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IGNORED

Weiss? Un falsario, lo ha ammesso


fabio.isman

Risposte migliori

  • 1 mese dopo...

grazie Acraf molto interessante

l-articolo fa un richiamo e illustra molto sinteticamente la situazione delle raccolte numismatiche pubbliche , molte delle quali non ancora catalogate o pubblicate . Una situazione in Italia ove accanto a medaglieri 'virtuosi' (es. Firenze , Bologna e in parte Milano) esistono altre realta'molto importanti ma assolutamente bisognose di progressi in questo settore.

Una cosa ho pero rilevato, si cita un uso non regolamentato del metal detector in Itallia (parrebbe una citazione dell-exPM Ferri secondo quanto riportato nell-articolo) e si paragona a regolamentazioni dello stesso molto piu rigide in Francia e Inghilterra. In realta le cose stanno esattamente all-opposto. In Italia l-uso del metaldetector per rinveniore reperti archeologici e vietatissimo, mentre e libero sia in Francia che Inghilterra (dove addirittura esistono associacioni di detectoristi che si sacambiano regolarmente informazioni sui ritrovamenti) mentre viene regolamentato il rinvenimento di reperti che va portato a conoscenza delle autoritae per i quali il ritrovatore viene risarcito (se il reperto interesso lo Stato) oppure lasciato libero di rivenderlo sul mercato se lo Stato ne ha gia esemplari simili.

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Ho letto anch'io l'articolo e ho notato l'apparente incongruenza. Vi risulta che in Francia o Gran Bretagna si richieda l'attivazione di una qualche sorta di autorizzazione o patentino per l'utilizzo del MD?

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Per quanto riguarda Roma ne parlavo pure con il dottor Martini, che mi diceva che c'è tutta la collezione del Gnecchi,sulla repubblica romana,non esposta. Ci sono dei pezzi formidabili. Lui li aveva tutti fotografati e sarebbe disposto anche a rifarlo per creare un catalogo degno di nota, che rispetti la grandiosità della collezione. Ma non riesce ad avere i permessi per farlo! Assurdo uno farebbe un lavoro gratis ma.... . :clapping:

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Ho letto anch'io l'articolo e ho notato l'apparente incongruenza. Vi risulta che in Francia o Gran Bretagna si richieda l'attivazione di una qualche sorta di autorizzazione o patentino per l'utilizzo del MD?

IN UK l-uso del MD e- in pratica uno sport nazionale. Esistono associazioni in ogni contea. Vi e poi un-organizzazione che le raggruppa e pubblica un ocde of coduct cui gli iscritti devono attenersi, vi sono dei forum di discussione e pubblicazioni on line dei ritrovamenti.

Da un punto di vista legale la disciplina dei ritrovamenti e regolati dai diversi TREASURE TROVE acts. Questi sanciscono che l-MD non puo essere utilizzato all-interno di areee archeologiche distinte come tali e aree militari (gli inglesi sono sensibilissimi al tema militare piu ancora che a quello delle antichita) . All-esterno di tali perimetri l-uso dell-MD e libero e se si trovano oggetti o monete di epoca pre-Vittoriana questi vanno riportati al corrispondente delle ns Soprintendenze le quali, in un lasso di tempo max. di 12 mesi (ma spesso molto prima) provvedono a:

1. stabilire se quanto trovato si d-interesse come bene culturale o meno

2. corrispondere un indennizzo stabilito su una quotazione di mercato se il bene e d-interesse per lo Stato

posto che lo Stato corrisponde indennizzi e sapendo quanto anche le casse statali inglesi piangano (al pari delle nostre) ne discende che il riconoscimento di interesse viene esercitato con parsimonia.

Un altro punto importante che vorrei far notare e sul quale batto spesso e come in questi Paesi il rapporto cittadino-Stato sia improntato ad una fiducia reciproca (salvo appurare dolo) ovvero lo Stato ha fiducia che il cittadino riporti quanto scoperto e anzi quest-ultimo ha interesse a farlo perche sa che potra ricevere una ricompensa (e non in vent-anni) oppure disporre di quanto trovato. Non servono qundi leggi e disposizioni coercitive o inibitorie inutili e soprattutto costose e inefficienti in quanto vige questo rapporto di fiducia reciproca.

