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IGNORED

PRIMA/DOPO - ASSE DI ANTONINO PIO


Risposte migliori

Salve a tutti

da un pò di tempo sto lavorando ad un asse di Antonino Pio, con al rovescio la Britannia; ve lo posto (anche se ha bisogno ancora di un pò di lavoro) perchè non riesco a resitere ad una curiosità che è nata nel momento in cui ho riportato alla luce una parte della legenda del dritto; la moneta dovrebbe essere una asse battuto attorno al 155 celebrante la costruzione del nuovo vallo; asse e dupodio di questo tipo sono RIC 930 e RIC 934; in entrambi i casi la mia moneta non corrisponde, nella figura del rovescio, a tutto ciò che ho potuto vedere in rete; nella maggior parte dei casi la Britannia presenta il braccio destro ripiegato sotto il mento, mentre nella mia moneta appare disteso come a tenere uno stendardo o una piccola vittoria, come appare nel sesterzio RIC 754. Comunque la questione vera non è questa, la questione vera attiene alla legenda del dritto: è evidente la scritta ......PIVS AVG mentre in tutte le monete che ho potuto vedere di Antoniono Pio questa parte della legenda recita AVG PIVS. Ho fatto una ricerca e ho visto che, ad esempio, anche il sito WILDWINDS pur riportando nella parte testuale legende del tipo PIVS AVG, andando a verificare sulla moneta corrispondente, nella parte iconografica, si scopre che la legenda, nella realtà, è AVG PIVS. Qualcuno sa darmi qualche spiegazione in merito alla sequenza di questi epiteti.

Entrando nel dettaglio del restauro, considerando che sono partito da un crostone di cuprite, il risultato finale, per quanto ancora incompleto, mi sembra soddisfacente. In qualche punto ho dovuto forzare, ma nel complesso i ripetuti passaggi in acqua demineralizzata e l'ablatore ad ultrasuoni, mi hanno consentito di portare in luce particolari nascosti che mi hanno consentito di individuare quanto meno la moneta, acquistata,di fatto, senza saperne nulla (in asta a pochissimo), solo per fare pratica di pulizia. Come al solito i commenti e i consigli sono i benvenuti, soprattutto rispetto allo stadio di pulizia; io vorrei fermarmi ma è come se alcune forme fossero poco definite; il rischio è imbattermi in irregolarità del metallo madre e di scoprirlo. Grazie a tutti...vi invio il prima. Uriano

ant1.tiff

Modificato da URIANO
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..in effetti ci ho lavorato ancora un pò; ad esempio quella piega sulla schiena della Britannia, che sembrava un elemento della figura, era in effetti una concrezione (purtroppo non riesco a trovare una figura di riferimento integra, se qualcuno mi segnalasse qualche immagine gli sarei grato); l'ho asportata con attenzione e ho portato in luce la splendida sinuosità della schiena e i fianchi stretti. Ho assottigliato e messo in maggior risalto anche il il braccio teso, che era poco definito a livello della mano, e ho lavorato anche sulle gambe e sulla zone dell'inguine. In pratica c'è ancora da fare. Non so se riempire o meno quella cavità che si nota a livello del polpaccio; non vorrei usare resine e stucchi complicati (bicomponenti e cose varie); mi chiedevo (domanda per gli esperti) se utilizzando un impasto di polvere di cuprite e vinavil si poteva ottenere un risultato decente (un pò come si fa per turare i buchi del legno). Per me potrebbe restare anche così. Ciao e grazie

Modificato da URIANO
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Interessante...

La legenda al dritto appare ...O(?)SPIVSAVG... il RIC non riporta su nessuna emissione di Antonino Pio la sequenza PIVSAVG (tipica invece dei Severi, Gordiano III e Massimino I), ma solo AVGPIVS.

Anche la posizione di questa parte di legenda mi sembra piuttosto anomala.

Lo stile dei caratteri è piuttosto rozzo e irregolare nelle dimensioni.

Lo stile del ritratto ha qualcosa che non mi convince, così come la Britannia.

Manca la linea dell'esergo sotto la Britannia.

Tutto ciò mi fa pensare che potrebbe trattarsi di un'imitativa o di un falso d'epoca, non sarebbe la prima.

http://www.lamoneta....e__hl__antonino

Quanto pesa?

