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IGNORED

Se l'Italia uscisse dall'Euro...


Erdrückt

Risposte migliori

Capisco di economia quanto un asino di astrofisica, premettiamolo.

Però sono capitato in Islanda proprio a ridosso del loro default e non ho visto un Paese allo sbando: niente file davanti alle Banche, nessuno agli angoli delle strade a chiedere l'elemosina.....anzi, ad essere sincero ho visto una città (Reykjavik) nella quale non mi sarebbe dispiaciuto vivere, ordinata e pulita.

Mi sorge quindi spontanea la domanda: ma allora il tanto vituperato "fallimento statale" é davvero così brutto ? O potrebbe essere una "cura" ad un male (debito pubblico) dal quale non si può guarire ?

Vedo che qualcuno di voi ha già espresso considerazioni in merito.

A ridosso prima o dopo? Non che cambiasse molto, a dire il vero. Il crollo è stato repentino, ma per un paese di poche centinaia di migliaia di abitanti è stato sufficiente non pagare i debiti ed una bella iniezione di denaro russo e norvegese. Con 60 milioni di abitanti sarebbe un po' diverso...

Sul fatto che fosse ordinata e pulita, non mi stupirei... sono islandesi...

Subito dopo....

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Ho appena guardato un TG Spagnolo dove hanno annunciato che il governatore della banca di Spagna ha deciso di lasciare l'incarico il 10 giugno un mese in anticipo sul previsto.

Con le elezioni in Grecia poco prima e quel che stà accadendo a Bankia mi sa tanto di "Ponzio Pilato"!!!

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il default dell islanda ha riguardato il fallimento delle banche , non una crisi sistemica di una valuta.

chi ha pagato una grossa parte del costo del default in islanda non son stati i cittadini , ma i risparparmiatori inglesi e olandesi che avevano i soldi in icesave e per cui c e` ancora una vertenza in corso.

una cosa simile a quello che e` successo ai risparmiatori italiani con i bond della repubblica argentina

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il default dell islanda ha riguardato il fallimento delle banche , non una crisi sistemica di una valuta.

chi ha pagato una grossa parte del costo del default in islanda non son stati i cittadini , ma i risparparmiatori inglesi e olandesi che avevano i soldi in icesave e per cui c e` ancora una vertenza in corso.

una cosa simile a quello che e` successo ai risparmiatori italiani con i bond della repubblica argentina

VERO! ed é anche per questo che l'Islanda molto probabilmente NON ENTRERA' (forse) MAI nell'UE!

questo perché uno Stato membro, per entrare nell'UE deve avere il benestare di TUTTI gli altri Stati già partecipanti alla stessa...ed il REGNO UNITO ha già fatto sapere che, finché l'Islanda NON PAGHERA' i propri debiti nei confronti delle banche Inglesi (che di fatto sono in gran parte i piccoli risparmiatori che si cercavano di pagare la pensione grazie alla bolla speculativa Islandese...) NON APPROVERANNO un'ingresso UE dell'Islanda.

Ora: dubito che questa abbia ancora interesse ad entrarci...ma comunque NEMMENO VOLENDOLO, allo stato attuale di cose, potrebbe farlo!

=)

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che di fatto sono in gran parte i piccoli risparmiatori che si cercavano di pagare la pensione grazie alla bolla speculativa Islandese...

or better: i piccoli risparmiatori inglesi che versavano i loro contributi nei fondi pensione, i quali a loro volta pensavano bene di investirli nella bolla speculativa islandese... un po' differente ;)

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che di fatto sono in gran parte i piccoli risparmiatori che si cercavano di pagare la pensione grazie alla bolla speculativa Islandese...

or better: i piccoli risparmiatori inglesi che versavano i loro contributi nei fondi pensione, i quali a loro volta pensavano bene di investirli nella bolla speculativa islandese... un po' differente ;)

VERISSIMO...la mia analisi voleva essere semplicistica, poiché di fatto prendeva come TARGET un'argomento differente, infatti l'avevo messo anche tra parentesi...comunque ciò che dici (per completezza e correttezza) é EFFETTIVAMENTE il come andarono le cose in UK in quel periodo.

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Non ce lo vedevo tanto il signor James Redneck di Birkenhead che investiva a palla sul mercato azionario islandese per pagarsi uno straccio di pensione :D

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faccio una precisazione

i debiti verso lo UK e l olanda non sono verso banche ma verso piccoli risparmiatori che avevan messo i soldi nella Icesave , banca islandese che operava in Europa grazie alla regola della supervisione nell host country.

e` una situazione simile a quella dei risparmiatori italiani che avevan investito in titoli argentini

giustamente gli islandesi han risposto picche , perche` io come contribuente islandese non vedo perche` devo pagare piu` tasse per pagare i debiti contratti da una banca con cui non ho niente a che fare.

cmq se salta l euro preparatevi perche` situazioni come questa saranno piu` comuni

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Supporter

Salve,

riguardo l'attuale crisi e le sue cause consiglio vivamente la visione del film "Inside Job" di Ferguson. Film documentario ampiamente boicottato e poco divulgato, ma vincitore di un oscar, in cui partecipano tutti i protagonisti del mondo politico e finanziario che, stranamente, sono ancora al loro posto.

Altro che Wall Street, la veritá é molto peggiore.

Saluti

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Approfitto di questa discussione per capire un po' di più sulla funzione della BCE. Io ero convinto che la BCE emettesse moneta e quindi governasse l'offerta di €uro sul mercato. Ora, questo non farebbe di lei un prestatore di ultima istanza?

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infatti sono uno di coloro che adottano volentieri la sigla EURSS... ;)

Questo vuol dire che di come funziona l'UE hai capito ben poco.

Vediamo punto per punto:

I parlamenti nazionali sono esautorati del diritto/potere di stabilire la politica economica (le finanziarie devono essere approvate all'estero). Non è possibile utilizzare leve economiche che facciano sforare da parametri (giusti/sbagliati? non è questione di merito) imposti dall'alto.

