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Inviato (modificato)

Smanettando sul web mi si è palesata questa meraviglia

venduta da Numismatica Ars Classica asta n°30 al lotto n°865

Mantova

b87ko5.jpg

Carlo Gonzaga Nevers (1627-1637). Scudo non datato. AR, gr. 26,268 - ø 41,93 mm. [ 2,35 mm, asse dei coni 270°.

D/ Anepigrafe, città turrita con ponte levatoio e fossato; sul portale in alto pisside in ovale, al centro aquila ad ali spiegate, il tutto in circolo lineare fra corona di lauro formata da due rami annodati in basso, orlo a ghiera fine.

R/ Cartiglio a volute e fregio in basso, sostenuto da putto alato, su due righe DATVM – COELITVS in circolo lineare fra uguale corona di lauro, orlo a ghiera fine.

Mancante in tutte le opere.

Unico in collezione privata, un secondo esemplare, in inferiore stato di conservazione, è presente presso il Münzkabinett del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Ex Asta Ars et Nummus n. 1 del 29 e 30 Novembre 1962, n. 154

segue la storia di presentazione fatta dal compilatore del catalogo d'asta:

Non è possibile scindere questa moneta Unica dal contesto storico ed artistico che l’ha vista nascere. Carlo I Gonzaga Nerves VIII Duca aveva una personalità forte e cristallina, pura nell’animo.

Era assai stimato e godeva di grande reputazione come Capitano d’Armi. Signore in Francia di immense proprietà: otto ducati, due marchesati, altrettante contee, cinque baronie, feudatario di altre importanti terre con sovranità per metà indivisa con il re di Francia. Il suo patrimonio in Francia era considerato tra i più ricchi del Regno. Fortuna gli era giunta per eredità e per matrimoni d’interesse nel corso del secolo. Carlo ereditò dalla nonna Anna d’Alençon, dalla madre Enrichetta di Clèves e dalla moglie Caterina di Lorena, madre dei suoi sei figli. Suo padre nacque a Mantova e nel 1550 fu prossimo a divenire Duca di Mantova, il Consiglio di Reggenza vedeva in Lodovico una mente già aperta al bene ed all’eroismo, ma in quanto terzogenito di poca speranza alla successione.

Si vuole che il fratello maggiore Guglielmo, avviato alla carriera ecclesiastica, non rinunciasse ed il legittimismo prevalse. Ludovico si trasferì in Francia per curarsi di ingenti patrimoni, fu di buon governo nelle sue terre, ottimo capitano d’eserciti ed attento diplomatico al servizio di quattro re. In questa cultura ed amore per la giustizia e per le grandi gesta crebbe Carlo I.

