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Monete e medaglie napoletane e siciliane dalle aste


Risposte migliori

Ho appena saputo i realizzi dell' asta Ranieri e noto con piacere che il mercato non solo tiene ma sembra godere di buona salute :)

Ne commenterò giusto qualcuna, lasciando poi ad altri amici ulteriori considerazioni.

Bel risultato raggiunto dal lotto 703 per la medaglia del 1702 in bronzo dorato (per il quale avevo offerto) che ha quasi raddoppiato la base ; dopo i fasti di nomisma tiene e si conferma ad un certo livello anche la 1799 per il ritorno a Napoli del lotto 1705 che raggiunge 750 euro ; prezzo di mercato confermato per l' assunzione al trono di Francesco I che anche se con colpetti al bordo quasi raddoppia con 450 euro ; presa benissimo la 1829 per il convegno di Grenoble (questa pensavo salisse di più) che realizza 900 euro ; quasi triplicati i realizzi della medaglia 1860 in bronzo dorato (Trifrisco) che mi tentava tantissimo per la conservazione eccelsa ; il lotto 1711 per l esilio di Pio IX a Gaeta nonostante fosse un BB chiude a 300 euro, e direi che non è nienter male!

La medaglia del 1825 in bronzo per l'assunzione al trono di Francesco I di Borbone non è rarissima ma è tra le più belle e significative medaglie napoletane, non dimentichiamo che talvolta le medaglie valgono per l'avvenimento oltre che per il modulo o la bontà artistica. Poi non era messa male, è vero che aveva qualche colpetto ma è pur vero che la base d'asta era bassissima.

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Ho appena saputo i realizzi dell' asta Ranieri e noto con piacere che il mercato non solo tiene ma sembra godere di buona salute :)

Ne commenterò giusto qualcuna, lasciando poi ad altri amici ulteriori considerazioni.

Bel risultato raggiunto dal lotto 703 per la medaglia del 1702 in bronzo dorato (per il quale avevo offerto) che ha quasi raddoppiato la base ; dopo i fasti di nomisma tiene e si conferma ad un certo livello anche la 1799 per il ritorno a Napoli del lotto 1705 che raggiunge 750 euro ; prezzo di mercato confermato per l' assunzione al trono di Francesco I che anche se con colpetti al bordo quasi raddoppia con 450 euro ; presa benissimo la 1829 per il convegno di Grenoble (questa pensavo salisse di più) che realizza 900 euro ; quasi triplicati i realizzi della medaglia 1860 in bronzo dorato (Trifrisco) che mi tentava tantissimo per la conservazione eccelsa ; il lotto 1711 per l esilio di Pio IX a Gaeta nonostante fosse un BB chiude a 300 euro, e direi che non è nienter male!

In effetti la medaglia di Trifrisco del 1860 è tra le più richieste ed ambite dai collezionisti di medaglie portative e faleristica in generale. Non dimentichiamo anche l'eccelsa conservazione e l'importanza storica della campagna militare risorgimentale che valorizza la medaglia. Essa venne coniata in 797 esemplari e la versione dorata è abbastanza rara, quindi i 1150 euro sborsati sono un ottimo investimento. Nell'asta NAC 47 realizzò 1300 + diritti, a mio parere questa di Ranieri andava presa fino a 1500 euro. ;) ;)

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Solita patacca postuma con la vita di Murat all'ultima artcoins roma... ma a che prezzo!!!!

Modificato da Eldorado
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Awards

La Murattiana per le bandiere alle legioni provinciali è autentica o postuma?

Ciao Mario, la medaglia 1806 di Murat per la distribuzione delle bandiere alle legioni provinciali e ' autentica.

Ti segnalo questo studio di Francesco di Rauso molto utile http://www.ilportaledelsud.org/med_murat_2.pdf

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Ciao Mario, la medaglia 1806 di Murat per la distribuzione delle bandiere alle legioni provinciali e ' autentica.

Ti segnalo questo studio di Francesco di Rauso molto utile http://www.ilportaledelsud.org/med_murat_2.pdf

Ciao Antonio, grazie per la segnalazione, ho già lo studio ma per comodità ho chiesto direttamente all'autore nel forum.. :rofl:

Che mi dite dell'altra di Murat con al rovescio gli eventi salienti della sua vita? era passata qualche tempo fa in un asta che non ricordo partendo da 100 euro e finita molto alta...

