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Inviato

Vi chiederete : Chi era costui ? e perché ne scrivi su Lamoneta ?

Faccio quindi una premessa:

La Casa d’Aste Vico ha offerto in vendita il 26 giugno scorso un migliaio di monete della collezione Huntington che ne contava esattamente 37.895.

L’8 marzo la collezione è stata venduta da Sotheby’s -New York all’Asta per offerte in busta chiusa ed è stata acquistata da un gruppo di investitori e numismatici europei. La stima era di 25/35 milioni di dollari. Sia la composizione del gruppo acquirente così come il prezzo pagato sono ignoti. Ci saranno altre aste di J.Vico nel prossimo autunno e verrà dispersa un’altra parte della collezione.

Ho seguito la vendita Live e ho potuto rendermi conto del gran numero di presenti in sala, molte offerte per telefono ,qualche offerta internet (soprattutto dalla Spagna, un USA che ha comprato qualche raro oro, e un italiano che si è aggiudicato un paio di monetine). Ho così cercato di documentarmi sul mecenate e collezionista americano.

Ho tradotto dall’inglese e dallo spagnolo alcuni testi che ho sfrondato,riveduto e integrato.

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Il ritratto di A.M.H. l’ho trovato su wikipedia.

(segue)

Inviato

2)

Su questo ricchissimo e generosissimo filantropo e mecenate si potrebbe scrivere un romanzo e girare un film, ma forse oggi queste storie interesserebbero ben poche persone.

Nato non si sa dove probabilmente il 10 marzo 1870,non essendosi trovato l’atto di nascita, ebbe il nome del padre, Archer, e del nonno materno, Milton, e il suo primo cognome fu Worsham. Sua madre Arabella Duval Yarrington pretendeva di essere la moglie di John Archer Worsham che aveva sposato non si sa dove prima della sua nascita e che era il gestore di una sala giochi a Richmond in Virginia. Dopo la vittoria dell’Unione nella Guerra Civile si trasferirono a New York City. Non si trovò l’atto di matrimonio perché J.A.Worsham era sposato con un’altra donna fin dal 1866. Arabella raccontò che era rimasta vedova di lui poco prima della nascita del figlio, ma si tratta di un’altra falsità. Worsham era tornato a Richmond con la sua vera moglie e nel 1878 morì in povertà.

Tra il matrimonio inventato e la morte del marito (inventata) Arabella conobbe Collis Porter Huntington , uno dei cosiddetti “Big Four” , quattro ricchi commercianti che, dopo aver appoggiato la candidatura di Abramo Lincoln e il Partito Repubblicano, si lanciarono nella costruzione della Central Pacific Railroad e del ramo occidentale della prima ferrovia transcontinentale. Il controllo della maggio parte delle ferrovie diede loro grande potere politico ed una enorme ricchezza.

Inviato

3)

L’intraprendente Arabella fu presentata ad Huntington dal fratello minore , prima capotreno, poi sovrintendente di alcune linee dell’Ohio e Chesapeake.

Molti anni dopo un nipote di Archer M.Huntington si inventò che Collis P.Huntington oltre che padre adottivo, ne era il padre naturale e che Arabella lo aveva concepito quando aveva solo diciassette anni (altre versioni parlano di 15 o 19 anni).

Nel 1871 Arabella e il figlioletto abitano in un alloggio di proprietà di Collis a N.Y. Negli anni successivi la giovane donna si lancia in speculazioni immobiliari a Manhattan, pare con grande successo. La sua amicizia con il magnate è ormai di pubblico dominio e un giornale la descrive come “la sua giovane nipote” .

La moglie di Collis è gravemente ammalata e Arabella viene assunta come badante. Morirà nell’ottobre 1883 e nel luglio successivo Collis e Arabella si sposano . Archer Milton Worsham diventa Archer Milton Huntington, sebbene un atto di adozione non sia mai stato firmato. Quando nel 1900 Collis muore, Archer eredita le sue immense ricchezze.

Inviato

4)

Nel 1899 Archer diviene socio della American Numismatic Association che presiede dal 1905 al 1910 ed in seguito fino alla sua morte nel 1955 ne è Presidente onorario e membro del Consiglio di Amministrazione. Fa dono del terreno e poi dei fondi per costruirne la sede, vicina alla Hispanic Society of America da lui fondata nel 1904. A quest’ultima fornisce i fondi per la gestione e il rinnovo della sede.

E’ grazie al suo denaro che nasce la collana delle Numismatic Notes and Monographs di cui ancora oggi possiamo usufruire. E sempre con il suo contributo l’ANS acquista migliaia di pubblicazione per la sua biblioteca, e significative collezioni di monete e cartamoneta.

