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IGNORED

A B C della moneta medievale


Risposte migliori

Supporter

Dove eravamo rimasti?

Beh, Mario, penso che questa discussione sia propedeutica per i neofiti o per coloro che sono alle prime armi con una moneta medioevale....poi ciascuno ha le sue preferenze, ma devo convenire, considerato anche il seguito che ha avuto la discussione sui denari di Lucca, che nonostante non sia una moneta bella e facile, ha un nutrito seguito!!!

Arca dice giustamente "occhio ai punzoni", che sono un po' la combinazione per decifrare questa, ma altre monete medioevali.

Mi aspetto che ci sia qualche nuovo appassionato che raccoglie la sfida, non si vince né si perde nulla; per loro consiglio sempre una buona lettura per iniziare e fra i tanti libri, consiglio quello di A. Finetti "Numismatica e Tecnologia". Ottimo per comprendere l'uso dei punzoni e le tecniche di preparazione dei conii.

Saluti

Luciano

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Ho già esaurito la mia percentuale del "mi piace". Domani è un'altro giorno.

Caro Mario, bentornato! Più in forma che mai. Sono contento.

La tua discussione è ottima. Non solo perchè potrebbe servire ad attirare nuovi e giovani amici appassionati ma anche perchè una ripassatina, siamo sinceri, non fà male a nessuno, io per primo :) . Sono esentati alcuni nostri illustri utenti, chiaramente, ma che potrebbero collaborare comunque con la pazienza di sempre, per aiutarci con qualche intervento chiarificatore.

Quoto Luciano e Arka come sempre..

Per ora non parlo del bel denaro lucchese che hai postato nella speranza che qualcuno lo commenti.

Speriamo bene

Un caro saluto a tutti

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Scusate, ma io ci ripenso sempre. Vorrà dire qualcosa? Spero non significhi quello che state pensando :lol:.

Comunque, un ottimo spunto lo ha dato Arka. Cosa è un punzone? lo chiedo perchè ho vari dubbi in proposito. Dai, giovani amici, ho voglia di conferme.

Mi rendo conto che un A B C della moneta medievale è un'impresa faraonica però parlando singolarmente di ogni argomento potremmo farcela. Chissà che i curatori non siano obbligati a mettere la discussione tra quelle "importanti" in seguito.

Ciao

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Caro Adolfo,sentirti è sempre un piacere, e poi davanti a un bel denaro di Lucca,per noi è come essere davanti a un buon bicchiere di vino, forse meglio tutti e due direi ; diciamo qualcosa in più premesso che posso sbagliare ovviamente,è una moneta piatta, non scodellata e non del tipo come le chiama la Travaini ad orlo rialzato quelle di Milano ; è tonda ,ben curata come molte di quelle del terzo gruppo.

Adolfo possiamo dire che l'arrotondamento per espansione dei tondelli sia stata una caratteristica della zecca di Lucca nel XII secolo ?

La moneta è di argento, ma il titolo cioè la composizione di questa tipologia è di circa 500 millesimi.

Magari più avanti parleremo di analisi metallografiche, so che ci sono degli esperti.

Il dritto e il rovescio, ne abbiamo parlato, si dice di solito che il diritto è quello dove c'è l'autorità emittente, chi l'ha emesso, ma alcuni lo individuano a seconda della battitura a conio di incudine o martello .

La zecca è importante in questo caso credo non ci siano dubbi su Lucca ,più tardi nel tempo questo non sarà per nulla così automatico.

La moneta in questione ha di norma , se non molto tosata, due cerchi perlinati al diritto, uno esterno, uno interno,sul rovescio uno esterno.

Il piccolo monogramma rappresenta il simbolo della moneta lucchese, l'H che rimane simbolo di identità e della bontà della moneta.

Al rovescio il LUCA simbolo della città, la rivendicazione voluta dalla città della sua esistenza.

Sulle leggende, su dove iniziano per la lettura, ma su tanti altri aspetti da vedere lascio magari ad Adolfo o a chi vorrà, domande comprese, nei limiti delle nostre conoscenze, ovviamente.

