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Inviato (modificato)

Non è una cosa che è successa a me o a uno che conosco, ma mi ponevo questo dubbio: immaginiamo che un esperto di numismatica vada ad un mercatino delle pulci e trovi una moneta rara e\o preziosa venduta ad un prezzo irrisorio alla pari di altre monete comuni poichè il venditore inesperto non l'ha riconosciuta come rara, e l'acquistaa per poco per poi tenerla o rivenderla al vero prezzo di mercato. Oppure che riesca a ottenere una moneta rare e costosa (es. 500£ 57 prova o 5£ 56) scambiandola con una comune (valore pochi € o centesimi) di suo possesso, semplicemente dicendo "valgono tutte lo stesso, prendo quella perchè mi manca quell'anno".

In questi casi il fortunato (o disonesto) collezionista per la legge compie un reato di truffa approffittando dell'ignoranza altrui? Oppure chi possiede un bene è libero di venderlo al prezzo che vuole o scambiarlo con cosa vuole e sta a lui informarsi sul suo reale valore.

Conoscete episodi del genere capitati a voi o altri?

Modificato da stf

Inviato

nessun reato...chi mette un oggetto,in questo caso una moneta,in vendita ha il compito di informarsi dell'eventuale valore prima di metterlo in vendita.Non deve certo chiederlo a chi gliela compra o aspettarsi che costui lo dica.

può esser un altro discorso se è un tuo amico....in tal caso io non lo farei mai.

io personalmente se vedo in bancarella una moneta da 50/100 euro in vendita a 1 euro me la prendo subito e sto zitto....come tutti credo.

marco

Awards

Inviato

In fin dei conti proprio qui sottolineiamo quasi ogni giorno che sulla baia accade di frequente, disse qualcuno "libera volpe in ...libero pollaio"! Come ho ribadito ieri, in un altra discussione, l'etica non è di questo mondo.


Inviato

Immagino sia diverso se cerchi di convincere il venditore a venderti qualcosa a basso prezzo dandogli informazioni volutamente false: "ti sbagli, le £5 del '56 sono comunissime, quelle del '57 sono rare" oppure "ti do al massimo 50 cent perchè so che è falsa, quelle vere hanno il segno di zecca leggermente differente" - mentre tu sai benissimo che è vera e vale molto.

Comunque credo siano casi rari. Di solito chi vende è più informato di chi compra ed è molto più frequente trovare uno che cerca di spacciare per rara una moneta comune che il contrario. Soprattutto nell'era di internet dove ognuno può informarsi sul valore di quello che ha prima di venderlo.

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Inviato

Immagino sia diverso se cerchi di convincere il venditore a venderti qualcosa a basso prezzo dandogli informazioni volutamente false: "ti sbagli, le £5 del '56 sono comunissime, quelle del '57 sono rare" oppure "ti do al massimo 50 cent perchè so che è falsa, quelle vere hanno il segno di zecca leggermente differente" - mentre tu sai benissimo che è vera e vale molto.

Comunque credo siano casi rari. Di solito chi vende è più informato di chi compra ed è molto più frequente trovare uno che cerca di spacciare per rara una moneta comune che il contrario. Soprattutto nell'era di internet dove ognuno può informarsi sul valore di quello che ha prima di venderlo.

esatto...di solito è chi vende che cerca di fregare chi la moneta la cerca....
Awards

Inviato

Immagino un altro scenario:

Avete un negozio di generi alimentari. Siete amici di uno che abita lì vicino e sapete che colleziona monete. Un giorno suo figlio di 12 anni viene nel vostro negozio pagando con monete di San Marino, Monaco, Vaticano e alcune commemorative rare prese evidentemente di nascosto dalle divisionali che il padre ha acquistato sborsando un sacco di soldi. Voi che fareste?

Dal punto di vista legale siete a posto perchè avete accettato monete a corso legale e nulla vi obbliga a guardare la faccia nazionale delle monete che ricevete, ma dal punto di vista etico? E' un dilemma difficile...


