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IGNORED

I giusti confini


Exergus

Risposte migliori

Il diritto internazionale è abbastanza fumoso, su certe questioni; di fatto, prevale il diritto di chi esercita il controllo effettivo sul territorio; altrimenti, perchè mai l'Ucraina poteva staccarsi dalla Russia, ma la Crimea non poteva staccarsi dall'Ucraina? Di fatto, l'ONU si è trasformato nel notaio delle situazioni pregresse e la rinuncia ad esercitare ogni diritto sul territorio è un dato di fatto (la mia è una mera osservazione dei fatti e non un giudizio di merito, precisiamolo).

L'ONU non ha mai approvato l'intervento anglo-americano in Iraq, ma ha de-facto avallato l'occupazione ex-post, inventandosi una missione di pace, che altro non era che un supporto militare internazionale a quanto deciso dagli USA.

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Non proprio fumoso... il diritto internazionale ha le sue regole. L'ONU funziona solo se i membri (o perlomeno i più forti che hanno il potere di veto) sono d'accordo.

Arka

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Secondo me lo sanno benissimo anche loro di non avere nessun diritto legale a rivendicare il distacco dall'Italia. Anche se ci riuscissero, fra l'altro contro il volere della stragrande maggioranza della popolazione di Trieste, vorrei proprio vederli a cercare di convincere Slovenia e Croazia a regalargli le parti dei loro territori che avrebbero dovuto far parte del TLT. La prima dovrebbe addirittura rinunciare al suo sbocco al mare, come no...

La pretesa è talmente surreale che secondo me dev'esserci dietro qualcos'altro, magari un tentativo di scendere in politica e riuscire a prendere un seggio al Consiglio comunale di Trieste, con tutto quel che ne consegue in fatto di schei, oppure qualche geniale trovata del gruppo tito-nazionalista sloveno, che ancora oggi non ha rinunciato al sogno di allungare in qualche modo le zampe su Trieste.

In ogni caso, la questione è stata sottoposta al Parlamento Europeo e ci sono stati i primi pareri positivi riguardo la validità del Trattato del 1947, con annessi e connessi.

Non c'è stato nessun parere del Parlamento europeo sulla validità di nessun trattato.

L'unico documento che si è visto è un parere della Commissione europea sulla possibile applicazione da parte del governo italiano del regime di extradoganalità al porto di Trieste, in cui si afferma chiaramente che il porto fa parte del territorio doganale comunitario (il che è ovvio, facendo parte dell'Italia) in cui può essere applicato quel regime e che l'autorità competente a decidere è (ovviamente) il governo italiano.

Questo voi l'avete spacciato nientemeno che per un riconoscimento del TLT da parte della Commissione europea, che essendo un organismo esecutivo del Consiglio europeo non ha nessun potere di decidere su questioni simili, e l'ha anche ribadito.

Modificato da ART
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Non proprio fumoso... il diritto internazionale ha le sue regole. L'ONU funziona solo se i membri (o perlomeno i più forti che hanno il potere di veto) sono d'accordo.

Arka

Non ho usato un termine corretto, in effetti. Avrei dovuto dire "labile"...

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Caro Exergus, qualsiasi questione internazionale teoricamente può essere impugnata, quindi questo non è un argomento. Lo è invece il fatto che l'assegnazione di un governatore al territorio è stata cancellata. Quindi si prende atto del trattato di Osimo come atto finale della disputa tra Italia e Jugoslavia. Fine.

Arka

E' stato solo cancellato l'argomento dal'ordine del giorno.

Il Territorio Libero di Trieste è stato soppresso dai due stati che ne avevano l'amministrazione provvisoria, non la sovranità. Tutto questo senza l'avvallo delle Nazioni Unite.

Per sopprimere uno stato indipendente è necessaria l'approvazione di tutti gli stati membri del consiglio di sicurezza dell'ONU, addurre come motivazione il ritardo della nomina del governatore non mi sembra un motivo sufficiente.

Non è finito proprio nulla.

La pretesa è talmente surreale che secondo me dev'esserci dietro qualcos'altro, magari un tentativo di scendere in politica e riuscire a prendere un seggio al Consiglio comunale di Trieste, con tutto quel che ne consegue in fatto di schei, oppure qualche geniale trovata del gruppo tito-nazionalista sloveno, che ancora oggi non ha rinunciato al sogno di allungare in qualche modo le zampe su Trieste.

Cavoli... e sei tu che parli di cose surreali?

