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IGNORED

Rechenpfennige mitologici


apollonia

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Salve

Nella discussione http://www.lamoneta....si/page__st__75 ho descritto 12 monete di bronzo raffiguranti sul rovescio le altrettante fatiche di Eracle. Un modo per illustrare al mio nipotino Alessandro anche attraverso le monete le imprese dell’eroe il cui volto con copricapo in pelle di leone (quello della prima fatica) è raffigurato sul diritto degli argenti e dei bronzi di Alessandro Magno.

Questo gettone di un’asta in corso http://www.cngcoins....x?CoinID=214578

Illustra la settima fatica di Eracle nella quale l’eroe doveva catturare il toro di Creta, un mostro dall’aspetto di un toro di grandi dimensioni che aveva la capacità di soffiare fuoco dalle narici. Da lui e da Pasifae nacque il Minotauro.

Labors of Hercules - Cretan Bull

GERMANY, Nürnberg (Rechenpfennige). Wolf Lauffer II. Master, 1612-1651. Æ Jeton (28mm, 3.67 g, 12h). Allegorical series. Hercules advancing left, carrying Cretan bull on shoulder / Turtle advancing right, with mast and sail mounted on back. Mitchener, Jetons 1751-3. VF

Chissà se esistono altri gettoni della serie allegorica che illustrano altre fatiche di Eracle.

apollonia

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  • 2 settimane dopo...
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Questa moneta raffigura sul rovescio la settima fatica di Ercole.

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Gibraltar, 2 Pounds, 1999

ELIZABETH II . 1999 . GIBRALTAR .

Crowned mature bust of Queen Elizabeth II right. THE LABOURS OF HERCULES . 2 / POUNDS

Hercules wrestling the Cretan Bull

Reeded edge

Brass outer ring, Copper-Nickel center, 12.00g, 29mm

Mintage: Unlisted

KM 760

Fa parte di una serie di 12 pezzi, uno per ciascuna fatica di Ercole, emessa a Gibilterra nel 1997, 1998, 1999 e 2000.

Gibilterra ha sempre stata in connessione con i miti di Ercole. Le colonne d’Ercole erano, per gli antichi, i due promontori di Calpe in Spagna e di Abila in Mauritania, che limitavano il pretum Gaditanum (stretto di Gibilterra). Furono considerati per molto tempo i limiti estremi della terra abitata, varcati secondo la leggenda da Ercole per andare al giardino delle Esperidi a rubare i pomi d’oro nella sua penultima fatica.

apollonia

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  • 7 anni dopo...
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Altro esemplare del 'Rechen' al post iniziale da MA-Shop

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Conservazione: VF

Numero di Catalogo: Groenendijk / Levinson 205.

Materiale: rame

Diametro: 29.00 mm

Wolf Lauffer II 1612-1651
Medaillist: Wolf Lauffer II
Nürnberg

Vz. Hercules with Cretan bull ASSIDVITATE ET TOLERANTIA.
Kz. Mast with sail on tortoise back FESTINA LENTE / WOLF LAVFER / RECH=PEN=

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RECHENPFENNIGE
DEUTSCHLAND
NÜRNBERG
Me-27/28mm o.J. VOLCANVS; unten H.K. Vulcanus schmiedet Helm; r. Am,or; im Hintergrund Mars mit Vulcanus' Gemahlin Venus anbandelnd / CIPARISSVS; unten H.K. Cyparissus erschießt Hirsch u. wird in Zypresse verwandelt. Neum.32268, Stalzer 321, Mitch. 1604.
ss

Sul diritto Vulcano (Efesto) forgia un elmo; sullo sfondo Marte (Ares) che flirta con Venere (Afrodite), la moglie di Efesto che era la sua amante.

Sul rovescio Ciparisso che colpisce a morte un cervo e si trasforma in cipresso.