Chiaramente esisteranno imbroglioni come dappertutto ma forse sono in quantita fisiologica.il grosso sono cittadini onesti (come esattamente qui da noi checche- qulcuno continui a pensare l-opposto).

Infine per rendersi conto che il caso inglese non e poi cosi lontano da noi , se e- vero che il patrimonio archeologico inglese non e certamente paragonabile al nostro, da un punto di vista numismatico i ritrovamenti con MD di monete (tra cui alcune anche molto importanti) sono frequentissimi.

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Ho letto solo in ritardo le argomentazioni sul patteggiamento e ritengo che la questione sia un poco piu- complicata:

Cito

Cassazione civile, sez. VI 06/12/2011 n. 26263:

Questa Corte ha invero ripetutamente affermato: a) che la sentenza con la quale il giudice applica all'imputato la pena da lui richiesta e concordata con il P.M., pur essendo equiparata a una pronuncia di condanna ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 445 cod. proc. pen., comma 1, non e- tuttavia ontologicamente qualificabile come tale, traendo origine essenzialmente da un accordo delle parti, caratterizzato, per quanto attiene all'imputato, dalla rinuncia di costui a contestare la propria responsabilità, di talche- non può farsi da essa discendere tout court la prova della ammissione di responsabilità- da parte dell'imputato stesso e ritenere tale prova utilizzabile nel procedimento civile (confr. Cass. civ. 12 aprile 2011, n. 8421); b) che, in ogni caso, posto che la medesima sentenza contiene pur sempre una ipotesi di responsabilità- il giudice di merito non può escluderne il rilievo senza adeguatamente motivare sul punto (confr. Cass. civ. 3 dicembre 2010, n. 24587; Cass. civ. 19 novembre 2007, n. 23906).

Insomma, se patteggi per un furto compiuto in ambiente di lavoro (ti sei portato via il computer dell’ufficio) in galera non ci vai, ma il licenziamento, quasi sicuramente, lo subisci …

Saluti

Polemarco

Modificato da Polemarco
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  • 1 mese dopo...

Infine e qui viene il puntum dolens ma mi corre evidenziarlo. Pochi si sono resi conto che fino a 20 anni fa del famoso decadramma di Akragas ne esistevano 5 esemplari (Londra, Berlino, Pennisi, Gulbenkian, piu un unico esemplare , anch'esso di vecchia e originale provenienza , in collezione privata). Ma nel corso di questi 20 anni il numeo di esemplari di questa rarissima emissione si è raddoppiato e guarda caso i nuovi sono "tutti" in collezioni private.

Ma certo che sono in collezione privata. I deka pubblici sono noti. Attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio. Posso esistere anche decine di deka di Akragas in mano a privati. Quello che conta è accertarsi che siano autentici, con una seria e magari collegiale expertise.

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Infine e qui viene il puntum dolens ma mi corre evidenziarlo. Pochi si sono resi conto che fino a 20 anni fa del famoso decadramma di Akragas ne esistevano 5 esemplari (Londra, Berlino, Pennisi, Gulbenkian, piu un unico esemplare , anch'esso di vecchia e originale provenienza , in collezione privata). Ma nel corso di questi 20 anni il numeo di esemplari di questa rarissima emissione si è raddoppiato e guarda caso i nuovi sono "tutti" in collezioni private.

Ma certo che sono in collezione privata. I deka pubblici sono noti. Attenzione a non fare di tutta l'erba un fascio. Posso esistere anche decine di deka di Akragas in mano a privati. Quello che conta è accertarsi che siano autentici, con una seria e magari collegiale expertise.

questa non l'ho tanto capita. Potevano esserci dei ritrovamenti e finire nelle collezioni pubbliche oppure esserci sempre un ritrovamento e finire in mani private , oppure ancora esserci semplicemente degli esemplari apparsi sul mercato e chiaramente essere 'destinati' a mani private. Basta ragionarci un po' su.. :)

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  • 2 settimane dopo...

Grazie Taras

molto interessante e da notare soprattutto la 'celerita' con la quale tutto il processo (sequestro, im putazione, commissione pena, redenzione :)) è stato condotto. Questi fatti accedevano 'solo' all'inizio di quest'anno (non 30 anni fa) e in pochi mesi abbiamo avuto la formulazione di un verdetto con prove certe, l'ammissione di colpa e l'espiazione del delitto ocmmesso in un modo direi intelligente e originale. Il Dr. Weiss puo' tutto sommato essere assai contento di essere per cosi dire stato 'fregato' da bravissimi falsari, visto che in caso le monete fossero state autentiche le conseguenze per lui sarebbero state decisamente piu' pesanti.

