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IGNORED

Saluti da un collezionista neofita


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Inviato

Salve a tutti amici del forum, da sempre grande appassionato di storia romana, ho deciso finalmente d'iniziare una collezione di monete dell'impero. Essendo però totalmente a digiuno di numismatica ho iniziato a leggere prima di tutto il vostro il forum :), e poi a comprarmi un paio di libri che m'introducano nell'argomento e precisamente:

A. Sala "Monete romane"

Ferri Stefano "Moneta augusta. Guida all'identificazione delle monete romane imperiali"

Roberto Bartolini "Monete di roma imperiale"

Solone "Manuale di numismatica" scaricato in pdf.

Posseggo anche, Santo Mazzarino "Storia dell'Impero romano" che contiene dei capitoli dedicati alla politica monetaria.

Il periodo che più m'interessa è quello tardo imperiale, dal periodo dell'anarchia militare fino a Teodosio circa. Ho pensato però che per iniziare potrei dedicarmi soltanto ad una sola tipologia di monete, e la mia scelta è caduta sugli Antoniniani, dato che sembrano essere quelle più comuni e che mi dovrebbero permettere di avere qualche pezzo discreto senza svenarmi. Che ne pensate?

Poi in seguito non disdegnerò, i denari, i sesterzi , follis e altre tipologie, ma non penso che andrò oltre l'imperatore Traiano come periodo storico. Mi piacerebbe in seguito, quando avrò più esperienza, approfondire la monetazione della zecca di Aquileia (anzi se potete consigliarmi qualche pubblicazione ve ne sarei grato), dato che vivo in Friuli.

Vi chiedo anche che tipo di catalogo potrei comprarmi, sono indeciso tra quelli del Sear e quelli della Alfa edizioni (ovvero il volume III, mi attira perchè è in Italiano e soffro le lingue straniere).

Come negozianti online conosco solo quelli del sito deamoneta, potreste consigliarmene qualcun altro? Vi ringrazio per il vostro aiuto


Inviato

Ciao e benvenuto Harlok81,

ottima scelta ma sappi subito che di antoniniani ce n'è un mare...

Così a freddo per questa tipologia ti indicherei:

http://www.cgb.fr/boutique,romaines.html

che in questo momento ha circa 2858 monete in catalogo

oppure

http://search2.vcoins.com/

ma mi limiterei ai rivenditori area europea (per problemi di dogana).

Mandi

Illyricum

:)


Inviato

Catalogo? Qua puoi spulciare il cohen http://www.inumis.com/ressources/rome/books/cohen/

Oppure puoi scaricarlo in PDF dalla biblioteca di questo sito. Avrà più di un secolo ma assieme al RIC (anch'esso si trova in PDF) sono i testi più completi :)

Avevo saltato il pezzo del "soffro le lingue straniere"... ll catalogo alfa (per quanto mi hanno detto) è valido, ma per completezza non arriva minimamente ai livelli del RIC (diviso in 10 volumi di cui alcuni divisi in A, B e C)

Sei partito bene in quanto non nomini neanche di striscio la baia (eBay), sconsigliato in quanto le monete poste in vendita potrebbero non essere di lecita provenienza (prego gli altri utenti di evitare le solite discussioni sull'argomento, se non qualche ammonimento essenziale).

Gli antoniniani sono un buon punto per partire, se poi punti su Gordiano III trovi conservazioni buone a prezzi accessibili.

Non posso aiutarti per quanto riguarda testi basati proprio sulla zecca di aquileia, ma posso complimentarmi per l'idea, davvero una bella scelta, ha coniato dal 294 al 425d.C. . Le sue sigle sono AQ, AQVI, AQVIL, AQOB, AQPS, SMAQ*

Quest'ultima sta per Sacra Moneta AQuileia

Le sigle possono essere precedute da una lettera che ne indica l'officina (la lettera può essere anche dopo la sigla). P per la prima officina, S per la seconda, T per la terza (...)

Un breve esempio: una moneta con esergo (parte più bassa del rovescio con la sigla) AQUILP è della zecca aquileia, prima officina.

Saluti, Giuseppe.

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Inviato

Per Aquileia vai su Paolucci e Sagramora..oltre Al RIC.

Resto dell'idea che RIC e Cohen in connubio siano basilari. E nn costano molto di piu' del Sear..ovviamente se ti accontenti di edizioni stile Amsterdam x il Cohen e dei volumi che ti servono del Ric..tanto se vuoi fare Aquileia parti nella seconda meta' dell'impero


Inviato

Sicuramente conviene prima documentarsi bene sui libri (in parte scaricabili da internet), specialmente il RIC, e scegliere un periodo che si vuole privilegiare o anche solo la zecca, come Aquileia, per mantenere una scelta specialistica e legata al proprio territorio.