Che cosa lo spinse a collezionare quasi 38.000 monete spagnole che coprono tutta la monetazione iberica dal 5° secolo avanti Cristo al 1900 ?

Durante la sua adolescenza viene mandato dai genitori in Europa e nel suo viaggio si ferma per molto tempo in Spagna, ne subisce il fascino e compra antichità, dipinti, statue e soprattutto monete.

Nel 1949 dona la collezione alla Hispanic Society of America che non la esporrà mai, non ritenendola compatibile con gli scopi della società che si dedica alla promozione dell’arte e della letteratura del mondo ispanico.

Viene quindi posta in vendita, come ho scritto all'inizio.

La somma incassata servirà a incrementare le raccolte di dipinti ,sculture ed arti decorative della HSoA.

Inviato (modificato)

Gran bella storia, grazie Rorey. Pensate, solo un migliaio di monete e 25/35 milioni di dollari... se tutte e 37.000 faranno altrettanto...

Modificato da Fratelupo

Inviato

Non so quanto ha incassato Vico per questa prima tornata. Non sapendo quanto è stata pagata tutta la collezione non mi sento di fare previsioni ma sicuramente il gruppo che l'ha comprata da Sotheby's ha fatto un affarone.Recupererà i soldi spesi e gli resteranno un bel pò di monete, forse le più interessanti gratis.

Comunque qui c'è l'articolo di Panorama Numismatico spagnolo.

http://www.panoramanumismatico.com/subastas/Exito_rotundo_para_una_subasta_historica_id01183.html

Inviato (modificato)

Altra meraviglia Numismatica dispersa in lotti,spero che almeno ne abbiano fatto un Libro-Catalogo,tipo collezione Verri.

Da quanto ho letto hanno realizzato molto bene,alcune monete anche 10 volte e pià il prezzo di partenza

Modificato da favaldar

Inviato

Gran bella storia, grazie Rorey. Pensate, solo un migliaio di monete e 25/35 milioni di dollari... se tutte e 37.000 faranno altrettanto...

La valutazione di 25/35 milioni e' di tutta la collezione non solo delle 1000 monete in asta.


Inviato

4)

Nel 1899 Archer diviene socio della American Numismatic Association che presiede dal 1905 al 1910 ed in seguito fino alla sua morte nel 1955 ne è Presidente onorario e membro del Consiglio di Amministrazione. ....

Grazie Rorey per interessanti noti su Huntington. Una piccola precisazione fu tra i presidenti della'American NUmismatic Society, l'ANA (American Numismatic Association è tutta un'altra associazione).

L'ANS ha anche istituito la Huntignton Medal, uno dei più importanti riconoscimenti in campo numismatico che viene assegnata annualmente a numismatici professionisti che si sono particolarmente distinti.

Per Favaldar: concordo che un catalogo della collezione sarebbe utilissimo ma un 'opera che elenchi 35000+ monete è proibitiva da realizzare (la Verri sono solo diverse centinaia).

Purtroppo penso che la vendita seguirà tante strade diverse. Esemplari eccezionali saranno vendute tramite aste di nome (quali quella appena conclusasi di Vico), molte monete saranno però disperse attraverso stock, impossibile organizzare aste per 35.000 monete .

Mi sono sorpreso di alcuni relaizzi soprattutto in un momento certo non tra i più felici per l'economia spagnola, ma probabilmente tali risultati sono la conseguenza delle attenzioni di collezionsiti/investitori (non sono un greande fan personalmente, di questo connubio)..


  • 1 mese dopo...
Inviato

Una seconda vendita a cura di Jesùs Vico si terrà a Madrid il 9 0ttobre.

NAC venderà il 17 ottobre probabilmente a Zurigo, la prima parte delle monete d'oro romane della collezione.

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Per la verità a me risulta che ci fu un serio contenzioso tra la American Numismatic Society (ANS), la più importante istituzione privata di numismatica, e la Hispanic Society of America (HSA), che custodiva la collezione fin dalla morte del proprietario nel 1955, dal momento che ANS ha accusato la HSA di non avere rispettato le vere volontà del proprietario della collezione, Archer Huntington.

Se la HSA riteneva di non poter conservare ancora la collezione numimatica, era più corretto che essa venisse trasferita alla ANS, che avrebbe curato al meglio la fruibilità del materiale, anche per ragioni si studio. Non conosco i termini del contenzioso, ma sembra che l'ANS sia riuscita a rilevare circa la metà della raccolta.

