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IGNORED

dubbi e perplessità


Risposte migliori

Non posso fare a meno di notare la grande ironia (e anche ipocrisia) che c'è dietro il giusto e ovvio riconoscimento achi rinviene un importante ritrovamento archeologico.

Che questo sia realmente casuale o realmente avvenuto tassativamente nelle precedenti 24 ore dalla scoperta dovrebbe avere importanza MOLTO relativa.

Più importante e significativo è che il reperto VENGA CONSEGNATO allo Stato (e anche i canali della consegna dovrebbero avere importanza relativa in quanto sono svariati e solo in parte contemplati nell'elenco della norma preposta e infatti mancava l'ispettore onorario della Soprindentenza....). Magari la consegna potrebbe anche essere effettuata oltre le 24 ore di tempo a disposizione (un tempo mica tanto lungo, considerando anche le circostanze e magari un primo senso di disorientamento dello scopritore che lì per lì non saprebbe a chi rivolgersi e in fondo cosa CAMBIA se il reperto viene comunque assicurato allo Stato, eventualmente anche dopo una settimana). Inoltre basta che lo scopritore riveli anche la sua ubicazione (che potrebbe rivelare addirittura l'esistenza di un nuovo vero sito archeologico) per essere a posto e meritare comunque la giusta ricompensa.

Se lo Stato fa il micragnoso e si attacca a tutti i pretesti per negare la ricompensa, non deve più stupire che una persona appena normale di mente ci penserà due volte a denunciare il suo ritrovamento.... con tutto quello che ne consegue.

E sono curioso di sapere se esistono, in questa fase, elementi per un ricorso anche alla Corte europea.

Ed è questo che lo Stato vuole....??

Anche questo è uno dei tanti aspetti che andrebbero fatti presenti al MiBAC, anche se in un secondo tempo.

L'idea della costituzione di una Commissione di tecnici non è censurabile in linea di principio e avevo già ricordato in passato nel forum che lo stesso MiBAC aveva in passato chiesto di poter trovare interlocutori, che ovviamente dovevano essere di un certo livello e soprattutto rappresentativi di Associazioni riconosciute (e avevo fatto il nome della Società Numismatica Italiana).

A me risulta che i tentativi in tale senso, ossia il radunare esperti sotto il patrocinio di una Istituzione privata riconosciuta, non sono mai andati a buon porto.

Non ho nulla in contrario che ad esempio Piakos voglia avanzare una sua candidatura per entrare in tale Comitato, ma chiaramente non può muoversi da solo a nome di tutti senza un definito mandato.

Diversa cosa, più modesta nei potenziali sviluppi ma sicuramente più facile è che invece sia uno a muoversi ponendo semplici domande attraverso l'URP del MiBAC.

Meglio di niente e merita tutto il sostegno possibile, con l'aiuto di esperti legali....

Questo è il mio semplice (e credo coerente) pensiero, senza bisogno di sgattaloiare intorno.....

Modificato da acraf
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omissis...E sono curioso di sapere se esistono, in questa fase, elementi per un ricorso anche alla Corte europea.Ed è questo che lo Stato vuole....??Anche questo è uno dei tanti aspetti che andrebbero fatti presenti al MiBAC, anche se in un secondo tempo.omissis,,,,
No, fino a che i ricorsi "interni" non sono esauriti non è possibile rivolgersi alla corte Europea.Pare che, peraltro, siano arrivati alcuni ricorsi in seno europeo e forse in un non troppo lontano futuro potremmo avere qualcosa di importante....Ma si sa, son cose che sono risapute e sono alla portata di tuttti, per cui è inutile fare comitati per conoscere lo stato dell'arte..... :blum: :shok: :crazy: :yahoo: :angel: :cray: :confused: (non sapevo più che altri emoticon mettere.....)Enrico Modificato da vitellio
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Guest utente3487

Non metto in dubbio che l'oggetto sia autentico.

