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Inviato

Grado rarita' medaglie Papali:

come viene calcolato, con che criteri e chi lo definisce ?

Non ho trovato al riguardo discussioni aperte ma e' un campo che penso affascini un poco tutti.

Comprensibile partire dal numero di medaglie coniate ma poi cosa succede?

E se non esistono piu' documentazioni ufficiali ?

E le varianti ?

E eventuali accaparramenti da parte di pochi ?

A voi la parola.......


Inviato (modificato)

La rarità delle medaglie che trovi nel nostro catalogo è definita con i seguenti criteri:

- dati di coniazione - numero di esemplari realizzati (se conosciuti - considerando anche eventuali perdite per rifusioni)

- pregio della produzione (o meglio qualità, o modulo)

- richiesta del mercato (ci sono ad esempio medaglie annuali che pur avendo elevate tirature sono molto richieste vedi l'anno XII di Pio IX)

- numero di passaggi in asta

- indicazioni dei commercianti su aste e listini (opportunamente ponderate)

- prezzi di aggiudicazioni noti

- eventuali statistiche di confronto

- materiale o metallo (anche in funzione della richiesta del mercato)

- indicazioni presenti nelle pubblicazioni

- esperienza soggettiva

l'insieme dei parametri di cui sopra determina il grado di rarità inserito che è soggetto, in alcuni casi, a revisione in funzione della presenza o meno di esemplari sul mercato e da aggiudicazioni e/o invenduti.

Modificato da fabio22

Inviato (modificato)

Grazie...chiarissimo come sempre.

E questo e' valido comunque anche in campo internazionale, secondo il tuo parere?

Modificato da komodo

Inviato

Discussione molto interessante e non facile.

Sintetizzando, i teorici distinguono due concetti di rarità, e cioè una rarità desumibile dalla tiratura ed una rarità commerciale, che viene misurata in rapporto tra disponibilità e richiesta collezionistica e desunta dalla apparizione nelle aste coordinata con le presenze note in musei e collezioni.

Uno studio molto interessante sulla rarità della medaglia annuale papale fu pubblicato diversi anni or sono dal Ceccarelli su Panorama Numismatico e si trattava del risultato di una ricerca su aste e listini per circa 30 anni. Vorrei ritrovarlo e partire dal medesimo per parlare concretamente della rarità delle medaglie . Poi saranno utili altri apporti derivanti dalle personali esperienze.

Ceccarelli sosteneva che il mero riferimento alle tirature era poco utile e che il concetto di rarità va desunto dal mercato, sicchè la tiratura è solo una componente. Penso che abbia ragione.

Ho saputo a Riccione che in questo anno sono state avviati a rifusione importanti quantitativi di medaglie in argento di Paolo VI, che da anni stentavano ad essere assorbite dal collezionismo. Posso garantire che nè al convegno ufficiale, nè al mercatino dei giardini ho visto questo anno medaglie di Paolo VI in argento. La rarità è pertanto modificabile nel tempo.


Inviato (modificato)

Sono solo in parte convinto del pensiero del Ceccarelli, infatti:

Economicamente qualsiasi bene assume un valore in funzione dell'offerta e della domanda del mercato, il punto di equilibrio tra le due determina il prezzo.

Ma qui la rarità mi pare definibile come: l'apprezzamento che i collezionisti nutrono per una determinata medaglia in funzione di bellezza estetica, reperibilità sul mercato, tipologia, modulo e Pontefice.

Ha molto valore anche la fama: la notorietà della medaglia e l'importanza storica che la stessa riveste.

Per questo ritengo la rarità la sinergia degli elementi sopra esposti.

Modificato da fabio22

Inviato

Discussione molto interessante e non facile.

Sintetizzando, i teorici distinguono due concetti di rarità, e cioè una rarità desumibile dalla tiratura ed una rarità commerciale, che viene misurata in rapporto tra disponibilità e richiesta collezionistica e desunta dalla apparizione nelle aste coordinata con le presenze note in musei e collezioni.

