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Risposte migliori

Inviato (modificato)

A quanto letto non solo per il 100 Lire 1864 la zecca ha coniato in anni successivi

Vedi per esempio il 2 lire valore 1863 , La lira valore 1863 , per di piu' quantitativi consistenti e non ridotti come la monetazione del massimale in oro

Modificato da piergi00

Inviato

Ciao Pier.

Come ho riportato nell'intervento nr. 19, solo con la Convenzione dell'U.M.L., che ebbe vigore nel Regno solo dal luglio 1866, si precisò che il millesimo da riportare sulle monete dovesse essere quello "di fabbricazione".

La precedente normativa interna parlava solo di riportare "l'anno".

La spiegazione che ho prospettato è quella per cui solo dopo il luglio del '66 ci si attenne in zecca alle indicazioni imposte dalla Convenzione per le monete d'oro e d'argento (quelle di bronzo non ne erano assoggettate).

Prima di questa data è possibile che in zecca abbiano interpretato la disposizione di riportare "l'anno", con una certa ....disinvoltura.

Saluti.

Michele


Inviato

Ciao Pier.

Come ho riportato nell'intervento nr. 19, solo con la Convenzione dell'U.M.L., che ebbe vigore nel Regno solo dal luglio 1866, si precisò che il millesimo da riportare sulle monete dovesse essere quello "di fabbricazione".

La precedente normativa interna parlava solo di riportare "l'anno".

La spiegazione che ho prospettato è quella per cui solo dopo il luglio del '66 ci si attenne in zecca alle indicazioni imposte dalla Convenzione per le monete d'oro e d'argento (quelle di bronzo non ne erano assoggettate).

Prima di questa data è possibile che in zecca abbiano interpretato la disposizione di riportare "l'anno", con una certa ....disinvoltura.

Saluti.

Michele

Ciao Michele

Leggendo una nota del Gigante relativa al 50 centesimi Valore sembra che la disinvoltura in zecca e' continuata anche dopo il luglio del 1866

Gli esemplari per Milano datati 1867 sono stati coniati anche nel 1868

p.s. bisognerebbe controllare se questa affermazione di F.Gigante e' riportata dal Carboneri e/o nelle relazioni della Zecca


Inviato

Si. Il Carboneri (pag. 881 in nota d)), conferma quanto riporta il Gigante.

A questo punto non so che pensare, se non che quella del rispetto del "millesimo di fabbricazione" fosse una disposizione assai trascurata (almeno dalla Zecca del Regno).

Sarebbe interessante sapere se ci sono altri casi.

M.


Guest utente3487
Inviato

Si. Il Carboneri (pag. 881 in nota d)), conferma quanto riporta il Gigante.

A questo punto non so che pensare, se non che quella del rispetto del "millesimo di fabbricazione" fosse una disposizione assai trascurata (almeno dalla Zecca del Regno).

Sarebbe interessante sapere se ci sono altri casi.

M.

Semmai è il Gigante a confermare quanto riportato dal Carboneri :blum:

Guest utente3487
Inviato

Ciao Pier.

Come ho riportato nell'intervento nr. 19, solo con la Convenzione dell'U.M.L., che ebbe vigore nel Regno solo dal luglio 1866, si precisò che il millesimo da riportare sulle monete dovesse essere quello "di fabbricazione".

La precedente normativa interna parlava solo di riportare "l'anno".

La spiegazione che ho prospettato è quella per cui solo dopo il luglio del '66 ci si attenne in zecca alle indicazioni imposte dalla Convenzione per le monete d'oro e d'argento (quelle di bronzo non ne erano assoggettate).

Prima di questa data è possibile che in zecca abbiano interpretato la disposizione di riportare "l'anno", con una certa ....disinvoltura.

Saluti.

Michele

Ciao Michele

Leggendo una nota del Gigante relativa al 50 centesimi Valore sembra che la disinvoltura in zecca e' continuata anche dopo il luglio del 1866

Gli esemplari per Milano datati 1867 sono stati coniati anche nel 1868

p.s. bisognerebbe controllare se questa affermazione di F.Gigante e' riportata dal Carboneri e/o nelle relazioni della Zecca

Questo è accaduto anche per la repubblica...questioni di esercizio finanziario

Inviato

"Questo è accaduto anche per la repubblica...questioni di esercizio finanziario".

Già, è vero. In effetti l'anno finanziario non corrisponde all'anno solare.

M.


Guest utente3487
Inviato

Ricordi? Le lire 10 pegaso coniate anche nel 1951 e le 10 lire spiga coniata già nel 1950...

  • ADMIN
Staff
Inviato

In questo caso però la convenzione UML suppongo non valesse piú. Altrimenti nel mazzo dovremmo mettere anche le monete in euri del 2002 ;)


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Anche io ho notato che ( come veniva qui evidenziato) quasi tutte le 100 lire del 1864 che ho visto, avevano la caratteristica della parte finale T 'rovinata'.

A cosa è secondo voi dovuto?

Può anche essere considerato 'sinonimo di autenticità' per questa moneta?

Modificato da PONGOCOINS

  • 2 settimane dopo...
Inviato

il mio quesito sulla T, sembrava una curiosità interessante. Nessuna opinine?


Inviato

Anche il mio esemplare, pur classificato SPL+ e periziato Bassani, presenta la parte inferiore della T molto sottile, con la curva quasi inesistente.


Inviato

è possibile vedere qualche foto?


Inviato

Si trova in banca e purtroppo di questo esemplare non ho immagini Simo.


Inviato

peccato sarebbe stato bello poter capire visivamente. comunque nessun problema, fai bene a tenerla al sicuro :)


Inviato

Basta anche solo digitare "100 lire 1864" su un motore di ricerca, e vedrai che la maggior parte sono cosi'.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Inviato

Anche io ho notato che ( come veniva qui evidenziato) quasi tutte le 100 lire del 1864 che ho visto, avevano la caratteristica della parte finale T 'rovinata'.

A cosa è secondo voi dovuto?

Può anche essere considerato 'sinonimo di autenticità' per questa moneta?

Rispondendo alla tua seconda domanda , direi di no in quanto il falso del 1864 postato nel nostro catalogo presenta il medesimo difetto nella T come gli esemplari autentici


Inviato

Si, è vero. Quello che ho notatato però, è che mentre nel falso la 'curva' è totatalmente mancate lasciando vedere il fondo della moneta (dove essa doveva apparire) intonso, in quello autentico della 'curva' ,pur essendo mancate, è possibile 'intravederne l'ombra'


Inviato

io propongo di considerare gli esemplari con la t rovinata coniati dopo quelli con il conio integro(anche perche' mi sembra difficile che siano partiti con un conio difettoso).quindi sono molte le probabilita' che questi con la t rovinata,che appaiono in numero superiore agli altri, appartengano alla seconda coniazione.che ne pensate?


Inviato

visto il ridotto numero di monete coniate, è un'ipotesi plausibile.


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