C'è per noi da imparare da come una materia cosi' delicata sia stata trattata con professionalita', senza troppi tentennamenti cosi facili in questi casi e oltre che con notevole rapidita'.

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Ringrazio di cuore Taras per la tempesiva segnalazione.

Viene quindi confermata la voce che già girava dall'inizio della triste vicenda e cioè i decadrammi di Akragas erano in realtà DUE, uno dell'asta Triton e confiscato assieme al tetradramma di Katana, del lotto successivo, e pure esso riconosciuto falso, e uno che era stato trovato nel taschino della sua giacca al momento della perquisizione ordinata dal giudice di New York.

Grazie all'articolo che è stato redatto per ordine del giudice nella sentenza di luglio 2012, è emersa la foto acnhe dell'altro decadramma.

Quindi abbiamo quello ex Triton, del peso di 43,41 g, già visto in precedenza e nella discussione sui decadrammi di Akragas:

post-7204-0-02258100-1349111481_thumb.jp

e quello invece confiscato direttamente al collezionista (e che corrisponde a uno della collezione USA citato nella nota del catalogo), del peso di 43,53 g:

post-7204-0-67093400-1349111561_thumb.jp

I due esemplari sono stati definitivamente riconosciuti come falsi, grazie soprattutto all'esame con microscopio elettronico a scansione, utilizzando per confrondo anche alcuni pezzi noti da musei.

C'è da rimanere attoniti di fronte ai progressi raggiunti dai falsari.

Naturalmente non si sa ancora nulla di ufficiale sull'origine di questi due falsi, della stessa coppia di conii, ma senza essere veri cloni....

Ho parlato con alcuni dell'ANS e naturalmente è stato un dialogo difficile e reticente.

Comunque si ha la conferma che questi falsi sono stati fatti in Sicilia, con il preciso scopo di truffare il ricco collezionista americano e sembra che il falsario sia stato identificato e messo nelle condizioni di non nuocere (almeno al momento....).

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Ciao.

Le considerazioni svolte nell'articolo scritto da Weiss sembrano più quelle di un neofita, che per la prima volta nella sua vita ha sentito parlare dell'esistenza sul mercato di monete dalla dubbia provenienza, piuttosto che quelle di uno "scafato" mercante che da 35 anni è attivo nel commercio numismatico (e non sicuramente in quello dei nostri mercatini... :good: ).

Per tacere del fatto che il Dr. Weiss è un esponente di spicco dell'American Numismatic Society e che nel momento in cui è stato arrestato, si accingeva a vendere 3 monete (ritenute autentiche) per un valore complessivo da lui stesso stimato in circa un milione e mezzo di dollari!

Che poi egli senta il bisogno di condividere con i lettori alcune sue riflessioni sulla necessità, ad esempio, di considerare le legislazioni in materia di protezione dei bb.cc. in vigore negli Stati da cui le monete antche provengono in rapporto alle leggi U.S.A., a me francamente fa un pò sorridere.

D'altra parte però mi rendo anche conto che qualcosa di ovvio doveva pur scriverla, essendo l'articolo parte integrante della sanzione conseguente al reato patteggiato; e dunque era prevedibile che contenesse qualche considerazione piuttosto banale.

In fondo la questione si è chiusa per lui con minime conseguenze penali: una multa di 1.000 $ per ciascuna delle tre monete false; 70 ore di servizio in favore della Comunità; la stesura dell'articolo di sensibilizzazione per il collezionismo numismatico.

D'altro canto però, come è stato già detto, il fatto che le 3 monete prive di documenti siano risultate false, gli è andata di lusso.

Altro discorso è invece rappresentato dalla "scoppola" che il medico/mercante numismatico ha riportata sul piano del danno economico.

Oltre alle tre monete risultate false (il cui valore di acquisizione potrebbe essere verosimilmente vicino ad una cifra non inferiore ad un milione di $....sempre che non gliele avessero date in conto vendita..... :rofl: :rofl: ) va aggiunta anche la volontaria cessione al Popolo dello Stato di N.Y. delle altre 20 monete autentiche e documentate che gli vennero sequestrate a gennaio al Waldorf Astoria di N.Y.

