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Premio Nobel per la Pace all'Unione Europea


Don Corleonem

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video:

http://video.repubblica.it/mondo/il-nobel-per-la-pace-all-unione-europea/107583/105963

la motivazione ufficiale:

http://www.nobelpriz...2012/press.html

il testo è in inglese.... di seguito vi do una traduzione (pessima) in italiano fatta attraverso il traduttore di google.

Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso che il Nobel per la Pace per il 2012 è da attribuire a l'Unione europea (UE). L'Unione ei suoi predecessori hanno per oltre sei decenni hanno contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa.

Nel periodo fra le due guerre, il Comitato norvegese per il Nobel ha diversi premi a persone che cercavano la riconciliazione tra la Germania e la Francia. Dal 1945, che la riconciliazione è diventato una realtà. La sofferenza terribile nella seconda guerra mondiale ha dimostrato la necessità di una nuova Europa. Nel corso di un periodo di 70 anni, la Germania e la Francia aveva combattuto tre guerre. Oggi la guerra tra la Germania e la Francia è impensabile. Questo dimostra come, attraverso sforzi ben mirati e con la costruzione di fiducia reciproca, nemici storici possono diventare stretti partner.

Nel 1980, la Grecia, la Spagna e il Portogallo hanno aderito all'UE. L'introduzione di democrazia è una condizione per la loro adesione. La caduta del muro di Berlino ha all'UE possibile per alcuni paesi dell'Europa centrale e orientale, aprendo così una nuova era nella storia europea. La divisione tra Oriente e Occidente è in gran parte stato portato a termine, la democrazia è stata rafforzata; molti conflitti su base etnica nazionali sono state risolte.

L'ammissione della Croazia come membro l'anno prossimo, l'apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro, e la concessione dello status di candidato alla Serbia tutta rafforzare il processo di riconciliazione nei Balcani. Negli ultimi dieci anni, la possibilità di adesione per la Turchia ha anche avanzato la democrazia ei diritti umani in quel paese.

L'UE è attualmente in fase di gravi difficoltà economiche e forti tensioni sociali. Il Comitato Nobel norvegese intende concentrarsi su ciò che vede come risultato più importante dell'Unione europea: la lotta di successo per la pace e la riconciliazione e per la democrazia ei diritti umani. La parte di stabilizzazione svolto dall'UE ha contribuito a trasformare la maggior parte d'Europa da un continente di guerra a un continente di pace.

Il lavoro della UE rappresenta "fraternità tra le nazioni", e costituisce una forma di "congressi di pace" a cui Alfred Nobel si riferisce come criteri di premio per la pace nel 1895 la sua volontà.

Oslo, 12 Ott 2012

Modificato da Don Corleonem
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interessante l'analisi letta su repubblica.it

Norvegia: congratulazioni, ma il nostro ingresso non è in agenda.

Ad attribuire il premio all'Europa è stato un Paese che finora ha deciso di rimanerne fuori. E se i membri Comitato norvegese hanno votato il riconoscimento all'unanimità, i loro concittadini sono rimasti sempre stati divisi sulla questione e in due referendum, nel 1972 e nel 1994 hanno votato contro l'adesione all'Ue. Dal premier norvegese Jens Stoltenberg sono arrivate congratulazioni alla Ue, ma l'ingresso nell'Unione, ha ribadito, "non è nell'agenda di Oslo". Felicitazioni, quindi, ma strettamente separate dalle relazioni tra Ue e Norvegia.

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Io credo che, visto come va il mondo, il premio Nobel sia ormai obsleto; nacque in un altro periodo storico, di cui oggi è rimasto ben poco!

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Mi sembra il solito premio "politico", sullo stile di quello dato ad Obama, sempre per la pace.

Il bombardamento della Libia l'ho trovato molto poco conciliante da parte di alcuni membri della UE, Italia in testa...

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Se vado con la mente al passato, non ricordo un periodo così lungo di pace fra le nazioni che fanno ora parte dell'Unione Europea. Se fossimo stati divisi un bel po' di sofferenze ce le saremmo date. Sono quindi d'accordo sulla scelta e orgoglioso in quanto cittadino dell'Unione.

Arka

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Se vado con la mente al passato, non ricordo un periodo così lungo di pace fra le nazioni che fanno ora parte dell'Unione Europea. Se fossimo stati divisi un bel po' di sofferenze ce le saremmo date. Sono quindi d'accordo sulla scelta e orgoglioso in quanto cittadino dell'Unione.