La politica economica la decidono i governi, che la eseguono ovviamente in compartecipazione coi parlamenti. Il fatto che ci sia un (ovvio) coordinamento a livello europeo, bene o male che funzioni, non vuol dire che le "finanziarie devono essere approvate all'estero" o altre assurdità del genere.

I parametri non sono imposti da un non meglio precisato, misterioso "alto" ma anche quelli sono stati decisi dai governi (e neanche a livello di UE: prima a livello intergovernativo e poi successivamente integrati nei trattati europei).

Governa una serie di organismi non elettivi dove si accede per cooptazione da altri organismi non elettivi...

L'oreganismo che governa l'UE (decide i trattati, approva tutte le leggi, decide gli allargamenti ecc.) è il Consiglio, cioè i capi di governo degli stati dell'UE.

I corpi militari nazionali vengono sciolti forzosamente per entrare a far parte di "eserciti europei" (L'Eurogendfor....ragazzi, SCIOLGONO I CARABINIERI).

I corpi militari nazionali non saranno sciolti, si scioglieranno i Carabinieri per entrare a far parte di un'altra forza (italiana), polizia o esercito, non certo in inesistenti costituendi eserciti europei.

Andiamo molto veloci verso uno stato ad economia pianificata e centralizzata. E i risultati si vedono

Questa è una tua opinione, ma il discorso è un'altro: purtroppo dimostri di essertele bevute tutte con bicchiere annesso: la tua idea dell'UE è basata sulle fantasie della disinformazione organizzata. Addirittura siamo arrivati al punto di credere che i corpi militari nazionali saranno sciolti... rendiamoci conto.

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Appunto; dal 476 a oggi, tutti quelli che hanno voluto riunificare l'Europa l'han fatto mettendo mano alla spada. E neanche ci sono riusciti. Quando impareremo che un'utopia simile è impossibile quanto dannosa?

Certamente non avrai neanche idea del perchè è stato iniziato il processo d'integrazione europea: è proprio una risposta a quello che hai citato. Troppi in passato hanno preteso di muovere guerra agli altri per svariati motivi e a un certo punto ci si è resi conto che la strada da seguire se vogliamo sopravvivere è un'altra.

Tu sei convinto per (rispettabili quanto vogliamo) motivi ideologico-economici che l'UE sia una specie di riedizione moderna dell'URSS e quindi sei un anti-europeista "strutturale", ma non è stata l'economia il motivo per cui è iniziato il processo d'integrazione. E' stato per il fallimento catastrofico del sistema nazionalista, che pretendeva di far convivere senza problemi varie nazioni completamente slegate l'una dall'altra dal punto di vista politico ed economico. E' un'utopia che ci è costata carissima... ma sbagliando prima o poi s'impara.

Modificato da ART
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Esiste L'Ecofin, e il suo compito è proprio quello di verificare che le singole finanziarie rispettino i criteri del patto di Stabilità e le direttive economiche della Commissione Europea; se trovano incongruenze, possono decidere varie misure, dal richiamo alle sanzioni, perchè l'adesione ai vari trattati ha creato la formale e legale necessità di sottoporre le decisioni del parlamento nazionale a loro.

Controlla pure :http://it.euronews.com/2011/09/28/approvata-la-riforma-della-governance-economica/

Ogni autunno non leggi mai sui giornali "La finanziaria approvata Bruxelles..." e via dicendo?

Lo fanno per sport forse?

E l'ECOFIN da chi è composto? Dai ministri delle economie degli stati, che si coordinano e prendono decisioni comuni.

Quanto al cosidetto Parlamento Europeo, se ti informi scoprirai che il suo ruolo non è certo legislativo, come il nome suggerirebbe, ma puramente consultivo. Una facciata.

Altra vecchia leggenda.

Il parlamento europeo propone e vota leggi, che per diventarlo devono per forza tutte essere approvate anche dal Consiglio.

Non bluffiamo, non è corretto: informati tu prima di fare paternali agli altri.

Riguardo la questione Eurogendfor, che possa non interessarti è legittimo, ma anche qui faccio riferimento a decisioni ufficiali, quindi non è questione di "crederci".

Non fai riferimento a nessuna decisione ufficiale ma ad articoli-fotocopia di disinformazione paranoide usciti tempo fa. Non c'è nessuna decisione ufficiale che ha stabilito lo scioglimento delle forze armate nazionali, nè la loro fusione a livello europeo. E nessuna che dà ad EUROGENDFOR "poteri illimitati", altra idiozia che raccontano quegli articoli.

Modificato da ART
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Approfitto di questa discussione per capire un po' di più sulla funzione della BCE. Io ero convinto che la BCE emettesse moneta e quindi governasse l'offerta di €uro sul mercato. Ora, questo non farebbe di lei un prestatore di ultima istanza?

Non c'entra niente, fare prestiti di ultima istanza è una questione diversa dal gestire la circolazione e i tassi d'interesse della valuta. La BCE non può perchè i trattati vietano aiuti collettivi europei agli stati in fallimento (possono essere concessi solo con accordi bilaterali fra i singoli governi).

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Gentili Utenti,

Come promesso, passo a fare la mia disamina su alcuni punti concernenti gli argomenti ieri esposti in velocità.

(Tutti pareri personali, ovviamente – supportati però da un’analisi ed un approccio - tecnici - della materia)

Cercherò di usare parole semplici, NON TECNICHE e soprattutto esempi pratici (forse a volte poco calzanti) per dare la possibilità a tutti – anche coloro che sono a DIGIUNO di Macroeconomica Internazionale – di poter capire di cosa io stia parlando.

CRISI DELL’EUROZONA.

L’Eurozona è un sistema economico particolarmente ATIPICO: Paesi che, di fatto si comportano un po’ COME VOGLIONO, e che in comune hanno solo UNA BANCA CENTRALE (che non ha diritto di stampare moneta per modificarne l’inflazione) e la moneta stessa.

