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Questione Lettonia


Risposte migliori

Certo, hai perfettamente ragione a dire che è stata una cosa ragionata e non decisa "due giorni prima", e hai fatto benissimo a pintulizzare! Peró, per come la vedo io, ragionata o meno è stato comunque un fallimento, perchè non si è raggiunto l'obiettivo prefissato. Che la colpa poi sia dei governi, come hai detto tu, è vero. L'euro in sè è solo "metallo e carta", non puó certo avere colpe!

Probabilmente si è voluto tentare un qualcosa per cui la mentalitá attuale degli stati europei non era ancora pronta, visto anche le grandi disparitá che ci sono ancora tra essi... Alla luce di questo considerarlo un "esperimento fallito" non mi sembra così insensato... Poi è solo un opinione..!

Per quanto riguarda gli specilatori quelli ci sono ovunque e su tutto, l'unica cosa che gli interessa è fare denaro.

Dire peró che un eventuale caduta dell'euro e ritorno alle vecchie monete sia un male INASSOLUTO mi pare comunque esagerato... Certo ci sarebbe un impoverimento, ma tutte le medaglie hanno due facce, non solo una. Ci sono anche molti importanti economisti che soatengono che, tutto sommato, se si esce dall'euro si potrebbero anche avere alcuni vantaggi (sopratutto per i primi paesi in uacita).

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sono tornato da poco da un breve viaggio in Lettonia (e Lituania) e quella sotto è l'immagine di una delle (ultime?) lita lettoni (retro)..

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Modificato da squyrry
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numismatica a parte, temo (per loro) che l'ingresso nell'euro sará deleterio, come per tutti i paesi ad economia debole (almeno rispetto a quella di riferimento per l'euro, ossia quella tedesca), e l'impressione che ho ricavato da questo viaggio è che la loro economia sia senz'altro deboluccia, in (non piccola) parte ancora legata all'agricoltura.

per non parlare dell'inevitabile aumento (immediato) di prezzi comportato dall'adozione dell'euro, che ha riguardato un po' tutti i paesi (ad economia "debole"), e non solo l'Italia come molti pensano.. oggi in Lettonia i prezzi sono simili ai nostri solo per quanto riguarda i "prodotti" destinati ai turisti (che sono molti, e principalmente inglesi), mentre cibo, trasporti, e altre cose sono scontate del 30% almeno rispetto ai prezzi italiani.. mentre uno stipendio medio, ad esempio di un dipendente pubblico, è ben al di sotto dell'equivalente di 1000 euro..

in queste condizioni ancorarsi a una moneta forte è, secondo me, sbagliatissimo; poi naturalmente ognuno è libero di pensarla diversamente..

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Eppure, a parte Cipro, gli altri paesi entrati di recente nell'eurozona non hanno avuto crisi disastrose (Malta, Slovenia, Slovacchia e Estonia) mentre alcuni paesi che usano l'euro da molto tempo (Grecia, Spagna, Portogallo e in misura minore anche Italia e Irlanda) sono stati più colpiti.

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Eppure, a parte Cipro, gli altri paesi entrati di recente nell'eurozona non hanno avuto crisi disastrose (Malta, Slovenia, Slovacchia e Estonia) mentre alcuni paesi che usano l'euro da molto tempo (Grecia, Spagna, Portogallo e in misura minore anche Italia e Irlanda) sono stati più colpiti.

Scusa ma hai fatto almeno un esempio sbagliato; non conosco (direttamente) la situazione di Slovacchia ed Estonia, ma in Slovenia ci vado quasi ogni anno data la (relativa) vicinanza.. ed è proprio lì che ho sentito la gente lamentarsi del repentino aumento di prezzi a seguito dell'introduzione dell'euro (ovviamente a paritá di stipendi).. aumento peraltro facilmente constatabile anche da me stesso, visto che tutto si è rapidamente adeguato ai nostri prezzi (prima col tallero debole, almeno rispetto all'euro, era quasi una pacchia).. per non parlare dei prezzi delle case, chi ha comprato un immobile prima dell'euro ha fatto un affarone, visto che anche qui l'euro ha portato a un rapidissimo adeguamento ai prezzi degli altri paesi con stessa moneta (ovviamente un abitante del posto ha avuto al momento una rivalutazione della proprietá, se aveva casa.. se non l'aveva dovrá faticare ben di più per potersela permettere).. ad ogni modo basta cliccare Slovenia+crisi+economica per trovare articoli come questo e capire che la crisi in Slovenia è bella tosta: http://it.finance.yahoo.com/notizie/crisi-eurozona-slovenia-svende-141729257.html

