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Il Messico archeologico


Ixchel

Risposte migliori

In questa sessione parlerò di una delle città a me rimasta nel cuore: Città del Messico. Analizzerò alcuni splendidi luoghi archeologici che hanno segnato la storia di questa maestosa e misteriosa città del centro America.

Tlatelolco

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La storia narra che il 13 Agosto 1521 gli spagnoli, guidati da Alvarado, massacrarono più di 40.000 aztechi. Ben 400 anni dopo, con esattezza il 2 ottobre 1968, avvenne un secondo terribile massacro dove persero la vita, per mano dell'esercito, centinaia di studenti che manifestavano contro il governo. Effettivamente l'impressione che si ha una volta giunti sul sito, è di un luogo pieno di dolore. La gente del luogo ancora oggi si ferma a raccontare ai pochi turisti che si avventurano tra le rovine, come ci sia quasi una sorta di maledizione che avvolge questo sito.

La cittadina sorge sulla "Plaza de las Tres Culturas", una delle piazze più importanti di Città del Messico. Il nome "Tres Culturas" sta ad indicare come in questo luogo si fondano tre momenti storici differenti che vanno dal preispanico al coloniale fino all'età contemporanea. Essendo io amante dell'antichità, ho seguito con più ammirazione la parte preispanica: secondo la leggenda il dio Huitzilopochtli elegì gli Aztechi affinchè governassero questa terra.

Nel sito archeologico è possibile ammirare più di sessanta strutture che comprendono altari, piattaforme e templi.

A seguire ne analizzerò le principali compiendo insieme a voi un piccolo viaggio virtuale attraverso le rovine della città.

Fonte principale: Mexico Tlatelolco, Salvador Guilliem Arroyo, INAH, México, 2009

Ixchel

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Ti ringrazio.

Eccoci con la prima tappa:

Templo di Ehécatl - Quetzalcòatl

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Si tratta di una struttura a pianta mista dove il corpo principale è di forma circolare e la facciata rettangolare. Due rampe laterali infine, supportano la scalinata di accesso, orientata verso est.

Durante la campagna di scavi del 1964 -1968, diretta dall'archeologo Eduardo Contreras, furono ritrovati più di duecento corpi di soggetti sacrificati: evidenze di mutilazioni, decapitazioni o cremazioni in onore del dio del vento Ehécatl-Quetzalcoatl ("vento/ehécatl, serpente/coatl, uccello/quetzal": "dio del vento dalle sembianze di serpente piumato") con lo scopo di contenere gli eventi catasrofici.

Tra il 1987 ed il 1989 fu condotto un altro scavo che coinvolse la zona di fronte alla piattaforma principale del tempio. Lo scavo portò alla luce dei vasi contenenti degli infanti con a seguito un piccolo corredo che presentava vari oggetti tra cui delle statuette di ceramica, di pietra o di legno.

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seconda tappa:

Tempio del Calendario

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Il tempio deve il suo nome agli altorilievi presenti nelle sue facciate secondarie, che rappresentano lo scorrere dei giorni ordinati per trecene (una "trecena" è un periodo di tredici giorni utilizzato nei calendari mesoamericani precolombiani) corrispondenti al Tonalpohualli (periodo sacro di 260 giorni in uso nella Mesoamerica precolombiana, e soprattutto tra gli Aztechi. Questo periodo è formato da 20 trecena di 13 giorni ognuna. Ogni trecena è dedicata ad una diversa divinità).

Nel 1989, nel centro della facciata principale venne scoperta una pittura murale rappresentante la coppia che creò il tempo: Cipactònal e Oxomoco. La pittura, che oggi si trova nella Sala Homenaje a Cuauhtémoc, nel Tecpan, viene associata ai 13 giorni della quarta "trecena" che, unita alle altre tre facciate, forma un totale di 52 giorni ovvero i 52 anni che compongono un Xiuhmolpilli (ciclo completo del calendario azteco).

La conta dei giorni inizia nella facciata Nord, continua in quella Est per poi proseguire a Sud e terminare ad Ovest. Tutti questi nomi complicati e tutti questi conti matematici per dire infine che il nostro tempio era consacrato all'uso divinatorio del calendario.

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giusto per rimanere legati al tema numismatico faccio una domanda magari stupida

che cosa era usato a quei tempi e in quelle regioni come moneta o valore di scambio visto che non avevano monete come le conosciamo noi?

usavano solamente il baratto?

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Così magari la gente si convincerà che anche le Americhe hanno una storia e non parleranno più per luoghi comuni...

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giusto per rimanere legati al tema numismatico faccio una domanda magari stupida

che cosa era usato a quei tempi e in quelle regioni come moneta o valore di scambio visto che non avevano monete come le conosciamo noi?

usavano solamente il baratto?

principalmente baratto, oppure al posto delle monete i semi di cacao, conchiglie ,giada ed ambra

Spero di non aver tolto la parola ad ixchel( che è la dea della fertilità Maya)

Sergio

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giusto per rimanere legati al tema numismatico faccio una domanda magari stupida

che cosa era usato a quei tempi e in quelle regioni come moneta o valore di scambio visto che non avevano monete come le conosciamo noi?

usavano solamente il baratto?