Uno studio molto interessante sulla rarità della medaglia annuale papale fu pubblicato diversi anni or sono dal Ceccarelli su Panorama Numismatico e si trattava del risultato di una ricerca su aste e listini per circa 30 anni. Vorrei ritrovarlo e partire dal medesimo per parlare concretamente della rarità delle medaglie . Poi saranno utili altri apporti derivanti dalle personali esperienze.

Ceccarelli sosteneva che il mero riferimento alle tirature era poco utile e che il concetto di rarità va desunto dal mercato, sicchè la tiratura è solo una componente. Penso che abbia ragione.

Ho saputo a Riccione che in questo anno sono state avviati a rifusione importanti quantitativi di medaglie in argento di Paolo VI, che da anni stentavano ad essere assorbite dal collezionismo. Posso garantire che nè al convegno ufficiale, nè al mercatino dei giardini ho visto questo anno medaglie di Paolo VI in argento. La rarità è pertanto modificabile nel tempo.

Se riuscissi a fare una scansione dell'aticolo e inviarmelo, vista la vetustà della rivista, mi faresti cosa gradita

Komodo


Inviato

In effetti credo che entrambi abbiate ragione e che il grado di rarita' derivi da una somma di parametri, parte positivi che ne aumentano il grado e parte negativi, che concorrono a formarlo. Intressante sarebbe sapere, per le medaglie, in cui forse vista la tiratura minore rispetto alle monete subiscono piu' oscillazioni ( a mio giudizio), quali sono tutti questi parametri e che peso, in percentuale, hanno a determinarlo.

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Inviato (modificato)

Sulla rarità delle medaglie papali faccio ancora una considerazione sul piano teorico e poi vorrei stimolare la discussione su singole medaglie anche sulla base delle esperienze personali della nostra ricerca.

Fabio illustra diversi criteri per determinare la rarità, ma, se sintetizziamo, essi attengono a mio giudizio a due fattori fondamentali:

a) alla disponibilità nel mercato, che deriva dalla tiratura originaria, deducendo il materiale che nei secoli è andato perduto, rifuso, deteriorato o che è accantonato in collezioni;

b) alla richiesta , sulla quale incidono vari elementi (tipologia delle collezioni più diffuse, costo correlato anche al metallo, pregio artistico/culturale di alcune medaglie, ammirazione per alcuni pontefici, eventi commemorati, ecc.).

Parto dalla considerazione che non vi sono, a mio giudizio, stock significativi di medaglie papali accantonati per la vendita. Le medaglie antiche (ante Napoleone) erano all'inizio del 1800 quasi scomparse, tanto che il Mazio giustificò le riconiazioni "per aderire alle richieste" di collezionisti, cultori, fedeli.

Le medaglie papali moderne(post- Napoleone) si trovano anche se non sempre con facilità; solo per i pontefici recenti le tirature sono aumentate, forse troppo. Per le medaglie di Paolo VI vi è stata, all'epoca della emissione, una forma di tesaurizzazione e purtroppo per diversi anni una eccedenza di disponibilità , ma i prezzi attuali dell'argento hanno offerto e stanno offrendo occasione ai detentori per buoni guadagni dalla rifusione (personalmente guardo con costernazione alla rifusione di splendide opere d'arte, ma è la legge dell'economia dinanzi alla carenza dell'interesse del collezionismo).

Sappiamo che il collezionismo delle medaglie papali non è particolarmente diffuso (per la bellezza, l'importanza storica, il basso costo meriterebbero un numero di appassionati molto maggiore), ma sempre si tratta di una collezione a livello internazionale e ai collezionisti generali si affiancano collezionisti che hanno il piacere di aggiungere alle monete qualche bella medaglia, i collezionisti per periodo delimitato o per specifiche collezioni (dal 1800; annuali; sedi vacanti; porte sante; lavande; massimi moduli, anni santi....) i collezionisti di storia locale che ricollegano il pontefice alla terra natia, il collezionismo d'arte interessato alle medaglie rinascimentali, barocche, liberty, ecc.

A questo punto vorrei iniziare a parlare di rarità di medaglie papali in concreto.