Modificato da dabbene
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Caro Adolfo,sentirti è sempre un piacere, e poi davanti a un bel denaro di Lucca,per noi è come essere davanti a un buon bicchiere di vino, forse meglio tutti e due direi ; diciamo qualcosa in più premesso che posso sbagliare ovviamente,è una moneta piatta, non scodellata e non del tipo come le chiama la Travaini ad orlo rialzato quelle di Milano ; è tonda ,ben curata come molte di quelle del terzo gruppo.

Adolfo possiamo dire che l'arrotondamento per espansione dei tondelli sia stata una caratteristica della zecca di Lucca nel XII secolo ?

La moneta è di argento, ma il titolo cioè la composizione di questa tipologia è di circa 500 millesimi.

Magari più avanti parleremo di analisi metallografiche, so che ci sono degli esperti.

Il dritto e il rovescio, ne abbiamo parlato, si dice di solito che il diritto è quello dove c'è l'autorità emittente, chi l'ha emesso, ma alcuni lo individuano a seconda della battitura a conio di incudine o martello .

La zecca è importante in questo caso credo non ci siano dubbi su Lucca ,più tardi nel tempo questo non sarà per nulla così automatico.

La moneta in questione ha di norma , se non molto tosata, due cerchi perlinati al diritto, uno esterno, uno interno,sul rovescio uno esterno.

Il piccolo monogramma rappresenta il simbolo della moneta lucchese, l'H che rimane simbolo di identità e della bontà della moneta.

Al rovescio il LUCA simbolo della città, la rivendicazione voluta dalla città della sua esistenza.

Sulle leggende, su dove iniziano per la lettura, ma su tanti altri aspetti da vedere lascio magari ad Adolfo o a chi vorrà, domande comprese, nei limiti delle nostre conoscenze, ovviamente.

Mario, ci siamo sovrapposti con la tempistica dei messaggi.

Il problema è che se rispondo io viene meno lo scopo della discussione. E poi magari sparo cavolate :) . Preferirei che intervenisse qualche giovane o anche meno giovane.

Sono d'accordo con te per la similitudine tra il bicchiere di vino e il denaro di Lucca. Aggiungerei anche il confronto con una bellissima donna. Ma forse siamo un poco malati, dai.

Ciao e grazie ;)

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Supporter

Io preferisco dire che il denaro di Lucca ha il fascino di un "letto sfatto", tutta così "incasinata", difficile da interpretare tra le decine di varianti, ma forse affascinante proprio per questo; non è una moneta che si svela a prima vista; certo lo sicapisce da subito (o quasi) che è di Lucca, ma poi?

So di non avere molto feeling con questi tondelli, ma riconosco che sono intriganti e....non per tutti.

Spero che i giovani, ai quali Mario ha pensato postando questa discussione, non si sentano intimoriti..... :blum: forza, nessuno vi tirerà le orecchie se dite cose inesatte.

Saluti

Luciano

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A come amore, per chi si affaccia a questa monetazione è amore a prima vista

B come bibliografia, essenziale per lo studio anche se consiglio sempre ricerche in musei, biblioteche ed archivi perchè c'è ancora molto da scoprire

C come classificazione, capire periodo, zecca, nominale... Non fermatevi a quanto scritto potrete trovare qualcosa di nuovo.

Dopo le ultime polemiche, a cui ho già messo una pietra sopra, ho deciso di non scrivere più nulla sulle mie ricerche, vi leggerò con molto entusiasmo ma preferirei evitare ulteriori polemiche. Pertanto, per la collaborazione e per il sostegno che ho avuto in questo periodo vorrei ringraziare Giamba54, Massimale, Dabbene, 417Sonia, Giancarlone, Magdi, Teofrasto, Eligio, Adolfos, Ciosky68 ed Eracle62, spero di non aver dimenticato nessuno.

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A come amore, per chi si affaccia a questa monetazione è amore a prima vista

B come bibliografia, essenziale per lo studio anche se consiglio sempre ricerche in musei, biblioteche ed archivi perchè c'è ancora molto da scoprire

C come classificazione, capire periodo, zecca, nominale... Non fermatevi a quanto scritto potrete trovare qualcosa di nuovo.