Non mi pare che si sia riportato di che monete si tratti.....ma se tanto mi da tanto non mi aspetterei che sia i "robetta" di poco conto.

E' probabile che qualcuno, dall'altra parte dell'Oceano (cioè in Europa), si stia ancora facendo grasse risate..... :yahoo: .

Comunque, adesso che la vicenda giudiziaria si è chiusa, torno a scrivere che il titolo di questa discussione è assolutamente errato.

Weiss non è affatto un falsario e non lo ha ammesso.

Saluti.

Michele

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[...]

I due esemplari sono stati definitivamente riconosciuti come falsi, grazie soprattutto all'esame con microscopio elettronico a scansione, utilizzando per confrondo anche alcuni pezzi noti da musei.

C'è da rimanere attoniti di fronte ai progressi raggiunti dai falsari.

Naturalmente non si sa ancora nulla di ufficiale sull'origine di questi due falsi, della stessa coppia di conii, ma senza essere veri cloni....

Ho parlato con alcuni dell'ANS e naturalmente è stato un dialogo difficile e reticente.

Comunque si ha la conferma che questi falsi sono stati fatti in Sicilia, con il preciso scopo di truffare il ricco collezionista americano e sembra che il falsario sia stato identificato e messo nelle condizioni di non nuocere (almeno al momento....).

Caro Acraf,

che ne pensi del microscopio a scansione? mi sembra strano che sia stato realmente utilizzato, non ho mai trovato traccia di questo tipo di indagine per scoprire falsi! Teoricamente potrebbe forse portare al riconoscimento di monete pressofuse (ma non basta lo stereomicroscopio?), ma nel caso specifico si tratterebbe di monete coniate. Mah? e poi perchè falsi coniati in sicilia? vuoi vedere che siamo più bravi dei bulgari o dei cinesi?

P.S. mi spiace di non averti incontrato a Vicenza (so da un post di medusa che c'eri): sarà per un'altra volta (magari Verona!).

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Acraf

una cosa importante : i due dekadrammi non provengono dalla stessa matrice come si puo' agevolmente notare dalle differenze dell'aquila e della cavalletta smagrita (e pasciuta nell'altro).

In questo caso la cosa è ancora piu' preoccupante e fossi uno dei proprietari degli altri deka citati in nota (ma mai apparsi in foto ) mi farei fare un bel controllino (come gia' avevo suggerito tempo addietro : non occorre essere degli Einstein per chiedersi la probabilità di un ripostiglio di 6 deka di questa rarissima moneta : tutti insieme pero' ..).

Che in Sicilia vi siano degli artisti sopraffini è noto da tempo (solo chi non conosce questo settore potrebbe pensare altrimenti) che avessero raggiunto tali livelli invece è una (spiacevole) sorpresa che perö dovrebbe far alzare la guardia a quanti si vogliano cimentare con tale settore.

Per Bizerba

che saluto dopo la sua temporanea assenza ..

le considerazione 'possono' apparire banali in un Paese 'scafato' (permettetemi il termine ma rende l'idea..) come l'Italia. In realta' esse sono quantomeno dovute (né , essendo vissuto per diverso tempo negli USA, diverse da quanto mi sarei aspettato). La pena doveva necessariamente passare per un'espiazione con ammissione di colpevolezza e indicazione della retta via. Sembra quasi puerile, eppure è quello che ogni tanto occorrerebbe fare: chi sbaglia e viene colto in fallo puo' (anzi deve) essere perdonato MA si richiede che sia ammetta il peccato, che si ammetta di avere sbagliato.

Troppe volte, anche in questio giorni dove vediamo lo scempio etico perpretato da squallide figure che occupano posto di potere regionale di grande repsonsabilità, nessuno ammette, pur nella flagranza, il proprio peccato.

Personalmente trovo la perdita di dignità uno dei peggiori mali. Accetto piu' uno sbaglio e una (anche finta) redenzione da parte di un Weiss (che peraltro non trovo particolarmente simpatico) piuttosto che la pochezza e l'arroganza di certi personaggi usata solo e soprattutto per farla franca fregandosene della gente onesta.