Il Duca aveva lineamenti gentili, portava pizzo e baffi a punta come alla moda del tempo, dall’apparenza aitante e dalla persona asciutta non tradiva i 47 anni d’età quando partì alla volta del Ducato di Mantova nel 1628. Arriva in linea di successione in quanto unico parente prossimo ai tre fratelli succedutosi duchi di Mantova e del Monferrrato e morti senza legittimi eredi. Nella cronistoria una volta in Mantova va tenuta in grande considerazione un avvenimento che ci aiuta nell’interpretazione di questo scudo. Sul finire del marzo 1628 l’inviato straordinario del Duca presso la Corte Imperiale comunicava che era stata inviata a Praga, da parte di un funzionario dislocato a Guastalla una moneta di Carlo I e che l’Imperatore in persona non l’aveva gradita, considerando un "atto di troppo aperto possesso", come ci testimonia il Guazza ne "La Guerra per la successione di Mantova e del Monferrato", l’auto proclamazione di "DUX MANTUAE ET MONTIS FERRATI" L’avvertimento imperiale era ben chiaro, Carlo I intelligente ed attento ne fece buon tesoro, d’altronde non avrebbe potuto comportarsi diversamente. Questo scudo, se vogliamo anonimo nella leggenda e nei possedimenti è la chiave di volta nella sua politica. Che si tratti di una moneta di Carlo e Mantovana non vi è alcun dubbio. La tipologia è probante, lo scudo al diritto evidenzia Mantova fortificata o la cittadella di Giulio Romano, circondata dalle acque dei suoi laghi, inespugnabile . Il ponte levatoio abbassato in atto di sottomissione all’Imperatore e di pace. Al tempo stesso la costruzione ispira un senso di forza e di padronanza sugli avvenimenti. L’aquila nel cielo ad ali dispiegate si presta a due interpretazioni: l’aquila dei Gonzaga che torna padrona sulla città, oppure come più probabile dato il momento storico e l’assoluta necessità di rinfrancarsi presso l’Imperatore, l’aquila rappresenta l’Imperatore stesso, che pone Mantova sottostante alla soggezione dell’Imperatore e protetta dall’Impero. Il Rovescio racchiude un significato esplicito anche se in forma anonima. DATUM COELIUM, il Principe che Iddio nei suoi giusti e divini pensieri ha designato per reggere le sorti del Mantovano e del Monferrrato. Mandato da Dio, dalla terra di Francia come un dono per le sorti del Ducato. Siamo convinti che l’emissione dello scudo abbia avuto breve durata, proprio per le ragioni che questi voleva significare. Carlo potrebbe anche avervi ripensato sulla battitura di questa moneta. Sebbene nell’animo del Duca volesse rappresentare la fede nella Chiesa e nell’Impero si sarebbe potuto mal interpretarla; togliere dalle monete nome e titolo è atto di superbia e sostituirli con l’ardita affermazione che potrebbe non riscontrare la benevolenza e gradimento del Papa oltre che dei suoi nemici. Lo stesso valore dello scudo che risulta non adeguato alla monete circolanti negli Stati limitrofi. La fascia di lauro che attornia il campo in ambo i lati , è molto simile a quello dello "Scudo del Fiore" dove al centro svetta un eliotropio; simile anche alla fascia di lauro del Ducatone di Vincenzo II (CNI 22, 23) databile al 1627.

--Salutoni

-odjob

Modificato da odjob
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Inviato

Mancante in tutte le opere.

In "quasi" tutte le opere :blum: : http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-MNO/1

In realtà questa moneta, prima del passaggio all'asta NAC 30, era già stata pubblicata sui cataloghi della collezione BAM nel VII volume (addenda), edito nel 2001.


Inviato

Paolino ,non è che è stata aggiunta la scheda nel catalogo internet sulle monete di Manova dopo il mio post? :nea:

--odjob


Inviato

Paolino ,non è che è stata aggiunta la scheda nel catalogo internet sulle monete di Manova dopo il mio post? :nea:

Ovviamente, è notorio che io aggiungo le schede sul catalogo Mantova man mano che arriva qualcuno a segnalarmele sul forum.... :lol:

<_<

post-33-0-04264000-1349290022_thumb.jpg

P.S.

Od, visto che qualche giorno fa consigliavi a un utente di rifornirsi di libri per poter identificare una moneta in suo possesso, lo stesso consiglio lo passo a te.... compra qualche libro in più (e ovviamente non parlo del pur valido MIR) e vedrai che meraviglie come questa le scopri anche senza smanettare sul web... 8%29.gif


Inviato

Paolino ,non è che è stata aggiunta la scheda nel catalogo internet sulle monete di Manova dopo il mio post? :nea:

Ovviamente, è notorio che io aggiungo le schede sul catalogo Mantova man mano che arriva qualcuno a segnalarmele sul forum.... :lol:

<_<

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P.S.

Od, visto che qualche giorno fa consigliavi a un utente di rifornirsi di libri per poter identificare una moneta in suo possesso, lo stesso consiglio lo passo a te.... compra qualche libro in più (e ovviamente non parlo del pur valido MIR) e vedrai che meraviglie come questa le scopri anche senza smanettare sul web... 8%29.gif

e come sei pesante!!!e rillasati un po'!!!


Inviato

e come sei pesante!!!

Me lo dice tutti i giorni anche la mia bilancia!

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

certo che ha più della medaglia che della moneta.

Nel catalogo cartaceo c'è una nota esplicativa proprio su questa moneta dove correggono che sia inedita, chiaramente su internet non è riportato.

Modificato da bramantino

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