Per Aquileia sono pochi gli antoniniani, mentre sono comuni e di basso prezzo i follis, talvolta argentati come questo di Diocleziano (con AQP, ossia prima officina di Aquileia, venduto a 85 euro):

post-7204-0-34162800-1351553436_thumb.jp

Poi ci sono diverse monete d'argento, più impegnative economicamente, come questo di Massimiano Ercole di grande bellezza, con AQ:

post-7204-0-50102200-1351553509_thumb.jp

senza dimenticare non pochi aurei, sui quali fose è meglio impegnarsi più avanti e con maggiori risorse economiche


Inviato (modificato)

Vigno, è poco conosciuto, ecco perchè...

senza dimenticare non pochi aurei, sui quali fose è meglio impegnarsi più avanti e con maggiori risorse economiche

ne approfitto per ricollegarmi al mio post con le varianti dell'esergo. AQOB sta per AQuileia OBryziacus, come certificazione della purezza dell'oro.

SM o S solo per Sacra (Moneta), sacra perché era punita la tosatura, ovvero l'asportazione di parte del metallo che era vietata e punita mentre, invece, era cosa usuale nel medioevo per ricavare il metallo necessario per coniare altre monete.

Modificato da ggpp The Top
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Inviato

per ggpp The Top ,

cioè? non ho capito perchè non è considerato ERIC II.

io dico solo che vedo sempre citati il RIC , COHEN e SEAR.

ERIC II sempre snobbato, mentre invece ha una merea di punti a favore (spece considerando che cmq racchiude le info di base del RIC e del COHEN)


Inviato

Le info cosa sono? Io sapevo si chiamassero informazioni (non per qualcosa, ma odio le abbreviazioni, pardon)

Intendevo dire che l'ERIC non è snobbato ma solamente poco conosciuto, non ha la notorietà dei testi su citati e poca visibilità.

Io non lo posseggo e quindi non posso giudicare ma secondo me potrai considerarlo un'opera completa quando le aste porteranno i riferimenti su questo testo. Fino a prova contraria rimane il R.I.C. un'importante standard di riferimento, la vecchiaia del cohen fa si che non possegga informazioni contenute nel R.I.C., ma è noto in quanto permette un'identificazione piuttosto veloce.

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Inviato

"Fino a prova contraria rimane il R.I.C. un'importante standard di riferimento, la vecchiaia del cohen fa si che non possegga informazioni contenute nel R.I.C., ma è noto in quanto permette un'identificazione piuttosto veloce"

Giusto..ma tieni presente come piu' volte detto che diverse monete presenti sul Cohen sono RIC manca,

Come ad ad esempio l'introvabile Victoria Aug di Costantino, follis quotato dal Cohen 20 franchi ma mancante in RIC se non sbaglio. Ed esiste perche' avuto fa le mani anni fa

Il RIC infatti si e' basato su collezioni pubbliche mentre il Cohen, anche sbagliando certe volte, ha utilizzato anche collezioni private.

Quindi per me l'Optimum consiste nel Ric integrato con il Cohen.

Sear, Eric, Cayon tendono a non dire niente di nuovo se non riportare le catalogazioni


Inviato

Giusto..ma tieni presente come piu' volte detto che diverse monete presenti sul Cohen sono RIC manca,

Come ad ad esempio l'introvabile Victoria Aug di Costantino, follis quotato dal Cohen 20 franchi ma mancante in RIC se non sbaglio. Ed esiste perche' avuto fa le mani anni fa

Il RIC infatti si e' basato su collezioni pubbliche mentre il Cohen, anche sbagliando certe volte, ha utilizzato anche collezioni private.

Quindi per me l'Optimum consiste nel Ric integrato con il Cohen.

Sear, Eric, Cayon tendono a non dire niente di nuovo se non riportare le catalogazioni

:good:

Awards

Inviato

"Fino a prova contraria rimane il R.I.C. un'importante standard di riferimento, la vecchiaia del cohen fa si che non possegga informazioni contenute nel R.I.C., ma è noto in quanto permette un'identificazione piuttosto veloce"

Giusto..ma tieni presente come piu' volte detto che diverse monete presenti sul Cohen sono RIC manca,

Come ad ad esempio l'introvabile Victoria Aug di Costantino, follis quotato dal Cohen 20 franchi ma mancante in RIC se non sbaglio. Ed esiste perche' avuto fa le mani anni fa

Il RIC infatti si e' basato su collezioni pubbliche mentre il Cohen, anche sbagliando certe volte, ha utilizzato anche collezioni private.