L'apparente ingenuità americana in realta' nasconde dei principi cui la società , nonostante le evidenti contraddizioni , non vuole e non è disposta, neanche formalmente a rinunciare. Questa è una grande flessibilità e forza offerta dal diritto anglosassone rispetto ad un sistema quale il nostro che non è permeabile a certe flessibilità.

Chi non sa puo' imitare e non è detto che sia in questi casi un segno di inferiorità bensi di maturità.

PS

il valore del solo deka era superiore a 1.5M$

per Giov

il microscopio a scansionè uno strumento scientifico dove invece della luce come fonte di radiazioni vengono sfruttate degli elettroni che colpiscono il campione che vengono fatti passare sul campione riga per riga.

E' uno strumento altamente specializzato e non alla portata del singolo ma solo di laboratori sofisticati. Non conosco le modalità di applicazione e (speriamo ) non vengano fatte conoscere per non agevolare la vita a falsari bravissimi, ma evidentemente con esso si è potuto rilevare particolari che permettono di distinguere tra le produzioni antiche e quelle recenti. Ben vengano se tali indagini permetteranno di separare il buono dal cattivo vista l'ondata paurosa di falsificazioni che attualmente affligge il mercato delle monete antiche.

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[...]

per Giov

il microscopio a scansionè uno strumento scientifico dove invece della luce come fonte di radiazioni vengono sfruttate degli elettroni che colpiscono il campione che vengono fatti passare sul campione riga per riga.

E' uno strumento altamente specializzato e non alla portata del singolo ma solo di laboratori sofisticati. Non conosco le modalità di applicazione e (speriamo ) non vengano fatte conoscere per non agevolare la vita a falsari bravissimi, ma evidentemente con esso si è potuto rilevare particolari che permettono di distinguere tra le produzioni antiche e quelle recenti. Ben vengano se tali indagini permetteranno di separare il buono dal cattivo vista l'ondata paurosa di falsificazioni che attualmente affligge il mercato delle monete antiche.

Caro numa numa,

sono interessato a questa possibile applicazione del microscopio a scansione. Lo conoscevo come strumento per analisi non distruttive di superficie, con la possibilità dunque di evidenziare irregolarità (per esempio in rapporto alle microbolle da pressofusione). In realtà può essere utilizzato anche per analisi di tipo spettroscopico con riconoscimento della composizione del metallo (impurità, sali, ossidi ...).

Ho trovato questo interessante link http://www.cesarcentrostudi.eu/analisi-scientifiche/sui-beni-culturali/72-sem-microscopio-elettronico-a-scansione.html che ne descrive l'utilizzo nell'ambito dei beni culturali.

Perciò: "tanto di cappello" se veramente è stata utilizzata una tecnologia sofisticata e nuova (in Italia l'avrebbero probabilmente affidato a chissachì, con il verosimile esito soggettivo nè sì, nè no). Non concordo con la tua osservazione (per altro legittima) di evitare la diffusione di informazioni per non agevolare i falsari: è utile che il collezionismo conosca le armi da opporre a chi cerca di frodare, e non come "scatola nera". Potrebbe anche sorgere un organismo certificatore che si avvale di tecnologie di questo tipo a cui ricorrere, ma con "cognizione di causa" da parte di chi richiede.

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Perciò: "tanto di cappello" se veramente è stata utilizzata una tecnologia sofisticata e nuova (in Italia l'avrebbero probabilmente affidato a chissachì, con il verosimile esito soggettivo nè sì, nè no). Non concordo con la tua osservazione (per altro legittima) di evitare la diffusione di informazioni per non agevolare i falsari: è utile che il collezionismo conosca le armi da opporre a chi cerca di frodare, e non come "scatola nera". Potrebbe anche sorgere un organismo certificatore che si avvale di tecnologie di questo tipo a cui ricorrere, ma con "cognizione di causa" da parte di chi richiede.

grazie per le utilissime informazioni Giov

per l'organismo super partes, sarebbe, almeno da parte dei collezionisti superbenvenuto. Purtroppo pero' occorre fare i conti con una serie infonita di interessi commerciali (e mi fermo qui) che hanno sempre osteggiato un reale funzionamento di meccanismi simili (il bureau of counterfeits per chi è addentro alla problematica ne è un perfetto esempio). Quindi anch'io sarei per una diffusione migliore delle informazioni ma finche ' non si intravvede una chiara apertura verso un organismo di tale genere preferisco che tale verifica venga comunque esercitata anche se questo vuole dire un accesso limitato alle modalità ed informazioni di applicazione delle indagini e dello strumento (in fondo l'FBI non rivela i suoi trucchi per smascherare i falsari , giusto ?)