Il problema è che la stessa moneta, è governata da 17 politiche Economiche (e non solo economiche… ma sociali, strutturali, ecc.) DIVERSISSIME.

Già questo è in sé il grosso del problema…ma andiamo per ordine.

Se tutti rispettassero i PATTI, non staremmo qui a piangere per la Crisi della Moneta Unica (che attenzione, per chi vive a stretto contatto quotidiano con l’Euro è crisi, ma per altri (speculatori sui mercati delle valute o su quelli dei credit default swap, per esempio - é una MANNA CADUTA DAL CIELO – che deve durare più a lungo possibile!)

L’Euro è nato POLITICAMENTE, poiché Paesi che NON NE AVEVANO i CRITERI DI AMMISSIONE, sono stati “politicamente” ammessi a far parte del “Club” (è un dato di fatto…non un’ipotesi…) nel ’95 la Germania ACCETTO’ un’Italia con i Conti Pubblici disastrati, perché altrimenti la Francia non avrebbe dato l’accordo per entrare nell’Eurozona, e di conseguenza – sempre per ragioni Politiche, furono IMMESSE nel rooster anche economie periferiche come la GRECIA (unico Baluardo “EUROPEO e NATO” nel SUD EST dell’Europa o grandi economie “di facciata” come la SPAGNA).

Perché? presto detto: Se economie GROSSE fossero rimaste fuori dall’Euro, avrebbero potuto continuare a svalutare la propria moneta, quindi aumentare o mantenere costanti le esportazioni, e continuare con la c.d. “Finanza Allegra” – (mantenendo appetibili le esportazioni – che sarebbero state in Valuta Forte… - per le industrie dei propri Paesi!)

Una Francia nell’Euro, non avrebbe accettato un’Italia Fuori (l’Italia avrebbe annientato l’industria Francese nelle esportazioni grazie alla svalutazione della propria moneta…stessa cosa una GERMANIA, non avrebbe potuto accettare una Francia fuori Euro, e così via, a cascata per le stesse ragioni!)

Assodato quindi che l’Euro si sia creato TROPPO RAPIDAMENTE e per ragioni MACRO-POLITICHE, andiamo a vedere nello specifico quali casistiche probabili potremmo avere, nel caso dell’Uscita di un Paese dalla Moneta Unica, e di conseguenza la disgregazione della stessa nel medio periodo.

LA GRECIA ESCE DALL’EURO:

Scenario non proprio apocalittico (molto probabile allo stato attuale delle cose) – nei precedenti post se n’è già parlato tanto, e qui riassumerò soltanto in linee generali alcuni aspetti

  1. Assalto alle banche (le gente preferirà mantenere valuta forte a casa – da cambiare magari al NERO per guadagnarci di più)
  2. Eventuale Crisi Sociale all’Interno del paese
  3. Nel medio Periodo – Problemi alla Libera Circolazione dei Greci nell’UE (uscirebbero, e sarebbero considerati come i Kosovari o i Serbi)
  4. I grossi capitali del paese sarebbero comunque già usciti dalle banche greche, quindi sarebbe solo la POVERA GENTE che andrebbe a perderci
  5. Lo Stato si dichiarerebbe INSOLVENTE, quindi verrebbe espulso dai mercati internazionali, e si dovrebbe rifinanziare DA SOLO sul mercato Interno per le partite correnti (cosa difficile ma non impossibil) ma di fatto NON AVREBBE PIU’ DEBITO PUBBLICO con L’ESETRO, perché di Fatto NON LO RIPAGHEREBBE – e STOP! (alcuni dicono che avrebbe parte del proprio debito in Euro da ripagare – stampando dracma, ma NON E’ VERO…se fallisci, hai dalla tua il fatto che Sì rimarrai SOLO, ma nessuno potrà chiederti NULLA in Cambio – per il fatto che Tu non hai niente da dare!…)
  6. Dopo 2 anni, il sistema ricomincerebbe a muoversi, La Grecia sarebbe NON COME SI E’ DETTO AL PARI DELL’ARGENTINA – (perché l’argentina NON ERA PARTE DI NESSUNA UNIONE ECONOMICA E MONETARIA) bensì più simile alla SLOVENIA del DOPOGUERRA 1991…un Paese che DISPONE DI TUTTE LE TECNOLOGIE PIU’ AVANZATE, SENZA DEBITO PUBBLICO, PICCOLO, con una Forte attrattività Turistica e infrastrutture NON TROPPO VETUSTE.
  7. Tempo 10 anni, la Grecia (svalutando la Dracma, e “prostituendosi” al miglior offerente (per quanto riguarda la gestione dei Porti, o di Altre Infrastrutture…ricreerebbe un sistema Paese abbastanza Coeso (e potrebbe – usandolo poco e bene- rilanciare un Debito Pubblico Interno, per sviluppare la propria Industria ed i propri servizi)
  8. A questo punto, i Grandi GigantI Asiatici (Cina e India su tutti), farebbero quello che gli USA fecero nel dopoguerra con i Paesi NON-PATTO DI VARSAVIA: Investirebbero in Grecia chiedendo in Cambio “qualcosina”…
  9. Tempo 15 ANNI, la Grecia starebbe BENISSIMO: Economia florida, Buon Turismo, e Bassissimo debito Pubblico. –

E GLI ALTRI PAESI DELL’EURO?

Bhe, il Colpo sarebbe MOLTO DURO, è un po’ come se una banca fa credito a 2 coniugi per comprare casa. Ed uno, dopo un po’ se ne scappa con l’amante, lasciando il resto del debito da pagare all’altro coniuge che, a meno che non abbia un buon lavoro, farà difficoltà a saldarlo.

Certo, l’Euro rimarrebbe (La Grecia è parte INFIMA dell’Economia Europea) ma il problema sarebbe il COLPO D’IMMAGINE.

