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Guest utente3487
Inviato

Elledi, credo che ognuno debba andare per la sua di strada, senza troppo preoccuparsi di ciò che lo circonda, dalle gelosie, piuttosto che invidia. Fortunatamente in Numismatica ci sono ancora editori, Varesi, Nomisma, Montenegro sono i primi che mi vengono a mente, certo farsi pubblicare un lavoro dalla Oxford University Press sarebbe un'altra cosa ma ... di questo pane dobbiamo vivere. Non credo che il mondo vada avanti solo a spinte, favori, raccomandazioni.

Le prove sono una anomalia della numismatica, quindi c'è chi le colleziona e chi tira dritto, anche se sono convinto un buon collezionista comunque non le dovrebbe trascurare del tutto.

L'indagine svolta ha fatto un "danno" commerciale al mondo delle prove che giusto ora si sta riprendendo, e non ha giovato alla diffusione del libro; per 5 anni parlare di prove in numismatica era peggio che trattare cocaina, ed a quel punto non era più solo Vittorio Emanuele III, ma tutto l'insieme.

Io colleziono prove, studio prove e all'occasione le acquisto ancora per il periodo napoleonico, ad oggi ho usato testi specializzati ed il Pagani Prove, aggiungerò ai cartellini anche il Tuo riferimento, e credo che indipendentemente da chi sia l'editore e chi potrà esserlo in futuro un testo si giudica per quello che è. Andare alla sostanza, e di sostanza c'è n'è nel tuo lavoro.

Ho il primo volume della Tua opera, ora mi procuro il secondo pechè vorrei avere un quadro più ampio. E' un lavoro che può lasciare il segno nel campo delle prove e progetti. E' dinamico ed organizzato, con note e approfondimenti; graficamente non mi piace, troppo colorato, ma è il mio di gusto.

Quindi se mai ti servisse qualcosa per il tuo terzo volume, e se sono in grado sarò ben lieto di fornirti quanto posso.

La tua la prendo come una promessa. Ti manderò le bozze per la parte napoleonica! E non solo!

Guest utente3487
Inviato

Io no e sono curioso......me lo dite ?

Lo sai anche tu. Non ricordi? Te ne avevo parlato.

Anche se contro di me si è ribellato il sistema, che non tollera ingerenze.

Inviato

La tua la prendo come una promessa. Ti manderò le bozze per la parte napoleonica! E non solo!

Perdonami ma nel secondo volume cosa tratta ?

La parte napoleonica la devi ancora fare ? Bhe allora mi diverto !


Inviato

ok ma perdonami...io non compro un libro di medievali se colleziono la repubblica....poi posso comprarlo comunque ma un collezionista credo che si documenti prima di tutto su quello che colleziona e poi sul resto se ne ha voglia.

puoi farmi tanti esempi ma secondo me nella maggior parte dei casi è così.

Se collezioni repubblica o euro probabilmente no, in questo hai certametne ragione ma se collezioni periodi antecedenti è assai probabile che non ci si limiti solo allo specifico.

Detto questo, a smentire ciò che ho appena sostenuto, la maggioranza dei collezionisti non compra libri in generale, con un paio di prezziari, frequentemente neppure troppo aggiornati, ha costituito l'ossatura della biblioteca; in fondo c'è su tutto !

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Guest utente3487
Inviato

La tua la prendo come una promessa. Ti manderò le bozze per la parte napoleonica! E non solo!

Perdonami ma nel secondo volume cosa tratta ?

La parte napoleonica la devi ancora fare ? Bhe allora mi diverto !

Il prossimo che sto per sfornare sarà AREA GEOGRAFICA ITALIANA (Repubblica Italiana, di San Marino e Vaticano). Sto per mandare il tutto all'editore. E devo studiare la copertina.

Guest utente3487
Inviato

Se qualcuno mi manda un bel quadretto che rappresenti in qualche maniera i tre stati, posso anche farlo pubblicare come copertina!!!!

Inviato

Rimani collezionista però..e basta.

e basta? c'è a chi va bene rimanere così....non tutti ambiamo a sapere tutto su tutto.

secondo il vostro punto di vista tutti dovrebbero avere questo libro(questi libri) ed anche un libro sulle etrusche,greche romane medievali savoia preunitari zecche meridionali borboniche mondiali........insomma ci rendiam conto che è pur sempre un libro che tratta un'area specifica???se è fatto bene(e credo che lo sia) fidatevi che chi colleziona prove e progetti del regno o chi è solo appassionato di vederli in foto lo comprerà prima o poi....ma non potete dirmi che è indispensabile nella mia biblioteca...perchè allora lo sarebbero i libri di monete di tutto il mondo e di tutte le epoche.