Un gruppo Tito-nazionalista sloveno... :rofl:

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In ogni volume di Diritto Internazionale trovi la definizione di stato, di come possa formarsi, di come venga riconosciuto a livello internazionale. Visto che non Ti fidi, ne compri uno e ne trai le conclusioni.

Cordialità.

Arka

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  • 4 mesi dopo...

Visto che molti danno l’ impressione di non saperlo, meglio ricordare che “l’ignoranza non è ammessa”.

Bruxelles agosto 2012:

Il Commissario Šemeta, sul regime del Porto Franco di Trieste ha dichiarato la validità dell’Allegato VIII del Trattato di Pace che definisce il regime del Porto Libero di Trieste. Non solo, il Commissario Šemeta ha affermato che in base “all’articolo 5, comma 2, dell’allegato VIII del Trattato di Pace, si dispone che in relazione all’ importazione o esportazione o transito nel Porto Libero, le autorità del TLT non possono pretendere su tali merci dazi o pagamenti altri che quelli derivanti dai servizi resi”.

Nel suo intervento il Commissario Europeo ha quindi riconosciuto il Territorio Libero di Trieste quale Stato avente i diritti sul Porto Libero (internazionale) di Trieste.

Nell’ altra risposta fornita dalla Direzione UE Giustizia, sollecitata ad intervenire di fronte alle violazioni dei diritti dei cittadini del TLT commesse dall’autorità giudiziaria italiana che agisce fuori dalla propria giurisdizione all’interno della Zona A del Territorio Libero di Trieste, è stato invece precisato che la Commissione Europea non ha titolo per intervenire essendo lo status giuridico di Trieste al di fuori del campo di applicazione del diritto dell’Unione.

Le due risposte della Commissione Europea confermano quanto sostenuto da Trieste Libera, ovvero l’extraterritorialità UE del Territorio Libero di Trieste e pertanto la mancanza di giurisdizione delle autorità comunitarie ed italiane su di esso…

Bruxelles 22 gennaio 2013:

On.Victor Boştinaru : “[…] Ai sensi poi del diritto internazionale c’è anche lo status speciale di Trieste che deve essere preso in considerazione; quindi la commissione, per quanto riguarda queste valutazioni ambientali strategiche, queste non possono essere avviate senza prima risolvere questi progetti giuridici. Come si può infatti avviare una VIA o una VAS per un’entità che ha uno status particolare a livello internazionale […] ?”

On. Ion Codescu: “Grazie presidente. Ora abbiamo in corso un’indagine della Comissione Europea, già ce ne stiamo occupando da alcuni anni: l’area di Trieste è oggetto di vari studi e varie inchieste, ora vorrei parlarvi di queste indagini che riguardano varie tematiche. Prima cosa, una nuova indagine pilota che riguarda le modifiche del porto e dell’uso dell’area circostante, ora non riguarda direttamente gli impianti di rigassificazione, ma riguarda in modo generale i piani per l’utilizzo del territorio e del porto. [...]”

La Commissione Europea detiene potere impositivo su tutti i sabotatori dei partiti italiani che agiscono illegalmente sul Territorio Libero di Trieste.

Per questo, ricordiamo ancora una volta quanto segue: l’articolo 21 comma 2 del Decreto Legislativo n. 1430 del 28 novembre 1947 stabilisce che: “La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato”.

Inoltre, il Decreto Legislativo 28 novembre 1947, n. 1430, ratificato con la Legge n. 3054 del 25 novembre 1952, nell’articolo unico di cui è costituito stabilisce che: “La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato”.

La Legge n. 3054 del 25 novembre 1952 è diventata esecutiva con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14.1.1953, ed è ad oggi in vigore quale Legge della Repubblica Italiana.

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Il trattato di Osimo è del 1975, quindi immagino che abbia fatto decadere la precedente legislazione in materia.

Arka

Esatto, immagini. Ma non è così. Chi l'avrebbe fatta decadere poi? L'Italia che ha perso la sovranità su Trieste con il Trattato di Pace del 47?

Il fatto è che Trieste non è Italia, non è Slovenia e non è Croazia, e finalmente la comunità internazionale se ne sta ricordando.

Leggi e trattati non scadono come se fossero yoghurt.

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Ripeto quanto scritto sopra: l’articolo 21 comma 2 del Decreto Legislativo n. 1430 del 28 novembre 1947 stabilisce che: “La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato”.