Piuttosto, per esperienza, ma non per questo intendo dire che anche il caso in esame sia come penso io, talvolta qualche persona, per sopravvenuti timori inventa il rinvenimento di un oggetto, magari in suo possesso da anni. Oppure lo ha trovato in altro luogo e poi ci ha pensato su e alla fine l'ha consegnato.

Ha fatto il suo dovere di cittadino ed è senz'altro da encomiare e remunerare, però il contesto di ritrovamento è andato a farsi friggere...questo intendevo, nulla di più.

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Guest utente3487

Purtroppo succede molto spesso, più di quanto possiate immaginare. Questi begli oggetti finiscono poi in un museo, come è giusto che sia, ma purtroppo non sapremo mai la storia del suo passato...

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Guest utente3487

Diversa cosa, più modesta nei potenziali sviluppi ma sicuramente più facile è che invece sia uno a muoversi ponendo semplici domande attraverso l'URP del MiBAC.

Certo che è più modesta, ma proveniendo dal singolo, è meno "manovrabile", non risponde ad interessi di caste o burattinai e poi...chissà....

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Non metto in dubbio che l'oggetto sia autentico.

Piuttosto, per esperienza, ma non per questo intendo dire che anche il caso in esame sia come penso io, talvolta qualche persona, per sopravvenuti timori inventa il rinvenimento di un oggetto, magari in suo possesso da anni. Oppure lo ha trovato in altro luogo e poi ci ha pensato su e alla fine l'ha consegnato.

Ha fatto il suo dovere di cittadino ed è senz'altro da encomiare e remunerare, però il contesto di ritrovamento è andato a farsi friggere...questo intendevo, nulla di più.

mah... sai anche il fatto che non fosse stato aperto il ciondolino se non dopo la consegna e a cura di Firenze depone a favore di un ritrovamento coevo alla consegna, tieni presente inoltre che la persona in questione appartiene alla categoria degli archeologi dilettanti, che spesso sono molto coscienziosi e idealisti.....

Enrico

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Allora ritiro tutto.

Forse allora andrebbero svolte ricerche approfondite sul luogo del ritrovamento...hai visto mai che si scopre ben altro?

Immagino l'abbiano fatte, ma non si sa mai....

Comunque l'oggetto suggerisce un qualcosa di perso o perdibile più che da sepoltura e data la provenienza orientale deve avere avuto una lunga storia...

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E' chiaro che un oggetto ritrovato da un privato può avere solo due destini:

1) lasciare l'oggetto dove e come stava e correre a segnalare alla Sorpintendenza (sperando che qualcun altro non lo freghi sul posto). Allora il contesto potrebbe anche essere (non necessariamente) salvaguardato e avere valore archeologico. Si tratta purtroppo di una evenienza rara.

2) prendere l'oggetto e portarlo a casa, magari non immaginando al momento cose fosse esattamente e scoprire solo dopo ad esempio un semplice lavaggio. E' chiaro che il contesto è andato a farsi friggere, ma se l'oggetto è importante e interessa alla Soprintendenza, esso lo acquisisce comunque, seppure con minore importanza in senso di contesto archeologico e previo accertamento della sua effettiva autenticità.

Nel secondo caso i tempi possono essere più lunghi per la remunerazione dello scopritore.

Resta comunque il problema dell'effettiva fiducia tra cittadino e stato e non per nulla la maggior parte degli oggetti spontaneamente consegnati alla Soprintendenza viene scoperta appunto da persone con una certa sensibilità (e magari sono pure archeologi dilettanti, che però per questo non dovrebbero essere puniti, ovviamente se collaborativi).

E' anche un problema di buon senso.....

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Serve solo l'intervento tecnico di Reficul, ma le dimissioni sono già state accolte.

Non risolleviamo la questione in quanto la vicenda è chiusa.

Grazie per la collaborazione.

Ecco un'altra conferma sulla problematica.

:)

Leggere questi "botta e risposta" in pubblico fra "colleghi" è decisamente antipatico e non in sintonia con il generale pensiero del nostro forum che, fortunatamente, ho avuto il piacere di veder nascere e crescere.

