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A B C della moneta medievale


Risposte migliori

Abbiamo parlato di immobilizzazione ma anche di terza faccia della moneta, di iconografia , tutti argomenti importanti nella monetazione medievale ; dall'iconografia si possono capire molti aspetti rilevanti del tempo, si inizia con i monogramma tipo l'H di Lucca, o la S di Siena, simboli che rimarranno e perdureranno nel tempo, segno di garanzia e fiducia che la moneta aveva assunto nel tempo tra gli utilizzatori.

Successivamente l'iconografia assumerà diverse forme, dai Santi, che rappresenteranno anche le identità locali, ai Santi Vescovi che avranno in alcuni casi molti privilegi di zecca concessi dall'Imperatore ( a questo riguardo consiglio di leggere la discussione sui Santi nella monetazione medievale tra quelle che avevo proposto tempo fa ), ma anche quella sulla croce e sulle varie tipologie presenti.

Avremo anche altri segni iconografici aquile, insegne, leoni ....,ogni tanto si provava a cambiare la tipologia come nel caso di Gaeta con il Duca Normanno Riccardo che nel 1123 introduce una nuova moneta con la propria immagine, ma ottenne un'opposizione fortissima da parte dei suoi concittadini e dovette ripristinare la vecchia con la sua immobilità permanente che evidentemente dava fiducia alla popolazione.

Altrettanto capitò più tardi a Venezia nel 1472 con il Doge Nicolò Tron che introduce il suo ritratto nella moneta, ma fu ritenuto un atto di alta presunzione e non si ripetè più.

Spesso quando una moneta era vincente come il denaro di Lucca, allora nascevano le imitazioni e contraffazioni ; era un grave abuso falsificare, era un uso fraudolento proibito e contrastato.

Ma più erano vincenti e usate le monete e più erano immobilizzate e maggiore era la tendenza a imitare, a volte c'erano piccoli dettagli o in leggenda o nella tipologia per distinguerle, ma l'utilizzatore non si sarebbe accorto.

La legge di Gresham ci insegna che la moneta cattiva, anche se non di molto, scaccia quella più buona e in questa ottica le imitazioni avevano facilità ad inserirsi nel circolante del momento.

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SI potrebbe volendo parlare di tanto altro per esempio dei conii e dei punzoni, degli studi sulle monete uscite da uno stesso conio, si potrebbe parlare di quanto sia importante catalogare i vari ripostigli medievali ; Arka aveva parlato prima delle schede tecniche anagrafiche in uso per fare un censimento organico di questi.

Sarebbe molto utile per gli studi averle, se ne era parlato in realtà un pò anche qui sul forum, alcune ci sono in realtà, le si trova o alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, anche in SNI a Milano, al Dipartimento Numismatico del Museo Nazionale Romano di Roma, forse anche in altri posti, certamente una catalogazione completa sarebbe di grande ausilio.

Lascio questa discussione aperta a chi volesse intervenire, integrando, ampliando, di certo la finalità era solo divulgativa e di speranza che qualcuno con queste semplici note potesse avvicinarsi e poi ampliare le proprie conoscenze in merito.

Penso che compito del forum sia anche questo, cercare di portare qualcuno, magari giovane ad appassionarsi alla materia e per fare questo bisogna parlare anche dei fondamentali, di notizie basilari, per argomentazioni di qualità, che sul forum ci sono,per molti c'è tutto il tempo.

Non volevo fosse un monologo,in realtà forse lo è stato, ma va bene così, riscontri ci sono stati, le letture pure,il mio intendimento in questo tipo di discussione è unicamente di promulgazione, spero sia stato apprezzato e che possa essere utile a qualche nostro lettore.

Ovviamente, magari io stesso,farò qualche integrazione ulteriore nel tempo,la discussione rimane aperta per tutti quelli che volessero e che conoscono magari meglio qualche argomento generalista di numismatica medievale.

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Caro Mario

comprendo il tuo stato d'animo. Tuttavia il numero di letture nella discussione è confortante. Oltretutto il periodo feriale non è di aiuto.

Ricordiamo anche che gli argomenti sono affrontati generalmente e sono indirizzati a chi è alle prime esperienze in materia di numismatica medievale (lo scopo iniziale era questo, giusto?). Approfondire vorrebbe significare creare un poco di confusione in seno ai nostri ipotetici nuovi amici. Quindi penso vada abbastanza bene così. Perciò ben venga il tuo "monologo".