Rivediamo l’esempio dei due coniugi, la moglie scappa con l’amante, e lascia il Marito a ripagarsi il mutuo di casa. Questi ha un buon lavoro, e diciamo che ce la fa a ripagarlo, anche se dovrà spendere più soldi, perché dovrà farsi carico anche della parte di mutuo della moglie fedifraga. ma...

Ma se il marito dovesse decidere di accendere un altro mutuo, magari dopo essersi risposato con un’altra donna, per comprarsi che ne so, la macchina, farebbe più difficoltà a trovare una banca disposta a concederglielo, perché la sua immagine di solvibilità ne sarebbe ormai inficiata, oltre al fatto che le banche probabilmente gli direbbero: “ok, il mutuo te lo faccio, ma chi mi garantisce che anche stavolta Tua moglie non ti lascerà, e quindi dovrai ripagarmi da solo anche il Secondo Mutuo?...la banca così facendo, alla fine glielo concederà, ma ad un tasso più alto, e quindi lo farebbe divenire PIU’ POVERO nel medio/lungo periodo!

STESSA COSA se la Grecia dovesse uscire dall’Euro, per gli altri Paesi dell’Eurozona. Il rifinanziamento del debito, sarebbe più costoso…perché i mercati internazionali direbbero “ se è uscita la Grecia, potranno uscire anche altri, quindi dell’ UE non c’è da fidarsi!”

E questo genera un CROLLO A CATENA, un po’ come quando un’impresa fallisce e, non pagando più i suoi fornitori, ne fa fallire a cascata altre 5 che magari hanno una struttura FLORIDA!

L’EURO CROLLEREBBE SUBITO DOPO L’USCITA DELLA GRECIA?

NO! NO e poi NO! Ma crollerebbe dopo un po’…

Vediamo nello specifico.

La Grecia Esce! - quindi Le Banche Francesi e Tedesche (che detengono gran parte del Debito greco, dovranno far fronte a questo problema e ricapitalizzarsi a causa di queste forti perdite). E noi diciamo: ecchissenefrega, mica sono le banche Italiane?...SBAGLIATO! i sistemi economici Europei, sono molto, moltissimo interconnessi tra loro oggi…

Le banche Francesi ad esempio, DETENGONO una GRANDISSIMA PERCENTUALE non SOLO del DEBITO ITALIANO e SPAGNOLO, ma hanno anche Grandi percentuali di Partecipazioni nelle Industrie Italiane e Spagnole, questo significa che se dovessero perdere soldi con la grecia che non rimborsa i propri debiti, e dovessero ricapitalizzarsi, per farlo dovrebbero cedere parti del debito Italiano e le partecipazioni nell’industria Italiana (ognuno deve guardare prima a casa propria, e POI eventualmente in casa altrui)…questo farebbe sì che L’ITALIA non avrebbe più parte dei propri finanziatori, non solo del debito, ma anche dell’Industria, ovviamente genererebbe TASSI d’Interesse ancora più alti per cercare finanziamenti e di conseguenza anche ALTRE chiusure d’Impresa!

E questo è valido in maniera più o meno diversa per tutti i paesi che oggi vedono i propri SPREAD salire indiscriminatamente.

Ogni giorno (più o meno) ascolto le tribune politiche Italiane su RAI INTERNATIONAL, e mi "sbellico dalle risate", a sentire come i politici parlino di CRESCITA, quando allo stato attuale di COSE SIA MATERIALMENTE IMPOSSIBILE! (sì, proprio così, le leggi economiche NON LO PERMETTONO PROPRIO!)

E’ come se un Padre di famiglia, che in Casa è PIENO di DEBITI e con un lavoro Precario e sempre PEGGIO PAGATO, promettesse alla moglie ed ai figli di traslocare dal piccolo appartamento, e comprare un castello fiabesco: con quali soldi? Con quale banca disposta a farti un mutuo? !!! – forse con una vincita al Superenalotto?, bhe, peccato che per gli STATI non esista una sorta di superenalotto in cui tentare la fortuna…

A questo punto, essendo interconnesse le varie economie, gli stati (a meno che la BCE non inizi a stampare massicciamente Moneta stile FEDERAL RESEVE – aumentando massicciamente i tassi d’Inflazione, ma di fatto SALVANDO l’UE…) non potrebbero continuare a pagare all’Infinito INTERESSI SU INTERESSI (in valuta troppo Forte – l’Euro…) ed avere anche in avanzo i soldi per far crescere il Paese…ed a questo punto, Pian Piano inizierebbero ad Uscire dall’Euro, per riprendere la propria sovranità monetaria – e quindi DECIDERE da SOLI – le proprie “PARTITE COMMERCIALI” ed i propri TASSI DI CAMBIO.

Ovviamente se la Spagna, dopo la grecia dovesse uscire dall’Euro, l’Italia non potrebbe accettarlo (le industrie spagnole avrebbero troppi vantaggi rispetto a quelle Italiane…) quindi anch’essa ne uscirebbe, ed a catena la Francia farebbe lo stesso ragionamento e così Via…finché: come successe per l’Unione Monetaria Latina, uno ad Uno i Paesi se ne uscirebbero fino a far sparire la moneta unica!

MA QUANDO “SPARIRA’” L’EURO?