Questi sono i documenti successivi:

Memorandum di Londra 1954

Trattato di Osimo 1975

La Pagina "zero" del Trattato di Osimo, non molto pubblicizzata dal Governo Italiano.

Per cortesia, se qualcuno mi può indicare dove sta scritto (e con quale diritto) che l'Italia ha ripreso la sovranità sul Territorio Libero di Trieste.

Nessun giudice italiano, ad oggi, ne è stato capace.

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L' art. 7 e art. 8 del trattato di Osimo sono esplicativi...

Arka

P. S. E comunque, se Trieste è fuori dall'Unione Europea, vi si dovrebbero applicare i dazi come con i paesi terzi...

Modificato da Arka
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Gli articoli 7 e 8 non sono per nulla esplicativi, ancora non mi hai detto dove è scritto che l'Italia ha di nuovo la sovranità sul Territorio Libero di Trieste, e che Lo stato del TLT è disciolto. Con tutte le norme di diritto internazionale che dici di aver letto, riportami qualcosa che parli della soppressione di uno stato e non della sua formazione, a quella ci ha pensato il trattato di pace del 47.

Ripeto nuovamente... l’articolo 21 comma 2 del Decreto Legislativo n. 1430 del 28 novembre 1947 stabilisce che: “La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato”.

Dove è scritto: La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito verrà ripristinata” ?

Non esiste nessuna frase che esprima un concetto simile nè nel Memorandum di Londra, nè nel trattato di Osimo, che peraltro, come saprai, è un accordo bilaterale provvisorio tra Italia e Yugoslavia, senza l'avvallo delle nazioni firmatarie del Trattato di Pace, quindi da ritenersi nullo.

La questione è sotto osservazione del Parlamento Europeo e delle Nazioni Unite.

Cordialmente, Exergus

Modificato da Exergus
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Di seguito l’estratto della prima sentenza relativa al difetto di giurisdizione basato sul trattato di pace del 1947. Si tratta di una sentenza emessa da un collegio giudicante. La sentenza è stata estesa dal giudice Fabrizio Rigo ( triestino). I coinvolti giudici sono:
- Fabrizio Rigo – nato a Trieste il 23-10-1959 – magistrato quarto livello. (RELATORE ed estensore della sentenza.)
- Ferraro Vittore – nato a Vercelli l’11-10-1962 – magistrato quarto livello (CONSIGLIERE nel collegio.)
- Edoardo Ciriotto – nato a Mirano (VE) il 26-08-1957 – magistrato quinto livello (PRESIDENTE del collegio).
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“Preliminarmente ritiene la Corte di dover smentire l’eccezione con la quale è dedotto il difetto di giurisdizione, posto che al di là della intempestività con la quale èstata sollevata tale eccezione processuale, si tratta pur sempre di questione rilevabile anche d’ufficio.

I1 Memorandum di Londra (Memorandum of Understanding of London) fu un protocollo d’intesa sottoscritto il 5 ottobre 1954 fra i Governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia concernente il Territorio Libero di Trieste, nel quale si stabiliva che la “Zona A” (coincidente grosso modo con la provincia di Trieste come “mutilata” dopo il trattato di pace di Parigi, sottoscritto all’indomani della fine della seconda Guerra Mondiale) sarebbe passata all’amministrazione civile italiana (con alcune “correzioni territoriali” a favore della Jugoslavia nelcomune di Muggia) e la Zona B a quella jugoslava.

Il passaggio dei poteri dall’ amministrazione alleata a quella italiana avvenne, come è noto, il 26 ottobre 1954, quando “gli italiani” entrarono in Trieste, la cui popolazione, in maggioranza di nazionalità italiana a differenza che nell’entroterra carsico, accolse i bersaglieri con sollievo :blink: .

Nel 1975 il trattato firmato a Osimo confermava e formalizzava la demarcazione del confine tra l’Italia e la Jugoslavia come definito con il Memorandum di Londra.

Si può convenire, in effetti, che il Memorandum costituiva una sistemazione provvisoria, in quanto nello stesso non si parlava di “sovranità” italiana o jugoslava a seconda delle zone interessate, ma di passaggio di amministrazione; tale formula peraltro, secondo gli storici, fu accettata perché permise al governo italiano di non rinunciare - in quel momento - ad alcun diritto sulle terre istriane della zona B, che si sperava avrebbero poi fatto ritorno all’ Italia.