Dopo le ultime polemiche, a cui ho già messo una pietra sopra, ho deciso di non scrivere più nulla sulle mie ricerche, vi leggerò con molto entusiasmo ma preferirei evitare ulteriori polemiche. Pertanto, per la collaborazione e per il sostegno che ho avuto in questo periodo vorrei ringraziare Giamba54, Massimale, Dabbene, 417Sonia, Giancarlone, Magdi, Teofrasto, Eligio, Adolfos, Ciosky68 ed Eracle62, spero di non aver dimenticato nessuno.

Cercherò,cercheremo di farti cambiare idea, le risorse, chi cerca di studiare, chi cerca di andare sempre oltre non deve mai fermarsi, deve continuare, e poi qualcuno diceva che non c'erano problemi ....,sappi che comunque il forum di Quelli del Cordusio è sempre a disposizione e a volte bisogna anche dire, ci riprovo, tentiamo di nuovo, io l'ho fatto sperando ovviamente di non essere frainteso e smentito subito .

Vorrei tanto in questa discussione parlare con te magari anche più avanti di analisi metallografiche, delle nuove metodologie, dei raggi XRF, me li hai insegnati tu, ma penso che tu sappia sicuramente spiegargli meglio di me !

Mario

Modificato da dabbene
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Questo è quello che voglio leggere!

Anche se sono ancora sotto l'ombrellone (ancora per poco) è sempre un piacere leggere di questi post.

L'idea di iniziare con il denaro di Lucca è perfetta. Speriamo in una partecipazione numerosa (nonostante la pausa estiva).

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Dai forza voglio un volontario, se è giovane meglio ancora, se dice cose sbagliate benissimo, deve o on deve essere didattica ?

Si può incominciare con le leggende, perchè queste leggende ,da dove iniziano ? O dalle analisi metallografiche , o l'iconografia, perchè H e perchè LUCA , per non parlare dei punzoni ,non fatemi chiamare Luca Gianzza e Thetop per spiegare i conii e punzoni ?Perchè un denaro nel medievale, così piccolo, perchè questo che vedete è tondo, non squadrato per esempio,perchè la moneta nel medievale rimane spesso immobile nei segni riprodotti,perchè a volte venivano messi dei segni identificativi,chi li metteva e perchè ?Qual'è la giusta posizione da avere per leggere bene una moneta ?Perchè venivano tosate e perchè imitate a volte ?Poi volendo si può passare a qualche altra tipologia con le croci, i simboli cristiani, i Santi.....,non c'è che l'imbarazzo della scelta da dove partire, oltre ad ampliare quello che ho detto in modo scarno e succinto nei primi post.

Allora chi vuole dirci anche su uno di questi aspetti qualche cosa , Magdi, Ghera, Stefano Maregno o anche tutti noi, perchè di imparare non abbiamo mai finito, questo ve lo possono confermare i grandi addetti ai lavori che ci leggono....non c'è fretta, anzi più dura la discussione e meglio è ,e ovviamente se volete, .....guardate se dite cose inesatte a giuste preferisco, perchè poi ci sarà qualcuno, spero amabilmente, vi rispiegherà e vi indicherà la soluzione giusta.

E' da qui che si deve ripartire .....,anche con i fondamentali e un pò di didattica

Mario

Modificato da dabbene
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lucca in quel periodo inizia a battere una grossa quantità di denari in argento che all'inizio sono di buon titolo e poi man mano perderanno il loro contenuto iniziale di fino,per poi perderlo del tutto.Questa moneta viene talmente apprezzata in tutta l'area del centro Italia che le città adiacenti tipo Siena,Firenze ed altre città portano il loro argento x far coniare anch'esse questo denaro, con questo monogramma a doppia T che insieme formano questa H.

Sappiamo che ha avuto molta importanza il denaro Lucchese anche perchè ha avuto un valore in linea con quelli per Pavia e Milano....