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Nella mitologia greca Ciparisso era un bellissimo giovane amante del dio Apollo, da cui ebbe in dono un cervo maestoso e mansueto che divenne presto il suo miglior amico. Il prediletto accompagnatore nelle sue lunghe passeggiate si faceva addobbare di monili d’oro e ghirlande di fiori le proprie imponenti corna e si lasciava cavalcare come un cavallo. Durante una calda giornata estiva, il grande e amato cervo cercò refrigerio sotto gli alberi che circondavano una radura erbosa. Il caso volle che il giovane Ciparisso si fosse recato proprio lì ad allenarsi nel lancio del giavellotto e, non vedendo il cervo assopito, con un incredibile e sfortunato lancio lo colpì mortalmente. Una volta accortosi dell’errore fatale, il ragazzo cadde in un’atroce disperazione e non riuscì a consolarsi nemmeno con le attenzioni del dio Apollo, pianse a dirotto senza riuscire a smettere e decise di lasciarsi andare per il grande senso di colpa. Ma prima di morire, chiese come ultima supplica di “poter essere in lutto eterno”. Gli dei dell’Olimpo rimasero impietositi dal giovane morente e insieme ad Apollo trasformarono i resti di Ciparisso in un solenne albero che si slanciava verso l’alto con un’inconfondibile forma piramidale. Poi fu deciso che sarebbe stato pianto da tutte le divinità e che lui stesso avrebbe pianto gli altri, stando sempre accanto a coloro che avrebbero sofferto.

Da questo mito deriva l’antica usanza di adornare con cipressi i luoghi sacri e i cimiteri per rievocare il passato e il ricordo degli amati defunti. Un altro motivo per cui il cipresso è legato al culto dei morti e rappresenta l’immagine vegetale dell’immortalità sta nel fatto che oltre al tragico “Mito di Ciparisso”, assunse l’importante azione terapeutica di confortare il grande dolore dovuto alla perdita dei propri cari, grazie anche alla sua particolare resina le cui gocce sono molto simili alle lacrime versate dai comuni mortali.

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Mitologia romana

Classical Numismatic Group, Inc., Electronic Auction 283, lot 469, 25.07.2012

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GERMANY, Nürnberg (Rechenpfennige). Wolf Lauffer II. Master, 1612-1651. Æ Jeton (28mm, 2.60 g, 12h). Allegorical series. Dated 1619. The shepard Faustulus standing right, holding twins Remus and Romulus, handing one to his wife, Laurentia / She-wolf seated left, head right, suckling Remus and Romulus. Mitchener, Jetons 1739. Near VF, rough.

Sul diritto il pastore Faustolo in piedi a destra, con i gemelli Remo e Romolo, nell’atto di consegnarne uno alla moglie Larenzia. Sul rovescio la Lupa seduta a sinistra, testa a destra, che allatta Romolo e Remo.

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Gettone simile al precedente sul tema della mitologia romana.

Classical Numismatic Group, Inc., Electronic Auction 364, lot 324, 02.12.2015

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GERMANY (Nürnberg). Remus and Romulus. Æ Rechenpfennig – Jeton (29mm, 4.65 g, 12h). Wolf Lauffer II, Guild Master, 1619. Faustulus walking left, holding the twins Remus and Romulus, about to hand one child to his wife Larentia; dog running at Faustulus’ side / She-wolf suckling the twins. Mitchiner, Jetons 1740. Good VF, brown patina. An attractive example. From the RBW Collection.

Sul diritto Faustolo che cammina a sinistra, con i gemelli Romolo e Remo, in procinto di consegnare uno dei due a sua moglie Larenzia; cane che corre al fianco di Faustolo. Lupa che allatta i gemelli.

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Rechenpfennig della serie allegorica di Wolf Lauffer II.

Classical Numismatic Group, Inc., Electronic Auction 283, lot 470, 25.07.2012

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GERMANY, Nürnberg (Rechenpfennige). Wolf Lauffer II. Master, 1612-1651. Æ Jeton (28mm, 2.70 g, 12h). Allegorical series. Mars standing facing, head left, holding torch and spear; pile of arms to left / Minerva standing right, holding palm frond and cornucopia; pile of arms to left. Mitchener, Jetons 1742-6. VF, areas of roughness, flan flaw on reverse above head.

