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dubbi e perplessità


Risposte migliori

Non essendo un commerciante non so se tale "servizio" vada pagato a parte. Ritenevo andasse pagata solo una perizia e non un cerificato che doverosamente dovrebbe essere rilasciato all'acquirente. Ma non posso giurarci. Vediamo se qualcuno degli amici professionisti risponde a questo interessante quesito.

Forse mi sono stati chiesti perchè lo chiesta "postuma". Mi hanno detto essere i costi per andare a cercare il tutto e scrivere la cosa

Ma la ricevuta ( la fattura) te l'aveva fatta intanto?

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Sinceramente essendo passato del tempo e, in mezzo, un trasloco, non me lo ricordo.. Allora non badavo a queste cose come faccio ora. Ad ogni modo ho chiesto se, comunque, possono rimandarmela (la ricevuta), così ho i tesserini delle perizie e la ricevuta di acquisto, e mi posso accontentare essendo monete dell'800. E sperando che non abbia costi, o non alti..

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La legge che imporrebbe il rilascio del certificato di autenticità e provenienza é esclusivamente italiana; pertanto se acquisti all'estero (e San Marino é legalmente un Paese estero), il commerciante può anche non volerti rilasciare alcunché o chiederti dei soldi per soddisfare la richiesta.

Lo stesso per vecchi acquisti italiani; se devo fare un nuovo certificato per un oggetto venduto mesi o anni prima, per il quale avevo già rilasciato tale documentazione, posso anche chiedere un compenso per il tempo che perdo. Posso, non necessariamente devo...

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La legge che imporrebbe il rilascio del certificato di autenticità e provenienza é esclusivamente italiana; pertanto se acquisti all'estero (e San Marino é legalmente un Paese estero), il commerciante può anche non volerti rilasciare alcunché o chiederti dei soldi per soddisfare la richiesta.

Lo stesso per vecchi acquisti italiani; se devo fare un nuovo certificato per un oggetto venduto mesi o anni prima, per il quale avevo già rilasciato tale documentazione, posso anche chiedere un compenso per il tempo che perdo. Posso, non necessariamente devo...

Grazie mille per la risposta. Se invece un certificato di legittima provenienza non fosse stato redatto all'acquisto (mesi prima), il fatto di richiederlo mesi dopo comporterebbe comunque la possibilità da parte del venditore di richiedere un compenso?

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Guest utente3487

No. In questo caso, e non lo dico per piaggeria, il parere autorevole è solo quello di Alberto, autorevole con la A maiuscola. Le mie erano solo indicazioni. E come vedi, il professionista serio ti ha risposto subito!

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Prima che qualcuno posti un mio certificato (o davvero cominceranno a pensare che ho comperato il forum), ne inserisco uno di un'altra ditta.

A mio avviso manca solo la dicitura che fa riferimento all'autenticità del bene, ma é comunque formalmente corretto.....

post-3265-0-48195000-1347714062_thumb.jp

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Guest utente3487

Beh, a voler cercare il pelo nell'uovo questo è un certificato di vendita più che di provenienza. Non si sa fino al conferimento in asta dove si trovava...teoricamente anche qualche furbetto che lo ha avuto in circostanze "fortuite" avrebbe potuto darlo per l'incanto all'ignara casa d'aste....

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Ma quindi quello di provenienza dovrebbe riportare tutti i passaggi dall'alba dei tempi? (ad ogni modo anche un certificato di vendita può andare bene a fini legislativi?)

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Beh, a voler cercare il pelo nell'uovo questo è un certificato di vendita più che di provenienza. Non si sa fino al conferimento in asta dove si trovava...teoricamente anche qualche furbetto che lo ha avuto in circostanze "fortuite" avrebbe potuto darlo per l'incanto all'ignara casa d'aste....

Vero, ma per ovvie questioni, legate anche al diritto alla privacy ecc. ecc., non é possibile indicare le generalità di chi ti ha dato quella moneta.

Il certificato "di provenienza" serve a tutelare l'acquirente nel caso ricevesse certe visite: con quel documento dimostra la provenienza del bene, quindi la sua tracciabilità anche in futuro.

Ovvio che a monte, ovvero il commerciante o la casa d'aste, si devono applicare tutta una serie di filtri (rispetto delle leggi e regole del buon senso) perché non é interesse di nessuno "pestare una cacca".

Scusate il francesismo :blum:

Modificato da Alberto Varesi
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Guest utente3487

Però scusa se insisto...quando compri una macchina usata o un immobile, sai e puoi sapere chi sono i precedenti proprietari...allora perchè questa morbosa difesa della privacy per le monete?

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Non so che dirti Domenico; da parte mia non avrei problemi ad indicare i nomi dei precedenti proprietari.

E' una questione di forma che non spetta a noi risolvere: per le case ci sono gli atti notarili, per le auto i libretti di circolazione e per le monete i registri di P.S.

L'unica differenza é che noi non siamo autorizzati a divulgarli, questi ultimi.

Modificato da Alberto Varesi
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Registri di P.S.? ovvero?

Registri di pubblica sicurezza, sono registri dove vanno annotate certe transazioni commerciali ed i dati anagrafici del venditore e del compratore

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