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IGNORED

Mi viene da piangere....


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Inviato

Secondo me ha ragione Incuso. Un libro, anche eccellente, ha bisogno di tempo per affermarsi. Se è veramente eccellente lo farà a dispetto di tutte le invidie e gelosie.

Arka


Supporter
Inviato

Secondo me ha ragione Incuso. Un libro, anche eccellente, ha bisogno di tempo per affermarsi. Se è veramente eccellente lo farà a dispetto di tutte le invidie e gelosie.

Arka

Concordo.....

si tenga conto che per inerzia si tende a fare riferimento sempre ai soliti vecchi testi,

Ci vuole tempo affinchè i testi moderni sedimentino abbastanza e diventino riferimenti autorevoli.

sarà un processo inizialmente molto lento...e che poi accelererà tutto in una volta... abbiate fede ;)


Guest utente3487
Inviato

Che i MIR sono fatti bene e pratici è fuori discussione. Se si continua a indicare il CNI è per una sorta di rispetto della tradizione (che condivido). Io stesso indico il Corpus nel mio Prove e Progetti e lo stesso fanno i MIR. Sbagliano a mio parere coloro che indicano solo i riferimenti del Corpus. Bisogna guardare al futuro ma con lo sguardo al passato e alla tradizione.

Io ho iniziato una mia numerazione personale, ovviamente, ma indico sempre, quando c'è corrispondenza, il Corpus, il MIR di riferimento, Pagani, Simonetti, Montenegro e altri. Questa è la corretta informazione a mio parere.Se non avessi fatto così sarei stato solo un megalomane.

Poi fate voi.

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Inviato

..grande domenico!! :blum: devi difendere il tuo lavoro, sempre!! a dispetto di chi vuole, per non so quali ragioni, oscurare il tuo impegno....

...attendo con ansia l'uscita del tuo nuovo volume!! e stavolta cercati una casa editrice che non stravolga la tua opera....l'aver affiancato quella specie di "prezzario" anche se molto utile al "prove e progetti" lo ha un pò...sminuito, personalmente avrei preferito una appendice a parte!!

renato


Inviato

sono contento di ritornare a leggere post di elledi dopo mesi

spero che non sia una toccata e fuga, intanto do tutto il mio bentornato :good:


Inviato

Credo che ogni opera abbia bisogno di "sedimentare" un po' prima di diventare riferimento. Per fare un'analogia, nonostante l'esistenza del MIR mi sembrano non poche le case d'asta che usano tuttora il CNI. In parte questo e' dovuto al fatto che sono comunque opere con respiro differente ma il CNI ha avuto svariate decine di anni per affermarsi e questo fa la differenza. Spero comunque per elledi che non debba aspettare 60 anni :D

si penso che sia evidente che siano opere di respiro differente..

Unáltra ragione e che il MIR copre, per ora, solo alcune regioni.

IL CNI copre tutte le regioni tranne la Sicilia (e'anche lui incompleto)

per la quale normalmente si fa riferimento all''opera dello Spahr.

Per le classificazioni commerciali il MIR sta crescendo come riferimento.

Nella pubblicistica piu accademica il riferimento al CNI e ancora d-obbligo.


Inviato

Io credo che in numismatica ci sia una sorta di "conservatorismo", se si prova a leggere le bibliografie all'inizio di alcuni cataloghi d'asta - italiani e non - ci si accorge che le opere sono sempre le stesse, da anni...anzi, da decenni. E credo che non ci sia "malizia" ma semplicemente la "pigrizia" a non aggiornare. ecco perché, ancora oggi non sono citati i MIR, non sono citate le opere di Domenico e, per quanto riguarda la bibliografia numismatica, vengono ancora citati Gnecchi e Ciferri; non spetta certamente a me o al mio editore Alberto dire che la mia bibliografia sia più esaustiva, ma che sia più aggiornata, questo si, lo si può dire. Così è se vi pare.....


Inviato

Mi trovo mio malgrado a dover intervenire sulla questione visto che mi riguarda da vicino. Rispetto i vostri punti di vista, ci mancherebbe altro, sia Alberto che Picchio parlano con cognizione di causa essendo esperti e non dei novellini in materia di prove e progetti.

Per Alberto poi non posso provare che ammirazione e grande stima: come sapete senza le sue foto il mio libro non avrebbe visto la luce; non solo: è stato molto coraggioso a usare per primo in un suo catalogo d'asta il mio libro come riferimento. Quindi è grande anche la mia gratitudine nei suoi confronti.

Tutto quello che invece ruota attorno al mio volume invece continuo a capirlo sempre meno. Purtroppo confermo la mancanza in bibliografia del catalogo Montenegro 2013 dei miei volumi da lui pubblicati, quasi certamente per una dimenticanza, un po' come sembra sia accaduto a Varesi per non aver indicato che era autore del libro di Michele. Osservo però che sono tre anni che puntualmente dico al mio editore di mettere in bibliografia i miei volumi (anche il primo). Mi ha detto però che all'interno del catalogo c'è una pagina che pubblicizza il prove e progetti (è un paradosso, lo so).

Quello che dice Picchio, pur rispettando la sua opinione, lo comprendo sempre meno: forse capirei meglio se spiegasse perchè non l'acquista.E' una scelta che rispetto ma mi delude, perchè detto da lui mi dà da pensare che il mio libro non sia poi un granchè.

Questo farà la gioia di chi non digerisce la mia presenza nel mondo numismatico per motivi noti e meno noti.

In conclusione, che devo dirvi? Grazie a chi mi apprezza e comunque grazie anche agli altri. Il mio libro sfonderà? Non lo so, certo che se il buongiorno si vede dal mattino....direi proprio di no.Rispetto il lavoro del Grandissimo Antonio Pagani, ma mi sembra di aver fatto un buon lavoro e di averlo in parte superato, (lo avrò superato del tutto quando avrò pubblicato tutti i volumi che abbracciano tutta la sua catalogazione) grazie anche alla teconologia dei miei tempi e che lui non aveva. Del resto ogni moneta da me descritta ha il Pagani come riferimento e dunque che volete di più? Non lo so proprio.

Io comunque continuo a scrivere e pubblicare, arrivederci a settembre con San marino, Vaticano e Repubblica Italiana, PROVE E PROGETTI Volume VIII, pagine 250 circa. Prezzo quindi molto più basso di quello del I volume.

Buone vacanze a tutti.

Domenico Luppino

A mio modesto parere, occorre soltanto tempo per capire se questo libro farà fortune.

Ad esempio “La zecca dell’Aquila”, vuoi per il prezzo, vuoi per l’argomento di nicchia, vuoi per il nome nuovo dell’autore, è partito in sordina, ma in 2 anni e mezzo ha raggiunto una buona diffusione ed è stato regolarmente pubblicizzato dall’editore nei propri cataloghi.

L’ultimo libro dello stesso autore (Aspetti politico-monetari) invece “sta volando” letteralmente…

Dunque, il tempo è forse utile per tutti, autori, editori e collezionisti.


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