Servono almeno 2 anni perché le cose inizino a muoversi…a spanne diciamo che tra due anni inizierà una sorta di grosso vortice e, tra 4/5 forse 6 anni l’Euro potrebbe non esserci più…

Ed ora, dopo questo lunghissimo “ARTICOLO” (se qualche giornalista fosse interessato a ripotarlo su qualche testata – anche modificato – è pregato SOLO di CHIEDERMI IL PERMESSO e riportare il mio nome…) – così magari riuscirò a trovare un lavoro più interessante del fare “l’Analista” come mi tocca allo stato attuale di cose!...=) =) =) – alla fine non si sa mai…=)

Passo ad esplicitare le TRE provocazioni che ho lanciato ieri:

“1) COME NON SIA IMMORALE Esportare i capitali in un secondo paese (dal punto di vista finanziario)”

L’Euro è una Monenta Sovranazionale (non ce l’ha solo l’Italia…ce l’hanno 17 Paesi..) se un Paese CROLLA, perché non posso spostare altrove i miei soldi?...é come se io avessi i Miei soldi, che ne so, al BANCO DI SICILIA (esempio! Sia chiaro…solo un esempio!) e vedendo la Sicilia alla Frutta, spostassi i miei risparmi al Monte Dei PASCHI!

Spostare i propri capitali da un PAESE all’Altro del’Eurozona, NON E’ IMMORALE, Alla fine ognuno cerca di salvaguardare sé stesso…quindi non fa nulla di male a trasferire i propri capitali”all’Interno della PROPRIA zona Economica e MONETARIA”

Un esempio? APRITE UN CONTO CORRENTE in GERMANIA, e trasferitevi i propri risparmi! – sempre euro saranno – e nessuno potrà dirVi che sia qualcosa di illegale. (magari comprate anche BUND tedeschi…)

Nel momento in cui l’Euro non dovesse esserci più, avrete un CONTO in NUOVI MARCHI TEDESCHI, che risulteranno una delle Valute più FORTI AL MONDO! A questo punto pian piano iniziate a cambiare i Vostri Nuovi marchi in Nuove Lire (ipersvalutate e superinflazionate) – e – nella totale legalità (allo stato attuale delle leggi) avrete guadagnato UNA BARCA DI SOLDI! Senza far niente! (attenzione comunque, le leggi potranno cambiare!...)

convengo con ciò detto da rick2 in qualche post precedente, sul fatto che, forse, si potrebbe (per salvaguardare i propri risparmi ed anche guadagnarci qualcosa), tradurli in valuta estera. VERO che il CHF (Franco svizzero - sia sopravvalutato - infatti non é assolutamente il caso di acquistarlo...ma nemmeno il Dollaro mi piace (troppo volatile) e men che meno (me ne vorrà rick2...=)) la STERLINA (poiché ha un debito pubblico troppo grande alle spalle)...io piuttosto investirei in Moneta Brasiliana o Australiana, o addirittura in RUBLI (piccole cifre, ma ricordo che la STABILITA' Politica della Russia é un fatto importantissimo per vedere apprezzare una valuta) - ma attenzione, qui parliamo di INVESTIMENTI sui mercati VALUTARI, che nulla hanno a che vedere con il fatto di spostare i capitali all'Interno delle banche dell'Eurozona.

“2) almeno 2 anni prima di un eventuale crollo della Moneta Unica (che poi crollo non sarebbe, piuttosto frazionamento dei Paesi aderenti alla stessa, finquando la convenienza di rimanerci dentro degli stati più grossi, sarebbe inferiore alla convenienza di essere fuori!)”

Ho già risposto sopra a questa provocazione…

“3) come forse, alla lunga, per l'Italia, forse la migliore opportunità sarebbe quella di fallire.”

L’Italia avrebbe solo da guadagnare ad uscire dall’Euro, ma solo FALLENDO! Perché ? presto detto:

l’italia ha un Buon tessuto sociale, buon infrastrutture, un’ottima Industria per il proprio mercato interno!, manifattura di qualità, l’unica cosa che manca, è l’energia! – ma oggi si può sopperire, implementando al massimo le fonti rinnovabili! (l’Italia volendo, potrebbe vivere anche senza petrolio…) – offerta turistica e culturale IMPORTANTISSIMA – insomma: è un PAESE che vivrebbe tranquillamente anche “da solo” (poiché uscendo dall'Euro, di fatto si cadrebbe nella totale AUTARCHIA)

il problema del BELPAESE è il proprio DEBITO PUBBLICO che GENERA BUROCRAZIA…ed il Sistema POLITICO-Burocratico-Legale MASTODONTICO (insomma: in Italia non si può fare nulla, perché si ha le mani legate da TUTTO: Leggi farraginose e pesanti in Primis // oltre ad un clienterismo troppo Palese e Marcato! – ed anche gli investimenti stranieri sono ormai ridotti all’Osso, propri per questo motivo!)…come cambiare?...bhe, per vie “legali” è impensabile…proprio per questo un FALLIMENTO del Paese, farebbe crollare all’inizio il sistema nel Caos, ma alla lunga permetterebbe di “dare un colpo di spugna” in maniera RAPIDA e più o meno “INDOLORE” alle LENTEZZE ITALIANE.

Rendendo il sistema politico-economico-sociale più SNELLO, e - FALLENDO - quindi NON PAGANDO PIu’ IL PROPRIO DEBITO (che è il vero BLOCCO alla crescita Italiana!), l’Italia si ritroverebbe NON come la GRECIA, ma In una situazione MOLTO MA MOLTO MIGLIRE! perché con maggior infrastrutture ed un sistema PIU’ sviluppato…a questo punto, si potrebbe vivere un NUOVO BOOM ECONOMICO stile anni ’50…ma passando per rivolte sociali e purtroppo (tristemente) gocce di sangue.

Da Sapere però che, a livello Internazionale l’Italia (che già è bistrattata da tutti…) VARREBBE COME LA REPUBLICA CENTRAFRICANA e NULLA PIU’ – e anche questo va detto…il problema è a questo punto morale: meglio avere uno stato che (anche se poco…) qualcosa internazionalmente conta (e ripeto…anche se poco…molto poco…- e non me ne vogliano gli Italiani, ma è così…se solo immaginaste come il belpaese viene descritto dalla Stampa degli altri Partners Europei…) ma dove il Popolo è quasi alla fame…oppure che conti ZERO o poco più…ma dove la gente VIVE e LAVORA Normalmente?