Sennò se vi sta tanto a cuore la mia biblioteca regalatemelo... ;)

PS:solo il libro di harry potter fa le kilometriche file davanti alle librerie!!! :D ....alla fine è vero..... :rofl: :rofl: :rofl:

marco

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Guest utente3487
Inviato

Almeno una volta c'era il Premio Tevere...adesso manco più quello :mega_shok:

Inviato

Rimani collezionista però..e basta.

e basta? c'è a chi va bene rimanere così....non tutti ambiamo a sapere tutto su tutto.

secondo il vostro punto di vista tutti dovrebbero avere questo libro(questi libri) ed anche un libro sulle etrusche,greche romane medievali savoia preunitari zecche meridionali borboniche mondiali........insomma ci rendiam conto che è pur sempre un libro che tratta un'area specifica???se è fatto bene(e credo che lo sia) fidatevi che chi colleziona prove e progetti del regno o chi è solo appassionato di vederli in foto lo comprerà prima o poi....ma non potete dirmi che è indispensabile nella mia biblioteca...perchè allora lo sarebbero i libri di monete di tutto il mondo e di tutte le epoche.

Sennò se vi sta tanto a cuore la mia biblioteca regalatemelo... ;)

PS:solo il libro di harry potter fa le kilometriche file davanti alle librerie!!! :D ....alla fine è vero..... :rofl: :rofl: :rofl:

marco

Non mi pare sia ciò che ho scritto. Ho detto che in una biblioteca numismatica ci sono ed in teoria ci dovrebbero essere libri che vanno oltre alla precipua sfera di interesse. Per la Sua personale biblioteca sono certo troverà i giusti volumi senza l'aiuto o contribuzione alcuna, e cosa vi debba essere di fondamentale, nessuno meglio di Lei lo può sapere.

Punto seguente non è indispensabile avere in casa il volume sulle prove o progetti di Elledi, non si tratta di un farmaco salva vita e neppure generico, chi colleziona "in generale" vi può trovare ottimi spunti per ampliare le proprie conoscenze, come è capitato a me ricredendomi, e come può accadere in molti altri libri, sempre che vi sia interesse; tra il sapere tutto di tutto ed il conoscere qualcosa di più vi è una considerevole differenza.

Le ho fatto l'esempio sulle monete etrusche a testimoniare il fatto che si può anche "sforare" in altri settori sebbene non vi sia preciso interesse collezionistico, ma la più bieca curiosità numismatica.

Ciò posto ben lunghi da me l'idea di convincerLa di nulla, come del dovermi fidare del parere altrui.


Inviato

ok allora il discorso è che le prove non riscuotono curiosità...anche da parte di chi non le colleziona.....o è cosi o è perchè la gente ha smesso di leggere e di acculturarsi in generale...o è perchè ci sono poteri oscuri che gettano fumo su questo libro.

I casi son questi...per me è il primo caso :)

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Guest utente3487
Inviato

E ognuno ha il diritto di manifestare il proprio pensiero. Ti ringrazio dunque del contributo :blum:

Inviato

Vorrei dare anch'io il mio piccolo contributo di pensiero.

Non colleziono prove e progetto pero' se il libro costasse la metà forse lo prenderei.

Possiedo il 20 L del 1936 ed è periziato, ma non l'ho ancora tolto dalla perizia e guardato bene la dentellatura per paura di scoprire che è del 2° tipo e vedere crollare le sue quotazioni.

Principalmente credo sia per questo che il libro farà fatica ad attecchire e a diventare riferimento di catalogazione.

Come me ci sono centinaia di collezionisti che potrebbero infuriarsi con il proprio rivenditore di fiducia per negligenza nell'avergli consigliato una moneta che, a seguito di verifiche ed indagini, perde abbondantemente il suo valore.

Pensate se da domani chiunque abbia lo scudo dell'uno con fondi lucidissimi pagato 60.000€ , su consiglio di alcune case d'asta o di alcuni venditori si ritrovano la classificazione degli scudi dell'uno dove si dice che quel particolare fondo appartiene ad un riconio successivo e che quindi , non avendo possibilità di quantificare quante monete sono state riconiate , nelle prossime aste la cifra non supera i 40.000€.

Ci potrebbero essere gli estremi per un risarcimento per vendita fraudolenta(non so se verrà accettata l'ignoranza di un esperto del settore)?

