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IGNORED

LA PESTE DEL 1347 - 50


Risposte migliori

Una epidemia che si "rispetti" non può provocare una mortalità del 100%, con facilità di contagio e elevata velocità di propagazione: si estingue con l'estinguersi del vettore in breve tempo.

Si tratta del solito "egoismo genetico". La necessità di propagarsi e durare. E' quello che fa dire ai parenti del padre che il bambino assomiglia tutto a lui. Per i parenti della madre assomilgia tutto a lei.

Il trucco (per l'epidemia) è quello di rendere compatibile sopravvivenza, velocità di propagazione e facilità di contagio in modo da propagarsi e durare il più a lungo possibile.

L'unica ipotesi di estinzione accertata è quella del vaiolo (ma alcuni ceppi sono conservati)

Considerate che la peste è ancora oloendemica (pochi casi ma sempre presenti) in alcune zone del pianeta.

Per una altra epidemia recente in Italia vedi in wikipedia: "Nel mese di luglio del 2007 il Ministero della Salute italiano dirama un comunicato che conferma un'epidemia di Chikungunya (la prima sul suolo europeo dall'individuazione del virus) nei paesi di Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna (ambedue in provincia di Ravenna e presso il confine con la provincia di Forlì-Cesena) e Bordighera. 130 i casi accertati, fra questi un anziano è deceduto, dopo un ricovero all'ospedale di Ravenna, con i sintomi ascrivibili alla malattia, ma non strettamente riconducibile al virus. Le prove di laboratorio hanno permesso di stabilire con certezza che si è trattato di Chikungunya trasmessa da Aedes albopictus, volgarmente conosciuta come zanzara tigre (vedi nei collegamenti esterni la documentazione a cura della Regione Emilia-Romagna). Responsabile della diffusione dell'infezione un immigrato indiano che in quel periodo si trovava nella zona dopo avere contratto la malattia nel suo paese natale. Tuttavia, il personale sanitario non esclude l'ipotesi che alcuni casi possano essersi diffusi per contagio interumano, in quanto un piccolo numero di contagiati aveva riferito di non avere subito (o quanto meno avvertito) punture della temibile zanzara.".

Saluti

Polemarco

P.S. ripeto l'ipotesi di stilare un elenco delle monete pestifere seguendo le rotte della peste partendo da un bell'aspro di Caffa (Crimea)

Modificato da Polemarco
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La formula matematica delle epidemie è:

R0 > 1

Dove R0 è la capacità del soggetto malato di infettarne altri: si ha epidemia quando il malato contagia più di una

persona.

R0 = C X B X D (dove quel B è in realtà un beta)

dove C sta per la frequenza di contatti idonei al contagio;

dove B sta per percentuale di contagio a contatto avvenuto;

dove D sta per la durata della contagiosità.

E' evidente che la quarantena/lazzaretto riduce C che è ridotta anche dal diradarsi dei contatti durante l'epidemia.

Per maggiori informazioni consiglio la lettura di "Epidemie, origini ed evoluzione" di Giovanni Rezza per i tipi di Carocci(€ 13).

Giovanni Rezza è Direttore del Dipartimento Malattie Infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità.

Nel suo libro ho letto che la cd peste di Atene (quella descritta da Tucidite) era moltoprobabilmente morbillo (meno probailmente:

vaiolo,febbre tifoide, tifo epidemico); quella Antonina (165 -180 d.c.) vaiolo. Non è detto cosa fosse la peste di Giustiniano (542-543

d.c.), dal tenore el testo si direbbe peste bubbonica. Mentre la peste ateniese sarebbe arrivata dall'Etiopia, le altre epidemie avebbero seguito la via della seta.

Saluti

Polemarco

Modificato da Polemarco
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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Il quesito posto da odjob è intrigante, probabilmente però non c'è una risposta univoca.

Credo che tutto debba partire per una riflessione conclusiva da questi dati : all'inizio del trecento in Europa vivevano circa settanta milioni di persone, cinquanta anni dopo, dopo la peste nera, erano circa cinquanta milioni, un secolo dopo erano appena trentacinque.

E' in questi tre numeri, che non lasciano dubbi di interpretazioni, che bisogna esaminare comunque il periodo finale del medioevo.

E allora si parla di cambiamenti demografici, crisi, depressione economica, di cambiamenti nella società, nelle stesse monete.

Di certo ci furono aspetti che hanno influito, la guerra dei cento anni, l'insicurezza politica, il fallimento di grandi banche, le guerre che bloccavano tutto, una recessione economica, certamente anche la diminuzione della popolazione.