Non vuole la mia essere un’analisi APOCALITTICA, bensì piuttosto legata alla realtà (anche se con alcune forzature e con molto “colore”…)

Mi occupo di economia, e soprattutto in un Paese in cui Le banche si Fondono con il tessuto sociale (Ginevra, la Svizzera e le banche sono un po’ un tutt’uno) e vivo e lavoro in una delle maggiori piazze finanziarie del vecchio Continente – quindi se parlo (anzi, scrivo) lo faccio per cognizione di causa.

Non voglio quindi creare Paura, ma i fatti sono sotto gli occhi di TUTTI (o quasi)…il problema è, che non si vuole vedere la realtà – e si pensa di fare un po’ gli “SCHETTINO” della Situazione, chiamando tutti alla calma, quando ormai (è un dato di fatto) la nave (l’Europa) sta affondando…il sistema VA RIFONDATO, il problema è che si sta cercando di RIFONDARE IL SISTEMA con piccoli interventi NON STRUTTURALI.

È come se, per rimettere in piedi una casa crollata, si chiamasse un solo operaio (e non un’impresa) e gli si chiedesse di RISTRUTTURARLA piuttosto che rifondarla. Si potrebbe, certo fare qualcosa, ma strutturalmente la casa rimarrebbe debole e poco solida…rischiando al primo colpo di vento o temporale di soccombere nuovamente.

Rifondare il sistema invece, implica coraggio, e dolore…rimboccarsi le maniche e rinunciare ai privilegi precedentemente acquisiti che, ora NON HANNO PIU’ DIRITTO DI ESISTERE.

E forse, FALLIRE per RICOSTRUIRE un SISTEMA MIGLIORE, sarebbe il male minore!

S.B.

E' un'analisi senza dubbio molto interessante, ma francamente non ne condivido la "visione d'insieme", per così dire.

Forse sbaglierò ad interpretare quello che hai detto ma in pratica sosteni che a Grecia e Italia se non ad altri converrebbe uscire dall'euro, e questo mi pare un grosso errore: sarebbe sostanzialmente la fine del processo d'integrazione europea, cosa che innegabilmente non porterebbe proprio a nulla di buono nel medio-lungo termine, anzi, sarebbe l'inizio di un processo già iniziato molte altre volte che sappiamo dove porta a lungo andare. L'Italia potrebbe vivere un nuovo boom economico stile anni '50, anche se a partire da non sottovalutabili sconvolgimenti sociali a cui hai accennato addirittura con il colorito termine di "gocce di sangue")? Sarà, a partire da "quasi zero" si fa presto ad andare in condizione di boom... ma dopo? Quale futuro avrebbero l'Italia e l'Europa nel suo complesso all'interno di un sistema europeo in disfacimento?

Analisi legata alla realtà, certo, ma non dimentichiamo che non è realistico pensare di poter campare senza coordinamento a livello europeo. Condivido il finale della tua analisi: è necessario cambiare radicalmente il sistema... ma non nel senso di sfasciare tutto quello che abbiamo messo in piedi fino ad ora alle prime difficoltà, per avere magari vantaggi a medio termine ma fare un bel salto nel buio a lungo. Non è questa la via, è all'apparenza allettante ma non è questa.

Non possiamo continuare a ripetere sempre gli stessi errori, bisogna tentare il tutto per tutto nel riformare in senso molto più unitario ed efficace l'Europa e annessa sua moneta.

Modificato da ART
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Concordo con Art che uscire dall'Euro sarebbe, per l'IItalia, un grosso errore economico e politico; non vedo però tutta questa "integrazione europea", ma forse 10 anni sono pochi, ne serviranno almeno 100 (?).

O no ?

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Esatto; è un'integrazione limitata. E' urgente la nascita di un governo europeo, che risponda al Parlamento.

E che risponda agli europei, non ai tedeschi, agli italiani o ai francesi. Quella che serve è anche, so che è brutto dirlo, un'operazione di ingegneria culturale.

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non vedo però tutta questa "integrazione europea", ma forse 10 anni sono pochi, ne serviranno almeno 100 (?).

O no ?

L'integrazione c'è, ma è insufficiente. Non dimentichiamo cos'era l'Europa prima di quel minimo di coordinamento che abbiamo adesso, in cui se non altro tutto viene deciso attraverso vertici, consigli e parlamenti. Il processo non è partito solo da 10 anni ma quanto fatto fin'ora non basta, questo è il problema.

Quanti altri ne serviranno? Questo dipende solo da noi: prima ci muoviamo meglio è, perchè come si vede fin troppo chiaramente così non si può rimanere...

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Gentili Utenti,

[OMISSIS...]

E forse, FALLIRE per RICOSTRUIRE un SISTEMA MIGLIORE, sarebbe il male minore!

S.B.

E' un'analisi senza dubbio molto interessante,

[OMISSIS...]

Non possiamo continuare a ripetere sempre gli stessi errori, bisogna tentare il tutto per tutto nel riformare in senso molto più unitario ed efficace l'Europa e annessa sua moneta.

Innanzitutto CIAO ART!

é davvero un piacere rileggerTi e scambiare quattro "Parole" .

Passo ad utilizzare parte della Tua risposta per in parte risponderTi, ma soprattutto per esprimere un parere sul perché sono stato e sono (e forse sarò) DURO con l'Euro - ritengo infatti che la Tua, se valida nella sostanza (come d'altronde ogni TEORIA ECONOMICA ESPLICITATA - perché ricordiamolo ancora, l'economia indivenire é fatta di TEORIE! ) - NON ESISTONO nella storia economica due situazioni IDENTICHE, e spesso, solo una

piccola variabile, può far cambiare un contesto economico, e quindi le sue conseguenze.

ma in pratica sosteni che a Grecia e Italia se non ad altri converrebbe uscire dall'euro, e questo mi pare un grosso errore: sarebbe sostanzialmente la fine del processo d'integrazione europea, cosa che innegabilmente non porterebbe proprio a nulla di buono nel medio-lungo termine, anzi, sarebbe l'inizio di un processo già iniziato molte altre volte che sappiamo dove porta a lungo andare.