Infatti su un totale di 37.895 pezzi sembra che l'ANS abbia rilevato 19.206 pezzi, considerati i più "strategici" e che dovrebbero essere questi:

- All of the ex-HSA Islamic trove (6,159 coins), one of the largest Spanish Islamic coins collections in the world

- All 400 French coins

- 6,316 medieval Spanish coins

- All 1,004 Visigothic coins

- 2,178 Celt-Iberian and Roman Provincial coins

- 3.098 Roman Republican and Roman Imperial coins

- 51 Admiral Vernon medals

Quindi sono rimasti fuori fra gli altri le varie spagnole (meno le islamiche), molte prese da Vico, e gli aurei romani (circa 400 in tutto) che dovrebbero per buona parte essere venduti tramite la NAC in due tornate (a ottobre di questo anno e a aprile o maggio dell'anno prossimo). Non so che fine ha fatto il famoso denario di Bruto con EID-MAR e se era fra quelli prelevati dall'ANS.

Se qualcuno è più informato, gradirei conoscere i termini di tale contenzioso tra ANS e HSA.


Inviato

Allora la vendita in un unico lotto di 37.895 monete sarebbe stata una bufala?

Se le monete erano quindi solo 18.689 perchè pubblicizzare la vendita di tutta la collezione?

Da questo sito non risulterebbe.

www.sothebys.com/content/dam/sothebys/PDFs/Huntington.pdf

La collezione fu depositata dal 1946 e fino al 1949 presso l'ANS. Poi la HSA la reclamo'. Non ho ancora avuto tempo di leggere tutto il pdf ma nel 1955 ,morto Huntington, la HSA si accorse che più di 8000 monete erano ancora in un caveau di proprietà di H. nei sotterranei della ANS. Furono restituiti all' HSA. ( tra queste monete c'erano cento tremissi visigoti e il 50 excelentes )

Questo ho letto nel sito di Sotheby.

Inviato

Non ho avuto ancora modo di leggerela, ma c ' è la di biografia di Huntington sull ultimo SPLENDITO catalogo della Nac.


Inviato

Ho visto il pdf Di Rorey che ringrazio..... a un certo punto si vede ,pag 27, il denario delle idi di marzo a cui si riferiva Acraf. Dalla spaccatura e dalla mancanza di metallo si vede perfettamente la cristallizzazione dell Ag dando così alla moneta un valore di autenticità oggettivo ed assoluto. Fino ad ora non avevo visto di buon occhio tutti gli esemplari apparsi sul mercato ma questo credo che non lasci dubbi.....ciao


Inviato (modificato)

Solo oggi mi sono arrivati i bellissimi cataloghi della NAC e quindi ho potuto leggere la biografia di Huntington:

In effetti, a un certo momento si legge che è esistita una controversia su questa portentosa collezione.

Prima che venisse dispersa con la nota asta Sotheby di 8 marzo 2012, fu esercitata una priorità assoluta (una sorta di diritto di prelazione) da parte dell'American Numismatic Society, che così ha potuto acquistare indietro una parte di questa collezione.

E' specificato che, grazie a questa iniziativa, ritornarono all'ANS le monete visigote e islamiche, nonché le monete romane repubblicane in argento e bronzo (e mi immagino anche il famoso denario di Bruto con EID MAR).

L'introduzione del catalogo NAC poi prosegue evidenziando come questa iniziativa della ANS sia altamente meritevole, in quanto tale istituzione anche promuove attivamente gli studi numismatici e rende disponibili i materiali ivi presenti.

Cita anche altre (poche) istituzioni che siano altrettanto meritevoli e debbo rilevare che è stato citato (l'unico per l'Italia) il Museo Archeologico di Firenze.

Non per nulla l'introduzione del catalogo NAC poi conclude che, per converso, purtroppo ci sono non poche istituzioni che invece NON rendono visibili le monete in loro custodia.

Quindi, concludendo, risulta confermato che circa la metà della collezione, come nel mio precedente post, è stata presa dalla ANS. Credo che sia stata fatta una sorta di colletta per pagare quella parte.

Mi informerò su quest'ultimo aspetto (grosso modo quanto hanno speso?....).

Allego un paio di links, da cui traspare che la prima notizia dell'intenzione di HSA di vendere tale collezione era stata comunicata a gennaio 2008, cogliendo di sorpresa l'ANS, che poi si è attivata per ricuperare almeno una parte (si nota una certa polemica nella vicenda):

http://ansmagazine.c...er08/Huntington

http://www.artsjourn...society_re.html

Modificato da acraf

Inviato

Da quello che ho letto (grazie,acraf) la collezione è stata venduta in blocco come previsto ( per poco più di 26 milioni di dollari). Successivamente :

"While the ANS hopes eventually to receive a donation of these coins, they are currently on permanent loan from their purchaser, an ANS benefactor who wants to remain anonymous".