Eventuali discordanze fra moderatori, curatori o comunque fra membri dello staff andrebbero sempre e solo risolte privatamente per non andare ad inquinare i post pubblici che devono rimanere la priorità.

Il collega @@piakos ha chiesto di lasciare il suo incarico per motivi che non devono necessariamente essere palesati al resto della community ma che, a titolo generale, possono essere riassunti in una incompatibilità con la linea editoriale generalmente adottata dal nostro sito. Tali dimissioni, che come lo stesso Piakos ha confermato sopra, sono state presentate all'amministratore la prima volta diverso tempo fa, quindi non accettate ed ora, aimè ripresentate.

Questa nel mio modo di pensare, non può che essere interpretata come un'incompatibilità tra le parti e pertanto irrisolvibile. In una lunga e sofferta riunione interna allo staff si è concordato di accettare le suddette dimissioni.

pertanto inviterei tutti quanti a non tornare sulla questione e, soprattutto a concentrarsi sul tema centrale del post. Eventuali ulteriori ritorni, qui o altrove, su argomenti privati o strettamente legati ai membri dello staff non saranno tollerati nel rispetto del resto dell'utenza e pertanto censurati e/o ove necessario, premoderati.

Grazie,

L'Amministrazione.

Caro Centurione, non intendo assolutamente avvalermi del diritto di replica, anche se in democrazia e nel diritto italiano è un diritto insopprimibile e quindi (a prescindere da regolamenti, statuti e clausole d'adesione vessatorie) non può essere premoderato e censurato...salva la rivalsa del coartato o diffamato e salvo l'apparentamento con la censura illegittima.

A ragion veduta l'intervento che proprio hai voluto fare, uscendo tu dal Topic...sarebbe stato da scrivere in altro modo.

Ma poichè non sono più nello staff non c'è motivo che mi consenta una consulenza al riguardo...e nemmeno ho intenzione di perderci il sonno.

:)

In assoluta serenità e nel reciproco rispetto mi limito ad osservare che se qualcuno decide di dimettersi...si dimette e stop. Ci mancherebbe pure che debba attendere un'accettazione o che questa debba essere una concessione. In ogni caso, la correttezza che tu richiami avrebbe imposto la diretta presenza del Collega dimissionario alla lunga e sofferta riunione di staff che hai indicato (anche per evitare successivi proclami e non inquinare i rapporti pubblici).

Una volta in questo Sito si faceva così...e me ne ricordo bene, figurarsi tu...che hai visto nascere il Sito.

Il fatto che, da qualche tempo, certe condivisioni siano cadute in disuso è stato, ti confesso, uno dei miei principali ed amari spunti di riflessione.

Quindi, i motivi (più remoti) delle mie dimissioni lasciamoli stare...è meglio.

Per il resto e nell'ottica della migliore, rispettosa e libera convivenza nel Sito confermo il massimo rispetto da parte mia dell'obbligo deontologico per quanto concerne gli incarichi che sono stati correnti.

E' probabile che la mia uscita dallo Staff mi consentirà di gestire al meglio il tempo e le energie che potrò dedicare al Forum, tutti insieme... per il miglior futuro del collezionismo numismatico e degli amici appassionati.

E, almeno per me, queste sono le motivazioni e questo è l'obiettivo.

P.S.

Mi scuso con tutti per questo inciso che, come capiranno meglio gli amici tecnici, era dovuto.

Modificato da piakos
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leggendo la parte rilevante degli interventi recenti, quella relativa al ritrovamento della lamina d'oro, si ripropone il problema gia' sollevato in questa e altre discussioni in merito al rapporto fiduciario Stato-Cittadino.

Tale rapporto non potra' mai venire sancito da nessuna norma, essendo precipuamente un fatto derivante dalla cultura che un Paese ha visto instaurarsi.