Grazie per la tua collaborazione come sempre :hi:

Adolfo

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Supporter

Buona serata

bene così...Mario; mi spiace non poter partecipare, ma tra le montagne della bergamasca, la connessione manca spesso e volentieri....e quando riesco ad acchiapparla dura pochi minuti. :unknw:

Mi rifarò al rientro dalle vacanze; prima di tornare al "buio", un saluto a tutti.

Luciano

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Un ABC della moneta medievale presuppone comunque un minimo di bibliografia anche iniziale e generalista, e potrebbe essere per esempio :

A.Finetti " Numismatica e tecnologia "

F.Barello " Archeologia della moneta "

Ph. Grierson " Introduzione alla Numismatica "

Circolo Num. Monticello Conte Otto " Introduzione alle monete medievali , Veneto, Europa e bacino Mediterraneo , da Carlo Magno a Federico Barbarossa "

Carlo M.Cipolla " Le avventure della lira "

L. Travaini " Monete e storia nell'Italia medievale "

A.Cavicchi " La moneta medievale in Italia "

L.Travaini " Le zecche italiane fino all'unità "

da quest'ultimo libro,ovviamente dopo aver appreso i fondamentali, ci si può dirigere allo studio di una o più zecche specifiche, nel libro oltre a una parte generale per ognuna, potete trovare una bibliografia di riferimento specifica per singola zecca ; ovviamente le fonti bibliografiche generaliste medievali possono essere tante, ne ho indicata solo qualcuna e può essere il tutto ulteriormente integrato.

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  • 6 anni dopo...

Buonasera,

visto che sto muovendo i primi  passi nello studio della monetazione medievale italiana, non posso far a meno di far risorgere questa vecchia ( e allo stesso tempo) utilissima discussione sul tema.

In particolare, premesso che il recupero della bibliografia necessaria sta avvenendo senza troppi problemi, vorrei chiedere consiglio agli utenti esperti su come muovermi per reperire gli esemplari da studio: pensavo inizialmente di analizzare (per quanto possibile) il materiale esposto nei musei per poi passare ad uno studio più "diretto" acquistando alcuni esemplari. Il dubbio che sorge è: se acquisto un esemplare da un negoziante o in un'asta, in genere l'esemplare è già classificato e/o ben noto, in pratica già soggetto a studio.

Da cosa/come si parte, invece, per studiare esemplari nuovi o varianti sconosciute?

Grazie , come sempre, per il vostro prezioso aiuto.

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Se ti interessa una determinata zecca, inizi a conoscerla e studiarla, ne collezioni le monete, la studi, osservi ogni esemplare che appare in vendita, .... acquisti le monete di tuo interesse, le conosci, conosci la zecca per quanto lungo sia stato il periodo della sua attività, ....  tocchi le monete di quella zecca, ne apprendi il peso, la consistenza, il colore, impari a capire di quale sia stato il tenore d'argento, .... noti lo stile e distingui le varianti stilistiche, .... cominci a distinguere le mani dei vari incisori su uno stesso tipo di moneta, .......

Studiare ogni lavoro pubblicato su quella zecca. Vedere gli errori fatti nelle catalogazioni.

Avere in mano le monete, guardarle, toccarle, palparle, .....

Col tempo ti basta dare una semplice occhiata ad una moneta presentata in foto per "capirla", notando subito le eventuali incongruenze, le possibili varianti dalla tipologia più comune.

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Nella numismatica medievale varianti ne escono fuori abbastanza frequentemente .... 

Si pubblicano nuovi libri in cui non appaiono quelle varianti ... perché gli autori non conoscevano veramente le zecche su cui hanno scritto e pubblicato, perché hanno visionato decine e decine di foto senza riconoscere quelle "anomale", ... perché non avevano studiato abbastanza e perché non avevano avuto in mano le monete che pensavano di conoscere.

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37 minuti fa, mfalier dice:

Direi banalmente che per riconoscere un esemplare sconosciuto devi innanzitutto avere una buona padronanza del "conosciuto"! 

Ecco ... banalmente, ... ovviamente, sicuramente, .....

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@Franzo e sopra tutto non devi vergognarti di chiedere o di dire fesserie, all'inizio per effetto del troppo entusiasmo il dito sulla tastiera corre più veloce del cervello e le fesserie si dicono, poi col tempo si riducono notevolmente fino a mai scomparire del tutto.:P 

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Volevo aggiungere alle tante cose che ti sono state già dette un'ultima cosina. 