Con la speranza di aver aggiunto qualcosa di utile per questa discussione. Aspetto gli esperti di questa monetazione x leggere altre considerazioni importanti.

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Grazie dell'intervento Massimale, il fatto che tu sia intervenuto mi ha fatto ricordare quanto tu sia interessato all'aspetto del contenuto metallico di una moneta ; è un parametro che è sempre più importante nel medievale sapere di quali leghe è composta una moneta, le percentuali a volte possono cambiare le classificazioni o aiutarci in questo.

Dalle analisi distruttitive della moneta la tecnologia ci ha portato a nuovi rilevamenti, sempre più sofisticati : oggi si usano apparecchi, che sono anche piccoli, facili da usare che usano i raggi per fare un'analisi spettografica, in particolare tecnicamente raggi XRF.

Si ottengono così in qualche secondo le varie percentuali delle leghe, i cui dati possono essere trasmessi a un computer.

La moneta deve essere più pulita possibile e i dati si avvicinano molto a quelli reali ; avendo fatto e visto queste prove insieme , se vorrai aggiungere qualcosa, penso sia interessante per tutti, perchè anche la tecnologia aiuta gli studi e il futuro è anche qui.

Arka parlava di punzoni, certamente " Numismatica e tecnologia " del Finetti è il libro che consiglio a chi vuole approcciare questa materia in primis : due o tre annotazioni,poi spero che qualcuno allarghi il quadro, parlando di Lucca tra il IX e il XII secolo per l'incisione delle lettere ci si serviva di tre punzoni : uno per i punti o globetti, uno per i cunei e la sbarretta e uno per il semicerchio per tutte le lettere .

I corpi delle lettere sono grossi e lo rimangono in tutto questo tempo, i ritocchi al bulino minimi.

Solo più tardi successsivamente avremo per ogni lettera un punzone, ci saranno poi punzoni per i vari segni, punti, cunei...,per figure, a volte capitavano punzoni non coerenti con la leggenda, evidentemente si usarono vecchi punzoni per errori o per necessità degli incisori.

Questi due argomenti che ho introdotti non si esaurirebbero qui, e tante altre domande ,alcune anche abbastanza semplici mi ero posto all'inizio, ma vorrei dopo Massimale che qualcun altro continuasse....,d'altronde qui c'è un denaro di Lucca, ma molti di questi quesiti posti possono valere tranquillamente per altre tipologie monetali di altre zecche medievali.

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Io continuo con qualche altro passettino, poi spero arrivi qualcuno a integrare o chiedere o una bella supervisione, lungi da me fare una specie di lezione,preferivo a contributi multipli ,vediamo poco alla volta....

Nel leggere e classificare una moneta si usa dare un grado di rarità che può andare da C, comune,, a R5, uno due pezzi noti, e la conservazione ,anche questa ha varie graduazioni, si usa citare la provenienza della moneta, collezione privata, da un Museo,un testo, un'asta,e la Bibilografia fondamentale, qui potremmo mettere oltre al solito CNI,Bellesia " Lucca, storia e monete " e il MIR di Alessio Montagano.

Questo tondello è abbastanza tondo,curato, più tardi,diventeranno più squadrati, rozzi,approssimati: c'era una forte richiesta di produzione degli stessi ; il processo verso gli inizi del XII secolo porta alla lavorazione per espansione, le lamiere erano tagliate in quadretti invece che in dischetti, gli spigoli erano poi con cesoie arrotondati, era la produzione con il metodo tradizionale dei conii di incudine e martello.

Tutto era dovuto alla grossa richiesta di queste monete e alla necessità di averne tante in tempi brevi.

Nessuno vuole parlare di leggende, in una moneta le leggende sono fondamentali per la loro lettura e classificazione ,in questo caso specifico abbiamo :

D/ + INPERATOR con al centro il monogramma

R/ + ENRICVS ,nel campo LUCA

Per iniziare a leggere queste leggende spesso veramente difficili e a volte anche poco comprensibili, si parte dalla crocetta e poi si prosegue,tenete però presente che non sempre la leggenda parte dalle ore 12, ma in questo caso parte dalle ore 9 o ore 10 e iniziano sempre da sinistra.