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Per Bizerba e Numa Numa,

Concordo che il titolo della discussione è errato: Weiss non era il falsario, ma ha solo comprato monete false.

La cosa più importante dell'ultimo atto della vicenda di Weiss è, al di là di certe prese di posizione che magari fanno sorridere un paese "scafato" come il nostro, è l'emersione in USA della coscienza dell'importanza di conoscere la provenienza delle monete antiche e quindi di non comprare monete fresche di scavo clandestino (molto tristi, a corredo dell'articolo, le immagini di devastazioni operate in Turchia da scavatori illegali e non posso fare a meno di pensare a distruzioni ancora maggiori perpetrare, anche con uno spudorato uso di ruspe, ad esempio sulla bella collina di Morgantina ricchissima di reperti antichi....).

Sembra che i falsi e anche la "donazione" di 20 monete siano tutti destinati all'ANS, che resta l'istituzione americana più idonea al corretto uso e alla valorizzazione del materiale. Nei prossimi mesi sarà resa nota la lista con le foto delle monete "donate" da Weiss. Sicuramente la donazione è stata una mossa suggerita dal suo avvocato per mantenere "leggera" la sua posizione, preferendo accettare quasi solo il serio danno economico subito dal ricco medico collezionista. La giustizia americana conosce bene quando e come colpire il portafoglio, che è uno dei beni più amati dal cittadino.....

L'obbigo di recitare il "mea culpa", disposto dal giudice, dovrebbe essere esteso alla nostra giustizia italiana.

Non ho ancora mai visto uno dei nostri politicanti che venga colpito nel giro di pochi mesi e costretto a recitare e per di più per iscritto le proprie malefatte e scusarsi.... Non abbiamo il concetto dell'onore, che ancora costituisce uno dei punti di forza della società statunitense.

Da noi prevale ancora il furbo e lo scarso senso del bene comune.

Per Giov60

Confermo che il SEM (Scansion Electronic Microscope) sta diventando uno dei principali strumenti per la valutazione del falso, ovviamente da persone con adeguata competenza e in Italia ci sono alcuni laboratori che lo usano, anche se principalmente per meglio comprendere la struttura e la composizione del pezzo originale.

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L'obbigo di recitare il "mea culpa", disposto dal giudice, dovrebbe essere esteso alla nostra giustizia italiana.

Non ho ancora mai visto uno dei nostri politicanti che venga colpito nel giro di pochi mesi e costretto a recitare e per di più per iscritto le proprie malefatte e scusarsi.... Non abbiamo il concetto dell'onore, che ancora costituisce uno dei punti di forza della società statunitense.

Da noi prevale ancora il furbo e lo scarso senso del bene comune.

Sono d'accordo. Al di là di questo fatto puramente formale ma molto significativo, lo scandalo Weiss ha portato a delle conseguenze pratiche nell'ambiente del collezionismo americano. Per dire, la American Numismatic Society ha emesso delle nuove linee guida, più severe, sull'acquisizione e sulla verifca della provenienza delle monete antiche, come si può leggere in: http://numismatics.org/About/AcquisitionDeacquisition

e anche

http://numismatics.org/About/CollectionsManagementPolicy

http://numismatics.org/About/ComplianceProcedures

Queste informazioni non provengono dalla ANS, che non conosco direttamente, ma da un'interessante discussione sul FAC, dal titolo significativo: L'Epifania del Dr. Weiss.

Un'altra domanda mi sorge spontanea: ma la Nomos AG, la società svizzera di cui era socio di maggioranza, è ancora operativa? Il sito web funziona, e il nostro figura ancora nell'elenco dei contatti.

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Nulla è cambiato nell'assetto della Nomos, di cui Weiss piu' che contatto è azionista, né mi consta che qualcuno gli abbia ritirato la licenza. D'altra parte, a parte la (parziale) figuraccia rimediata con i falsi e l'orgoglio ferito, da un punto di vista legale ha pagato la sua colpa tramite l'esecuzione della sentenza con le modalità ricordate sopra. Nessuna casa d'aste ha mai chiuso perché risultava avesse venduto dei falsi (e TUTTE prima o poi sono incappate in problemi di falsi) . Diverso invece il discorso se vi sono imputazioni serie rivenienti a materiale di scavo ove le imputazioni e le conseguenze legali sarebbero di gran lunga piu' pesanti specialmente all'estero dove se devono applicare le leggi non ci vanno tanto per il sottile..