Inviato (modificato)

se cerchi di convincere qualcuno che la sua moneta è senza valore approfittando delle tue maggiori conoscenze e capacità, è circonvenzione credo , o truffa....idem se ti portano una moneta rara da valutare e tu gli fai una stima non vera per tua convenienza....se trovi una moneta da 10000 euro in un mercatino col cartellino 10 euro , sono problemi di chi la vende..eticamente dovresti avvertirlo,...praticamente, e mi ci metto anche io in mezzo, non l'ho mai visto fare... se viene il figlio del vicino a pagarti con i marenghi al posto delle 200 lire e tu li prendi consapevolmente lo stai truffando approfittando della tua posizione dominante...se ti paga con 2 euro vaticano o san marino, eticamente,e se te ne accorgi, sarebbe civile dirglielo, ma dall'altro canto sono monete in corso il cui valore è solo virtualmente più alto del facciale, non oggettivamente come per il marengo al posto delle 200 lire, quindi, legalmente non commetti nessun abuso...del resto c'è anche chi dell' euro san marino o vaticano se ne frega allegramente e le spende come le altre, me compreso...

Modificato da numizmo
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Inviato

La numismatica e' un mondo difficile, bisogna affrontarlo solo se adeguatamente preparati. Normalmente si ha a che fare con persone oneste e le truffe riguardano piu' che altro il mondo online. C'e' da dire che anche i rapporti con numismatici e commercianti vanno coltivati nel tempo e normalmente la stima va meritata da entrambe le parti, nel senso che si viene trattati con rispetto quando si dimostra passione e competenza. Se il numismatico si accorge di avere a che fare con uno sprovveduto e questo sprovveduto ha un tesoro in mano di cui vuole disfarsi rapidamente...be' in questi casi a qualcuno qualche tentazione viene, e non e' detto che tutti siano gentiluomini.

Nell'ambiente numismatico gira una voce riguardante una vedova che porto' la collezione del marito morto a vendere da un rinomato numismatico (chiaramente non faro' qui nomi, anche perche' la storia potrebbe essere inventata del tutto o romanzata da qualche invidioso). Sui cartellini delle monete erano presenti i prezzi pagati per le monete in migliaia di lire (100 per centomila, 1000 per un milione), be' alla fine il numismatico le acquisto' la collezione facendo la somma dei valori scritti sui talloncini senza dirle che erano in migliaia, pagando centomila lire una collezione che valeva 100 milioni....

Ecco quello che puo' succedere quando non ci si prepara per tempo dicendo a qualcuno che fare con le proprie monete quando non ci si saremo piu', e nascondendo ai nostri cari quanto spendiamo realmente per le nostre amate monetine... :(

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Inviato

Questo tema l'aveva affrontato Gnecchi (o Ambrosoli, uno dei due di sicuro) nel suo manuale Hoepli. Ovviamente non quello delle monete di S. Marino, dove credo che il padre vada avvisato e Gnecchi sarebbe d'accordo.

Il problema che si poneva Gnecchi era leggermente diverso. Ovvero se un contadino Vi porta una moneta (attenzione la legge nel frattempo è cambiata, ma la domanda resta valida) è giusto pagarla poco approffittando dell'ignoranza altrui? E qui distingueva due casi. Se il contadino Vi chiede un parere sul valore è giusto dirgli il valore corretto. Se invece il contadino Vi offre la moneta dicendo lui il prezzo, pagategliela senza patemi. La differenza di prezzo a Vostro favore è data dalla cultura che ha pure un suo valore.

Arka

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Inviato

Ottimo e calzante l'esempio di Arka. L'affermazione da lui riportata era dello Gnecchi, nell'opera "Monete Romane".


Inviato

Quando provano a venderti qualcosa a prezzo esorbitante, è reato? Purtroppo no. Quando ti dicono che le 1000 lire con la cartina errata (va beh, dicciamo il primo conio perchè è sbagliato anche il secondo...) sono rare, quindi costano molto? Quando ti spacciano per medioevale una moneta del XIX secolo con tanto di millesimo? Non so se sia reato, ma credo che sp*******rli pubblicamente sia doveroso...

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Inviato (modificato)

A me è successo che il figlio di un amico ha proposto alcune monete papali di un certo pregio a prezzo molto basso (si basava su quanto scritto dal padre parecchi anni prima nei cartellini). Ebbene, ditemi che sono un cogl....., ma non me la sono sentita di prenderle al prezzo da lui richiesto e gli ho offerto all'incirca il prezzo di mercato, che era più o meno il triplo/quadruplo di quello che chiedeva. Sapete com'è andata a finire??? Non me le ha più date. Ha ripreso le monete, dicendomi che voleva un attimo ripensarci perchè erano alla fine un caro ricordo.... Poi so che le ha offerte ad alcuni commercianti chiedendo più di quello che le avevo valutate io. Alla fine, non gliele ha prese nessuno, perchè nessuno era così sciocco, evidentemente, di pagarle quanto dicevo io. Preciso che suo padre era un amico e non avrei mai potuto approfittarmi. Allora è tornato da me dicendomi che poteva darmele al prezzo che dicevo io. Sapendo però che non si era fidato e che le aveva offerte a cani e porci, gli ho detto che ci avevo pensato, che mi dispiaceva prendere delle monete appartenute ad un amico e che a mio parere era giusto che rimanessero in famiglia.... Ho fatto male?

