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Quello che riporto è tratto integralmente dalla relazione del Prof. Ermanno A. Arslan, Internazional Numismatic Commission,

Compte rendu 22 del 1975 , " History of Numismatic Collections ", Il Gabinetto Numismatico dei Civici Musei di Milano.

Il contributo è scaribabile nella sua completezza dal sito personale di Arslan, ma lo trovate anche nel forum di " Quelli del Cordusio "nella discussione " La zecca di Milano " ; qui riporterò perchè penso possa interessare a tutti, un sommario della relazione, a questo punto tengo a precisare che quanto segue è quanto contenuto in questa relazione, quindi è la voce di Arslan rapportata al 1975, quando era Curatore delle Civiche Conservatorie di Milano, buona lettura a tutti.

" Le Raccolte Numismatiche Milanesi, sia quelle Statali che quelle Municipali, vennero incrementate in ogni momento della loro esistenza attraverso tre vie : l'attribuzione per legge di materiali provenienti dalle zecche, in funzione o soppresse, e di ritrovamenti fortuiti ( ripostigli ) ; le donazioni ; gli acquisti.

Già è stato detto come il Gabinetto di Brera nascesse con le monete e medaglie ritirate dalla fusione nella zecca per il loro interesse storico ed artistico . Successivamente affluirono conii, matrici, punzoni dalla soppressa zecca di Mantova ( 1807 ), e da quelle di Milano, Venezia, Bologna, Modena e ancora Mantova ( 1810 ). Il flusso continuò ancora per decenni sino alla soppressione della zecca di Milano.

Con il XX secolo nel Gabinetto Numismatico vennero depositati i ripostigli monetari recuperati e di spettanza dello Stato. Sarebbe troppo lungo enumerare i nuclei affluiti nelle collezioni : ricordiamo il ripostiglio di Mornica Losana ( 1190 pezzi romano-repubblicani in argento ),di Cisano ( 251 pezzi del XIII-XIV secolo ), di Piazza Fontana di Milano ( 170 dramme celtico-cisalpine ), di Como ( 94 pezzi in oro del XIV secolo), di Vigevano ( 547 pezzi in oro del XIV-XV secolo ), di Castiglione Olona ( 19 pezzi in oro e 379 in argento del XIV secolo ),ecc ; sono poi numerosissimi i ripostigli di antoniniani e di bronzi del III e IV secolo.

Sempre come materiale statale entrò nel 1952 la Collezione del Laffranchi, morto senza eredi, ricca di 30.000 pezzi romano imperiali.

Ricchissime furono sin dai primi anni le donazioni. Iniziarono l'Isimbardi ( 1804 ) e il Prina, con medaglie e monete nel 1804 e nel 1807, e continuarono moltissimi altri, con doni di diversa importanza, dai singoli pezzi alle collezioni specializzate .

Particolarmente ricche furono le donazioni alle Raccolte Municipali, dal lascito delle monete milanesi di Luigi Castiglioni del 1832, ai lasciti Gian Giacomo Bolognini Attendolo del 1865, di Giuseppe Sormani del 1867, di Carlo Taverna del 1871 .

CONTINUA ....( ci vorranno più puntate )

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CONTINUA dal post precedente

" Più recentemente possiamo ricordare le raccolte donate da Gian Luigi Cornaggia Medici del 1924, le raccolte di monete bizantine e di Traiano donate da un benemerito nel 1962 e nel 1971 ed infine la donazione della Collezione Rosa di monete greche, ricca di oltre 3.000 pezzi del 1972.

Naturalmente l'elenco è incompleto e molti nomi non sono stati citati, ingiustamente se consideriamo il numero e la qualità degli esemplari donati.

Il Gabinetto Numismatico di Brera svolse sin dal 1807 un'attenta politica di acquisti, diretta sia ad ottenere singoli pezzi di eccezionale importanza, sia intere collezioni, specializzate o generali.

Nel 1807 vennero acquistate le raccolte di Giulio Beccaria e di Paolo Frisi. Nel 1808 è la volta dei 5.000 pezzi della Raccolta del Duca di Corigliano Saluzzo ( già del padre Caronni ), delle 1.700 monete greche dell'archeologo inglese Giacomo Millingen ( di provenienza San Clemente ), delle 4.200 monete greche e romane e medaglie del Marchese Anguisssola, dal quale furono acquistate più tardi anche i rimanenti materiali. Nel 1808 fu acquistato a Torino un blocco notevole di aurei romani e nel 1810 un altro blocco di monete d'oro da Luigi Castiglioni e dal falsario Guglielmo Becker . Molti di questi ultimi pezzi risultarono poi contraffatti ed andarono ad arricchire la collezione di falsi del monetiere.