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Solita patacca postuma con la vita di Murat all'ultima artcoins roma... ma a che prezzo!!!!

La medaglia per Murat a mio parere non è una patacca. Qui si rischia di buttare il "bambino con l'acqua sporca"...

E' una medaglia commemorativa che ha sempre avuto mercato e sempre lo avrà... Ha sempre fatto bei prezzi, consiederato l'ampio modulo e la qualità. In una collezione murattina e di medaglie napoletane ci sta benissimo.

Tutte le placchette e medaglie commemorative di Murat hanno un loro mercato ed un valore.

Poi de gustibus... Le patacche però sono ben altre...

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La medaglia per Murat a mio parere non è una patacca. Qui si rischia di buttare il "bambino con l'acqua sporca"...

E' una medaglia commemorativa che ha sempre avuto mercato e sempre lo avrà... Ha sempre fatto bei prezzi, consiederato l'ampio modulo e la qualità. In una collezione murattina e di medaglie napoletane ci sta benissimo.

Tutte le placchette e medaglie commemorative di Murat hanno un loro mercato ed un valore.

Poi de gustibus... Le patacche però sono ben altre...

Grazie per il parere..

Hai qualche notizia in più su questa medaglia chiamiamola postuma e non "patacca", anni di coniazione etc, immagino sia francese, è contromarcata sul bordo?

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La medaglia per Murat a mio parere non è una patacca. Qui si rischia di buttare il "bambino con l'acqua sporca"...

E' una medaglia commemorativa che ha sempre avuto mercato e sempre lo avrà... Ha sempre fatto bei prezzi, consiederato l'ampio modulo e la qualità. In una collezione murattina e di medaglie napoletane ci sta benissimo.

Tutte le placchette e medaglie commemorative di Murat hanno un loro mercato ed un valore.

Poi de gustibus... Le patacche però sono ben altre...

Scusate il ritardo, vi rispondo volentieri, è una medaglia apocrifa e di fantasia che nulla ha a che vedere con il regno napoletano di Murat in quanto concepita ed ideata in un'epoca postuma alla caduta del regno, a onor del vero è stata anche omessa da Salvatore D'Auria nella sua opera insieme a tante altre tipologie fantasiose, indubbiamente è carina e scenografica, bella da mettere in collezione perchè riporta le gesta della vita del re, venne coniata a Parigi a partire dal 1840 (fino ai nostri giorni). Diciamo che commercialmente quelle ottocentesche valgono più di quelle attuali. Tutto qui.

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Scusate il ritardo, vi rispondo volentieri, è una medaglia apocrifa e di fantasia che nulla ha a che vedere con il regno napoletano di Murat in quanto concepita ed ideata in un'epoca postuma alla caduta del regno, a onor del vero è stata anche omessa da Salvatore D'Auria nella sua opera insieme a tante altre tipologie fantasiose, indubbiamente è carina e scenografica, bella da mettere in collezione perchè riporta le gesta della vita del re, venne coniata a Parigi a partire dal 1840 (fino ai nostri giorni). Diciamo che commercialmente quelle ottocentesche valgono più di quelle attuali. Tutto qui.

Sul sito porta erroneamente "coniata 1811" ovviamente non può essere visto che riporta la data di morte 1815... :rofl:

La medaglia è punzonata con il dito indicatore e CUIVRE quindi è stata coniata tra il 1845 e il 1860

Modificato da Eldorado
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Cito testualmente dal bel lavoro di @@francesco77