Modificato da aemilianus253
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Inviato

Hai fatto benissimo a non approfittare del figlio di un amico e hai fatto altrettanto bene a non farti prendere in giro.


Inviato

hai fatto benissimo...una volta c'era la consuetudine, per i commercianti, di fare un'offerta e se il venditore non accettava e andava a cercare altri interessati, di avvertirlo che l'offerta non sarebbe più stata valida, se fosse ritornato.......e trovo che bisognerebbe che questa usanza ritornasse in auge.......

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Inviato (modificato)

Quando provano a venderti qualcosa a prezzo esorbitante, è reato? Purtroppo no. Quando ti dicono che le 1000 lire con la cartina errata (va beh, dicciamo il primo conio perchè è sbagliato anche il secondo...) sono rare, quindi costano molto? Quando ti spacciano per medioevale una moneta del XIX secolo con tanto di millesimo? Non so se sia reato, ma credo che sp*******rli pubblicamente sia doveroso...

O mio dio, ma se uno si fa fregare in questo modo non dovrebbe neanche acquistare monete. Non ci vuole una laurea per leggere il millesimo e se hai più di 25 anni ti ricordi che ogni 4 - 5 monete da 1000£ una era sbagliata. Da tanto che valgono io ne ho tenute solo 2, una giusta e una s agliata (oltre ad alcune sammarinesi) e il resto le ho cambiate in banca quando ancora si poteva.

Potrei capire (ma non giustificare!) alcune truffe più sofisticate come spacciare una moneta qFDC per FDC o vendere a 10€ una moneta del Regno che in realtà ne vale 5.

Comunque credo che vendere una moneta comune spacciandola per rara o dicendo che è più vecchia sia proprio reato di truffa. Uno straniero che non conosce la lingua (e ha difficoltà a consultare i siti in italiano sulle monete italiane) potrebbe veramente credere che le 1000£ sbagliate siano rare e preziose.

Un'altra moneta a cui è spesso attribuito erroneamente un valore eccessivo è la 200£ del 77. In realtà solo gli esemplari con la scritta prova sono rari, gli altri valgono pochi cent.

Modificato da stf

  • 1 mese dopo...
Inviato

Se devi comprare e l'altro non sa il reale valore, tu fai un'offerta e se vuole accetta, se no si informa di persona, visto che anche la "conoscenza" ha un valore (infatti le perizie costano).


Inviato

Questo tema l'aveva affrontato Gnecchi (o Ambrosoli, uno dei due di sicuro) nel suo manuale Hoepli. Ovviamente non quello delle monete di S. Marino, dove credo che il padre vada avvisato e Gnecchi sarebbe d'accordo.

Il problema che si poneva Gnecchi era leggermente diverso. Ovvero se un contadino Vi porta una moneta (attenzione la legge nel frattempo è cambiata, ma la domanda resta valida) è giusto pagarla poco approffittando dell'ignoranza altrui? E qui distingueva due casi. Se il contadino Vi chiede un parere sul valore è giusto dirgli il valore corretto. Se invece il contadino Vi offre la moneta dicendo lui il prezzo, pagategliela senza patemi. La differenza di prezzo a Vostro favore è data dalla cultura che ha pure un suo valore.

Arka

Capita a volte che un conoscente ti regala un sacchetto di monetine mondiali

e senza farmele vedere ti dice per 2 volte che non vuole niente e nel gruzzoletto

c'è un marengo, cosa fare?

Io ho fatto come mi ha detto: le ho tenute senza dargli nulla.

Massimo

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Inviato

Questo tema l'aveva affrontato Gnecchi (o Ambrosoli, uno dei due di sicuro) nel suo manuale Hoepli. Ovviamente non quello delle monete di S. Marino, dove credo che il padre vada avvisato e Gnecchi sarebbe d'accordo.

Il problema che si poneva Gnecchi era leggermente diverso. Ovvero se un contadino Vi porta una moneta (attenzione la legge nel frattempo è cambiata, ma la domanda resta valida) è giusto pagarla poco approffittando dell'ignoranza altrui? E qui distingueva due casi. Se il contadino Vi chiede un parere sul valore è giusto dirgli il valore corretto. Se invece il contadino Vi offre la moneta dicendo lui il prezzo, pagategliela senza patemi. La differenza di prezzo a Vostro favore è data dalla cultura che ha pure un suo valore.