(Malta poi è sicuramente un esempio poco significativo visto che ha meno abitanti di Bologna; per ora se la sta cavando grazie a un sistema fiscale leggero e attirando capitali quale "paradiso fiscale" e capitale del gioco d'azzardo.. peccato che sia poi un po' lo stesso percorso che ha seguito Cipro prima di finire come è finita..)

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Certo, hai perfettamente ragione a dire che è stata una cosa ragionata e non decisa "due giorni prima", e hai fatto benissimo a pintulizzare! Peró, per come la vedo io, ragionata o meno è stato comunque un fallimento, perchè non si è raggiunto l'obiettivo prefissato. Che la colpa poi sia dei governi, come hai detto tu, è vero. L'euro in sè è solo "metallo e carta", non puó certo avere colpe!

Probabilmente si è voluto tentare un qualcosa per cui la mentalitá attuale degli stati europei non era ancora pronta, visto anche le grandi disparitá che ci sono ancora tra essi... Alla luce di questo considerarlo un "esperimento fallito" non mi sembra così insensato... Poi è solo un opinione..!

Per quanto riguarda gli specilatori quelli ci sono ovunque e su tutto, l'unica cosa che gli interessa è fare denaro.

Dire peró che un eventuale caduta dell'euro e ritorno alle vecchie monete sia un male INASSOLUTO mi pare comunque esagerato... Certo ci sarebbe un impoverimento, ma tutte le medaglie hanno due facce, non solo una. Ci sono anche molti importanti economisti che soatengono che, tutto sommato, se si esce dall'euro si potrebbero anche avere alcuni vantaggi (sopratutto per i primi paesi in uacita).

L' "obiettivo prefissato", che è quello di avere un sistema economico e politico europeo gestito decentemente e non basato sul "Chissene frega, tanto riusciamo a vivacchiare anche così" non abbiamo ancora neanche provato seriamente a raggiungerlo, è questo il vero problema.

L'unione monetaria è solo una componente indispensabile per arrivarci, legata al bisogno concreto di avere stabilità all'interno del blocco europeo. Non dimentichiamoci che l'Europa non è un sistema a comparti stagni ma è formato da unità interdipendenti fra loro, per quante differenze possano avere: quelle d'altronde esistono anche all'interno degli stessi stati. Cambia che al loro interno gli stati si sono dati strumenti adatti per gestirle, più o meno efficaci, cosa che anche noi dobbiamo fare a livello europeo.

Lamentarsi stando con le mani in mano non serve: fin dall'inizio si era detto chiaramente che l'unione monetaria per funzionare deve comportare per forza anche un progresso serio in altri campi.

Quanto al resto, se a te un "impoverimento" sembra poco...

Non lasciamoci prendere dall'illusione che tornando alla lira le cose migliorerebbero, ho anche già accennato chi ha interesse a metterci quest'idea geniale in testa. Io non sono un finanziere milionario e da un ritorno alla lira - cioè ad un impoverimento e alla probabile fine del processo d'integrazione europea - non ho assolutamente nulla da guadagnarci, al contrario dei John Paulson in giro per il mondo e di chi sogna la fine dell'integrazione (magari con tanto di ritorno ai tempi dei carri armati alle frontiere).

Modificato da ART
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numismatica a parte, temo (per loro) che l'ingresso nell'euro sará deleterio, come per tutti i paesi ad economia debole (almeno rispetto a quella di riferimento per l'euro, ossia quella tedesca), e l'impressione che ho ricavato da questo viaggio è che la loro economia sia senz'altro deboluccia, in (non piccola) parte ancora legata all'agricoltura.

per non parlare dell'inevitabile aumento (immediato) di prezzi comportato dall'adozione dell'euro, che ha riguardato un po' tutti i paesi (ad economia "debole"), e non solo l'Italia come molti pensano.. oggi in Lettonia i prezzi sono simili ai nostri solo per quanto riguarda i "prodotti" destinati ai turisti (che sono molti, e principalmente inglesi), mentre cibo, trasporti, e altre cose sono scontate del 30% almeno rispetto ai prezzi italiani.. mentre uno stipendio medio, ad esempio di un dipendente pubblico, è ben al di sotto dell'equivalente di 1000 euro..

in queste condizioni ancorarsi a una moneta forte è, secondo me, sbagliatissimo; poi naturalmente ognuno è libero di pensarla diversamente..

