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L'osella è una moneta


Liutprand

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Durante il convegno di Vicenza 2011, tra l'altro, visitai la mostra sulle oselle ed ebbi la fortuna di incontrare Luigino Rancan della Banca Popolare di Vicenza, il quale mi intrattenne amabilmente e successivamente mi inviò questo documento che era stato esposto durante la mostra numismatica "Il dono dei dogi, le oselle" tenutasi nel Palazzo della

Zecca posto innanzi al Palazzo ducale di Venezia nel 2010. Come potete leggere, nel decreto della coniazione dell'osella del 1523 appare molto chiara la dizione "moneda" mentre mai viene riportata la dizione "medaglia". Dopo tutto Il decreto di istituzione del 1521 aveva sancito che la nuova moneta doveva essere coniata ogni anno su disposizione del Doge per il 4 dicembre, festa di Santa Barbara, e doveva essere d'argento " buono" per un valore pari ad un quarto di ducato d'oro e ci sono molte testimonianze sul fatto che le "Oselle" ebbero corso come denaro e furono sempre comprese nelle "tariffe" ufficiali, subendo come tutte le monete dell'epoca le oscillazioni dei cambi e la fluttuazione del valore del metallo in esse contenuto. Non voglio certo arrogarmi la pretesa di aver dipanato definitivamente la vexata quaestio sulle oselle ma credo che si tratti di un documento importante.

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Modificato da Liutprand
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le oselle, come molti sanno, sono cosi denominate in quanto il doge donava ai membri de lo Maggior Consiglio 5 anatre selvatiche.

Dal 1521 pero' il doge Antonio Grimani introdusse lam facolta' di sostituire il dono in natura con una moneta di buon argeto e con un preciso valore venale (32 soldi) che corrispondeva al valore delle anatre . Da qui il nome osella . La ragione fu che in quell'anno a causa di guerrenon era facile reperire le anatre nelle riserve ducali.

Nel tempo il valore in argento dell'osella aumento' (con l'inflazione :) ) passando a soldi 36, 43, 52, etc. fino a soldi 78 fino al termine della coniazione nel 1797.

Con l'attributo del fino (buon argento) e quello del valore (espresso in soldi (o in grossi), e infine la 'forma' piu' simile a moneta che a medaglia, vi sono gli elementi per un uso monetale di queste emissioni. Ben diverso invece il discorso delle medaglie celebrative o anche di regolare emissione, quali quelle annuali dei pontefici, che non vengono mai menzionate (pur in presenza di certi standard ricorrenti di peso, diametro etc.che vengono mantenuti costanti nel tempo) come moneta con un determinato valore attribuito per lo scambio commerciale (mai sentito che si potesse pagare in 'medaglie' mentre le oselle avevano potere liberatorio).

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Supporter

Buona giornata

grazie Liutprand del contributo apprezzatissimo. :good:

saluti

luciano

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le oselle, come molti sanno, sono cosi denominate in quanto il doge donava ai membri de lo Maggior Consiglio 5 anatre selvatiche.

Dal 1521 pero' il doge Antonio Grimani introdusse lam facolta' di sostituire il dono in natura con una moneta di buon argeto e con un preciso valore venale (32 soldi) che corrispondeva al valore delle anatre . Da qui il nome osella . La ragione fu che in quell'anno a causa di guerrenon era facile reperire le anatre nelle riserve ducali.

Nel tempo il valore in argento dell'osella aumento' (con l'inflazione :) ) passando a soldi 36, 43, 52, etc. fino a soldi 78 fino al termine della coniazione nel 1797.

Con l'attributo del fino (buon argento) e quello del valore (espresso in soldi (o in grossi), e infine la 'forma' piu' simile a moneta che a medaglia, vi sono gli elementi per un uso monetale di queste emissioni. Ben diverso invece il discorso delle medaglie celebrative o anche di regolare emissione, quali quelle annuali dei pontefici, che non vengono mai menzionate (pur in presenza di certi standard ricorrenti di peso, diametro etc.che vengono mantenuti costanti nel tempo) come moneta con un determinato valore attribuito per lo scambio commerciale (mai sentito che si potesse pagare in 'medaglie' mentre le oselle avevano potere liberatorio).

Eppure ancora oggi qualcuno sposa la tesi che fossero delle medaglie........

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mi pare che il decreto di coniazione , l'inclusione nelle tariffe, il preciso valore attribuito e le altre testimonianze di corso vadano nel senso di confermare alle oselle potere liberatorio per i pagamenti. Che poi non fossero proprio moneta corrente chiaro che ci sta. Ma l'importnate e' che potessero essere, alla bisogna , considerate come moneta e questo parrebbe evidente dalle testimonianze pervenuteci.

Ripeto doverso e' il discorso delle medaglie che invece non sono mai state considerate come moneta, nenache negli assedi. Perche' ?

Perche' mancava il requisito fondamentale del titolo e del peso uniforme per questi pezzi che non avrebbe garantito l'equanimita' del pagamento. Ecco perche questi due requisiti cosi ben specificati per le oselle e continuamente richiamati nelle tariffe costituiscono presupposto basilare per il loro utilizzo come moneta.

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Ringrazio Liutprand per l'interessante testimonianza, che rivela anche il buon livello culturale presente nel convegno di Vicenza.

A me personalmente fa piacere che ogni nuova emissione veniva disposta dal Doge il 4 dicembre, che, guarda caso, è proprio il giorno del mio compleanno.

Peccato che a nessuno fosse venuto in mente di regalarmi un'osella al compimeto dei miei anni :blum:

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Ringrazio Liutprand per l'interessante testimonianza, che rivela anche il buon livello culturale presente nel convegno di Vicenza.

A me personalmente fa piacere che ogni nuova emissione veniva disposta dal Doge il 4 dicembre, che, guarda caso, è proprio il giorno del mio compleanno.

Peccato che a nessuno fosse venuto in mente di regalarmi un'osella al compimeto dei miei anni :blum:

Puoi sempre cominciare a regalartene una ogni 4 dicembre.....Tu ci sarai a Vicenza?

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  • 1 mese dopo...

mi sapreste dire qualcosa sulle oselle in oro da 4 zecchini ,che in questa discussione mi sembra non siano state discusse.le regalavano al posto di una mucca?o sono coniazioni postume?grazie :help:

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@ Dux-sab

Le oselle in oro, al pari di altre monete in oro ma normalmente coniate in argento, erano coniate dalla zecca di Venezia su richiesta di privati. Oltre all'oro il privato pagava un aggio che andava a coprire le spese e lasciava un guadagno alla zecca.

Arka

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Le oselle sono sempre state considerate moneta , da quando il Doge sostituì le anatre (osele in veneto- con una elle sola-) che scarseggiavano ed era divenuto difficile reperirle. Era la zecca veneziana che le coniana su mandato del doge. Le medaglie, invece, possono essere coniate o fuse da chiunque senza nessun controllo nè di peso nè di materiale. Se vi ricordate, nei periodi passati di crisi, anche i gettoni telefonici, pur non avendo nessun valore scritto, erano valutati 200 lire.

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