Nello stesso anno il il Cattaneo acquista parte della collezione San Clemente, la collezione di monete greche di Edoardo Doddwell, materiali dalle collezioni veneziane Pisani e Collalto e da quella dell'Abbate Bottari di Chioggia.

Nel 1811 giungono al Gabinetto tutte le monete greche imperiali e coloniali del Museo San Clemente, mentre l'anno successivo viene acquistata a Venezia il Museo dell'Abate Canonici e a Dresda la collezione di monete cufiche di Goffredo Lipsius.

Successivamente gli acquisti , per la diminuzione dei finanziamenti, si fecero più rari e riguardarono singoli pezzi o nuclei ridotti. Essi però non cessarono mai e vennero sempre condotti con estrema oculatezza dai vari Direttori.

Gli acquisti ripresero più tardi dopo la prima guerra mondiale. Ricordando di sfuggita alcuni nuclei, talvolta notevoli ( come il blocco di monete e medaglie brasiliane acquistate dal Ratto nel 1920 ), forniti da mercanti per lo più milanesi, ci soffermeremo sull'acquisizione di 19 pezzi longobardi dal ripostiglio di Mezzomerico del 1921, sull'acquisto a Vienna nel 1926 della collezione Gerin di monete tardo antiche con ben 9.166 pezzi e su quello di monete greche dall'Ulrich del 1932, sino alla politica di acquisti ( monete greche e romane ecc. ) seguita in anni recenti dal Belloni,durante il periodo in cui fu Conservatore e Direttore ".

CONTINUA......


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CONTINUA dal post precedente...

"Nel 1907, quando la Società Italiana di Numismatica lanciò la proposta di unificare le due maggiori collezioni milanesi, le raccolte e medaglie del Gabinetto di Brera contavano 41.590 pezzi ( 2.165 in oro, 17.190 in argento,22.235 in altri metalli ), mentre quelle municipali ne contavano 14.982 ( rispettivamente 615, 5.512, 8.855 ).

Senza contare quindi gli incrementi dal 1907 al 1918 il nuovo complesso unificato disponeva di 56.572 pezzi ( rispettivamente 2.780 in oro, 22.702 in argento, 31.090 in bronzo ).

Da allora le raccolte si sono incrementate grazie ai doni, ai depositi e agli acquisti, sino a giungere alla attuale consistenza ( nel 1975 ) di 140.000 pezzi. I settori più ricchi sono certamente quelli classici. Quello greco, fortemente selezionato, presenta circa 11.000 esemplari. Quello romano e bizantino oltre 64.000 pezzi, senza considerare i nuclei dei tesoretti conservati separatamente. In questo settore hanno particolare spicco la raccolta Laffranchi con 30.000 pezzi, quella imperiale di Brera con 15.000 pezzi e quella tardo romana di Gerin con 9.166 pezzi.

Le collezioni di monete italiane medievali e moderne ( con interesse per la zecca di Milano ) contano circa 15.000 pezzi, equamente distrubuiti tra Brera e Comune.

Le coniazioni medievali e moderne sono rappresentate da oltre 12.000 pezzi. Infine le medaglie, italiane ed estere, sono circa 18.000( 12.000 pertinenti a Brera) . Il resto è costituito da tesoretti, da materiale in fase di riordino, da materiali paranumismatici ( gettoni, pesi ecc. ) e di zecca ( conii, punzoni, ecc ).

Il materiale di Brera, Statale, incide quantitativamente sul totale per circa il 65%. Le collezioni sono in espansione, sia quelle di Brera, con depositi di ritrovamenti fortuiti, sia quelli comunali con doni ed acquisti, questi ultimi ridotti negli ultimi anni per l'eccessiva lievitazione dei costi sul mercato numismatico. "

E.A.Arslan, 1975

FINE


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Le collezioni di questo spessore andrebbero catalogate e fotografate ed esposte.(se non lo è già stato fatto)

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64000 monete romane fortemente selezionate e mai pubblicate se non in minima parte. Complimenti. Poi andiamo pure a casa dei ragazzini che comprano i tondelli da identificare a 5 euro su ebay e ribaltiamogli casa, stanno sottraendo importanti testimonianze allo scarno patrimonio comune.

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64000 monete romane fortemente selezionate e mai pubblicate se non in minima parte. Complimenti. Poi andiamo pure a casa dei ragazzini che comprano i tondelli da identificare a 5 euro su ebay e ribaltiamogli casa, stanno sottraendo importanti testimonianze allo scarno patrimonio comune.