Guarda che l'aumento dei prezzi non c'entra niente con l'Euro in quanto tale... purtroppo questa favoletta è stata ben inculcata nelle nostre teste in un decennio di unione monetaria usata come capro espiatorio per giustificare le peggio xxxxxxxx fatte da governi ed amministrazioni.

Il problema semmai è la speculazione che si fa sul cambio di contante, come abbiamo visto fin troppo bene da noi.

Anche la forza dell'economia, in senso generale, c'entra fino a un certo punto: se questo ragionamento fosse corretto perchè ci sono anche paesi come il Montenegro che addirittura adottano direttamente l'Euro come propria valuta senza neanche neanche far parte dell'UE, sono masochisti?

Il problema non è avere una valuta forte ma come gestisci la tua economia e i tuoi conti pubblici. Non secondariamente è la crisi mondiale, che ha fatto frenare bruscamente l'economia Lettone (non-Euro) allo stesso modo di quella Estone (Euro), con seguente ripresa della crescita in entrambi.

Modificato da ART
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Scusa ma hai fatto almeno un esempio sbagliato; non conosco (direttamente) la situazione di Slovacchia ed Estonia, ma in Slovenia ci vado quasi ogni anno data la (relativa) vicinanza.. ed è proprio lì che ho sentito la gente lamentarsi del repentino aumento di prezzi a seguito dell'introduzione dell'euro (ovviamente a paritá di stipendi).. aumento peraltro facilmente constatabile anche da me stesso, visto che tutto si è rapidamente adeguato ai nostri prezzi (prima col tallero debole, almeno rispetto all'euro, era quasi una pacchia).. per non parlare dei prezzi delle case, chi ha comprato un immobile prima dell'euro ha fatto un affarone, visto che anche qui l'euro ha portato a un rapidissimo adeguamento ai prezzi degli altri paesi con stessa moneta (ovviamente un abitante del posto ha avuto al momento una rivalutazione della proprietá, se aveva casa.. se non l'aveva dovrá faticare ben di più per potersela permettere).. ad ogni modo basta cliccare Slovenia+crisi+economica per trovare articoli come questo e capire che la crisi in Slovenia è bella tosta: http://it.finance.yahoo.com/notizie/crisi-eurozona-slovenia-svende-141729257.html

(Malta poi è sicuramente un esempio poco significativo visto che ha meno abitanti di Bologna; per ora se la sta cavando grazie a un sistema fiscale leggero e attirando capitali quale "paradiso fiscale" e capitale del gioco d'azzardo.. peccato che sia poi un po' lo stesso percorso che ha seguito Cipro prima di finire come è finita..)

E ti sei stupito?

Dappertutto abbiamo avuto il repentino aumento dei prezzi (tranne che a Malta, dove il governo ha adottato misure severissime per evitare speculazioni, primo fra tutti il blocco straordinario dei prezzi dei prodotti per alcuni mesi), e i fondatori dell'unione monetaria l'hanno avuto non certo nel 1999 (nascita dell'Euro come valuta a tutti gli effetti economici e finanziari) ma nel 2002 (sostituzione del vecchio contante col nuovo) a ricordarci dove sta il problema.

La crisi in Slovenia è si bella tosta, com'è stata tosta anche in Lettonia ed Estonia... solo che questi hanno avuto la fortuna di non arrivare al default. Anche se a volerla dire tutta la Lettonia ci è andata vicinissima nel 2009, con tanto di scontri di piazza.

Modificato da ART
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Un mese fa ero a Riga e devo dirvi che i Lettoni non sembravano molto contenti di adottare l'euro.

Ho sentito molte critiche al riguardo.

Chiaramente anche lì hanno paura di un aumento dei prezzi, avendo visto cos'è successo altrove. Che poi si cerchi per comodità di gettare la colpa sull'Euro in quanto tale è un altra faccenda che purtroppo abbiamo già visto.

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  • 3 settimane dopo...

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