Nondimeno, il fatto che il Memorandum, concordato tra Italia e Jugoslavia, prevedesse espressamente - per quanto in questa sede interessa - che la ex Zona A -di fatto praticamente coincidente con l’attuale provincia di Trieste - fosse amministrata dal Governo italiano, ha determinato - ad avviso di questo collegio una legittima estensione delle potestà delle istituzioni civili italiane sulle attività di tale territorio, dunque, ivi compresa anche l’attività giurisdizionale.

Pertanto la preliminare eccezione di difetto di giurisdizione deve essere rigettata.”

_

Commento:

Definire la sentenza “dilettantesca” è un eufemismo. Verrà impugnata in Cassazione e presentata agli organismi internazionali competenti ad intervenire sulla questione di Trieste. Si tratta di una macroscopica violazione del Trattato di Pace messa nero su bianco da magistrati italiani che non hanno alcun appiglio giuridico e si nascondono dietro ad una personalissima interpretazione “storico-politica”. La sentenza è un paradosso giuridico impugnabile anche davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo sollevando le responsabilità dirette dei magistrati coinvolti in un crimine internazionale quale è la violazione del trattato di pace in vigore.

Il Trattato di Pace di Parigi aveva certamente la funzione di “regolare una situazione internazionale delicata”. Doveva infatti mettere fine allo stato di guerra mettendo d’accordo i vincitori e i vinti. L’Italia come Paese sconfitto ha dovuto accettare il trattato imposto e lo ha eseguito e ratificato con le proprie leggi. Che sono tuttora in vigore. Non riconoscere questo, oltre che un’offesa all’intelligenza dei lettori, è una pura provocazione.

Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947, eseguito con il Decreto Legislativo 28 novembre 1947, n. 1430, e ratificato con la Legge n. 3054 del 25 novembre 1952, il cui articolo unico stabilisce che: “La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato”.

La Legge n. 3054 del 25 novembre 1952 è diventata esecutiva con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14.1.1953, ed è ad oggi in vigore quale Legge della Repubblica Italiana.
L’articolo 21 comma 2 del Decreto Legislativo n. 1430 del 28 novembre 1947 stabilisce che: “La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato”.
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Ritengo che dal punto di vista del diritto, il linguaggio stesso della sentenza sia a dir poco abominevole.
Una sentenza è qualcosa che deve contenere elementi tecnici molto precisi e che deve venir redatta in un linguaggio puramente giuridico.
Non è quindi ammissibile, al di là dei suoi responsi od effetti, che una sentenza citi parole come “provincia mutilata” o “accolse i bersaglieri con sollievo”, perchè non appartengono al linguaggio giuridico.
In Italia la “provincia” ha un significato ben preciso, che però non per forza trova riscontro all’estero. La “provincia” non esiste per natura, ma è una scelta umana, ed in Italia è un’entità politico-amministrativa.
Con la fine della sovranità italiana a Trieste (a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Pace, 15/9/1947), viene meno l’esistenza di una “Provincia di Trieste”, creata dall’Italia per la prima volta nel 1923 e mai esistita prima, ovviamente. Di quell’entità politica nel 1947 rimarrà all’Italia solo un pezzettino (i comuni oltre Timavo nelle aree di Monfalcone e Grado), e per ovvi motivi, questo pezzettino nel 1947 stesso viene, per decreto, aggregato alla provincia contermine, cioè quella di Gorizia, in parte rimasta all’Italia, compreso il capoluogo che le dà il nome.
Cessa quindi di esistere la “Provincia di Trieste”, e nè nel Territorio Libero di Trieste nè in Jugoslavia all’epoca esistono entità politiche
definite “provincie”, per cui quella di Trieste non può essere definita “mutilata” ma solamente “cessata”.
Se oggi esiste nuovamente una tale entità anche a Trieste, è perchè nel 1956 questa è stata ricostituita, più o meno illegalmente. Infatti ancora nel 1963, quando è entrato in vigore lo Statuto della Regione FVG, peraltro tuttora in vigore, l’articolo che descrive il territorio regionale cita le sole due provincie di Udine (quella di Pordenone ancora non esisteva) e di Gorizia, mentre non cita quella di Trieste, ma si limita a citare i sei comuni che all’epoca facevano parte di quello che veniva chiamato correttamente “Territorio di Trieste”, titolo che compare anche in capo al Commissario di Governo nominato apposta dall’Italia.
Ma continuando con la sentenza oggetto dell’articolo, risulta molto poco tecnica la frase secondo la quale i bersaglieri furono accolti “con sollievo” “dagli italiani”. Al di là del fatto che da un punto di vista prettamente giuridico, sollievo o no, l’entrata degli “italiani” (che correttamente andrebbero definiti “esercito italiano” oppure “governo italiano”) avvenne solamente in esecuzione a ciò che fu deciso col Memorandum di Londra assieme ad altri paesi e non in base ad una decantata volontà popolare, sia stata vera o no, e risulta altresì superflua e fuori luogo la breve citazione sulla composizione nazionale di Trieste e del suo entroterra.
Inoltre questi giudici dovrebbero anche sapere che nel 1975 Osimo si rese necessario anche perchè fino a quel momento non c’era alcun documento che descriveva in dettaglio il confine italo-jugoslavo per la parte ricadente all’interno dei confini del TLT, ovvero la linea di demarcazione tra le zone A e B, sì come risultanti dagli accordi di Londra del 1954, ma non in questo definiti come solitamente vengono definiti i confini di Stato in un Trattato, con ovvie implicazioni pratiche e giuridiche per i terreni ricadenti a cavallo. Infatti il Trattato di Pace descriveva solamente i confini di Stato, per cui il nuovo confine italo-jugoslavo fino a Medeazza, il confine italo-triestino tra Medeazza ed il Timavo, ed il confine triestino-jugoslavo tra Medeazza e Cittanova. Avendo l’Italia e la Jugoslavia poi occupato il TLT, si ritrovarono a confinare tra loro anche tramite una linea non descritta in alcun Trattato, ed Osimo colmò questa lacuna. Da dire anche a coloro i quali ritengono l’Italia abbia ceduto la zona B alla Jugoslavia nel 1975 (cosa non possibile in quanto l’Italia già nel 1947 cedette i territori ad est di Monfalcone), che se Italia e Jugoslavia avessero voluto, avrebbero potuto scegliere come confine tra loro, una qualunque nuova linea all’interno del TLT, e solo per ovvia praticità politica fu scelta quella che si era ormai consolidata dal 1954 in poi.
Nella sentenza si giustifica e si confonde l’assenza della parola “sovranità” nel Memorandum di Londra con una specie di astuzia italiana finalizzata ad evitare la rinuncia “ad alcun diritto sulle terre istriane della zona B”. Ma in realtà l’Italia aveva perso qualsiasi diritto su quella parte del territorio, così come su Trieste ed il resto della zona A, già nel 1947.

