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IGNORED

metodi di coniazione 1100 al 1300


stefano.marengo

Risposte migliori

buon giorno a tutti

è da un po che sto seguendo le medievali, e posso dire che sono fantastiche! :)

ora però vorrei sapere un po da voi quello che sapete sui metodi di coniazione nel medioevo.

come si dosava la percentuale dell'argento; com'erano fatti gli strumeti dei lavoratori della zecca; perchè a volte di sono delle ribattiture o difetti di conio...

vorrei sapere qualcosa in merito a questo perchè penso che vada approfondito! magari con qualche foto se possibile.

saluti stefano

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Ciao Stefano,

la faccenda è abbastanza complessa e non sarebbe semplice raccontarla in pillole.

Non so se te lo avevo già segnalato, ma ti consiglio di leggere questo manuale:

Lucia Travaini, Monete e storia nell'Italia medievale, Roma, IPZS 2007.

Troverai molte risposte alle tue domande ma sappi che, come ogni buon testo, te ne farà sorgere molte altre… ;)

Cordialmente, Teofrasto

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Supporter

Buona Domenica Stefano

tanto per iniziare puoi leggere questa discussione .......

http://www.lamoneta.it/topic/69046-organizzazione-zecca-medievale/page__hl__foscari

Saluti ;)

Luciano

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Ciao Stefano,

la faccenda è abbastanza complessa e non sarebbe semplice raccontarla in pillole.

Non so se te lo avevo già segnalato, ma ti consiglio di leggere questo manuale:

Lucia Travaini, Monete e storia nell'Italia medievale, Roma, IPZS 2007.

Troverai molte risposte alle tue domande ma sappi che, come ogni buon testo, te ne farà sorgere molte altre… ;)

Cordialmente, Teofrasto

grazie mille teofrasto! il prossimo mese voglio venire a tutti i costi a sorbolo!

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Ti consiglio anche per gli aspetti che ti interessano e che ritengo importante di Finetti A. " Numismatica e tecnologia ", NIS 1987, ma anche " Introduzione alla Numismatica " di Ph. Grierson , Soc. Ed. Jouvence , 1984, poi comunque fermo restando che gli argomenti sono complessi e non banali, comunque qualche cosa si può anche dire, ritengo che si debba ritornare anche su questi argomenti, questo è a favore di tutti credo.

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Per quanto riguarda l'organizzazione delle zecche, argomento molto affascinante, ha fatto bene prima Luciano a segnalarti la discussione che avevamo fatto tempo fa,se non erro l'iniziai io, non era male perchè molti avevano apportato dei contributi su zecche che conoscevano meglio e quindi si era formato un quadro abbastanza ampio di queste con annotazioni e anche curiosità.

Sui fondamentali di una coniazione medievale, fermo restando la lettura di quanto ti è stato proposto, si potrebbe giusto iniziare dicendo a grandi linee che i materiali soni i conii e i punzoni,poi con l'età moderna arriveranno i macchinari , rulli, torchi e avremo monete dai contorni precisi e ben definiti, un'altra era.

C'erano i conii di dritto e di rovescio , detti anche di incudine e martello, strumenti incisi in negativo che servivano per imprimere in positivo sulla moneta ; poi c'erano i punzoni che servivano per imprimere in positivo disegni o lettere.

Per fare un conio grosso modo , su una barra ,preparata appositamente, veniva inciso un cerchio pari al diametro della moneta , fatto con dei piccoli cunei, poi con lo stesso sistema veniva preparato un cerchio più piccolo all'interno, che serviva come spazio dove di solito veniva messo il monogramma o una lettera o una croce, mentre nello spazio tra i due cerchi venivano incisi con i punzoni le lettere delle leggende.

Talvolta la lavorazione dei punzoni era sommaria, o perchè mancavano o precari o per manodopera non adeguata, spesso analfabeta in quell'epoca,e tutto questo denotava poi le incoerenze che troviamo non di rado nelle leggende medievali.

Spesso quando i conii erano troppi usati o usurati, le impronte diventano meno leggibili e chiare.

A volte le monete venivano anche ribattute su vecchie monete ritirate dalla circolazione,si evitava così di usare tondelli nuovi ; oltre all'ovvio risparmio, si creavano così delle doppie immagini impresse, molto utili ora per stabilire le cronologie delle stesse.

Comunque leggi, leggi, perchè la materia è complessa e spesso comunque nelle varie discussioni, sui denari di Lucca, Genova..... questi argomenti tornano con degli esempi pratici e visivi, a volte con discussioni che diventano molto dibattute e partecipate, anche perchè spesso non è facile capire tutto, in particolare proprio nel medievale.

Modificato da dabbene
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Per conoscere i metodi di coniazione, risulta fondamentale il Numismatica e tecnologie di Finetti ;) sarebbe sicuramente troppo approssimativo un semplice post per portare informazioni su una materia tanto vasta...

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Awards

Consiglierei anche il libro si A. Stahl sulla Zecca di Venezia. Le informazioni ivi contenute sono molto interessanti e possono essere applicate ad altre zecche.

Arka

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Per quanto riguarda l'organizzazione delle zecche, argomento molto affascinante, ha fatto bene prima Luciano a segnalarti la discussione che avevamo fatto tempo fa,se non erro l'iniziai io, non era male perchè molti avevano apportato dei contributi su zecche che conoscevano meglio e quindi si era formato un quadro abbastanza ampio di queste con annotazioni e anche curiosità.

Sui fondamentali di una coniazione medievale, fermo restando la lettura di quanto ti è stato proposto, si potrebbe giusto iniziare dicendo a grandi linee che i materiali soni i conii e i punzoni,poi con l'età moderna arriveranno i macchinari , rulli, torchi e avremo monete dai contorni precisi e ben definiti, un'altra era.

C'erano i conii di dritto e di rovescio , detti anche di incudine e martello, strumenti incisi in negativo che servivano per imprimere in positivo sulla moneta ; poi c'erano i punzoni che servivano per imprimere in positivo disegni o lettere.

Per fare un conio grosso modo , su una barra ,preparata appositamente, veniva inciso un cerchio pari al diametro della moneta , fatto con dei piccoli cunei, poi con lo stesso sistema veniva preparato un cerchio più piccolo all'interno, che serviva come spazio dove di solito veniva messo il monogramma o una lettera o una croce, mentre nello spazio tra i due cerchi venivano incisi con i punzoni le lettere delle leggende.

Talvolta la lavorazione dei punzoni era sommaria, o perchè mancavano o precari o per manodopera non adeguata, spesso analfabeta in quell'epoca,e tutto questo denotava poi le incoerenze che troviamo non di rado nelle leggende medievali.

Spesso quando i conii erano troppi usati o usurati, le impronte diventano meno leggibili e chiare.

A volte le monete venivano anche ribattute su vecchie monete ritirate dalla circolazione,si evitava così di usare tondelli nuovi ; oltre all'ovvio risparmio, si creavano così delle doppie immagini impresse, molto utili ora per stabilire le cronologie delle stesse.

Comunque leggi, leggi, perchè la materia è complessa e spesso comunque nelle varie discussioni, sui denari di Lucca, Genova..... questi argomenti tornano con degli esempi pratici e visivi, a volte con discussioni che diventano molto dibattute e partecipate, anche perchè spesso non è facile capire tutto, in particolare proprio nel medievale.

sempre presente dabbene a rispondere alle mie domande, come tutti gli altri ovviamente.

vi ringrazio ora prenderò qualche libro per poter approfondire!

grazie

stefano

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