"Per una corretta classificazione delle medaglie napoletane di questo periodo andrebbero considerate a parte quelle “di fantasia” e quelle placchette uniface (immagini 2/9), coniate a Parigi dopo la caduta di Napoleone e fino a i nostri giorni, in un’epoca, quindi, non appartenente ai fatti per le quali dovevano essere coniate. I numerosi dubbi sull’epoca di coniazione di queste ultime sono menzionati già dal Siciliano, il quale afferma che non si ha alcuna notizia sull’incisione ed ubicazione dei conii di queste ultime. Alcune di queste, cito ad esempio quella uniface datata 1809 firmata dall’artista PAROY (immagine 2) (rif. Siciliano n° 27), erano già note nel 1840 in quanto presenti nel catalogo “Catalogue des médailles de l’historie numismatique de Napoleon” e su “Trésor de numismatique - Médailles de l’Empire Francais – Paris – 1840” e sicuramente coniate prima di questa data. Certe, invece, mi riferisco a quelle non presenti in questi due volumi sopra-citati, furono sicuramente ideate e coniate dopo il 1840 e comunque in entrambi i casi, per i sopra-citati motivi e nonostante abbiano un loro valore commerciale, sono state escluse oggettivamente nel 2006 da Salvatore D’Auria nella sua opera “Il Medagliere”. Ho riportato nelle immagini seguenti alcuni esemplari tra i più rappresentativi presenti sul mercato per dare un’idea di queste medaglie (immagini 2/9)."

La medaglia in questione ci sta in una collezione. Non è una patacca, è una coniazione postuma (in quanto non contemporanea al periodo murattiano) ma comunque ottocentesca. Esiste anche in argento.

Non sono state inserite da Salvatore D'auria in quanto come specifica l'autore stesso in introduzione, non si hanno notizie certe sulla coniazione. Ma non si sminuisce il loro valore e non si dice "patacche" o altro... O si fa ironia fuori luogo.

Sono riportate anche dal Siciliano nei Napoleondi.

Per tutti questi motivi, ribadisco il fatto che se ottocentesche, queste coniazioni sono degne di nota e a mio parere trovano perfetta collocazione in collezione.




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Scusate il ritardo, vi rispondo volentieri, è una medaglia apocrifa e di fantasia che nulla ha a che vedere con il regno napoletano di Murat in quanto concepita ed ideata in un'epoca postuma alla caduta del regno, a onor del vero è stata anche omessa da Salvatore D'Auria nella sua opera insieme a tante altre tipologie fantasiose, indubbiamente è carina e scenografica, bella da mettere in collezione perchè riporta le gesta della vita del re, venne coniata a Parigi a partire dal 1840 (fino ai nostri giorni). Diciamo che commercialmente quelle ottocentesche valgono più di quelle attuali. Tutto qui.

Ciao Michelangelo, infatti sottoscrivo ciò che ho già scritto in qualche mio precedente studio ed in questo mio intervento ........... potrai notare che, anche se medaglie non concepite nell'epoca loro, andrebbero comunque messe in collezione e pagate in base ad un loro giusto valore commerciale ............. se parlo di valore commerciale vuol dire che non sono patacche senza valore. Sei d'accordo?

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Ciao Michelangelo, infatti sottoscrivo ciò che ho già scritto in qualche mio precedente studio ed in questo mio intervento ........... potrai notare che, anche se medaglie non concepite nell'epoca loro, andrebbero comunque messe in collezione e pagate in base ad un loro giusto valore commerciale ............. se parlo di valore commerciale vuol dire che non sono patacche senza valore. Sei d'accordo?

Certo sono d'accordo al 100% ;)

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Michelangelo, visto che la prendi a cuore e ci tieni ti dico che rispetto la tua opinione ma ovviamente non la condivido.

La mia opinione è che sia una medaglia di fantasia, coniata in francia da almeno 25 anni dopo la morte di Murat fino ai giorni nostri e sempre a mio personalissimo e fallibilissimo giudizio non ha nessun valore storico.

Per quanto riguarda il valore economico quello sta al mercato, come del resto qualsiasi bene, se c'è richiesta, ha un valore.

Tanto per intenderci le riconiazioni ufficiali delle medaglie esistenti fatte in francia con le varie contromarche le considero ne più ne meno delle curiosità, ripeto è la mia opinione.

Per il resto nel post #309 ho corretto la mia affermazione per rispetto dei collezionisti che ce l'hanno, dicendo "chiamiamola postuma e non patacca" forse non l'hai notato e insisti a tornare sul punto e a questo punto non comprendendo il perchè ti dico che se la mia ironia è fuori luogo o in luogo specie nel forum delle napoletane dove l'ironia è sempre ben accetta, non sta a te giudicarlo.

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Awards

Francesco .... eccola qui. :blum:


Medaglia a firma del fiammingo Conrad Heinrich Kuchler.

L'arte dei fiamminghi è caratterizzata dalla ricchezza dei dettagli così come avveniva in pittura con i capolavori a olio.