Il "buon senso " non si crea con le leggi, piuttosto credo molto nel contributo che possa dare un dialogo. Dialogo che finora e' sempre stato carente e dove lo Stato viene visto , a differenze della percezione che si ha in altri Paesi , come presenza paternalistica, di controllo, se non (da alcuni e in alcuni casi) vessatorio.

Occorre recuperare, al pari di proporre nuove norme o norme piu' secolari e rispondenti alle realta' in uso anche in altri contesti e Paesi, per la fattispecie che ci interessa, anche un rapporto piu'fiduciario e il dialogo tra cittadino e stato (minuscola usata appositamente) si imposti su basi nuove, oserei dire comunitarie , mostrando una crescita e una maturita' che beneficerebbero tutti.

Elledi facci sapere quando i quesiti sono pronti o sono stati posti. Grazie

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Numa ha ragione,il rapporto fiduciario - collaborativo cittadino- Stato non c'è , non c'è nei beni culturali, non c'è in altri settori,ho visto dei miglioramenti solo negli ambiti tecnici , ma è a oggi ancora un rapporto da costruire e ci vorrà tempo oltre che la volontà.

E' da anni che parliamo di questi argomenti , sarebbe nostro diritto e anche dovere poter parlare e capire, invece ci creiamo molti problemi e facciamo discussioni fiume.

Il caso sopra enunciato è emblematico, ma anche il caso descritto e accaduto a Riccione dove un signore qualsiasi cammina nel convegno e gli chiedono documenti e cosa colleziona , anche questi particolari creano sfiducia in un ambito già incerto e dubbioso.

Ripeto il Ministro Ornaghi parla di collaborazione pubblico-privato come linea ineluttabile,penso che si debba anche guardare ad altri paesi tipo il Regno Unito e a quelli dela Comunità Europea per regole comunitarie condivise,ricostruire un clima di fiducia richiede tempo, ma ci vuole anche la volonta' da parte degli Enti preposti di crearlo e seguire gli orientamenti espressi molto chiaramente dall'attuale Ministero.

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Guest utente3487

anche il caso descritto e accaduto a Riccione dove un signore qualsiasi cammina nel convegno e gli chiedono documenti e cosa colleziona , anche questi particolari creano sfiducia in un ambito già incerto e dubbioso.

Non penso che abbiano bloccato gli ingressi chiedendo documenti a tutti. Sicuramente avranno proceduto a scandaglio. Ma vedersi richiedere i documenti non significa essere bollati come potenziali delinquenti. La stessa cosa delle domande, perchè allarmarsi? Ho dato una risposta nel post Riccione 2012...qui non mi ripeto per non ingolfare la discussione.

Modificato da elledi
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Leggendo e rileggendo, da un paio di anni, discussioni come questa cerco di farlo non come utente maturo del Forum...ma come utente neofita o come osservatore/visitatore che scorre le discussioni.

L'impressione non peregrina... è quella di assistere - il più delle volte - ad un'assemblea condominiale dove:

- alcuni guardano il proprio orto (specificamente i negozi su strada) con scarsa coesione verso un obiettivo condiviso;

- l'ingegnere del quarto piano vuole mettere becco nella relazione dell'avvocato...di cui non può cogliere comunque i passaggi salienti;

- il dirigente internazionale, che è maggior condomino anche di uno stabile attiguo, guarda più a quello che a questo;

- il farmacista ha timore e non vuole fare ricorso contro il Comune per la mancata autorizzazione...

- il Sig. Rossi ha in antipatia il geom. Verdi...che non sopporta l'Amministratore;

- a sua volta l'Amministratore...in quanto non ha solo questo condominio, ma molte altre cose da fare, svicola e la butta sul generico;

ecc. ecc.

La cosa più singolare è che, in suddetto coacervo, molti finiscono per votare contro i propri interessi condominiali pur di non darla vinta a questo od a quell'altro o per scarsa umiltà.

Per uscire dalle sabbie mobili alla fine i Condomini danno incarico o mandato a dei tecnici.