Quindi per me l'Optimum consiste nel Ric integrato con il Cohen.

Sear, Eric, Cayon tendono a non dire niente di nuovo se non riportare le catalogazioni

In realtà il RIC ha molte mancanze anche perchè alcuni volumi sono stati aggiornati l'ultima volta negli anni 70/80 e non piu' integrati. I lavori di aggiornamento procedono a rilento e nel frattempo nuovi nominali sono stati identificati e sono ormai conosciuti per nuovi ritrovamenti archeologici o perchè esitati in qualche asta come inediti.

Va riconosciuto all'ERIC II il merito di citare sia il Cohen che il RIC ma anche di riportare nuove tipologie non presenti in questi due cataloghi citandone l'asta di riferimento o altro riferimento esterno.


Inviato

Vi ringrazio dei suggerimenti. Ho scaricato qualche volume del RIC in formato pdf del periodo che m'interessa. L'inglese tuttosommato non è un problema per me. Sono orientato a comprare i volumi del Sear, il 3 e 4 penso. Ho trovato qualche venditore su ebay inglese che li vende a circa 60 euro. In ogni caso non ho le risorse per comprare monete rare e costose. Sono orientato verso le più comuni, le quali dovrebbero trovarsi all'interno di un catalogo discreto, penso...


Inviato

Esatto Cliff ! io ho avuto modo di verificare che in ERIC II ci sono molti "aggiornamenti" recenti al RIC.

Altra cosa, le "rarità" del RIC.... spesso sono indisponenti (o ridicole?). Almeno le quotazioni indicative dell' ERIC II sono reali , tratte dalle aste.

Inoltre, attenzione a non confondere ERIC (fondamentalmente inutile) con ERIC II, opera decisamente completa.

Ultima cosa.....l'inedito sistema di catalogazione dell'ERIC II è a dir poco funzionale e pratico.


Inviato (modificato)

Sinceramente aborro le quotazioni sui libri di numismatica antica, sono fuorvianti ed eredità dei collezionisti di monete moderne, con tutto il rispetto.

In una moneta antica intervengono troppi fattori e limitarsi a dire che un denario di Adriano RIC xyz in condizoni BB vale K euro per me non fornisce valore aggiunto.

Anni fa il Mortensen aveva iniziato l'opera immane di fornire le medie delle monete apparse nelle aste ma una moneta ha la conservazione e la stima che dipendono da troppi fattori, non solo la mancanza di segni come sulle moderne.

Una moneta di Nerone, un classico asse con la Vittoria vale X euro, se invece appartenuta alla collezione Mazzini vale K x euro. Il pedigree, il colore, l'asta su cui appare incidono in maniera significativa.

Io mi limterei alle rarità, seguendo le apparizioni in asta, tenendo certo un occhio ai prezzi ma non basandomi su "prezziari" per valutare l'importanza di un affare.

Nel 1998 mi era stato offerto un sesterzio (non l'asse che si trova ben più facilmente) della serie di Atratinus per Marco Antonio e Ottavia. La prima perosna a cui l'avevano offert e a cui avevano chiesto circa 3 milioni di lire non l'aveva acquistato perchè un famoso catalogo italiano di monete romane l'aveva prezzato 1, 5 milioni. Questa moneta se non sbaglio è conosciuta in circa 11 esemplari e dopo il mio sofferto rifiuto all'acquisto per le scarse capacità economiche è stato messo in asta a Zurigo, dove ha realizzato se ricordo bene 6800 Fs più diritti.

Per quanto riguarda le rarità del RIC pienamente d'accordo per tutti i volumi ad esclusione del X, I e II sono da rivedere in quanto "sballate" dall'arrivo di monete dai Balcani, che hanno anche spesso portato tipologie nuove.

Un ultima cosa, il RIC non è liberamente scaricabile poichè protetto da Copyright.

Modificato da crivoz

Inviato

E in tutta onesta farei anche a meno di spendere denaro per il Sear.


Inviato

Ritengo che avere un quadro con delle quotazioni aggiornate e attendibili, sia utile, specialmente per un principiante. Viceversa, la fregatura è dietro l'angolo.

