del Mezzogiorno,
nell'antichità e nel medioevo, sarebbero state legate alla presenza di
giacimenti argentiferi largamente sfruttati in epoca angioina, ma "stupidamente ignorati dal governo nazionale dopo il 1860" (la parte virgolettata è il commento dello studioso che ha redatto la risposta, un bolognese di origini siciliane).


Federico II incrementò lo sfruttamento di questi giacimenti facendo
venire minatori da Langenburg (provenienza che avrebbe dato origine al
toponimo Longobucco).


L'argento ivi estratto, e conservato nel partenopeo Castel dell'Ovo,
indusse nel 1274 Carlo I d'Angiò a promuovere ulteriormente l'attività,
tanto che nel periodo 1278-1283 con l'argento longobucchese furono
coniate ben 227.000 once di monete.


Gli aragonesi e gli austriaci continuarono l'opera: ma il terremoto del
1783 diede un primo, tragico motivo per sospendere questa "epopea
calabrese dell'argento".

quanto sarebbero 227.000 once di monete?