Fondi a specchio

Diametro mm 48,2

Peso g 64,4


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Modificato da Sanni
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Francesco .... eccola qui. :blum:
Medaglia a firma del fiammingo Conrad Heinrich Kuchler.
L'arte dei fiamminghi è caratterizzata dalla ricchezza dei dettagli così come avveniva in pittura con i capolavori a olio.
Fondi a specchio
Diametro mm 48,2
Peso g 64,4

Conservazione straordinaria, se l' hai presa ti faccio i miei complimenti!

Proviene da qualche asta?

Ciaoo :)

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Francesco .... eccola qui. :blum:
Medaglia a firma del fiammingo Conrad Heinrich Kuchler.
L'arte dei fiamminghi è caratterizzata dalla ricchezza dei dettagli così come avveniva in pittura con i capolavori a olio.
Fondi a specchio
Diametro mm 48,2
Peso g 64,4

Eccellente medaglia! Complimenti sinceri Sanni! Anche questa è fondo specchio ma di colorazione rosso chiaro, faccio notare che entrambe hanno, chi più e chi meno, le stesse e identiche piccole escrescenze di metallo sul bordo.

post-8333-0-84057600-1367397861_thumb.jp

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Eccellente medaglia! Complimenti sinceri Sanni! Anche questa è fondo specchio ma di colorazione rosso chiaro, faccio notare che entrambe hanno, chi più e chi meno, le stesse e identiche piccole escrescenze di metallo sul bordo.

Francesco, mi fai vedere anche il rovescio della Tua meraviglia?

@@gionni980

Sì ... da asta.

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Francesco, mi fai vedere anche il rovescio della Tua meraviglia?

@@gionni980

Sì ... da asta.

http://www.ilportaledelsud.org/images/monete/ab001r.jpg

Ecco, non riesco a trovare l'immagine in archivio, anche sul bordo del rovescio vi sono piccole escrescenze di metallo che sulla tua sono meno accentuate.

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Gent.mo Michelangelo sono d'accordo con te!

Cito testualmente dal bel lavoro di @@francesco77

"Per una corretta classificazione delle medaglie napoletane di questo periodo andrebbero considerate a parte quelle “di fantasia” e quelle placchette uniface (immagini 2/9), coniate a Parigi dopo la caduta di Napoleone e fino a i nostri giorni, in un’epoca, quindi, non appartenente ai fatti per le quali dovevano essere coniate. I numerosi dubbi sull’epoca di coniazione di queste ultime sono menzionati già dal Siciliano, il quale afferma che non si ha alcuna notizia sull’incisione ed ubicazione dei conii di queste ultime. Alcune di queste, cito ad esempio quella uniface datata 1809 firmata dall’artista PAROY (immagine 2) (rif. Siciliano n° 27), erano già note nel 1840 in quanto presenti nel catalogo “Catalogue des médailles de l’historie numismatique de Napoleon” e su “Trésor de numismatique - Médailles de l’Empire Francais – Paris – 1840” e sicuramente coniate prima di questa data. Certe, invece, mi riferisco a quelle non presenti in questi due volumi sopra-citati, furono sicuramente ideate e coniate dopo il 1840 e comunque in entrambi i casi, per i sopra-citati motivi e nonostante abbiano un loro valore commerciale, sono state escluse oggettivamente nel 2006 da Salvatore D’Auria nella sua opera “Il Medagliere”. Ho riportato nelle immagini seguenti alcuni esemplari tra i più rappresentativi presenti sul mercato per dare un’idea di queste medaglie (immagini 2/9)."

La medaglia in questione ci sta in una collezione. Non è una patacca, è una coniazione postuma (in quanto non contemporanea al periodo murattiano) ma comunque ottocentesca. Esiste anche in argento.

Non sono state inserite da Salvatore D'auria in quanto come specifica l'autore stesso in introduzione, non si hanno notizie certe sulla coniazione. Ma non si sminuisce il loro valore e non si dice "patacche" o altro... O si fa ironia fuori luogo.

Sono riportate anche dal Siciliano nei Napoleondi.

Per tutti questi motivi, ribadisco il fatto che se ottocentesche, queste coniazioni sono degne di nota e a mio parere trovano perfetta collocazione in collezione.




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