Ho ricordato uno studio del Ceccarelli sulla medaglia papale annuale (riferimento all'opera del Bartolotti), nel quale sono individuate 26 medaglie particolarmente rare.

Iniziamo da quelle ritenute estremamente rare:

Paolo V - anno I - Elezione;

Paolo V - anno VI - Fortezza di Ferrara;

Paolo V - anno XVI - Il Ponte sul Liri;

Gregorio XV - anno I - Vergine col Bambino;

Clemente IX - Anno I - San Pietro,

Clemente X - anno III - opus Travani - Tribuna della Basilica di Santa Maria Maggiore.

Ho voluto controllare nel catalogo del nostro Forum se questa rarità risulta confermata dalle apparizioni degli ultimi anni.

Per Paolo V - anno I risulta da foto solo una apparizione in asta NAC;

Per Paolo V - anno VI - non risultano apparizioni in aste;

Per Paolo V anno XVI - nel catalogo sono riprodotte tre foto, ma, se non sono in errore, dovrebbero essere ricondotte alla analoga medaglia straordinaria di mm. 50; io ricordo solo l'apparizione nella grande asta Tkalech;

Per Gregorio XV abbiamo in catalogo solo la foto di una copia fusa della medaglia;

Per Clemente IX anno I risulta l'apparizione in asta Baldwins, riferita alla collezione Michael Hall;

Per Clemente X - anno III - conio Travani abbiamo una medaglia in oro ed una medaglia in bronzo in modesta conservazione (una delle poche che ricordo di aver visto nella mia non breve esperienza collezionistica).

Da questa verifica mi sembra di poter concludere che lo studio del Ceccarelli è molto attento; le medaglie papali annuali definite RRRR sembrano essere appartenute solo a collezioni particolarmente importanti

Modificato da renzo1940
  • Mi piace 1

Inviato

Stai facendo un'analisi molto interessante della situazione in senso storico-evolutivo: come viene condizionato il grado di rarita' di una medaglia, che, secondo il mio modesto parere e ' completamente diverso da una moneta, nel ciclo dei corsi e ricorsi storici che avvengono nel passare dei decenni o secoli. Mi spiego meglio: da quello che posso capire l'interesse verso una medaglia o un papa risente molto della situazione del momento storico, vuoi per situazioni pilotate dal mercato, vuoi per l'estetica di una medaglia, vuoi per fattori contingenti come i momenti di crisi o di "vacche grasse" che permettono piu' o meno investimenti sui beni. Ma questo puo' e deve incidere sul grado di rarita'? Non dovrebbe invece essere che una medaglia, a parte una forte immissione sul mercato delle aste (ma se una medaglia e' esistente in pochi esemplari e' impossibile se non immettendo riconi falsi) e' rara in quanto e' introvabile? Come scrivevo all'amico Fabio22 dell'ultima medaglia che sono riuscito a farmi assegnare, Clemente XI AE Hamerani medaglia A.S. 1700 senza data in incuso chiedendo che grado fosse in rarita', se effettivamente esistono pochi esemplari sono contento di averne capito l'importanza. Il bello è la ricerca in se stessa, oltre chiaramente possederla. Ho compiuto per la terza volta gli "anta" ma mi sono ritrovato innamorato e avido di capire; rispetto a Voi sono un neofita ma voglioso di gioire ancora delle cose belle che esitsono. E le medaglie Papali sono una di queste.

Ti posto le foto in oggetto anche se capisco che dovro' sicuramente rivolgermi anche al mercato bibliografico per capirne di piu'...

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Inviato

Non ho ancora risposto alla Tua domanda, perché mi necessitava una riflessione in più.

Mi sembra una medaglia rara.


  • 2 settimane dopo...
Inviato (modificato)

Non ho ancora risposto alla Tua domanda, perché mi necessitava una riflessione in più.

Mi sembra una medaglia rara.

Sei riuscito a definire qualcosa sul grado di rarita' presunto?

Sono impaziente di conoscere il Vs. giudizio in merito

Ciao e buon finesettimana

Renzo, ti ho inviato una mail per ringraziarti del tuo gradito pacco postale e rispondere alla tua, grazie ancora

Modificato da komodo

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