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Ciao.

"Sembra che i falsi e anche la "donazione" di 20 monete siano tutti destinati all'ANS,..."

Non avevamo letto da qualche parte che il Giudice aveva disposto la distruzione delle tre monete giudicate false?

A questo link:

http://www.coinworld.com/articles/weiss-enters-guilty-plea-on-confiscated-coins/

leggo in fondo alcuni quesiti posti da lettori. Uno di essi mi colpisce in particolare, in quanto pone lo stesso dubbio che evidenziavo nel corso della discussione:

"I am confused. How can he be guilty of having stolen property under the antiquities act, if in fact they are forgeries? Are forgeries also considered cultural property? If anything he should be prosecuted for attempting to sell counterfeit coins and if he did not know they were counterfeit, they should be forfeited and destroyed."

Che si tratti di un lettore non statunitesnse e che ragiona con la mentalità italiana....?... :pleasantry:

Saluti.

Michele

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D'altra parte, a parte la (parziale) figuraccia rimediata con i falsi e l'orgoglio ferito...

Perchè parziale? Se non ricordo male, fin dal momento dell'arresto ha ammesso di sapere che erano dei falsi (e quindi parliamo di tentativo di truffa, e non di figuraccia per non avere riconosciuto una contraffazione).

C'è anche chi sostiene che quella dei falsi sia la via suggerita dai suoi avvocati per evitare accuse più gravi, anche se la perizia eseguita con il microscopio a scansione dovrebbe essere inconfutabile.

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beh è evidente: per un commerciante del suo calibro trovarsi a smerciare in una delle piu importanti aste dell'anno due monete false (ricordo che il totale delle monete mese da lui invendita era ristrettissimo e tutte accuratamente selezionate) è indubbiamente una figuraccia, tuttavia questa circostanza l'ha salvato da un'imputazione ben piu' grave. Il male minore ha di fatto stemperato la figuraccia rimediata :)

Di voci ne possono correre tante, sta di fatto che non credo si possano far passare per false queste monete se non lo fossero e non ci sarebbero avvocati che tengano . Altrimenti la figuraccia, questa volta piena, ce l'avrebbe fatta lo Stato di NY (o il d.to Customs etc. ) oltre agli esperti dell'FBI che hanno proceduto alla verifica con tanto di SEM (microscopio elettronico a scansione).

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So che inizialmente il giudice USA aveva disposto la distruzione dei falsi, provocando però un'alzata di scudi di tutti gli esperti, che ritengono una grave perdita la distruzione di esempi di ottima falsificazione moderna.

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma mi risulta che l'ANS, che poi sta nella stessa città, New York, si era molto adoperata per avere in custodia questi pezzi.

Inoltre Weiss si era già distinto in passato come uno dei benefattori dell'ANS e quindi appare naturale che abbia nuovamente donato almeno 20 monete della sua collezione, anche se ovviamente non è una mossa del tutto "disinteressata".....

Inoltre l'autrice della prefazione che ha preceduto l'articolo di Weiss, la dr.ssa Ute Wartenberg Kagan, è la direttrice esecutiva dell'ANS, come si può evincere anche dal seguente servizio:

http://chasingaphrodite.com/

Il curatore di questo sito, Jason Felch, del prestigioso giornale Los Angeles Times, è stato autore, assieme a Ralph Frammolino, di un famoso bestseller "Chasing Aphrodite" e insieme scrissero famosi servizi sulle malefatte del Getty Museum (una specie di Watergate per l'archeologia).

Ormai anche la grande stampa USA è consapevole dei pericoli derivanti dai traffici di materiale numismatico clandestino e si spera in una sempre maggiore trasparenza nel commercio di monete.

Circa Nomos, al momento non sembra ci siano particolari problemi e non so se sia stata attivata pure la magistratura elvetica, molto severa nei confronti del commercio clandestino, anche per ovvii motivi fiscali....

Alcuni mercanti svizzeri del passato ebbero dei guai seri.

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