Sul diritto Marte in piedi, testa a sinistra, con torcia e lancia; mucchio di armi a sinistra. Sul rovescio Minerva in piedi a destra, con palma, fronda e cornucopia; mucchio di armi a sinistra.

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Il Penny di Venere

Emporium Hamburg, Auction 77, 1941, 17.11.2016

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NÜRNBERG, STADT, Kupfer-Rechenpfennig o.J.(früh.16.Jh.) von Kuncz Buest, sog.Venuspfennig. Wappen. Rs. Venus hält Blumen. 4.97g. G.-L.600f., vgl., Koenig 1935p.13, Groen.-L.600f. ss+.

Rechenpfennig in rame senza data (inizio 16° sec.) di Kuncz Buest. il cosiddetto Penny di Venere: Venere con i fiori/Stemma.

 

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Mitologia romana: rechenpfennig in ottone di H. Krauwinckel, 1601.

Emporium Hamburg, Auction 81, lot 2008, 23.10.2018

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GERMAN STATES
NÜRNBERG, STADT, Messing-Rechenpfennig 1601 v. H. Krauwinckel. Lucretia sticht sich Dolch in die Brust. Rs. Sitzender Pan spielt Flöte, daneben Merkur, am Baum lehnend. 27mm. SMM 304, Neum.32300,

Lucrezia si pugnala al petto con un pugnale. Rs. Pan seduto suona il flauto, accanto a Mercurio appoggiato a un albero.

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La nascita della Repubblica Romana nasconde dietro la tragica vicenda di Lucrezia, moglie bellissima di Collatino. Una sfida tra amici ha cambiato le sorti della storia romana: ripercorriamone alcuni passi, soffermandoci sul successo posteriore.

 

Tito Livio, storico romano autore della Storia di Roma Ab Urbe Condita, ci racconta l’episodio che vede protagonista Lucrezia come uno dei miti fondativi della storia di Roma. Il mito sancisce la fine del dominio dei re etruschi e apre la strada della Repubblica Romana.

Il racconto

Collatino, giovane marito di Lucrezia, beveva con i suoi commilitoni negli accampamenti militari, quando il discorso, nell’euforia del vino, prese una piega di sfida: in gioco c’era la fedeltà, l’onestà e la bellezza delle proprie mogli rimaste a Roma. Nel gruppo di soldati c’era anche Sesto Tarquinio, figlio ed erede dell’ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo. Gli uomini decisero di montare a cavallo e cogliere le proprie mogli di sorpresa nelle loro case e scoprire chi fosse la migliore.  Tutte sorprese a far festa tranne una: Lucrezia era indaffarata con i rammendi domestici, così vinse la gara delle mogli. Sesto Tarquinio ne fu subito affascinato, tanto che decise di tornare a trovarla da solo. La visita non fu di cortesia: durante la notte minacciò di ucciderla e di metterle il cadavere di un servo nudo nel letto (il grado più basso di adulterio), se non avesse acconsentito ad avere rapporti sessuali con lui. Lucrezia per non permettere a Sesto di dare questo disonore al marito, si concesse. Dopo che Sesto fu ripartito, convocò il marito Collatino e il padre, Spurio Lucrezio. Denunciò il fatto e decise di uccidersi, chiedendo a loro di punire severamente il colpevole.

Il marito Collatino, il padre e il suo grande amico Lucio Giunio Bruto decisero di vendicarla, provocando e guidando una sommossa popolare che cacciò i Tarquini da Roma e li costrinse a rifugiarsi in Etruria. Così nacque la res publica romana, i cui primi due consoli furono Lucio Tarquinio Collatino e Lucio Giunio Bruto, artefici della sollevazione contro quello che fu l'ultimo re di Roma.

Fonte: http://www.isemblog.it/adulterio-il-mito-di-lucrezia/

 

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Modificato da apollonia
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Rechenpfennig di Matthias Lauffer con il Re Sole sul diritto e Marte e Minerva che si stringono la mano sul globo alare tenuto in mano da Cupido sul rovescio. Qui è anche raffigurato un delfino che emerge e una colomba che vola in alto con la corona.