In questo caso abbiamo una preponderanza di simboli imperiali, ma l'H nel monogramma e il LUCA al rovescio diventeranno i simboli inconfondibili e vincenti di questa moneta, una moneta che rimarrà immobilizzata nel tempo, perchè ormai riconosciuta, affermata, accettata, anche gli analfabeti con l'H e con il LUCA l'accettavano.

Questa che fu una forza di questa moneta divenne inevitabilmente il suo tallone d'Achille, in quanto poi venne imitata e contraffatta dai pisani in particolare, ma questi aspetti che abbiamo abbondantemente visto nella discussione sui denari di Lucca ci porterebbero fuori tema e qui mi fermo in attesa di qualche ulteriore contributo, di temi ce ne sono ancora tanti se ci pensate.....

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Continuo con qualche altro particolare poi alla fine c'è tutta l'estate davanti :blum: .

La moneta si divide in due settori, il campo cioè la parte interna e il giro , lo spazio dove venivano inserite le leggende, cioè la parte scritta.

I circoli sono uno interno e uno esterno, qualche volta quello esterno non è visibile : i circoli possono essere di vario tipo,liscio, rigato, perlinato.

In questa moneta specifica di solito è perlinato.

La simbologia e l'iconografia delle monete medievali varia, qui abbiamo il monogramma H e il nome della città LUCA, ma in altre monetazioni avremo simboli ricorrenti come queli cristiani, della croce, il Santo che spesso identificava la città,ma anche altri come la S di Siena o il castello di Genova.

Spesso era un mix di simboli dell'autorità emittente imperiale, di simboli cristiani,di simboli identificativi della città e qui gli spunti non mancano di certo....

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Proseguo, in molte monetazioni, esempio quella pavese, di Asti e altre nelle monete sono presenti degli elementi come cunei, triangoli, punti, piccole varianti nelle leggende, sono i cosiddetti segni identicativi di zecca o dello zecchiere, che avevano lo scopo di distinguere una serie, una emissione dal punto di vista giuridico,questi, quando presenti,possono essere molto utili per lo studio delle cronologie delle varie tipologie monetali.

La moneta medievale nel tempo spesso tende a svilirsi,diminuisce il peso, il titolo,la moneta diventa meno curata, a volte rozza,a volte diventa difficile anche l'identificazione, in questi casi spesso è anche imitata, poi come spesso capita quando decade una monetazione ,spesso si impone una nuova con una moneta buona e spesso anche di una città non molto distante dall'altra.

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Un problema che ricorre spesso nella monetazione medievale è la tosatura.Una moneta si dice tosata quando è più o meno mancante del bordo, si riduce il tondello, la moneta perde le sue peculiarità e il valore intrinseco della stessa diminuisce.La tosatura nel Medioevo era una pratica vietata, le pene erano pesanti, pecuniarie, confisca di beni,a Genova addirittura il taglio della mano destra.Anche il fenomeno dell'imbiancatura meriterebbe un accenno, ma su questo so per certo che Magdi e Adolfo sono degli esperti...... :blum: :blum:

Modificato da dabbene
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Poichè non vorrei scrivere solo io, faccio solo un accenno, se no diventa un monologo, e poi lascio a chi ha sicuramente più dimistichezza con l'argomento conio : per la coniazione si utilizzavano un conio di incudine che veniva fissato ad un'incudine e un conio di martello che era mobile e sul quale veniva dato il colpo con un martello il colpo per imprimere i caratteri sulla moneta ; i due conii erano utilizzati per ottenere rispettivamente il dritto e il rovescio della moneta.

Venivano utilizzati normalmente per numeri elevati di monete, spesso alla fine erano usurati e le immagini non erano ottimali, spesso si fratturavano, il conio di martello si usurava di solito per primo.

Sono rari gli esemplari di conii rimasti.