Io Sono NATO come EUROPEISTA CONVINTISSIMO (non solo convinto)…ed ho vissuto (e vivo) l’Unione Europea sulla mia pelle ogni santo giorno (dormo in Francia…e lavoro in CH)

Ritengo però che SOLO GLI STUPIDI non cambino Mai idea nella vita, e posso dire che, dopo aver passato più di 1/3 della mia vita in EUROPA – sono giunto alla conclusione che, oggi come oggi, l’Europa NON ESISTA.

Non voglio entrare in polemica con nessuno, sia ben chiaro, tra qualche giorno festeggerò 30 anni, e faccio parte di quella generazione di EUROPEI, che i giornalisti chiamano forse semplicisticamente “preparata” e “destinata ad emigrare”…perché figlia dell’Europa…ma….

Ma c’è ancora qualche MA…che va esplicitato nello specifico.

Per spiegare perché ritengo or ora che l’Euro sia una moneta “fittizia” e che non rispecchia la realtà economica di alcuni Paesi (che di fatto non meriterebbero di averla) - sempre a mio parere...(sia ben chiaro) –riparto da una piccola disamina della STORIA RECENTISSIMA dell’UE e soprattutto dell’EURO

  1. E’ un dato di Fatto che, PAESI con MACROECONOMIE DIVERSISSIME TRA LORO, tipologie d’Industria MOLTO MA MOLTO eterogenee, struttre sociali, familiari, microeconomiche, migratorie, linguistiche, LEGISLATIVE e potrei continuare ancora per molto…OGGI SI TROVINO AD AVERE di fronte al mondo economico “stessi diritti e doveri”. – il problema è che non parliamo di stati che al massimo hanno 600 mila abitanti….ma parliamo di stati che vanno dai 300 mila cittadini…ai 90 milioni! (in un Tour Ideale da LA VALLETTA a BERLINO!)…una sorta di proto-UE (la Svizzera) che di fatto aveva ugualmente problemi sociali, culturali e linguistici, simili a quelli che oggi si trova a vivere l’UE quando nacque…si è sviluppata ai sui albori grazie al fatto che i Cantoni avessere all’eopca avuto MASSIMO 3/5 mila abitanti e soprattutto in un periodo storico molto meno democratico, in cui le decisioni “DURE” venivano prese e NON DISCUSSE da alcuno.
  2. QUESTE MACROECONOMIE diversissime, hanno STRUTTURE ECONOMICHE al loro interno MOLTO/TROPPO DIVERSE. Una VALUTA non è solo l’espressione della POLITICA di un PAESE, ma è la “faccia Internazionale” dell’ECONOMIA e dello “STATO ECONOMICO” di quel Paese
  3. Come’è NATO il Boom Economico Italiano degli Anni 50?... presto detto (ed è innegabile, perché è su TUTTI I LIBRI DI STORIA…l’Italia (uscita DEVASTATA dalla 2° WW, doveva ricostruire TUTTO – Cambiava il proprio Sistema politico (da monarchia a repubblica) e NON AVEVA un CENTESIMO! Gli USA hanno INIETTATO centinaia di Migliaia di DOLLARI in un sistema RECETTIVO, che hanno permesso di FAR MUOVERE l’ECONOMIA..e di CREARNE UNA EX NOVO. Il problema è che quell’ECONOMIA ha avuto impulso da un’iniezione esterna e non da un circolo Interno (il che può anche essere positivo, se poi si corregge la barra e si permette all’economia di non vivere di soli aiuti esterni)…nel momento in cui l’iniezione USA ha cominciato ad essere più carente, lo Stato, per mantenere basso il disagio sociale,e per cercare di placare la società in fermento degli anni ’70 (che causa il terrorismo Sociale – rischiava di vedere la giovane repubblica Italiana in balia di forze eversive che ne avrebbero potuto sovvertire il sistema democratico)…Lo Stato ha iniziato a INIETTARE SOLDI in circolo ECONOMICO (sostituendo i dollari USA) facendo leva sul DEBITO PUBBLICO – fino ad ora bassissimo…perché ricordiamo: L’Italia Repubblicana dal ’48 aveva un BASSISSIMO DEBITO PUBBLICO…che potremmo definire quasi NULLO…anche perché in cambio delle Riparazioni di Guerra…abbiamo in gran parte pagato il debito permettendo alla NATO di impiantare ovunque basi militari sullo stivale in funziona antisovietica…- insomma per CALMARE LA SOCIETA’, lo Stato ha iniziato a spendere…INDEBITANDOSI!...(aiuti di stato alle Industrie, un’IMMENSA MACCHINA statale, usata solo per creare CONSENSO POLITICO e CALMA (apparente) SOCIALE …fino ad arrivare agli anni 80, con il sistema sopraindicato a cui si sono sommate le SVALUTAZIONI COMPETITIVE! Aveva il sistema Creato DAVVERO uno sviluppo SOSTENIBILE?...bhe, a mio parere NO, poiché era un sistema Economico DROGATO da interventi ESTERNI – che di fatto NON PERMETTEVANO a tale sistema di AUTOREGOLAMENTARSI! L’Italia va ricordato NON E’ un PAESE RICCO (non ha ORO, ARGENTO, PETROLIO, TERRE RARE ecc. sul proprio territorio se non in piccolissima parte) è un Paese che, ha creato SERVIZI, E PRODOTTI grazie ad un Sistema che permetteva allora di Crearli!...ma ora?
  4. E in Europa? È stato forse diverso per altri Paesi?...bhe, Sì…possiamo dividere i Paesi Europei in 2 MACRO-GRUPPI (ma attenzione, all’Interno dei macrogruppi ci sono delle GRANDISSIME DIFFERENZE…i Macrogruppi sono semplicemente DIDATTICI e NON ESPLICATIVI! PAESI STRUTTURALMENTE FORTI e STRUTTURALMENTE DEBOLI . quelli strutturalmente deboli sono i Paesi del SUD Europa + l’Irlanda (che stranamente se andate a guardare le loro storie, sono tutti Paesi usciti da DITTATURE o COLONIZZAZIONI (Italia con Mussolini – Grecia con i Colonnelli – Spagna con Franco – Portogallo con i Colonnelli …e l’Irlanda…che altro non era fino agli anni 20, che una COLONIA dell’UK.)…e paesi STRUTTURALMENTE PIU’ FORTI…il Centro Nord Europa a grandi linee…
  5. I Paesi del SUD europa, hanno beneficiato degli Aiuto USA-NATO, (e poi del DEBITO, sia PUBBLICO CHE PRIVATO! perché la Spagna ha il problema del DEBITO PRIVATO...)per creare uno sviluppo Economico DOPATO…i Paesi del NORD EUROPA hanno ceato uno sviluppo più sostenibile e meno dopato (tranne la Francia, che però è un caso a parte, peché è un Paese transcontinentale che trae parte del proprio fabbisogno dal sistema NEOCOLONIALE). Perché? Per ovvi motivi di consenso politico nei 30 anni successivi alla fine della guerra!

