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Risposte migliori

Inviato

Salve, vi posto il link di questa moneta nella sezione "conservazione e restauro"

Opinioni?


Inviato

sei riuscito ad assegnargli un numero di ric ?

dal ritratto rozzo , le legende scorrette e la figura al rovescio strana con legende senza senso potrebbe essere un imitativa barbara (nel vero senso della parola) ne ho un paio di marco aurelio che avevo postato

secondo me potrebbe ricondursi ad una qualche proto monetazione di qualche stato barbaro che si stava formando in quel tempo , (fine II secolo) magari nella dacia abbandonata e appena occupata dai goti


Inviato

Interessante...

La legenda al dritto appare ...O(?)SPIVSAVG... il RIC non riporta su nessuna emissione di Antonino Pio la sequenza PIVSAVG (tipica invece dei Severi, Gordiano III e Massimino I), ma solo AVGPIVS.

Anche la posizione di questa parte di legenda mi sembra piuttosto anomala.

Lo stile dei caratteri è piuttosto rozzo e irregolare nelle dimensioni.

Lo stile del ritratto ha qualcosa che non mi convince, così come la Britannia.

Manca la linea dell'esergo sotto la Britannia.

Tutto ciò mi fa pensare che potrebbe trattarsi di un'imitativa o di un falso d'epoca, non sarebbe la prima.

http://www.lamoneta....e__hl__antonino

Quanto pesa?

sei riuscito ad assegnargli un numero di ric ?

No. Quella legenda al dritto non c'è.

L'unica che si avvicina è l'asse 934, con ANTONINVSAVGPIVSPPTRPXVIIII.

Il peso di 8g mi sembra basso per un asse del periodo.

Per comodità aggiungo le immagini della moneta "incriminata"

post-18735-0-64240300-1349694959_thumb.jpost-18735-0-60026100-1349694969_thumb.j


Inviato

"The careless striking and British provenance of many examples of this type seems to indicate that such specimens may have been struck in the island province, perhaps in the region of the northern frontier."

Roman Coins and Their Values by David R. Sear


Inviato

e` un imitativa allora

facile che fossero usate come monete di scambio con i picti oppure che fossero protomonete picte

se vengono da qui allora di sicuro ci sara qualche studio o qualche riferimento bibiliografico


Inviato (modificato)

Io l'ho acquistata in Gran Bretagna; per cortesia, Exergus, potresti darmi il riferimento preciso alla pagina del SEAR? Io ne ho una copia in PDF grafico (fotocopie fatte alla scansione) che quindi non consente la ricerca automatica del testo ed è sempre un problema sfogliarlo foglio a foglio. Grazie

Modificato da URIANO

Inviato

Per completezza, la moneta pesa esattamente 8,2 gr. e ha un diametro di 26 mm.


Inviato

Ciao,

a mio modesto parere è un'imitativa, in base a caratteristiche stilistiche di ritratto, iconografia al rovescio e delle legende. Anche i caratteri delle lettere sono grossolani, difformi dalle emissioni imperiali.

Dall'aspetto ti avrei detto a prima vista ottenuta per fusione ma in questo caso la legenda corrisponderebbe.

Chi l'ha prodotta? "Barbari" locali? Militari romani di stanza? Dall'inversione della legenda direi più probabile i primi... un "romano" avrebbe probabilmente copiato la legenda corretta.

Moneta indubbiamente interessante.

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

l attribuzione ai picti o ad altre tribu non romane di questa moneta sarebbe molto importante

visto che e` di queste parti avete controllato referenze , studi e musei (tipo il british) di sicuro ci sara scritto qualcosa.

io personalmente e` la prima che vedo di imitativa britannica


Inviato

Salve.

Al R/ leggo l'inizio della legenda: BRIT...

Credo che si possa ricondurre ad una imitativa, se di ciò si tratta, ispirata ad una tipologia simile:

Antoninus Pius (138-161) AE As, Rev Britannia seated left on rock (S4296).

post-24898-0-12843600-1349718624_thumb.j


Inviato

In effetti all'inizio pensavo che fosse proprio questa, visto che gli unici elementi visibili erano le rocce e la gamba; gli elementi di diversità sono iniziati dopo, a cominciare dal braccio disteso, invece che ripiegato sotto al mento, e poi quelle lettere fuori posto della legenda al dritto. Altro elemento di perplessità era il sottopeso della moneta, rispetto a tipologie simili. Non avevo idea che potessero esistere di simili imitativi e per lo stile abbastanza canonico della moneta mai avrei preso in considerazione un'ipotesi simile; sarebbe finito in collezione come uno degli assi di Antonino Pio celebrante la Britannia unlisted. Ringrazio, quindi, veramente tutti gli intervenuti per le cose che mi hanno insegnato e per gli utili suggerimenti. In questo momento la moneta (devo dire molto meglio in mano che in foto) è a bagno in benzotriazolo. La lascero questa notte, in seguito conto di procedere ad una serie di bagni e asciugature all'aria per cercare di imbrunire qualche piccolo punto di metallo (inevitabile, visto lo stato in cui era), successivamente cera microcristallina. Saluti


Inviato

io personalmente e` la prima che vedo di imitativa britannica

Dipendi cosa intendi con il termine... ci sono moltissime imitative di Claudio (I) che è stato supposto siano di imitazione britannica locale o più probabilmente emesse dalle legioni di stanza nel periodo immediatamente post-conquista...

Ciao

Illyricum

:)


Inviato

Personalmente conoscevo solo le imitative di Claudio I, con la Minerva, che sono abbastanza comuni sul mercato inglese.


Inviato

Io mi ero incaponito sui sesterzi Spes e ce ne sono abbastanza.

Da qui stavo iniziando delle ricerche biblio che riprenderò in un secondo tempo.

In effetti, le Minerva son molto comuni...

Ciao

Illyricum

;)


Inviato

qui c e`da controllare la letteratura

ripeto se viene dallo UK qualche tipo di attribuzione per queste imitative dovrebbe esser stata fatta


Inviato (modificato)

Considerando che la sequenza PIVSAVG inizia di fatto con i Severi, circa 30 anni dopo Antonino Pio, non potrebbe essere una moneta in qualche modo contaminata da elementi decorativi primigeni (la Britannia, elemento fortemente simbolico per quella provincia, una delle poche che fosse all'epoca personalizzata e quindi suggestiva anche per i locali) ed elementi contemporanei (la legenda)? Oltretutto le (poche) lettere al dritto che precedono la stringa incriminata non hanno nulla che possa richiamare il vecchio nome di Antoninus, per cui se qualcuno avesse dovuto copiare le lettere della legenda avrebbe potuto farlo con una moneta a lui contemporanea. In pratica non sarebbe possibile ipotizzare una collocazione più prossima alla fine del secondo secolo che alla metà dello stesso? Questa è comunque la moneta nella sua veste definitiva, ancora non cerata. Un saluto a tutti

post-23225-0-94619200-1349781700_thumb.j

Modificato da URIANO

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