Ciao Cliff, è vero che non sono pubblicate ma ti invito a provare a chiedere informazioni al medagliere di Milano... Ti rispondono in modo veloce, sono cortesi e le foto sono gratuite, cosa vuoi di più? Non ti sottraggono nulla, chiama e chiedi di poter vedere la collezione, stai tranquillo che le monete le vedi tutte!

Non criticare il medagliere di Milano, che è uno dei migliori in fatto di aiuto per le ricerche, prova a chiedere agli altri, e vedrai che belle scoperte che fai... Sempre se ti rispondono, ovviamente!

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64000 monete romane fortemente selezionate e mai pubblicate se non in minima parte. Complimenti. Poi andiamo pure a casa dei ragazzini che comprano i tondelli da identificare a 5 euro su ebay e ribaltiamogli casa, stanno sottraendo importanti testimonianze allo scarno patrimonio comune.

Ciao Cliff, è vero che non sono pubblicate ma ti invito a provare a chiedere informazioni al medagliere di Milano... Ti rispondono in modo veloce, sono cortesi e le foto sono gratuite, cosa vuoi di più? Non ti sottraggono nulla, chiama e chiedi di poter vedere la collezione, stai tranquillo che le monete le vedi tutte!

Non criticare il medagliere di Milano, che è uno dei migliori in fatto di aiuto per le ricerche, prova a chiedere agli altri, e vedrai che belle scoperte che fai... Sempre se ti rispondono, ovviamente!

confermo, ci sono stato ultimamente hanno una disponibilita' enorme, poi veramente vedere e toccare con mano tutte le monete che vuoi......il tutto con il supporto del Dottor Martini che e' disponibile a spiegarti qualsiasi cosa.

Colgo l'occasione anche per richiedere un vostro aiuto per questa raccolta.....vi riporto il link della discussione:


Inviato (modificato)

64000 monete romane fortemente selezionate e mai pubblicate se non in minima parte. Complimenti. Poi andiamo pure a casa dei ragazzini che comprano i tondelli da identificare a 5 euro su ebay e ribaltiamogli casa, stanno sottraendo importanti testimonianze allo scarno patrimonio comune.

Ciao Cliff, è vero che non sono pubblicate ma ti invito a provare a chiedere informazioni al medagliere di Milano... Ti rispondono in modo veloce, sono cortesi e le foto sono gratuite, cosa vuoi di più? Non ti sottraggono nulla, chiama e chiedi di poter vedere la collezione, stai tranquillo che le monete le vedi tutte!

Non criticare il medagliere di Milano, che è uno dei migliori in fatto di aiuto per le ricerche, prova a chiedere agli altri, e vedrai che belle scoperte che fai... Sempre se ti rispondono, ovviamente!

Questo e' vero e glielo riconosco fidandomi di quello che dite voi milanesi che le cose potete verificarle con mano. Sicuramente la disponibilita' e' importante e non e' scontato che venga concessa, basti ricordare i "buchi neri" della numismatica italiana rappresentati dalle collezioni del Museo Nazionale Romano e dell'Archeologico di Napoli.

Per chi non e' di Milano rimane comunque poco fruibile non essendoci una pubblicazione organica delle collezioni o meglio ancora una schedatura online che permetta a tutti immediatamente di accedervi. Inoltre, basandosi il tutto sulla disponibilita' degli addetti e responsabili attuali, basterebbe in futuro che il naturale avvicendamento dei curatori porti al Castello Sforzesco persone meno inclini alla diffusione della cultura numismatica, per ritornare all'oscurantismo che contraddistingue gia' altre collezioni pubbliche italiane.

Modificato da cliff

Inviato

Era il 1975 quando Arslan scriveva questa lunga relazione sulle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, sono passati 37 anni, ma Arslan nella stessa forniva anche interessanti notizie pratiche, ma alla fine si lasciava andare in una chiosa conclusiva in cui pensa al futuro e spera, spera che qualcosa possa succedere di positivo, pur nelle mille difficoltà, in futuro, rileggiamolo ancora e poi eventualmente commentiamo :

"Il Gabinetto Numismatico è aperto a quanti ne fanno giustificata richiesta e fornisce anche gratuitamente consulenze che non comportino stime venali. I visitatori, sia specialisti che appassionati, sono sempre più numerosi, mettendo spesso in difficoltà le strutture ricettive dell'Istituto. E' molto attivo il servizio che fornisce, gratuitamente per gli studiosi e gli Istituti specializzati, foto e calchi di monete e medaglie.

" I materiali soso stati esposti al pubblico a varie riprese nel passato delle collezioni, specialmente prima della fusione delle raccolte. Manca attualmente un Museo della Moneta e non se ne prevede,purtroppo, la creazione a breve termine.