Concordo che per noi appassionati, ogni moneta antica ha un valore immenso a prescindere dal prezzo "reale"


Inviato (modificato)

Ritengo che avere un quadro con delle quotazioni aggiornate e attendibili, sia utile, specialmente per un principiante. Viceversa, la fregatura è dietro l'angolo.

Concordo che per noi appassionati, ogni moneta antica ha un valore immenso a prescindere dal prezzo "reale"

Il problema è che spesso le quotazioni non sono attendibili...io in 20 anni di collezione ho trovato veramente poca corrispondenza fra catalogi Sear-similari e il mercato.

Possono servirti per dirti che una siliqua di Giovino vale migliaia di euro...ma poco oltre.

Poi ognuno è libero di trarne le conclusioni utili e scegliere liberamente .. :), l'importante è documentarsi in un modo e nell'altro...e prendere le fregature il prima possibile spendendo il meno possibile. E' un pegno che al 99 % va pagato !!!

ps

Concordo anche con Nikko sul Sear..nuovo tutti i volumo costano come 3-4 volumi del RIC e come tutto il Cohen ristampa

Modificato da crivoz

Inviato

Sinceramente aborro le quotazioni sui libri di numismatica antica, sono fuorvianti ed eredità dei collezionisti di monete moderne, con tutto il rispetto.

In una moneta antica intervengono troppi fattori e limitarsi a dire che un denario di Adriano RIC xyz in condizoni BB vale K euro per me non fornisce valore aggiunto.

Anni fa il Mortensen aveva iniziato l'opera immane di fornire le medie delle monete apparse nelle aste ma una moneta ha la conservazione e la stima che dipendono da troppi fattori, non solo la mancanza di segni come sulle moderne.

Una moneta di Nerone, un classico asse con la Vittoria vale X euro, se invece appartenuta alla collezione Mazzini vale K x euro. Il pedigree, il colore, l'asta su cui appare incidono in maniera significativa.

Io mi limterei alle rarità, seguendo le apparizioni in asta, tenendo certo un occhio ai prezzi ma non basandomi su "prezziari" per valutare l'importanza di un affare.

Un ultima cosa, il RIC non è liberamente scaricabile poichè protetto da Copyright.

Condivido pienamente, spesso il canale di vendita incide molto sulla stima data alla moneta (e al realizzo).

Per quanto riguarda il RIC, per i volumi più vecchi non vi dovrebbero essere problemi, a differenza dei volumi usciti più recentemente che, infatti, mi mancano.

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Inviato

Ho deciso di restringere il campo della raccolta degli Antoniniani a due soli imperatori per il momento: Aureliano e Probo. Molto affascinanti le legende in cui si definiscono restitutor orbis. In effetti, in particolare per Aureliano, fu proprio così.


Inviato

(alcune dritte da un falso numismatico)

mi raccomando però,

se tenti una ricostruzione storica la numismatica serve sicuramente ed è attendibile così come l'epigrafia e le fonti papiracee (occhio però ai tempi con cui una notizia poteva viaggiare ed arrivare ad Ossirinco o da qualche altra parte in Egitto), mentre le fonti storiografiche vanno sempre valutate attentamente.

attenzione all'HA!

proprio su questa ti segnalo gli illuminanti volumi commentati da F.Paschoud (che ha commentato anche Zosimo): http://www.catalogobibliotecheliguri.it/opaclib/opaclib?db=solr_cbl&resultForward=opac/cbl/brief.jsp&from=1&searchForm=opac/cbl/error.jsp&do_cmd=search_show_cmd&item:1003:Nomi::@frase@=%20Paschoud,%20Fran%C3%A7ois

per un'altro storico importante, Zonara, usa anche http://books.google.it/books/about/Die_Reichskrise_des_III_Jahrhunderts_in.html?id=rKxxQgAACAAJ&redir_esc=y

sarò lieto di discutere con te ogni conclusione a cui sarai arrivato.

buona fortuna


Inviato

Scusami, ma le traduzioni di Paschoud su Historia Augusta sono anche accompagnate da commenti, evidenziando errori o falsità di tale cronaca?


Inviato

certo.

c'è una piccola introduzione su Vopisco e l'HA in generale, poi il testo con apparato critico (i commenti a piè pagina riguardano più la tradizione manoscritta), poi più di metà libro è dedicato al commento storico.

sì, errori, falsita, anacronismi e reduplicazioni...

il francese poi è molto semplice da leggere. Google traduttore è sufficiente


Inviato

Conosco in parte l'Historia Augusta e so anche che non è spesso una fonte molto attendibile, ti ringrazio per la segnalazione non conoscevo quel volume. Inizierò subito la lettura.


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