Arka

esattamente il mio parere. Congratulazioni a mezzo miliardo di persone

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Se vado con la mente al passato, non ricordo un periodo così lungo di pace fra le nazioni che fanno ora parte dell'Unione Europea. Se fossimo stati divisi un bel po' di sofferenze ce le saremmo date. Sono quindi d'accordo sulla scelta e orgoglioso in quanto cittadino dell'Unione.

Arka

credo che il lungo periodo di pace (che coincide in larghissima parte con la Guerra Fredda...) sia da attribuirsi più al fatto che l'Europa è stata divisa dopo la seconda Guerra Mondiale in due sfere d'influenza dalle due superpotenze che si bilanciavano a vicenda a suon di postazioni nucleari tattiche, piuttosto che da un Unione Europea che, per decenni, è stata solo un insieme di paesi sconfitti e, oggi che si è quasi costituita in Leviatano, è ancora per lo più assente sul panorama internazionale, inutile e snobbata.

La già citata vicenda libica ( ma non solo) lo dimostra ampiamente, credo.

Modificato da Druso Galerio
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La Francia era una vincitrice e si uni alla Germania sconfitta proprio per evitare una nuova tragedia.

La divisione in blocchi era una cosa completamente diversa, che con la pace non ha nulla a che vedere. Se fosse scoppiata una guerra nazioni come la Polonia, l'Ungheria, la Cecoslovacchia si sarebbero immediatamente rivoltate contro i Russi. E forse anche gli altri...

Arka

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La Francia è stata "un' abusiva" fra i vincitori: dimezzata per via di Vichy, è stata inserita fra le potenze vincenti per lo stesso motivo per cui la Germania- sconfitta- non fu ulteriormente punita dopo la guerra come alcuni intendevano fare, e cioè la convenienza geopolitica: negli Stati Uniti, propaganda a parte, si sapeva benissimo che la fine del conflitto contro la Germania era solo una tappa che avrebbe avvicinato il confronto con l'Unione Sovietica.

I Paesi europei cercarono soluzioni comuni per due motivi: 1) le distruzioni materiali dopo la guerra erano tali che l'unione di certe risorse era indispensabile per la sopravvivenza 2) la pressione degli Stati Uniti che intendevano erigere un bastione di difesa da un' URSS aggressiva e potente.

Non è che possiamo prendere per buoni come fondamenti di un'analisi storica elementi come le dichiarazioni di principio dei trattati. Anzi! Allora come oggi la "fratellanza europea" era ben là da essere raggiunta.

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Appena terminata la guerra fredda, è scoppiato il conflitto fra Corazia e Serbia; durante la guerra fredda fra Grecia e Turchia (entrambi alleati USA, quindi la divisione in blocchi non regge, come unica motivazione, secondo me); nessun conflitto ha visto fonteggiarsi due paesi dell'UE...

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@ Druso Galerio

Eppure, avendo girato l'Europa per vari decenni, Ti assicuro che adesso la coscienza europea è enormemente più alta. Gli USA non parteciparono agli inizi della CECA e dell'EURATOM. E' stata proprio la volontà di alcuni europei illuminati a volerla. E non erano certo organismi contro il blocco sovietico. Per quello c'era la NATO, ben altra cosa.

Arka

Modificato da Arka
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Tenuto conto della situazione all'epoca, dubito che i governi europei, illuminati o meno, potessero metter sù certe iniziative senza almeno il tacito consenso statunitense. E proprio perchè c'era la Nato...ricordiamoci che all'epoca certi stati, alla luce della situazione postbellica, non è che avessero una sovranità poi così salda, specie in simili campi (e l'Italia ne è un buon esempio).

Lungi da me - sia chiaro - interpretare le origini del progetto Europeo esclusivamente in questo senso. Però lo scenario in cui è nato può davvero spiegarci molte cose, diversamente da certe riscostruzioni abbastanza agiografiche.

Non parliamo poi della bontà o meno della "luce" che ha splenduto su quei progetti, i cui fini e risultati sono decisamente opinabili.

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Lo scenario che ha dato base alla nascita delle nuove convergenze europee (inizialmente nei settoti dell'energia) è diverso da quello descritto sopra. Anzi la nascita di una unione europea è sempre stata vista dagli USA come potenzialmente pericolosa per la loro leadership mondiale. Comunque ci sono moltissimi libri sull'argomento e ne consiglio vivamente la lettura.

Arka

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