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Pesa circa 8 grammi, ed in effetti è sottopeso rispetto agli assi e i dupodi similari che ho potuto osservare, tuttavia lo stile sembra abbastanza canonico (soprattutto sul dritto, il ritratto di Antonino Pio mi sembra giusto) anche se soprattutto la parte superiore della Britannia e la non armonia delle lettere della leggenda (ed anche la posizione "sbagliata" di quella parte) lascia perplessi; non ho conoscenza dei falsi e degli imitativi d'epoca (al contraio degli imitativi radiat) per cui non saprei dire; tuttavia, scorrendo i link di richiamo nel tuo messaggio, lo stile appare enormemente più in linea con le emissioni ufficiali, rispetto agli imitativi che vengono lì mostrati.

Modificato da URIANO
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Ho messo il link alla discussione nella sezione "imperiali" per dare maggiore visibilità e sentire altri pareri.

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Immagino che tu sia intervenuto solo meccanicamente? I segni meccanici sono piuttosto evidenti in alcuni tratti ma comunque hai già ottenuto un buon risultato.

Hai stabilizzato la patina? Al rovescio vedo un possibile punto di partenza per fenomeno di pitting in basso a sx.

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@centurioneamico

Ho lavorato con ago in punta e ablatore; tra una seduta e l'altra la moneta è stata sottoposta a bagni in acqua demineralizzata, per stabilizzarla; in qualche punto ho anche utilizzato un grattabugie in modo molto delicato. Infine la moneta è stata tenuta in benzotriazolo per una notte ed al momento, prima di sottoporla a ceratura, è in osservazione. Questo è il lavoro finito, si potrebbe ancora continuare in qualche punto, ma sono soddisfatto così, soprattutto ora che è stata identificata come un probabile imitativo liminare. Purtroppo la moneta era in condizioni pessime e qualche punto, nonostante la grande attenzione, è stato portato troppo in luce. Ci vuole ancora molta pratica prima di avvicinarsi al risultato di quello stupendo Caligola. Ciao

post-23225-0-96963400-1349946755_thumb.j

Modificato da URIANO
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@@URIANO mi ha sempre interessato il trattamento al benzotrazolo. Ho letto tantissimo su questo procedimento, ma a parte il fatto che si tratta comunque di una sostanza tossica, che immagino vada quindi manipolata con estrema cautela e con adeguati mezzi di protezione, mi sono sempre chiesto in che modo viene smaltito.

Insomma, dove lo buttate il benzotriazolo a fine trattamento?!?

Modificato da providentiaoptimiprincipis
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@@URIANO mi ha sempre interessato il trattamento al benzotrazolo. Ho letto tantissimo su questo procedimento, ma a parte il fatto che si tratta comunque di una sostanza tossica, che immagino vada quindi manipolata con estrema cautela e con adeguati mezzi di protezione, mi sono sempre chiesto in che modo viene smaltito.

Insomma, dove lo buttate il benzotriazolo a fine trattamento?!?

Per fortuna io lavoro nel campo della ricerca e produco già di mio rifiuti speciali; utilizzo quindi un servizio di smaltimento ad hoc. Mi rendo comunque conto che la questione è sostanziale, non so quante persone, che non hanno queste possibilità, privatamente, seguano protocolli di smaltimento adeguati alla tossicità della sostanza; ho paura che molti, non avendo alternative, utilizzino le vie brevi. Purtroppo il sistema è tale da rendere assolutamente problematiche adeguate alternative; a chi si rivolge un privato cittadino che ha bisogno di smaltire qualche decilitro di una qualsiasi sostanza, non dico il benzotriazolo, ma che so, ad esempio, mezzo litro di acquaragia che è servita per pulire un pennello, senza contribuire a sporcare il mondo ancora di più? Io personalmente non saprei! Per questo (consentitemi questa divagazione) io credo sarebbe opportuno, così come è stato fatto per alcuni prodotti (come le pile, gli oli usati ecc.) imporre ad ogni centro commerciale di mettere a disposizione per i propri clienti un servizio di raccolta di rifiuti specili relativi a sostanze tossiche in vendita in quel centro. Mi rendo conto della difficoltà della cosa ed anche, soprattutto, che un tale servizio si presterebbe ad essere in qualche modo tassato. Purtroppo bisognerebbe ribaltare i termini della questione e considerare politiche che incentivino, premiandoli, comportamenti corretti in campo ambientale....un pò come quello che accade in molti paesi del nord-europa o negli stati uniti, dove se tu riporti un tot di bottiglie di plastica o di lattine vuote in un centro di raccolta o in un'apposita macchina, che le accetta, ricevi un bonus; in Cina il problema della plastica abbandonata è tale che da un pò di tempo il governo paga la gente che la raccoglie per strada e la porta nei centri di smaltimento. Se si considerassero le spese indotte dal danno ambientale conseguente l'immissione di sostanze iquinanti nell'ambiente e si dirottassero parte di queste cifre nel favorire e stimolare corrette politiche di smaltimento ne guadagneremmo tutti in salute e spese per rimediare a tali danni; se sia il commerciante che funge da collettore, che il cittadino che utilizza quel servizio ricevessero un incentivo, io sono convinto che la spesa complessiva, per la collettività, sarebbe enormemente inferiore alle spese di risanamento. Non vorrei andare sul filosofico ma, come recita la convenzione di Washington del 1965, noi abbiamo l'obbligo morale di lasciare ai nostri figli, e alle generazioni che seguiranno, un Mondo quantomeno non più sporco di quello che abbiamo trovato, possibilmente più pulito, aggiungo io! Saluti