Una parte è stata affidata all'ANS in deposito, per volere di uno degli acquirenti, un benefattore che desidera restare anonimo. L'ANS spera di riceverla in dono.

Così almeno una parte della collezione non andrà dispersa.

Inviato

Tutto sommato è stato un affare per gli acquirenti dei vari lotti della collezione Huntington all'asta Sotheby.

Dividendo 26 milioni di dollari per 37895 pezzi si ottiene una media di 686 dollari più spese......

E' vero che c'era di tutto, anche monete di bronzo, ma molti pezzi erano in oro e di grandissimo valore.

Non posso fare a meno di notare che la somma complessiva dei 426 aurei della collezione in NAC 67 è sui 3 milioni di CHF (grosso modo altrettanti in dollari e quindi da solo già un ottavo del costo di tutta la collezione) e che ci saranno ancora 100 aurei nel prossimo anno.

Chissà quanto avranno pagato a Sotheby per avere gli aurei romani e bizantini.

So soltanto che c'è stata una cordata di 3-4 investitori, che ora stanno iniziando a "monetizzare" quanto investito e credo con buon profitto.

Per quanto riguarda il "benefattore" dell'ANS, c'è da considerare che da un lato non è tenuto a fare conoscere il proprio nome, mentre, per la legge USA, se fa una donazione (in toto o in parte) egli può comunque detrarre le sue spese dal fisco.

Il fisco americano è molto generoso con quelli che cedono in omaggio le proprie monete a istituzioni, come appunto l'ANS (e in Italia.....?....).

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Inviato

(e in Italia.....?....).

In Italia nemmeno espongono quello che ricevono. Figurati se ti fanno uno sconto sulle tasse.

Se poi non dimostri che le monete antiche sono di lecita provenienza ( e magari le hai ereditate dal nonno che le comprò nel 1950 sui listini, quindi niente documentazione se non un cartellino scritto a mano) rischi una denuncia.

In USA hanno un'altra mentalità riguardo a donazioni, musei e raccolte.

Adesso ti racconto una storiella accadutami anni fa.

Mi trovavo in una cittadina vicino a Denver dove mi ero fermato per la notte. Li c'era un piccolo museo, di quelli che chiamavano "dei pionieri" con oggetti che da noi vanno a finire al mercatino delle pulci, ma da loro sono esposti, come per esempio i rocchetti di filo o le vecchie prese della luce. C'erano anche alcune monete e banconote di tutto il mondo e, visto che in Italia erano uscite le prime bimetalliche ne offrii una al museo.

Immediatamente scrissero a macchina un cartellino ,vollero il nome del donatore e la misero nella bacheca.

Chissà se c'è ancora..................

Inviato

credo ci sia un po' di confusione sulle recenti vicende di questa importantissima collezione.

Riporto sotto un articolo che chiarisce gli ultimi passaggi di queste monete e come una gran parte sia potuta rientrare in deposito (on loan) presso l'ANS ma restando di proprieta' di un anonimo benefattore che di fatto ha acquisito le monete dal ristretto gruppo di investitori che le avevano acquisite all'asta di Sotheby's tenuta in Marzo (nell'asta le monete formavano un lotto unico (di quasi 38.000 pezzi - e ovviamente non e' stato fatto un catalogo :))

Quindi l'ANS non e' proprietaria delle monete (non lo e' mai stata in quanto erano in deposito presso di lei dal proprietario che era la Hispanic Society of America la quale le aveva appunto ricevute in legato da Huntington che fu tra l'altro uno dei presidenti dell'ANS.

L'ANS sta poi contemplando invece l'acquisto di ulteriori 144 monete greche e galliche di questo lotto per integrare le proprie collezioni.

L'aspetto piu' interessante e' che le 19.000 monete ricevute on loan verranno rese disponibili come schede on line attraverso il database (favoloso) dell'ANS venendo a costituire un eccellente supporto di studio per questa serie.