Qui...temo che non si riesca in niente, malgrado la presenza di tecnici come Carnesala, Vitellio, Polemarco ed altri illuminati.

Modificato da piakos
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IL MANDATO...

Devo una risposta a Giò che può interessare tutti.

Per evitare paroloni e piccoli trattati dico il minimo...quanto basta.

Una cosa è fare divulgazione giuridica piuttosto generica o non riferibile ad una determinata vertenza. Tale divulgazione, ovviamente, ha dei limiti. Sicuramente può essere utile per grandi linee ma non risolve i sigoli problemi.

Quando si deve entrare nel vivo di una vertenza tra alcune parti (per vertenza non si intende necessariamente una lite od un giudizio) è necessario ricevere un mandato. Da ultimo la cosa è stata richiamata da Acraf che, a suon di frecciatine, inizia ad appalesare una visione più chiara.

Il mandato può essesre studiato nella forma...ad esempio basterebbe che un Portavoce Ufficiale del Forum (con nomina ad hoc visibile sul Sito) unitamente ad alcuni collezionisti (pochi) "adatti" alla bisogna...chieda l'apertura del famoso tavolo al MiBAC per un sereno e costruttivo confronto. Almeno per iniziare un dialogo. In quest prima sede il Ministero stesso potrà eplicitare le forme per sviluppare il dialogo stesso.

E' quello che ho chiesto mesi fa al sito...ma, semplicemtne, non mi hanno risposto.

Ripeto che la questione della personalità giuridica non è ostativa ed...è probabilmente un alibi. E' invece possibile, legittimo e comprensibile che il Sito non se la sente di caricarsi di tale iniziativa.

Stando così le cose...questa Sezione da Tribuna rischia di tramutarsi in un teatrino.

Peraltro la maggior parte degli Utenti con un pochino di buona volontà possono, a ritroso nelle discussioni, andare a reperire tutte le informazioni utili al corretto collezionare che da qualche anno sono state fornite in tutte le salse.

In ogni caso il problema è la sussistenza o la carenza di buona volontà nel trovare una propositiva e costruttiva collaborazione tra il Ministero ed i Collezionisti...sulla traccia indicata dal Ministro Olnaghi che ha auspicato la piena e reciproca collaborazione con i privati.

Il resto è inconcludente.

P.S.

Ai quesiti da porre genericamente all'URP su cosa collezionare potremmo, con probabile verità, darci risposta da soli. Non per saccenteria ma perchè ormai almeno queste cose sono state qui ben acclarate...in passato anche con il contributo dello stesso Elledi.

Modificato da piakos
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IL MANDATO

Devo una risposta a Giò che può interessare tutti.

Per evitare paroloni e piccoli trattati dico il minimo...quanto basta.

Una cosa è fare divulgazione giuridica piuttosto generica o non riferibile ad una determinata vertenza. Tale divulgazione, ovviamente, ha dei limiti. Sicuramente può essere utile per grandi linee ma non risolve i sigoli problemi.

Quando si deve entrare nel vivo di una vertenza tra alcune parti (per vertenza non si intende necessariamente una lite od un giudizio) è necessario ricevere un mandato. Da ultimo la cosa è stata richiamata da Acraf che, a suon di frecciatine, inizia ad appalesare una visione più chiara.

Il mandato può essesre studiato nella forma...ad esempio basterebbe che un Portavoce Ufficiale del Forum unitamente ad alcuni collezionisti (pochi) "adatti" alla bisogna...chieda l'apertura del famoso tavolo al MiBAC per un sereno e costruttivo confronto.

Ripeto che la questione della personalità giuridica è una emerita minchiata detta questa parte...e poco meno di un alibi se detta dall'altra.

In ogni caso non è il problema...il problema è la sussistenza o la carenza di buona volontà nel trovare una propositiva e costruttiva collaborazione tra il Ministero ed i Collezionisti.

Il resto è inconcludente.

P.S.