E' necessario riconoscere però che preliminare ad una esposizione è tutta una serie imponente di accompimenti, per i quali mancano sia il personale che i finanziamenti. Tutti i materiali vanno riordinati ; il numero dei pezzi fotografati è irrisorio rispetto al totale ; interi settori, come quello medaglistico e quello dei ripostigli in metallo vile, sono da ristrutturare partendo quasi da zero ; altri settori, come quelli moderni o quelli islamici ed estremo orientali, non vengono presi in considerazione da decenni per mancanza di specialisti. Mancano poi cataloghi per i settori utilizzabili ; lo spazio per la biblioteca è insufficiente ; gli spazi per il gabinetto fotografico e di restauro e gli archivi sono gravemente insufficienti. La prospettiva del Museo che deve essere inteso modernamente como polo di attrazione culturale e non come deposito di cose morte, appare come inattuale. Urgente invece deve essere un impegno da parte dei responsabili amministrativi e politici per evitare una crisi gravissima che talvolta appare a chi opera dall'interno come inevitabile e che viene rimandata solo a costo di sacrifici e di dedizione personale."

Così Arslan nel 1975, tanti dati riportati anche nei precedenti post, una risorsa enorme da come viene descritta, nelle ultime parole si legge scoramento, sfiducia,ma anche qualche barlume di speranza, speranza che traspare in particolare nelle due frasi che ho voluto riportare in grassetto.

Oggi cosa possiamo dire nel 2012 dopo 37 anni ? Qualcosa in realtà di positivo è successo,è nato un nuovo Museo Archeologico, Numismatico con Biblioteca,dove la tecnologia, la digitalizzazione di tutto è imperativo con un Centro Culturale permanente, dove delle esposizioni fisse e temporanee numismatiche sono continuamente realizzate con annessi Seminari di Studio, c'è e lo conosciamo ormai in molti bene, viste le ormai nostre numerose visite, ma non è a Milano, è in Brianza in quel di Biassono, dove credo che un piccolo miracolo si sia compiuto, grazie anche all'apporto di molti,essenzialmente volontari,un piccolo miracolo, un segno di speranza, a volte i sogni si realizzano, Arslan lo aveva sperato e questo è avvenuto e ora ne è il Curatore ; forse lo voleva a Milano, è successo a Biassono,l'importante alla fine è che tutto ciò sia avvenuto.


Inviato

ottima l-iniziativa e quanto realizzato a Biassono

chiaramente pero Biassono e un ripostiglio mentre Milano e una collezione organica e importante

Occorrerebbe seguire quanto fatto dalla D.ss Giovetti per le collezioni del Civico di Bologna con 90.000 monete classificate, schedate e fruibili da un punto di vista di studio


Inviato

Le collezioni del civico di Bologna sono si fruibili ma, forse giustamente o forse ingiustamente, solo per alcuni e solo per alcuni progetti. Rischiano quindi di essere un lodevole esempio ma solo per pochi, ci sarebbe infatti da discutere su questa discrezionalita' ma questa e' un'altra storia e sarei off topic.


Inviato

Non vorrei fare lo sponsor eccessivo di Biassono e Arslan, ma oggi il Verri si avvicina oltre al Museo Archeologico a un Museo della Moneta reale : il ripostiglio di Biassono di monete romane, il ripostigliodi Brescello di nummi,la collezione fissa di monete di Milano e lombarde, la collezione di monete della Magnia Grecia,alcune egiziane di epoca romana e tanto altro che stanno preparando e hanno in cantiere ; poi fondamentale ritengo sia la parte del centro culturale con conferenze e punto d'incontro e l'aver digitalizzato tutte le monete esposte e i contributi scritti collegati ; il futuro è questo ed essendo possessore il Museo di altre monete la strada che seguiranno è tracciata ed è in continuo divenire e ritengo che altre realtà non debbano fare altro che seguirla e andare a studiare come si mossi e come sono riusciti a strutturare con l'aiuto di volontari tutto questo ; spesso contano le idee, la bravura,l'organizzazione,anche le risorse, ma poi è il lavoro, la costanza, il desiderio che traina e realizza i successi e le realtà virtuose, senza l'impegno totale e la dedizione questo non sarebbe successo.

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ben venga il Verri e che il suo sia l-esempio da seguire.

Cio non toglie che collezioni dell-importanza di quelle di Milano, Roma, Correr (Venezia) , Napoli, etc. per fare gli esempi maggiori, debbano essere opportunamente schedate e rese fruibili.

Ben vengano musei della moneta a fini didattici ed educativi ma sono le collezioni maggiori a rappresentare il vero tesoro (perche ancora conosciuto solo in parte) per molti studiosi oltre che per i cultori della materia

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