Spesso in particolare nelle monete in mistura per togliere la parte superficiale di rame presente sulla moneta si usava mettere un leggero strato superficiale d'argento, questo ovviamente migliorava di molto l'aspetto finale ed estetico della moneta, era la cosiddetta fase dell'imbiancatura prima della coniazione.

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Riporto perchè potrebbe interessare, sempre da " Numismatica e tecnologia " di Finetti, uno schema per la compliazione di una scheda numismatica :

1 ) Ordinazione ed omissione

a) Autorità emittente

b) Zecca

c ) Zecchieri ed incisori

d) Valore nominale

e ) Datazione dell'ordinanza e della liberazione del tipo

2 ) Realizzazione del tondello

a ) Materia

b ) forma

c ) dimensioni

d ) peso

e) tecnica di fabbricazione

3) Realizzazione dell'impronta

a ) Tecnicadi esecuzione dell'impronta

b ) descrizione

c ) asse dei coni

4 ) Condizioni attuali

a ) provenienza

b ) conservazione

c ) rarità

d ) bibliografia

e ) collocazione

f ) restauro

g ) eventuali altre osservazioni

E per eventuali altre osservazioni, ampliamenti,commenti, e maggiori e migliori approfondimenti in merito, la discussione rimane aperta a chi volesse dare un proprio, anche piccolo contributo, grazie.

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Permettetemi un piccolo passo indietro.

La prima volta che vidi un denaro lucchese fui colpito dalla forma del suo tondello, tanto "brutta" rispetto ad altri denari. E mi chiesi il motivo di questa scelta che di certo rendeva la moneta meno "elegante" al cospetto delle sue simili.

Visto che stiamo parlando dell'ABC di questa moneta, mi permetto (probabilmente annoiando gli esperti del settore :P) e con l'aiuto di qualche disegno di spiegare le fasi lavorative che portavano alla forma particolare di questo tondello e i motivi di questa scelta.

La prima fase era quella di ottenere dalla lega in mistura una lastra da cui venivano ritagliate delle strisce delle dimensioni appena inferiori a quelle dimensione della moneta da ottenere (fig. 1)

post-1880-0-75551400-1342450715_thumb.jp

Fig. 1

Successivamente questa striscia veniva tagliata con delle cesoie per ottenere dei tondelli di forma quadrata (fig. 2).

post-1880-0-63630600-1342450869_thumb.jp

Fig. 2 (in rosso i segni della cesoia :rolleyes: )

Si ottenevano così dei tondelli di forma quadrata (fig.3).

post-1880-0-18910700-1342451046_thumb.jp

Fig. 3

Dal tondello "quadrato" ci cesoiavano i quattro spigoli (fig. 4)

post-1880-0-63324700-1342451206_thumb.jp

Fig. 4 (in rosso sempre i segni della cesoia... :) )

ottenendo un tondello di questa forma (fig. 5)

post-1880-0-42199600-1342451298_thumb.jp

Fig. 5

A questo punto il tondello veniva martellato con un martello a testa tonda per cercare di renderlo il più possibile circolare (fig. 6)

post-1880-0-60000800-1342451422_thumb.jp

Fig. 6 (in rosso i segni del martello a testa tonda ed in verde tratteggiato il lato del tondello prima della martellatura)

Come si può vedere dal disegno i segni in rosso della martello, sarebbero dovuti "sparire" nella fase di coniatura, ma come si può osservare su questi denari, essi sono spesso ancora ben visibili.

Chiaramente con un processo del genere non sempre si ottenevano tondelli perfettamente circolari (in realtà quasi mai), ma di certo si riuscivano a produrre un quantitativo di tondelli superiore rispetto a a quello che si sarebbe ottenuto cercando di realizzare tondelli perfettamente tondi.

Insomma visto il successo del denaro lucchese, la richiesta di moneta era sicuramente molto alta e probabilmente si è optato per questa soluzione penalizzando forse l'aspetto della moneta ma di sicuro ottimizzando il lavoro e la quantità prodotta.

Chiedo venia se ho descritto l'ovvio, ma mi auguro che un neofita possa apprezzare la cosa... sperando magari che un esperto possa invece correggere qualche mio strafalcione.

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