Arka

Capita a volte che un conoscente ti regala un sacchetto di monetine mondiali

e senza farmele vedere ti dice per 2 volte che non vuole niente e nel gruzzoletto

c'è un marengo, cosa fare?

Io ho fatto come mi ha detto: le ho tenute senza dargli nulla.

Massimo

magari, a bocce ferme, puoi comunque fargli tu un regalo come scusa per sdebitarti cosi anche la coscienza è a posto :)

coscienza ? cosa vuol dire oggi questa parola ? :crazy:

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Inviato (modificato)

Questo tema l'aveva affrontato Gnecchi (o Ambrosoli, uno dei due di sicuro) nel suo manuale Hoepli. Ovviamente non quello delle monete di S. Marino, dove credo che il padre vada avvisato e Gnecchi sarebbe d'accordo.

Il problema che si poneva Gnecchi era leggermente diverso. Ovvero se un contadino Vi porta una moneta (attenzione la legge nel frattempo è cambiata, ma la domanda resta valida) è giusto pagarla poco approffittando dell'ignoranza altrui? E qui distingueva due casi. Se il contadino Vi chiede un parere sul valore è giusto dirgli il valore corretto. Se invece il contadino Vi offre la moneta dicendo lui il prezzo, pagategliela senza patemi. La differenza di prezzo a Vostro favore è data dalla cultura che ha pure un suo valore.

Arka

Capita a volte che un conoscente ti regala un sacchetto di monetine mondiali

e senza farmele vedere ti dice per 2 volte che non vuole niente e nel gruzzoletto

c'è un marengo, cosa fare?

Io ho fatto come mi ha detto: le ho tenute senza dargli nulla.

Massimo

magari, a bocce ferme, puoi comunque fargli tu un regalo come scusa per sdebitarti cosi anche la coscienza è a posto :)

coscienza ? cosa vuol dire oggi questa parola ? :crazy:

Se guardiamo la traduzione letterale questa è la definizione:

Questa parola traduce il greco synèidesis, da syn (con) ed èidesis (conoscenza), alla lettera

con-conoscenza, o conoscenza di sé.

La coscienza è ( o dovrebbe essere ) la capacità di osservare e giudicare se stessi.

Per il regalo ci sto pensando.

Massimo

Modificato da cipa
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Inviato

bravo,

traduco terra terra: è la capacità di guardarsi allo specchio la mattina ..

chissà come farà Batman ..


Inviato

bravo,

traduco terra terra: è la capacità di guardarsi allo specchio la mattina ..

chissà come farà Batman ..

Cià li specchi de legno..!


Inviato

se capitasse a me sarei prima di tutto incredulo, cercherei il pelo nell'uovo per scovare la magagna che mi garantisca che è falsa.. se poi il pelo nell'uovo non lo trovassi, beh.. me la porterei via zitto e mosca ^^


Inviato

se capitasse a me sarei prima di tutto incredulo, cercherei il pelo nell'uovo per scovare la magagna che mi garantisca che è falsa.. se poi il pelo nell'uovo non lo trovassi, beh.. me la porterei via zitto e mosca ^^

malfidato prima, ingeneroso poi :crazy: :)

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Inviato

Secondo i giudici che hanno condannato wanna marchi pare proprio che approfittarsi dell'ignoranza altrui sia un reato.

Detto cio' e' passibile - credo - di una denuncia il professionista che dice ad un privato che la sua moneta non vale nulla per acquistarla ad un tozzo di pane, ma nell'esempio postato non vedo nessun reato: se uno vuole vestire i panni del venditore si atrezzi alla bisogna, documentandosi prima.....


Inviato

Secondo i giudici che hanno condannato wanna marchi pare proprio che approfittarsi dell'ignoranza altrui sia un reato.

Detto cio' e' passibile - credo - di una denuncia il professionista che dice ad un privato che la sua moneta non vale nulla per acquistarla ad un tozzo di pane, ma nell'esempio postato non vedo nessun reato: se uno vuole vestire i panni del venditore si atrezzi alla bisogna, documentandosi prima.....

per l'esempio della vendita perfettamente d'accordo

per l'esempio portato da Cipa del sacchetto di monete regalato mi sembrerebbe approfittarne un po' troppo ..


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