Non è affatto una domanda stupida anzi. La popolazione azteca era a conoscenza dei metodi di lavorazione di metalli come l'oro, l'argento, il rame e lo stagno. Ma poichè la moneta "fisica" non era stata ancora concepita, utilizzavano il baratto, che vedeva in primo piano le fave del cacao.

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Molto interessante,

dev'essere un luogo davvero meraviglioso.

Saluti,

Dario :good:

E' più che meraviglioso... Città del Messico, per quanto abbia molti contro, è una città che ti prende l'anima. Comunque se mi segui continuo a postare le prossime tappe.

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giusto per rimanere legati al tema numismatico faccio una domanda magari stupida

che cosa era usato a quei tempi e in quelle regioni come moneta o valore di scambio visto che non avevano monete come le conosciamo noi?

usavano solamente il baratto?

principalmente baratto, oppure al posto delle monete i semi di cacao, conchiglie ,giada ed ambra

Spero di non aver tolto la parola ad ixchel( che è la dea della fertilità Maya)

Sergio

Non mi hai affatto tolto la parola, anzi! fa sempre piacere ricevere commenti ed opinioni. Il sapere è sempre ben accetto!

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Terza tappa:

El Palacio

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Si tratta di una struttura composta da quattro piccoli edifici disposti due per ogni lato, un patio centrale ed un altare nella parete di nord. Si sono conservati molteplici resti dei basamenti delle colonne che in origine formavano un'ampio portale. Inoltre, presente nella parte sud - est del tempio, si trova una piccola stanza dalla forma concentrica che fungeva da vasca per la raccolta delle acque piovane e dove vi si immergevano coloro che facevano penitenza. La distribuzione degli spazi coincide infatti con le tesi sull'utilizzo del tempio a carattere religioso. Nello specifico al culto di Tlàloc, dio della pioggia e della fertilità.

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Immagine di Tlàloc tratta dal manoscritto Codex Rios

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Quarta tappa:

Il Tempio delle Pitture

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Il tempio presenta una piattaforma più alta rispetto agli altri edifici di Tlatelolco e la sua struttura si può definire di stampo teotihuacano (dal complesso archeologico di Teotihuacan, che vi presenterò in seguito). Una facciata principale, orientata verso est, possiede una grande scalinata oggi in parte ben conservata. Le tre parti restanti, di cui oggi ci sono giunti solo dei resti, erano originariamente decorate da un grandissimo numero di pitture murali lo studio delle quali ha ricondotto alla consacrazione del tempio a Xochipilli, dio dei fiori, del canto, del ballo e del ludo.

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Così magari la gente si convincerà che anche le Americhe hanno una storia e non parleranno più per luoghi comuni...

niente di più vero ;)

interessantissima discussione...io ho visitato il Messico qualche anno fa e sono rimasto davvero affascinato e sicuramente vi farò ritorno...

Devo dire tutte le civiltà del "nuovo mondo" sono affascinanti...oltre agli Atzeca un'altra civiltà che mi sta affascinando molto è quella degli Inca...ho visitato per due volte il Perù, avendo oltretutto la ragazza originaria di quelle terre, e hanno una storia davvero unica...

complimenti per la discussione...continuerò a seguirla e mi hai dato anche uno spunto per fare una cosa del genere anche sulla civiltà Inca...tempo permettendo :)

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Quinta tappa:

Templo Mayor

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Metà dell'edificio, per la precisione il sud, è dedicato a Huitzilopochtli ("colibrì del sud", "colui che viene dal sud"), dio della guerra e rappresentazione del sole. L'altra metà , la parte nord, vede il culto del dio della pioggia e della fertilità Tlàloc.

Il corpo dell'edificio si presenta come una grande piattaforma da cui si dipartono quattro corpi piramidali muniti di scalinata. La geometria del tempio fa si che questo prenda il nome di axis mundi, ovvero il vertice sacro da cui confluivano i tredici cieli, i due inframondi ed i quattro angoli della terra.

I messicani pensavano che attraverso il centro di questo tempio passasse il flusso infinito del tempo in perpetuo movimento.

Durante la campagna archeologica furono riportati in luce, sulle facciate laterali ed in quella posteriore dell'edificio, cento rilievi che decoravano il lato dedicato a Huitzilopochtli e cinquanta in quello dedicato a Tlàloc. Quattro rilievi infine, furono rinvenuti nella facciata principale.

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Così magari la gente si convincerà che anche le Americhe hanno una storia e non parleranno più per luoghi comuni...

niente di più vero ;)

interessantissima discussione...io ho visitato il Messico qualche anno fa e sono rimasto davvero affascinato e sicuramente vi farò ritorno...