Lo studio delle monete delle zecche medievali non si fa con le monete FDC o SPL, ma con quelle che volta per volta possono capitare, anche quelle forate o mancanti di pezzi, quelle cioè che i puristi non metterebbero mai in collezione. Tieni però presente che di monete FDC e SPL se ne trovano una minima quantità e spesso le particolarità delle singole monete si possono trovare in quelle che furono maggiormente usate ed usurate, a dimostrazione che tali monete furono coniate in quantità notevole e quindi con conii quasi sempre diversi, da cui le molte varianti.

@Franzo

Modificato da miroita
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Parlare di monetazione medievale si comprende un periodo molto ampio,  di molti secoli, con monetazione completamente differenti. Inizialmente segui i consigli già dati: restringi lo studio  per luogo (zecca)  e periodo,  soprattutto all'inizio.

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Vero. Da noi in Campania passiamo dai Romani ai Longobardi, dai normanni agli Svevi, poi gli angioini e gli Aragonesi, gli Spagnoli,   nel periodo che va dal 700 al 1600., con una monetazione imponente e diversissima,

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7 ore fa, miroita dice:

Volevo aggiungere alle tante cose che ti sono state già dette un'ultima cosina. 

Lo studio delle monete delle zecche medievali non si fa con le monete FDC o SPL, ma con quelle che volta per volta possono capitare, anche quelle forate o mancanti di pezzi, quelle cioè che i puristi non metterebbero mai in collezione. Tieni però presente che di monete FDC e SPL se ne trovano una minima quantità e spesso le particolarità delle singole monete si possono trovare in quelle che furono maggiormente usate ed usurate, a dimostrazione che tali monete furono coniate in quantità notevole e quindi con conii quasi sempre diversi, da cui le molte varianti.

@Franzo

che poi, alla fine, quelle citate da te sono anche le monete più "economiche" e che allo stesso tempo riescono a dare tanta soddisfazione.

condivido!

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  • 1 mese dopo...
Il 14/8/2012 alle 09:24, dabbene dice:

SI potrebbe volendo parlare di tanto altro per esempio dei conii e dei punzoni, degli studi sulle monete uscite da uno stesso conio, si potrebbe parlare di quanto sia importante catalogare i vari ripostigli medievali ; Arka aveva parlato prima delle schede tecniche anagrafiche in uso per fare un censimento organico di questi.

Sarebbe molto utile per gli studi averle, se ne era parlato in realtà un pò anche qui sul forum, alcune ci sono in realtà, le si trova o alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, anche in SNI a Milano, al Dipartimento Numismatico del Museo Nazionale Romano di Roma, forse anche in altri posti, certamente una catalogazione completa sarebbe di grande ausilio.

Lascio questa discussione aperta a chi volesse intervenire, integrando, ampliando, di certo la finalità era solo divulgativa e di speranza che qualcuno con queste semplici note potesse avvicinarsi e poi ampliare le proprie conoscenze in merito.

Penso che compito del forum sia anche questo, cercare di portare qualcuno, magari giovane ad appassionarsi alla materia e per fare questo bisogna parlare anche dei fondamentali, di notizie basilari, per argomentazioni di qualità, che sul forum ci sono,per molti c'è tutto il tempo.

Non volevo fosse un monologo,in realtà forse lo è stato, ma va bene così, riscontri ci sono stati, le letture pure,il mio intendimento in questo tipo di discussione è unicamente di promulgazione, spero sia stato apprezzato e che possa essere utile a qualche nostro lettore.

Ovviamente, magari io stesso,farò qualche integrazione ulteriore nel tempo,la discussione rimane aperta per tutti quelli che volessero e che conoscono magari meglio qualche argomento generalista di numismatica medievale.

Nello stesso periodo in luglio nel 2012 facevo uscire questa discussione, in questo post c’erano le finalità, e queste oggi sono ancor di più attuali, credo che ABC debba essere in ogni sezione un po’ il must di un forum come questo e da qui si debba partire o meglio ripartire se vogliamo far nascere nuove passioni e un nuovo ciclo, se fosse servito tutto questo, semplice e un po’ ruspante ma indicativo, anche a uno solo avremmo centrato l’obiettivo e lo scopo di un forum come Lamoneta, se poi qualcuno vorrà integrare o aggiungere penso che ci sia ancora molto sta a voi...

 

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Per esempio la moneta si divide di solito in due parti il campo cioè la parte interna e il giro che e’ esterno e in cui troviamo la legenda.

Le due parti sono divise dal circolo che può essere di massima di tre tipi, perlinato, liscio e rigato.