Ai quesiti da porre genericamente all'URP su cosa collezionare potremmo, con probabile verità, darci risposta da soli. Non per saccenteria ma perchè ormai almeno queste cosa sono piuttosto chiare.

A quanto dici il tutto è molto semplice, credo, non c'è bisogno di farsi dare mandato da associazioni varie di collezionisti od altro...parlane con Reficul, se lui da mandato potete iniziare a dialogare col Mibac...tu e chi altro?

Sinceramente Piakos, a me, parlo in prima persona ma sto facendo un esempio, che alcune persone, potrebbero essere 4-5 o 20, vadano anche a nome mio a parlare con chicchessia senza chiedere la mia autorizzazione non piacerebbe molto...se dovesse succedere una cosa del genere io vorrei sapere, chiaramente, cosa andrebbero a dire e quali idee presenterebbero...

Oppure dovrebbero farlo a titolo personale, come farà Elledi, in quel caso io non posso mettere becco.

Il Forum è di Reficul, fin qui siamo d'accordo, quindi è lui che ti/vi/li dovrebbe autorizzare, non penso che io, o chiunque altro, possa prendere iniziative a nome della Moneta.it senza essere autorizzato da Reficul, se così non è ti prego di spiegarmene il motivo.

Spero di essere stata chiara, oggi sono leggermente in confusione...sto leggendo troppo. :wacko:

Ciao, Giò

Modificato da giovanna
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Awards

Ciao a tutti.

"Spero che anche l'amico Michele (Bizerba) si faccia vivo (anche se forse ti capisco e condivido alcuni dei motivi che ti portano ad essere assente da questa discussione, ma abbiamo bisogno anche della tua intelligenza, tenacia e preparazione …..)."

Rispondo ad Enrico (vitellio) ringraziandoLo, innanzitutto, per la condierazione, certamente esagerata, che ripone nel sottoscritto.

Rientro solo oggi da un periodo di vacanze all'estero ed ho letto per sommi capi questa lunga discussione.

Chi legge questa sezione sa come la penso in merito all'argomento "sul tappeto" e dunque non è necessario che mi metta a riscrivere cose già espresse ripetutamente da almeno due anni a questa parte.

Auspico ogni migiore successo per qualunque iniziativa dovesse essere intrapresa a titolo personale (da elledi) o a titolo collegiale (da altri Utenti).

Personalmente, d'ora in poi intendo occuparmi sul forum solo di "numismatica ricreativa" e non di altro.

Per altre iniziative, che viceversa comportano un particolare impegno, anche professionale, la disponibilità da parte mia c'è stata a suo tempo, come credo molti sanno ed hanno potuto constatare.

D'ora in poi vorrei potermi "godere" la numismatica ed il forum come un momento ricreativo della mia giornata e non come un proseguinmento degli impegni professionali quotidiani.

Se poi dovessi ricevere un incarico specifico da un'Associazione o da un Ente per studiare o approfondire una problematica giuridica, allora questo rientrerebbe nel mio lavoro e lo affronterei come tale.

Sono anche dell'opinione che sia giusto (anzi, che sia doveroso) che ci sia un periodico "ricambio" di intelligenze e di punti di vista, in particolar modo quando gli sforzi compiuti da alcuni (me compreso) non hanno dato alcun risultato.

Non entro nel merito di altri aspetti che sono emersi nel corso di questa discussione.

Auguro a tutti un buon lavoro.

Saluti.

Michele

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Io so soltanto che il MiBAC non ha alcuna preclusione ad instaurare un dialogo (e anzi ne sta cercando) con un QUALIFICATO interlocutore che rappresenti il mondo collezionistico e anche commerciale.

L'unico vero problema, per dire in poche parole, è appunto la scelta e la rappresentatività di questo interlocutore, che ovviamente dovrebbe avere ampia fiducia degli utenti che rappresenta.

Non posso fare a meno di notare, come suggerisce il buon senso, che se all'orizzonte e poi al portone del MiBAC si presenta un tizio che sostiene di poter parlare a nome di tutti noi, il MiBAC cercherebbe come minimo di avere informazioni sulle sue qualifiche e sulla stessa rappresentatività.