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RECHENPFENNIGE
DEUTSCHLAND
NÜRNBERG
Matthias Lauffer, Meister 1612, +1634.
Me-27/28mm 1618 (o. Sign.) LVDO XIIII D G FR ET NA REX CH Louis XIII. (!) steht in Rüstung n.r. / PROPAGO. IMPERI. 1618 Mars u. Minerva beim Handschlag über Flügelglobus, den Amor hält, der Delfin entsteigt; Taube fliegt mit Krone heran. Neum. - (Rs. = Vs. 32330), Mitch. 1698. Ss

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  • 1 mese dopo...
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Da MA-Shop

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Conservazione: EF 

Materiale: ottone

Peso: 1.13 g

Rechenpfennig ohne Jahr
von Lauer

 

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Il gettone è stato coniato a Norimberga nel 1836 per commemorare il 200° anniversario della fondazione dell’Università di Utrecht.

Il diritto raffigura Minerva, custode della città; la traduzione del rovescio è che Utrecht si è dedicata alle Muse per due secoli.

Le caratteristiche del gettone sono

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Da https://en.numista.com/catalogue/pieces139137.html

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  • 3 anni dopo...
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Esemplare con Minerva rivolta a destra:

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Materiale: ottone

Peso: 0.90 g

Diametro: 22.00 mm

Vs.: Brustbild der Minerva n.r., Beschützterin der Stadt Utrecht
Rs.: 6 Zeilen Schrift in Lorbeerkranz 

apollonia

 

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Esemplare da https://en.numista.com/catalogue/exonumia139137.html

Token - Bicentennial of Utrecht University

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Location             Netherlands 

King                      William I (1815-1840)

Type                    Utility items › Counter token

Year                     1836

Value                   1 Penning

Composition     Brass

Weight                1.09 g

Diameter           22 mm

Thickness           0.5 mm

Shape                  Round

Orientation       Medal alignment ↑↑

Demonetized   Yes

Number             N# 139137 

Commemorative issue

200th Anniversary of Utrecht University Founded

 

 

Obverse

Minervakop to the right.

Script: Latin

Lettering: MINERVA CUSTOS URBIS

Translation: Minerva the guard of the city

Reverse

Inscription in a wreath of olive branches.

Script: Latin

Lettering:
TRAI
ECTUM
PER DUO
SAECULA
MUSIS
SACRUM

Translation: Utrecht devoted to the Muses for two centuries. (ps. Muses are the Godesses of the inspiration of literature, science and the arts.)

Edge

Smooth

Mint

L. Chr. Lauer, Nuremberg, Germany (1729-1924)

Comments

Minted in Nuremberg in 1836 to commemorate the 200th anniversary of the founding of the University of Utrecht in 1636.

 

apollonia

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Rechenpfennig di Pallade Atena

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D/ PA LAS Busto di Atena volta a destra

R/ RECHE PFEN Cervo volto a destra H

Ottone: 0,85 g, 18 mm

 

apollonia

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Gettone di Pallade Atena schedato da Paolo Pitotto nella serie “Conto”

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Gettone corrispondente con la scritta MIN ERVA

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Qui la dea è volta a sinistra. Sul rovescio, cervo andante a destra, alberello, I. L.

 

apollonia

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Atena è la dea greca della sapienza, delle arti e della strategia in battaglia, alla quale era associata Minerva, dea della religione romana.

Pallade Atena è un appellativo molto frequente della dea greca, che secondo il mito prevalente deriverebbe dal nome di una ninfa chiamata Pallade, una compagna di giochi della giovane Atena che la uccise per errore mentre simulavano un combattimento. Atena prese il nome di Pallade in segno di lutto, per dimostrare il suo rimorso.

Pallade potrebbe anche essere l’epiteto rituale di Atena come lanciatrice d’asta (gr. πάλλω «scagliare») oppure derivare da παλλακίς, con il significato di "giovane".

Da Pallade prese nome il palladio, una statuetta che raffigurava la dea venerata come protettrice della casa e della città, la cui presenza assicurava la continua vigilanza della dea ed era considerata simbolo dell'inespugnabilità della città.

apollonia

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