Devo dire tutte le civiltà del "nuovo mondo" sono affascinanti...oltre agli Atzeca un'altra civiltà che mi sta affascinando molto è quella degli Inca...ho visitato per due volte il Perù, avendo oltretutto la ragazza originaria di quelle terre, e hanno una storia davvero unica...

complimenti per la discussione...continuerò a seguirla e mi hai dato anche uno spunto per fare una cosa del genere anche sulla civiltà Inca...tempo permettendo :)

Ti ringrazio. Il Perù deve essere splendido. Attenderò con ansia la tua discussione anche per conoscere meglio la civiltà Inca.

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Così magari la gente si convincerà che anche le Americhe hanno una storia e non parleranno più per luoghi comuni...

niente di più vero ;)

interessantissima discussione...io ho visitato il Messico qualche anno fa e sono rimasto davvero affascinato e sicuramente vi farò ritorno...

Devo dire tutte le civiltà del "nuovo mondo" sono affascinanti...oltre agli Atzeca un'altra civiltà che mi sta affascinando molto è quella degli Inca...ho visitato per due volte il Perù, avendo oltretutto la ragazza originaria di quelle terre, e hanno una storia davvero unica...

complimenti per la discussione...continuerò a seguirla e mi hai dato anche uno spunto per fare una cosa del genere anche sulla civiltà Inca...tempo permettendo :)

Magellano purtroppo la gente da fiato alla bocca senza sapere...

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Sesta tappa:

Il Grande Basamento

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L'edificio fu scoperto nel 1962 dall'archeologo Francisco Gonzàles Rul e presenta una pianta rettangolare. Si distingue da tutti gli altri edifici del complesso in quanto è costituito interamente da una particolare pietra chiamata cantera rosa.

Nel 2007 furono rinvenuti nella sua parte centrale ben cinque corpi interrati ed un offerta di pietre rotonde per la maggior parte di colore verde.

La facciata principale presenta una doppia scalinata di accesso con al centro una struttura cubica decorata con un pannello di elementi circolari chiamati clavos.

La sua ubicazione e la tipologia architettonica dell'edificio, ci hanno permesso di ipotizzare che fosse dedicato all'élite militare tlatelolca.

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Lasciamo Tlatelolco con uno tra i più grandi altari presenti nel sito:

Altare Tzompantli

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L'altare, dalla pianta rettangolare, presenta una scalinata di accesso orientata verso ovest.

Nel 1963 nel terreno annesso alla facciata posteriore, furono rinvenuti centosettanta crani umani, frutto del sacrificio per decapitazione. Questi, perforati lateralmente e disposti in file uno accanto all'altro, avevano lo sguardo rivolto verso sud. E' dunque evidente che questi furono attraversati da un lungo palo di legno, il tutto a confermare le storie dei cronisti del XVI secolo riguardanti la presenza di un altare che si chiamava Tzompantli o "bandiere di teste".

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Ed eccoci sbarcati nel cuore di Città del Messico:

Il Templo Mayor

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Il Templo Mayor, costruito tra il 1337 ed il 1487, era il tempio principale di Tenochtitlan, capitale dell’impero azteco e odierna Città del Messico.

La piramide, che si sviluppava per sessanta metri in altezza, subì varie modifiche nel corso del tempo. La sua funzione principale era quella di supportare i due templi collocativi in cima e dedicati alle divinità Huitzilopochtli e Tlàloc. Il fatto che i due templi fossero collocati allo stesso livello stava ad indicare il fatto che queste due divinità venivano considerate di eguale prestigio.

Il tempio di Huitzilopochtli (colibrì del sud), dio della guerra e del sole, era posizionato a sinistra (sud) e si presentava di colore rosso. Secondo le leggende azteche, gli uomini che morivano in battaglia e le donne che morivano durante il parto, erano destinati a servire il dio Huitzilopochtli nel suo tempio, perché solo chi aveva provato una grande sofferenza era degno di vederlo. Il defunto avrebbe in seguito preso la forma di una farfalla o di un colibrì (huitzil significa “colibrì”).

Il secondo tempio, dedicato invece al dio della pioggia e della fertilità Tlàloc, era posizionato a destra (nord) e si presentava di colore blu. Questo dio era molto temuto dagli Aztechi poiché ritenuto responsabile delle inondazioni e degli annegamenti. Per questo, prima dei sacrifici in suo onore, venivano raccolte in un recipiente le lacrime delle vittime sacrificali.

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Veramente un ottimo lavoro, ti stò leggendo con gran piacere

allego immagine del Tzompantli di chichen itza

Sergio

Ti ringrazio. Ho milioni e milioni di foto e purtroppo non ho ancora la disponibilità di spazio illimitata.. per cui sto cercando di scegliere le tappe ed i soggetti più significativi. Foto meravigliosa! quindi tu hai avuto la possibilità di visitare Chichén Itzà? per me è un sogno nel cassetto... una tappa da fare assolutamente. E' interessantissimo vedere come questi altari si trovino sparsi nei vari siti. Tra poco posterò una foto anche dell'altare Tzompantli del Templo Mayor.

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