Quindi riassumendo un mio pensiero credo che , il piccolo collezionista con fondi limitati non lo compra per il prezzo e il commerciante non lo considera per non dover giustificare e risarcire anni di vendite.

Gian

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  • Grazie 1

Inviato

Possiedo il 20 L del 1936 ed è periziato, ma non l'ho ancora tolto dalla perizia e guardato bene la dentellatura per paura di scoprire che è del 2° tipo e vedere crollare le sue quotazioni.

se guardiamo al gigante 2012 della moneta in oggetto non viene fatta distinzione di valutazione, vi è solo una nota a pie di pagina.

montenegro, non fa cenni al contorno...indica invece una variante con bordo spesso.

attardi, sulle indicazioni fornite dagli studi di tevere, riporta i due differenti contorni, dando per R2 il contorno con dentelli triangolari....attribuendo anche un valore di stima più elevato!

quindi...io ti direi di togliere la perizia e capire almeno cosa hai in collezione!


Inviato

Ho tolto dalla plastica tutte le mie monete per adagiarle sul velluto. tranne il 20 L del 1936(SPL) ed il 5 L del 1911(FDC).

Il mio era piu' che altro un esempio per far capire lo stato d'animo del collezionista medio.


Guest utente3487
Inviato

Per alleviare "le sofferenze" dei collezionisti, posso dire che si tratta di riconi effettuati in zecca, anche se non sappiamo perchè li abbiano fatti. Sono monete autentiche dunque. E' una brutta storia. Iniziata nel lontano 1926 con i riconi delle lire 20 del 1908 e i centesimi 10 del 1908. Alcuni esemplari sono conservati al Museo della Zecca, con inventariazione diversa dalle moneta e con la dicitura Riconio 1926.

Inviato

Rimani collezionista però..e basta.

e basta? c'è a chi va bene rimanere così....non tutti ambiamo a sapere tutto su tutto.

secondo il vostro punto di vista tutti dovrebbero avere questo libro(questi libri) ed anche un libro sulle etrusche,greche romane medievali savoia preunitari zecche meridionali borboniche mondiali........insomma ci rendiam conto che è pur sempre un libro che tratta un'area specifica???se è fatto bene(e credo che lo sia) fidatevi che chi colleziona prove e progetti del regno o chi è solo appassionato di vederli in foto lo comprerà prima o poi....ma non potete dirmi che è indispensabile nella mia biblioteca...perchè allora lo sarebbero i libri di monete di tutto il mondo e di tutte le epoche.

Sennò se vi sta tanto a cuore la mia biblioteca regalatemelo... ;)

PS:solo il libro di harry potter fa le kilometriche file davanti alle librerie!!! :D ....alla fine è vero..... :rofl: :rofl: :rofl:

marco

Non mi pare sia ciò che ho scritto. Ho detto che in una biblioteca numismatica ci sono ed in teoria ci dovrebbero essere libri che vanno oltre alla precipua sfera di interesse. Per la Sua personale biblioteca sono certo troverà i giusti volumi senza l'aiuto o contribuzione alcuna, e cosa vi debba essere di fondamentale, nessuno meglio di Lei lo può sapere.

Punto seguente non è indispensabile avere in casa il volume sulle prove o progetti di Elledi, non si tratta di un farmaco salva vita e neppure generico, chi colleziona "in generale" vi può trovare ottimi spunti per ampliare le proprie conoscenze, come è capitato a me ricredendomi, e come può accadere in molti altri libri, sempre che vi sia interesse; tra il sapere tutto di tutto ed il conoscere qualcosa di più vi è una considerevole differenza.

Le ho fatto l'esempio sulle monete etrusche a testimoniare il fatto che si può anche "sforare" in altri settori sebbene non vi sia preciso interesse collezionistico, ma la più bieca curiosità numismatica.

Ciò posto ben lunghi da me l'idea di convincerLa di nulla, come del dovermi fidare del parere altrui.

questo intervento di Picchio è molto stimolante e non lo lascerei cadere nel vuoto o lasciare che si perda nei meandri delle discussioni. La biblioteca numismatica non è meno importante della propria collezione di monete, anzi - ma questa è una mia opinione - la seconda non può sussistere senza la prima. Credo fermamente in ciò non solo perché mi occupo soprattutto di bibliografia numismatica, come molti di voi sanno, ma perché sono convinto che senza una buona formazione di base è difficile essere un buon collezionista. Vero è, per riallacciarmi al concetto espresso da Picchio, che ognuno compra i testi che gli interessano di più o sono inerenti la propria collezione, ma credo che in una buona biblioteca numismatica non possano mancare alcune opere che, oltre ad essere di riferimento per lo specifico settore, sono ineludibili tout-court: il CNI. il Muntoni, per citare quelle più note a tutti, l'elenco tuttavia sarebbe molto più lungo. Spero di raccogliere altri pensieri in merito.