Altro da aggiungere in merito o altri spunti ? 

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Discussione davvero completa. Un aspetto che non è uscito, forse perché si tratta di un denaro, è quello dei falsi. Per esempio una perlinatura irregolare potrebbe essere un indizio di un falso. Per i denari potrebbero esserci degli interessi falsi d'epoca. 

Probabilmente per i denari essendo monete in mistura l'analisi xrf non è applicabile perché è un analisi in superficie e potrebbe essere falsata; essendoci in superficie più argento. 

Però di analisi XRF si parla troppo poco in generale. Sarebbe utile a dipanare dubbi. Sarebbe una bella moda da preferire agli slab. 

Dimenticavo, dovrebbe esserci una discussione così in ogni sezione 

Modificato da principesax
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4 ore fa, principesax dice:

Discussione davvero completa. Un aspetto che non è uscito, forse perché si tratta di un denaro, è quello dei falsi. Per esempio una perlinatura irregolare potrebbe essere un indizio di un falso. Per i denari potrebbero esserci degli interessi falsi d'epoca. 

Probabilmente per i denari essendo monete in mistura l'analisi xrf non è applicabile perché è un analisi in superficie e potrebbe essere falsata; essendoci in superficie più argento. 

Però di analisi XRF si parla troppo poco in generale. Sarebbe utile a dipanare dubbi. Sarebbe una bella moda da preferire agli slab. 

Dimenticavo, dovrebbe esserci una discussione così in ogni sezione 

E si dovrebbe essere proprio cosi carissimo, allora magari ci sarebbe maggior riscontro ed interesse, ma se remano sempre gli stessi, dopo forse potresti anche essere frainteso...

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Ogni tanto se fai, se scrivi, vieni anche frainteso anche se le finalità sono puramente divulgative come in questo caso, e’ capitato, capiterà ancora ...

Si, ci vorrebbe una discussione così o similare in ogni sezione, chi inizia lo puoi rimandare poi qui, giusto per incominciare...però questa c’e’ e sarebbe bello e utile che ognuno lasciasse un suo segno ...

Analisi XRF...tema importante, di attualità, oggi le strumentazioni sono evolute anche se molto care e qualche privato inizia a possederle e usarle.

Ne ho vista qualcuna di queste analisi e se fatta su tanti pezzi può dare sicuramente un dato sul titolo e sulla composizione molto utile per le cronologie.

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Proviamo a continuare….ma come si legge una moneta ? Bisogna individuare in legenda la piccola croce che spesso c'è o il simbolo che la sostituisce e da lì in senso orario procedere nella lettura.

A volte troverete abbreviazioni per impossibilità di riporto per esempio dei vari titoli.

A volte i caratteri sono di tipo gotico, successivamente di tipo romano come nella monetazione sforzesca, nell'Italia meridionale vennero utilizzati i caratteri cufici.

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Che la riforma monetaria di Carlo Magno nel 794 fu un momento cruciale per l'epoca medievale non ci sono dubbi.

Basò il sistema su una moneta d'argento, il denaro, che era effettivo e su monete di conto come la lira e il soldo.

La lira di 20 soldi e il soldo di 12 denari.

Denaro inizialmente di buon argento e peso che nel tempo si svaluterà perdendo progressivamente il suo potere di acquisto.

 

 

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è un argomento molto complesso quello delle analisi XRF 

A parte per gli ovvi motivi del costo  elevato ... come già accennato in altre discussioni queste analisi richiedono anche conoscenze molto tecniche e specifiche. 

Il problema per la monetazione medievale è che appunto questo tipo di analisi  fornisce solamente la composizione superficiale del tondello , e quindì non soltanto non può essere applicata alla maggior parte dei nominali medievali italiani , ma non può neanche fornire dati certi sulla relativa autenticità dei pezzi esaminati 

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Awards

Le aree monetarie sono un altro aspetto da considerare.

Nel XII secolo abbiamo il Regno Italico che usa il denaro d'argento e nell'Italia meridionale e Sicilia usano monete in rame e i tarì in oro o monete straniere.

Si delineano nello specifico altre aree come quello del denaro pavese per il Regno Italico, il denaro veronese per la Marca veronese e il denaro lucchese per l'area dei Conti di Canossa.

Si affiancano altre nuove monete di zecche esistenti come quelle di Milano, Venezia e poi Genova, Asti, Piacenza.

Queste aree che non sono impermeabili tra loro sono sede di zone di commerci e finanza.

 

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