Se Reficul ritiene che il forum LaMoneta abbia requisiti per scegliere un simile rappresentante, è liberissimo di farlo, con l'ovvia implicazione che dovrebbe essere sempre informato degli sviluppi che saranno poi esposti nei tempi e modi più opportuni a noi stessi (gli utenti rappresentati).

In ogni caso, prima di procedere a tale nomina, si dovrebbe, per corretteza anche deontologica, informare le altre associazioni, alcune delle quali hanno già uno statuto riconosciuto per essere appunto rappresentative di collezionisti o commercianti (penso alla Società Numismatica Italiana per i collezionisti e studiosi privati e alla NIP per i commercianti).

Mi sembra di capire che Piakos abbia i requisiti (è un legale con esperienza di normative del settore; è un collezionista in vari periodi storici e quindi con conoscenza di specifici problemi numismatici; conosce e ha rapporti con commercianti professionisti) e soprattutto la volontà di proporsi quale potenziale interlocutore con il MiBAC, ancora più interessante se dovesse risultare di conoscere già anche qualche membro di quel ministero.

Se è così, è bene dirlo chiaramente e, come dicevo in precedente post, metterci la faccia....

Come in fondo sta facendo Elledi, proponendo però un'altra strada, per la verità più incerta e forse anche meno decisiva, ma non per questo non da provare.

Penso che si debba anche iniziare a muoversi in maniera più concreta e con meno profluvio di parole e parole..... senza dimenticare che nel 2015 l'Italia sarà al centro dell'attenzione mondiale della numismatica grazie al Congresso Internazionale di Numismatica a Messina.

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Solo ora ho letto il buon Bizerba, sicuramente una persona di alto profilo per essere a sua volta interpellato o proposto per la famosa figura di interlocutore.

Ha già manifestato la volontà di accogliere un qualificato invito a collaborare.

E' un buon esempio e dovremmo iniziare a studiare una adeguata procedura per scegliere il singolo rappresentante (meglio di un Comitato di più persone) che possa diventare appunto l'interlocutore del MiBAC.

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Solo ora ho letto il buon Bizerba, sicuramente una persona di alto profilo per essere a sua volta interpellato o proposto per la famosa figura di interlocutore.

Ha già manifestato la volontà di accogliere un qualificato invito a collaborare.

E' un buon esempio e dovremmo iniziare a studiare una adeguata procedura per scegliere il singolo rappresentante (meglio di un Comitato di più persone) che possa diventare appunto l'interlocutore del MiBAC.

Forse prima bisognerebbe sentire quello che avrà da dire Reficul a questo proposito, oppure in sua assenza i Vice Amministratori, questo sempre se si vuole seguire l'idea di Piakos di presentarsi a nome della Moneta.it.

Io continuo a vedere ostacoli in questo, proprio per il problema che si andrebbe a parlare a nome di persone che non ci hanno delegato formalmente.

Quando rilascio mandato ad un Avvocato, oppure ad un mio qualsiasi rappresentante, anche come Delega Condominiale, firmo una carta che mi impegna formalmente e legalmente ad accettare qualsiasi cosa farà quella persona in mia vece.

Mettiamo il caso che Reficul acconsenta, lui può dare il consenso per tutti gli iscritti al Sito?

Logicamente non mi sembra possibile e non ricordo nulla nel Regolamento che lo renda attuabile, posso sbagliarmi chiaramente ma...mi piacerebbe avere una risposta dai "tecnici" presenti in questa discussione.

Grazie, Giò

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Io so soltanto che il MiBAC non ha alcuna preclusione ad instaurare un dialogo (e anzi ne sta cercando) con un QUALIFICATO interlocutore che rappresenti il mondo collezionistico e anche commerciale.

L'unico vero problema, per dire in poche parole, è appunto la scelta e la rappresentatività di questo interlocutore, che ovviamente dovrebbe avere ampia fiducia degli utenti che rappresenta.