  • Mi piace 4

Guest utente3487
Inviato

Daccordo.

Io credo che all'inizio il collezionista colleziona e basta. Con il passare degli anni e l'acquisizione di esperienza, se continuerà a collezionare, estenderà il suo interesse anche alla bibliografia numismatica. Non puoi collezionare ad esempio monete italiane e non conoscere il Corpus, oggi fruibile da tutti grazie alla digitalizzazione.

Inviato

Concordo in pieno con quanto detto da Picchio. Nella mia piccola biblioteca ( una quarantina di libri ),

oltre a quelli relativi ai miei interessi numismatici, ne ho che parlano di altri monetazioni. Per esempio, per

la monetazione di Venezia ( che non seguo ), oltre a specifici libri sull'argomento, mi sono preso un libro

che racchiude la storia di tutti i dogi. Per i Savoia ho prima preso un libro che parla dei duchi, conti e

re della dinastia che si sono susseguiti e spero, nel prossimo futuro, di prendere qualcosa che parli

delle loro monete. L'unico problema è che se prendo ancora qualche libro, per mancanza di spazio

mia moglie mi da lo sfratto,

Massimo

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Inviato (modificato)

Sono processi graduali, lenti, uno inizia ad avvicinarsi alla numismatica comprando qualche moneta, se l'intento non è puramente commerciale , è inevitabile che prima o poi arrivi la fase di studio, ricerca, di capire bene cosa stai comprando,aspetto estetico a parte.

E quando entri nella fase di studio,allora si inzia a comprare testi, a scaricare contributi anche da Internet, a frequentare biblioteche, e allora spesso la collezione procede di pari passo con la biblioteca relativa.

Oggi , questo è un punto che ho affrontato fino allo sfinimento, ma vedo che molti nonostante tutto non lo accettano o comprendono,il collezionista è spesso un collezionista studioso,che ricerca,approfondisce, a volte lui stesso arriva a fare contributi validi o comunque è di apporto e collaborazione con gli addetti ai lavori,insomma è un collezionismo responsabile, civico che va oltre il puro possesso materiale ed è invece a disposizione anche per gli altri.

Insomma il collezionismo sta cambiando pelle e con le nuove generazioni lo cambierà sempre più , anche il forum aiuta molto in questo senso, bisogna poi a un certo punto che tutti ne prendano atto.

P.S. E' poi il comportamento che ha adottato il mio amico Max, recente discussione che è sempre in piazzetta che non ha avuto molto successo e un pò mi dispiace, che narra il comportamento reale, perchè Max esiste ed è tra noi, di un collezionist virtuoso, ma anche studioso e divulgatore, Max è secondo me il prototipo del collezionista moderno e generoso dei nostri anni e se l'ha fatto lui ,altri stanno seguendo questo cammino possibile e percorribile.

Modificato da dabbene

Inviato

Daccordo.

Io credo che all'inizio il collezionista colleziona e basta. Con il passare degli anni e l'acquisizione di esperienza, se continuerà a collezionare, estenderà il suo interesse anche alla bibliografia numismatica. Non puoi collezionare ad esempio monete italiane e non conoscere il Corpus, oggi fruibile da tutti grazie alla digitalizzazione.

io ho fatto esattamente il contrario, per anni non ho comprato che libri estendendo gli acquisti a quelli che erano i temi che piu mi interessavano ma non trascurando anche di prendere pubblicazioni di qualita' e di riferimento anche se trattavano ambiti lontani dalle aree ove mi volevo concentrare. Ambivo ad avere una buona opera di riferimento in quanti piu' ambiti diversi possibili, mentre nelle aree di maggiore interesse integravo con piu' pubblicazioni e anche fotocopie di articoli di saggi e riviste troppo costosi da acquistare individualmente. Solo dopo molti, per me lunghissimi, anni ho cominciato a prendere le prime, timide, monete.

Devo dire che la passione dei libri mi e' rimasta e mi da' una soddisfazione veramente grande trovare delle opere valide , che aggiungano conoscenza in un dato ambito, o che chiariscano questioni controverse, o che siano un bel complemento alla consocenza di una monetazione, o semplicemente che siano delle belle opere da guardare e consultare. Il piacere dei libri, pur vivendo in un'era di digitalizzazione progressiva con tutte le incredibili comodita' che questo ci permette (impagabile per facilitare la ricerca e lo studio) , e' rimasto per me un piacere di rara intensita'.