Riporto sotto l'articolo originale in inglese con i dati delle monete ritornati in loan all'ANS:

More Good News about the Huntington Collection

August 9, 2012 – Thanks to the generosity of an anonymous friend of the ANS, approximately 9,000 additional Huntington coins (6,159 Islamic, 400 French, 2,496 medieval and later Spain) have been purchased and will be placed on long-term loan to the ANS. This brings the total return of the Huntington coins to 19,206, or more than half of the Huntington Collection, which breaks down as follows (note AV=gold, AR=Silver, AE=copper/bronze):

  • All of Huntington’s Islamic coins (6,159) (606 AV, 5,553 AR and AE) – making this one of the largest Spanish Islamic coin collections in the world;
  • All 400 French coins (300 AV, 100 AR);
  • 6,316 medieval Spanish coins;
  • All Visigothic – 1,004 AV coins;
  • Celt-Iberian and Roman Provincial – 2,178 AE coins;
  • Roman Republican and Roman Imperial – 3,098 AR and AE coins;
  • US-Admiral Vernon – 51 AE medals.

In addition, the ANS is proposing to the Trustees, the purchase of approximately 144 of the Ancient Greek and Iron-Age Gallic coins from the Huntington Collection. This section includes a beautiful group of Carthaginian coins plus over 70 coins from the famous Auriol Hoard of 1867.

The ANS extends gratitude and appreciation to Dr. Alain Baron of NGSA for his assistance in preserving this treasure.

ANS Executive Director, Dr. Ute Wartenberg Kagan, stated: “It is a remarkable thing that this person, who wishes to remain anonymous, has made it possible for the ANS and all museums, academics, and collectors in the numismatic community to have access to these important collections for future study, publication, exhibition and enjoyment.”

The 38,000 coins and medals of the Huntington collection, relating to the history of the Iberian lands and peoples had previously belonged to the Hispanic Society of America. They had been placed on long-term loan to the ANS in 1949 by Huntington himself. However, in 2008 the trustees of the HSA resolved to de-accession the entire collection which was recalled from the ANS trays. The single-lot sale of the Huntington collection was conducted by Sotheby’s on March 8, 2012. Since then, a generous benefactor of the American Numismatic Society has purchased over half the collection by private treaty from the consortium that had bought it at the Sotheby’s auction. All 19,000 purchased coins are now on loan to the ANS. It is the ANS’s intention to place a record of the coins online in a dedicated catalogue, to ensure that Huntington’s generous gift is not forgotten, and that the material remains available for future scholars of Hispanic numismatics.”


Inviato (modificato)

A me è giunta voce che i sesterzi imperiali (o tutti i bronzi presenti nella collezione, non ho capito bene..), con pezzi rarissimi, fra cui, pare, un sesterzio inedito di Tito, siano stati acquisiti in blocco da un non meglio identificato museo spagnolo. Qualcuno ne sa qualcosa in più?

Modificato da aemilianus253

Inviato

e' sicuramente possibile in quanto nel grupopo iniziale di investori vi erano anche commercianti spagnoli.

Mi correggo , esiste un catalogo introduttivo della collezione redatto da Sotheby's al momento della vendita. Non descrive le momete ma fornisce la storia della collezione e alcune descrizioni interessanti dei vari filoni che la compongono.

Pensate solamente che la parte Visigota, che include oltre 1000 monete e' la maggiore conosciuta e due volte piu' grande della collezione di monete visigote del museo archeologico nazionale di Madrid.


Inviato

e' sicuramente possibile in quanto nel grupopo iniziale di investori vi erano anche commercianti spagnoli.

Mi correggo , esiste un catalogo introduttivo della collezione redatto da Sotheby's al momento della vendita. Non descrive le momete ma fornisce la storia della collezione e alcune descrizioni interessanti dei vari filoni che la compongono.

Pensate solamente che la parte Visigota, che include oltre 1000 monete e' la maggiore conosciuta e due volte piu' grande della collezione di monete visigote del museo archeologico nazionale di Madrid.

Il catalogo introduttivo di Sotheby's si può trovare al nr. 13 di questa discussione.

  • 4 mesi dopo...
Inviato

Riprendo questa discussione perchè altri 7291 pezzi della collezione sono stati acquistati e donati all'ANS da un altro anonimo benefattore. Inoltre l'ANS ha comprato due rarissimi pezzi da 8 reales 1701.

Pertanto di 37895 pezzi della collezione l'ANS ne ha 26499.

Sono andati dispersi in asta , o venduti privatamente , o ancora sono in mano al gruppo che acquistò il tutto : 11396 pezzi.

http://coinsweekly.com/en/News/4?&id=1786

Inviato

Aggiungo ,dopo aver fatto la somma di quanto già andato in asta , e cioè circa 7400 monete a cui aggiungere le 600 circa che venderà Morton & Eden a marzo, che mancano ancora all'appello 3400 monete.

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