Fu solo il fatto che la linea di confine scelta con Osimo nel 1975, avrebbe potuto eventualmente dare all’Italia pezzi di Zona B, nel caso in cui i due Paesi (Italia e Jugoslavia) avessero scelto una linea diversa come linea di confine. Linea che avrebbe anche potuto passare ad esempio lungo la strada costiera triestina, lasciando in Jugoslavia parti della zona A. Un minimo di logica ha fatto però sì che la linea scelta venisse a coincidere con quella esistente di fatto dal 1954, che fu il male minore in confronto ad una nuova linea che avrebbe fatto trovare in Italia (o meglio sarebbe dire in parte del TLT amministrata dall’Italia) dopo vent’anni, ad esempio gli abitanti di Capodistria lì trasferitisi da altre parti della Jugoslavia, così come in Jugoslavia, ad esempio, dei milanesi andati ad abitare a Sgonico, rimasta magari oltreconfine.

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NON è mai esistito uno STATO comprendente la Zona A e la Zona B della Venezia Giulia.

Il problema era di tipo politico. La Jugoslavia, in quanto stato vincitore, reclamava i territori della Venezia Giulia (e anche il Friuli ha rischiato). L'esercito jugoslavo era sicuramente la forza più temibile della zona in quel momento. Gli alleati fecero quello che poterono. Rimase una questione tra Italia e Jugoslavia, che fu risolta con il trattato di Osimo. Fine. Possiamo riaprire la questione con una nuova guerra...

Arka

P.S. Per molti anni ho frequentato la Venezia Giulia per motivi di lavoro (andavo a Prosecco un paio di volte a settimana). E' una terra alla quale sono molto affezionato. Mi dispiacerebbe dover chiedere il visto per poterla visitare di nuovo. ;)

Modificato da Arka
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Posso porre una domanda, da osservatore ?

Visto che la Jugoslavia non esiste più e non c'è uno Stato successore che si è fatto carico di tutti gli impegni presi dalla Federazione jugoslava, non è stata esaminata la possibilità di rivedere tutta la faccenda con la Slovenia (unico Stato confinante) ?