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Inviato

Darwin la chiamava "Evoluzione della specie", noi potremmo definirla evoluzione del collezionista.

Solitamente si comincia a collezionare monete, ma poi immancabilmente si passa ad acquistare libri che chiaramente trattano il periodo (o l'area geografica) a cui appartiene la collezione. Magari un semplice catalogo per la catalogazione, ma poi il passo a voler approfondire è breve e l'acquisto mirato di altri libri è scontato. Passo successivo, qualche libro che esula dai precedenti, ma che comunque permette uno studio ulteriore ed una conoscenza in più rispetto a ciò che si colleziona, anche perchè spesso le monete (e la loro storia) sono collegate fra di loro.

@@Liutprand : galeotto fu il tuo volume ;) .


Inviato

Darwin la chiamava "Evoluzione della specie", noi potremmo definirla evoluzione del collezionista.

Solitamente si comincia a collezionare monete, ma poi immancabilmente si passa ad acquistare libri che chiaramente trattano il periodo (o l'area geografica) a cui appartiene la collezione. Magari un semplice catalogo per la catalogazione, ma poi il passo a voler approfondire è breve e l'acquisto mirato di altri libri è scontato. Passo successivo, qualche libro che esula dai precedenti, ma che comunque permette uno studio ulteriore ed una conoscenza in più rispetto a ciò che si colleziona, anche perchè spesso le monete (e la loro storia) sono collegate fra di loro.

@@Liutprand : galeotto fu il tuo volume ;) .

Allora blocco l'addenda degli ultimi tre anni che è già a quota 80 pagine????? :blum:


Inviato (modificato)

Ho il problema dei libri .. che problema è ? Un problema di famiglia, quando mia moglie ed io organizzammo la libreria ci dividemmo in maniera più o meno equa gli spazi; direi un 60 % per la numismatica ed il restante per i suoi di libri (fa impressione quanto legge ma fortuna mia ha scoperto quell'accrocchio digitale che leggi e non sfogli). Ho esteso il mio dominio oramai sul 80% della libreria con piccoli raid notturni, occultamenti strategici, prestiti a fondo perso (il tutto sempre ed unicamente dei suoi di libri - i miei non si toccano). Poi abbiamo (ho) fatto una seconda libreria che in meno di un anno si è riempita solo di cataloghi; non contento ho spostato quanto più potuto di doppie edizioni e varie in campagna.... ed ora sto riempiendo l'ufficio.E' il vero limite: lo spazio, non la voglia di imparare. In modo analogo a Numa, ho cominciato con i libri, le monete costato parecchio ed i libri meno, quindi iniziai da li, premesso che per le monete "tutte" ho un virus letale che non mi abbandona mai. Eriditati alcuni libri tra cui lo Gnecchi per la monetazione di Milano, M.H. e MIllinger per la monetazione napoleonica, e qualche decina di cataloghi d'asta, vari fascicoli della RIN e via discorrendo mi sono messo a leggere, quanto più potevo di monete, ed è stata la mia base, certo con principale attenzione al periodo napoleonico, ma anche il resto, leggere e confrontare, ed oggi comunque se compro un libro non è per averlo ma per farne un uso più "numismatico", non lo leggo tutto, per carità non ne ho capacità e tempo, ma cerco di memorizzare visivamente ciò che mi potrà servire in futuro; ora mai ho buona conoscenza di me stesso e so cosa mi potrà piacere.Non critico assolutamente chi approfondisce esclusivamente ciò che colleziona, ci sono tanti discorsi da affrontare, dall'impegno economico, alla mancanza di spazio (una collezione può stare nello spazio occupato dal volume di un tomo del CNI), alla mancanza di tempo (comprare un libro e non leggerlo ... che senso ha? ), trovo sia un peccato. E' stata la mia fortuna numismatica leggere prima di acquistare.

Modificato da picchio
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Inviato

Il problema spazio/moglie credo sia comune a molti :).

Mia moglie all'epoca scelse per il salone una bella libreria (di quelle con la scala scorrevole), ma piano piano si è riempita di suoi libri. Avendo una stanza a disposizione, mi sono creato uno studio con libreria fatta fare su misura, quindi difficile da adattare in altro luogo, ma ogni tanto sento voci di un utilizzo diverso della stanza... certo è che se dovesse arrivare un terzo erede, mi toccherà trovare una soluzione alternativa.


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