Decadenza come molti sostengono, ma probabilmente anche le spinte conseguenti per i germogli di un cambiamento, le difficoltà stimolano i mercanti a rigenerarsi, a cercare altri sbocchi, a strutturare meglio le proprie aziende.

La società si evolve e nel contempo accellera la crisi del sistema economico feudale ; quindi dalla decadenza nascono i germogli di una nuova era, del capitalismo, della solidarietà, i nuovi mestieri, in un certo qual senso potremmo intravedere un nuovo progresso all'orizzonte.

Modificato da dabbene
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Buona serata

La moneta "principe" per quantità e diffusione fu senza dubbio il tornesello; ne posto una piccola carrellata, da Andrea Contarini e di seguito: Antonio Venier, Michele Steno, Tommaso Mocenigo.

Sono le prime monete che Venezia coniò per inondare i possedimenti greci e che andarono a sostituire i denari tornesi di ispirazione "franca" che in quei luoghi circolavano.

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saluti

Luciano

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In verità la peste non si diffonde inizialmente per terra ma per mare: le navi di Caffa arriveranno a Messina, Genova, sul litorale Toscano ed a Venezia. Nel 1348 a Marsiglia.

Polemarco

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  • 2 settimane dopo...

Discussione molto interessante.

Ci sono video,foto di quadri,foto di monete,pensieri,notizie storiche,approfondimenti su determinate tematiche relative alla peste.

Bravi,molto bravi

peppe

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grazie veramente a tutti per aver contribuito in questo post con segnalazioni, informazioni, dipinti e storia ragazzi, la vera storia con alcune citazioni alla numismatica, grazie davvero a tutti :)

Emiliano

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  • 1 anno dopo...

Ho letto che la peste attaccando maggiormente i porti bizantini ,dove risiedeva maggiormente l'esercito, favorì la conquista ,da parte di turchi, dei territori interni meno difesi e da ciò scaturì una delle cause del disgregamento dell'impero bizantino.

"Storia di Bisanzio"di Warren Treadgold http://www.lamoneta.it/topic/117871-in-questo-momento-sto-leggendo/page-3?hl=+cosa +state +leggendo

--Salutoni

-odjob

Modificato da odjob
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  • 3 settimane dopo...

è bene soffermarsi anche su questo aspetto:
L'idea, completamente assurda, che gli ebrei fossero i propagatori del contagio, venne spesso creduta e strumentalizzata
Soprattutto in Germania l'epidemia fu accompagnata da una gravissima persecuzione degli ebrei, probabilmente la più grave fino alla Shoah.Le persecuzioni degli ebrei vennero chiamate pogrom.

I pogrom ebbero inizio quando la popolazione esasperata individuò negli ebrei i colpevoli della catastrofe. Le autorità tentarono di arginare le violenze.Nel 1348 papa Clemente VI definiva "inconcepibili" le accuse che gli ebrei diffondessero la peste avvelenando i pozzi, poichè l'epidemia si estendeva anche dove c'erano ebrei, ed anch'essi finivano vittime del contagio.

Il papa invitava il clero a proteggere gli ebrei e vietò di uccidere ebrei senza processo e di saccheggiare le loro caseIl monito papale ebbe effetto solo ad Avignone, mentre ben poco contribuì altrove alla salvezza degli ebrei. La regina Giovanna I di Napoli nel maggio del 1348 diminuì i tributi che gli ebrei ,che vivevano nei suoi possedimenti francesi, le dovevano, per compensare le perdite dovute ai saccheggi subiti. Nel giugno dello stesso anno i funzionari della Regina vennero cacciati dalle città della Provenza, e da ciò si comprende anche la debolezza della tutela degli ebrei causata dalla perdita di autorità dei monarchi.

Nel 1348 in Savoia alcuni ebrei furono inquisiti poiché accusati di aver avvelenato fonti e pozzi,e, sotto tortura, avevano ovviamente ammesso questo reato. Questa confessione si diffuse rapidamente in tutta Europa, e scatenò un'ondata di violenze razziste,maggiormente in Alsazia, in Svizzera e in Germania.

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Supporter

Buona Domenica

Abbiamo capito che sulla peste, le sue cause ed i metodi di contagio i nostri avi brancolavano nel buio (come avrebbero potuto scoprire cose che vennero alla luce solo secoli dopo?) e non potendo rassegnarsi a questo, dovevano necessariamente trovare un colpevole.

Difficile dare la colpa "solo" alla punizione di Dio per i peccati che venivano fatti, ci voleva un colpevole veloce da trovare e da castigare; il "diverso" era un ottimo soggetto, soprattutto se già emarginato e, magari, con i soldi..... come gli ebrei.

saluti

luciano

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