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Il Giornale della Numismatica - Novembre 2012


Risposte migliori

Penso che leggerò questo articolo prima di andare a letto e poi commenterò, comunque è molto bello che dei giovani collaborino con questi articoli per la rivista, infatti loro saranno il futuro della numismatica, io anche se non posso considerarmi vecchio ormai non ho più vent'anni e quindi mi considero un appassionato che per fortuna invecchia con la passione numismatica.

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Ciao 4

io ho ricevuto la rivista stamani e la sto leggendo.

Quando avrò terminato spero di esserti di aiuto sui commenti agli articoli

--Salutoni

-odjob

Ganganelli nell'editoriale auspica nuove emissioni commemorative che siano messe in circolazione per i pagamenti,per far si che da tali emissioni si possano appassionare alla Numismatica molti interessati.

Cosa ne pensate?

Si sarebbe un ottima idea poter mettere in circolazione più monetazione commemorativa e non con tirature irrisorie, ma anzi magari aumentando i contingenti cosi da poter trovare altri che si appassionino a questa materia.

Infatti mi risulta che tanti si siano appassionati al collezionismo propio con l'introduzione della nuova moneta unica che agli esordi nel 2002 ha dato un grande impulso alla numismatica e che anche ora attrae tanti collezionisti in tutta la zona euro.

Sono sempre un convinto sostenitore che si debba aumentare le tirature delle emissioni CC in modo da poter far circolare queste monete in tutta l'eurozona, visto che nessun altra nazione al mondo può vantare un numero di emissioni commemorative come l'UE, orami ogni anno si emettono almeno una dozzina e più di CC, la collezione è arrivata già a più di 130 pezzi, e dal prossimo anno si raddoppia, quindi è prevista una crescita esponenziale delle emissioni, facendo crescere questa collezione sempre più.

Quindi in conclusione io sono pienamente daccordo col Direttore Ganganelli per un maggioer numero di monete CC in circolazione.

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Stramani ho letto il bellissimo articolo di Claudia Perassi sulle monete nabatee ed ho avuto modo di osservare monete che prima d'ora non avevano destato mio interesse nelle aste numismatiche ed ho avuto modo di apprendere sull'importanza che avessero le Regine per i nabatei,tanto da essere rappresentate sulle monete insieme ai loro consorti.

Inoltre l'autrice dell'articolo fa presente come le monete nabatee siano corse in aiuto della storia ,oltretutto Petra è stata scoperta solo da duecento anni

--Salutoni

-odjob

Modificato da odjob
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Ho letto l'articolo sulla disfatta dell'Impero Bizantino, come scritto molto della disfatta è da attribuirsi a fattori economici, le riforme monetarie attuate dagli imperatori non sono state adeguate e le pressioni di nuove potenze che dominavano il commercio nel Mediterraneo come Genova e Venezia (anche loro un giorno crolleranno perchè il loro dominio sui commerci si affievolira), non avendo trovato soluzioni la disfatta era imminente e non evitabile, come sempre accade nella storia di tutte le grandi potenze mondiali (guardate ora il passaggio che sta avvenendo dagli USA alla Cina, sempre per cause economiche, la storia è sempre un riproporsi di eventi).

Tornando a Bisanzio quindi era inevitabile la sua disfatta, le monete che sono desritte nell'articolo, non avevo mai avuto l'occasione di vederle o di leggere di loro, visto che tale tipologia non è nei miei interessi primari, ma potrebbero essere considerate come le monete di successione dell'Impero Romano, infatti gli stili non si discostano dalle prime monete dell'Impero Romano d'Occidente, ecco perche sarebbe bello un articolo che collegasse le due monetazioni dalle sue origini romane fino alla sua scomparsa.

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Per quanto riguarda l'articolo di Carcione sulla disfatta di Costantinopoli ritengo che un quadro storico numismatico abbastanza esaustivo lo si può avere unendo l'articolo con gli studi di Davide Fabrizi su Denaro Tornese nell'Italia Meridionale,con quelli condotti da Roberto Cecchinato sul Denaro Tornese nella Grecia Franca e con la re cente pubblicazione della Travaini sulle monete delle Zecche Italiane e dell'oriente latino

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L'articolo di Stefano Poddi sui buoni dei prigionieri italiani in India ha focalizzato la storia dei prigionieri di guerra un evento triste della prima e della seconda Guerra mondiale.

Modificato da odjob
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Un triste momento per la nostra storia e quella del mondo intero, ma sopratutto per i nostri tanti connazionali che sono stati rinchiusi in questi campi di prigionia, con questo interessante articolo si è riportata in auge tramite i buoni usati dai prigionieri, le vicende di tanti Italiani.

Anche il fatto che alcuni di questi buoni siano stati fatti su imitazione delle banconote presenti in patria, a ricordo del lontano suol natio.

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  • 1 mese dopo...

ciao a tutti , mio nonno è stato prigioniero in india e a casa ho trovato 3 di queste banconote (buoni) usati nei vari campi ( 3 nel mio caso ) , oltre all'enorme valore affettivo secondo voi hanno anche un valore economico ??? grazie

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