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NON è mai esistito uno STATO comprendente la Zona A e la Zona B della Venezia Giulia.

Allora è anche vero che l'Italia non ha perso la guerra... e che non c'è stato nessun Trattato di pace...

Lo stato del Territorio Libero di Trieste è stabilito dall'allegato VI del Trattato di pace del 1947, art. 21.

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ARTICOLO 21

  1. È costituito in forza del presente Trattato il Territorio Libero di Trieste, consistente dell’area che giace fra il mare Adriatico ed i confini definiti negli articoli 4 e 22 del presente Trattato. Il Territorio Libero di Trieste è riconosciuto dalle Potenze Alleate ed Associate e dall’Italia, le quali convengono, che la sua integrità e indipendenza saranno assicurate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

  2. La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito, cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato.

  3. Dal momento in cui la sovranità italiana sulla predetta zona avrà cessato d’esistere il Territorio Libero di Trieste sarà governato in conformità di uno Strumento per il regime provvisorio, redatto dal Consiglio dei Ministri degli Esteri e approvato dal Consiglio di Sicurezza. Detto Strumento resterà in vigore fino alla data che il Consiglio di Sicurezza determinerà per l’entrata in vigore dello Statuto Permanente, che dovrà essere stato da esso Consiglio approvato. A decorrere da tale data, il Territorio Libero sarà govemato secondo le disposizioni dello Statuto Permanente. I testi dello Statuto permanente e dello Strumento per il regime provvisorio sono contenuti negli Allegati VI e VII.

  4. Il Territorio Libero di Trieste non sarà considerato come territorio ceduto, ai sensi dell’articolo 19 e dell’Allegato XIV del presente Trattato.

  5. L’Italia e la Yugoslavia s’impegnano a dare al Territorio Libero di Trieste, le garanzie di cui all’Allegato IX.

---------------------------------------------------

Ti invito, ancora una volta, a riportarmi dove sta scritto, e con quale diritto, il TLT è stato assorbito dalle potenze confinanti, mi piacerebbe veramente saperlo.

"Rimase una questione tra Italia e Jugoslavia, che fu risolta con il trattato di Osimo. Fine."

Al "trattato" di Osimo, come si può leggere sulla pagina 0, non viene riconosciuta dalle Nazioni Unite validità di trattato internazionale, serviva solamente a definire puntualmente i confini tra zona A e zona B.

Modificato da Exergus
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Posso porre una domanda, da osservatore ?

Visto che la Jugoslavia non esiste più e non c'è uno Stato successore che si è fatto carico di tutti gli impegni presi dalla Federazione jugoslava, non è stata esaminata la possibilità di rivedere tutta la faccenda con la Slovenia (unico Stato confinante) ?

La zona B è attualmente divisa tra Slovenia e Croazia, che si sono fatti carico (dovrebbero almeno...) degli impegni della ex Yugoslavia per quanto riguarda il loro territorio di competenza. Sicuramente lo Stato Italiano non ha alcun interesse a rivedere la faccenda, se ne sta però occupando la Commissione Petizioni della Comunità Europea con tre inchieste. Inoltre le Nazioni Unite che dovrebbero essere garanti dell'integrità e dell'indipendenza del TLT, come stabilito dal punto1 dell'art.21, hanno già inviato osservatori nel nostro territorio.

Attendiamo sviluppi.

Modificato da Exergus
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La zona B è attualmente divisa tra Slovenia e Croazia, che si sono fatti carico (dovrebbero almeno...) degli impegni della ex Yugoslavia per quanto riguarda il loro territorio di competenza. Sicuramente lo Stato Italiano non ha alcun interesse a rivedere la faccenda, se ne sta però occupando la Commissione Petizioni della Comunità Europea con tre inchieste. Inoltre le Nazioni Unite che dovrebbero essere garanti dell'integrità e dell'indipendenza del TLT, come stabilito dal punto1 dell'art.21, hanno già inviato osservatori nel nostro territorio.

Attendiamo sviluppi.

Ho capito.

Allora sia l'Italia, che la Slovenia e la Croazia hanno applicato la propria sovranità illegalmente sul TLT, andando contro il Trattato di pace del 1947 che è tuttora in vigore. Praticamente tutto il TLT è amministrato provvisoriamente .

Però credo che prima o poi la questione sarà "sanata" in qualche modo, è difficile che si riesumi il TLT.

Grazie della spiegazione

Modificato da Saturno
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