Non posso fare a meno di notare, come suggerisce il buon senso, che se all'orizzonte e poi al portone del MiBAC si presenta un tizio che sostiene di poter parlare a nome di tutti noi, il MiBAC cercherebbe come minimo di avere informazioni sulle sue qualifiche e sulla stessa rappresentatività.

Se Reficul ritiene che il forum LaMoneta abbia requisiti per scegliere un simile rappresentante, è liberissimo di farlo, con l'ovvia implicazione che dovrebbe essere sempre informato degli sviluppi che saranno poi esposti nei tempi e modi più opportuni a noi stessi (gli utenti rappresentati).

In ogni caso, prima di procedere a tale nomina, si dovrebbe, per corretteza anche deontologica, informare le altre associazioni, alcune delle quali hanno già uno statuto riconosciuto per essere appunto rappresentative di collezionisti o commercianti (penso alla Società Numismatica Italiana per i collezionisti e studiosi privati e alla NIP per i commercianti).

Mi sembra di capire che Piakos abbia i requisiti (è un legale con esperienza di normative del settore; è un collezionista in vari periodi storici e quindi con conoscenza di specifici problemi numismatici; conosce e ha rapporti con commercianti professionisti) e soprattutto la volontà di proporsi quale potenziale interlocutore con il MiBAC, ancora più interessante se dovesse risultare di conoscere già anche qualche membro di quel ministero.

Se è così, è bene dirlo chiaramente e, come dicevo in precedente post, metterci la faccia....

Come in fondo sta facendo Elledi, proponendo però un'altra strada, per la verità più incerta e forse anche meno decisiva, ma non per questo non da provare.

Penso che si debba anche iniziare a muoversi in maniera più concreta e con meno profluvio di parole e parole..... senza dimenticare che nel 2015 l'Italia sarà al centro dell'attenzione mondiale della numismatica grazie al Congresso Internazionale di Numismatica a Messina.

A mio modesto parere Acraf ha perfettamente centrato il problema!

Per poter instaurare un dialogo con il MIBAC (cosa non impossibile da quanto mi è stato detto) il requisito essenziale sarebbe probabilmente quello di disporre di un tramite ben referenziato certo, ma soprattutto che possa realmente rappresentare TUTTE le categorie numismatiche. In secondo luogo e per via del rappresentante comune, bisognerebbe introdurre una proposta scritta che sia stata prima di tutto condivisa, accettata e firmata da tutte le principali associazioni numismatiche. Solo così facendo la suddetta proposta potrà avere un peso reale sulla questione ed essere seriamente considerata.

Senza queste prerogative non credo che l'amministratore di questo sito o chiunque altro rappresenti una qualsivoglia associazione numismatica si prenderà l'onere di eleggere in autonomia il rappresentante "di tutto il mondo numismatico".

Forse il primo passo da muovere dovrebbe mirare ad unire sotto un'unica voce il pensiero di tutto il mondo numismatico?

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Allora, se Piakos e gli altri sono d'accordo si potrebbero mettere giù due parole di mandato con il quale, previo sondaggio favorevole, il formu de lamoneta.it da incarico a uno o più rappresentanti di interloquire col MIBAC. Poche parole, ampio mandato e si va.

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... poi se si vuole unire prima "tutto il mondo numismatico" (cosa assai ardua) allora promuoviamo un incontro ristretto ed invitiamo i vari rappresentanti de "tutto il mondo numismatico" e poi si procede come detto prima. Si perde un po' più di tempo, ma forse ne vale la pena...

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Vedo che la mia idea inizia ad essere compresa ed apprezzata, la strada è lunga e difficile ma con impegno e serietà penso sia quella che potrebbe dare i migliori risultati.

Il Ministero sarebbe consapevole che il mondo numismatico è concorde e compatto nelle richieste, questo li porterebbe a valutarne "il peso", almeno spero. Giò

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