post-23225-0-39011500-1350379519_thumb.j

Modificato da URIANO
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@@URIANO hai perfettamente centrato il discorso!

Si tratta di una sostanza assolutamente tossica, che ha un impatto ambientale se non smaltita adeguatamente.

Non vorrei che essendo di così facile reperibilità ed anche a buon mercato eventuali utenti mettessero in secondo piano la priorità dello smaltimento.

Personalmente non sono un ecologista accanito, mi reputo un cittadino attento all'ambiente in cui vive e non mi sognerei mai, per avere una moneta ben pulita, di buttare anche le poche gocce utilizzate nello scarico del bagno o del magazzino.

Proprio per questo chiedevo, a te così come agli altri data la vostra conoscenza, se vi erano dei mezzi di smaltimento appositi a cui potesse accedere qualunque privato cittadino e purtroppo mi aspettavo proprio questa risposta negativa.

Quindi mi vorrei permettere di dare un consiglio a tutti quelli che utilizzano in modo "privato" il benzotriazolo così come ogni altra sostanza chimica tossica: Non smaltitela per le vie brevi!! chiedete a qualche laboratorio chimico di farvi la cortesia di smaltirlo per voi ed in modo adeguato! Avrete così monete ben pulite ed un ambiente sano e soprattutto avrete la coscienza serena!

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@@URIANO hai perfettamente centrato il discorso!

Si tratta di una sostanza assolutamente tossica, che ha un impatto ambientale se non smaltita adeguatamente.

Non vorrei che essendo di così facile reperibilità ed anche a buon mercato eventuali utenti mettessero in secondo piano la priorità dello smaltimento.

Personalmente non sono un ecologista accanito, mi reputo un cittadino attento all'ambiente in cui vive e non mi sognerei mai, per avere una moneta ben pulita, di buttare anche le poche gocce utilizzate nello scarico del bagno o del magazzino.

Proprio per questo chiedevo, a te così come agli altri data la vostra conoscenza, se vi erano dei mezzi di smaltimento appositi a cui potesse accedere qualunque privato cittadino e purtroppo mi aspettavo proprio questa risposta negativa.

Quindi mi vorrei permettere di dare un consiglio a tutti quelli che utilizzano in modo "privato" il benzotriazolo così come ogni altra sostanza chimica tossica: Non smaltitela per le vie brevi!! chiedete a qualche laboratorio chimico di farvi la cortesia di smaltirlo per voi ed in modo adeguato! Avrete così monete ben pulite ed un ambiente sano e soprattutto avrete la coscienza serena!

Non si tratta di essere ecologisti accaniti; personalmente non mi considero tale e non condivido certe forme estreme di ecologismo. Purtroppo come qualsiasi specie sulla Terra siamo costretti ad usarla e come tale ad avere sull'ambiente un impatto che è diretta funzione delle nostre capacità di utilizzo. Purtroppo queste capacità sono oggi tali da non consentire ai normali processi naturali di "ripristino" di avere il tempo di assorbire questo impatto. Noi possiamo favorire questa capacità dell'ambiente attraverso comportamenti quotidiani e comportamenti di sistema; sfortunatamente sia gli uni che gli altri sono "costosi" e consideriamo ANCORA CONVENIENTE curare piuttosto che prevenire. Non ci aiuta neanche la nostra durata biologica come individui...cosa volete che ci freghi di ciò che succederà tra 50 o 100 anni,non ci saremo più....per questo è importante fare appello all'etica, a quel senso di responsabilità che ci guida nel quotidiano e che ci fa agire in termini contingenti, ma che dovremmo estendere anche ad un tempo ed ad uno spazio in cui non ci saremo più ma che avremo comunque contribuito a determinare, sia in senso peggiorativo che migliorativo.

Spero che questi ultimi interventi non siano considerati dal moderatore off topic, ma per gente che ama la storia, come noi, credo sia importante avere appunto un visione storica della vita, sia passata ma anche e soprattutto futura, ed agire di conseguenza. Un caro saluto

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