Ma allora? Per tornare a fagiolo, perché a mio parere converrebbe uscire a questo punto dall’Euro ai Paesi “di serie B” ?...

Bhe, implicitamente ho già risposto esponendo i problemi storici che ci hanno portati nell’EURO …ma andiamo per ordine:

Paesi che NON SI SONO SVILUPPATI in proprio, oggi si trovano ad avere una MONETA che NON E’ ESPRESSIONE delle proprie economie REALI! Vi ricordate dell’Italia degli anni 90?...io ero ragazzino, e quando mio nonno Paterno mi dava 10 mila lire…mi sentivo RICCHISSIMO…ma se andavo con quelle 10 mila lire a trovare mia nonna in AUSTRIA a 30 km da casa mia…(ma in un altro Stato – sempre EUROPEO!)…non andavo nemmeno a mangiare una WIENER SCHNITZEL con le PATATINE! …perché? Bhe, perché quelle 10 mila lire ERANO l’ESPRESSIONE dell’ECONOMIA DELL’ITALIA…(stessa cosa valeva per la Grecia, per la Spagna, Portogallo e così via…) Oggi in questi stati, ci si trova con una valuta che NON E’ consona al Tipo di ECONOMIA ch econtraddistingue tali Paesi…detto così non sembra grave…ma…

Ma un PAESE SOVRANO ECONOMICAMENTE, può permettersi di Salvare il Salvabile (almeno momentaneamente) svalutando o rivalutando la Propria moneta per SOPRAVVIVERE…(attezione, ho detto SOPRAVVIVERE, non VIVERE)…con una moneta Forte, in cui la Banca Nazionale ormai non ha più poteri “forti” (e non ha nemmeno diritto di stampare moneta – per metterla in circolo – anche se generante inflazione) …bhe, ci si trova con un’economia REALE che non è l’espressione della Moneta nazionale, ma non si può “giocare con la moneta” per sopravvivere… e così: O SI CAMBIA RADICALMENTE IL SISTEMA…oppure si SCOPPIA!

Il problema è che per VIVERE ora, bisognerebbe CAMBIARE EX NOVO la struttura POLITICO-ECONOMICO-SOCIALE Italiana…è fattibile?...siamo (anzi, siete, poiché io sì sono Italiano ma subisco le scelte politiche altrui, dal momento che non vivo in Italia…) un Paese con un sistema DIFFICILISSIMO da modificare, che ha bisogno di tempi LUNGHISSIMI per ogni minimo cambiamento, e che non POTREBBE (ma soprattutto NON VORREBBE) cambiare il Porprio sistema…perché la struttura-paese è CONSERVATRICE (anche se metà della Popolazione ormai è quasi alla fame…)

E lo stesso succede nella pressoché totalità dei Paesi del SUD EUROPA sopraccitati…paesi Conservatori…con un sistema politico RIGIDO e VECCHIO, economie sviluppatesi grazie ad interventi esterni…fortissimo debito pubblico creato per generare consenso politico.

Parliamo di Paesi GRANDI però…non di Stati piccoli come SLOVENIJA, SLOVACCHIA, CECHIA (che stanno BENISSIMO se rapportati a Noi…) quelli sono Paesi che Praticamente NON HANNOD EBITO PUBBLICO (se paragonato a quello Italiano) costo della Vita basso, e tecnologie (grazie al sistema di mondializzazione) alla portata di tutti – maestranze MORBIDE – bassa conflittualità sociale (sono un po' come l’Italia del Dopoguerra!!!) ma con la differenza di avere POCHI cittadini….

Detto questo la domanda è spontanea: SI POSSONO SALVARE QUESTI PAESI?...la Grecia è caso a parte…ma SPAGNA, ITALIA, e company…sono SALVABILI?...a che prezzo? e soprattutto…CONVIENE SALVARLI?...

Facciamo un esempio Pratico (tristissimo, ma di attualità)…e fatto con cognizione di Causa, mio Papà fa il geometra, e mio fratello è architetto, quindi qualche conoscenza in materia (anche se non è il mio campo…ce l’ho…)

PURTROPPO e’ d’attualità il TERREMOTO IN CENTR’ITALIA…molte case sono crollate, altre sono diroccate…altre ancora sono PERICOLANTI o FORTEMENTE LESIONATE (ma non crollate).

Le Case DISTRUTTE : VERRANNO RICOSTRUITE…quelle PERICOLANTI o LESIONATE invece…sarà il CASO di RISTRUTTURARLE?...o sarà forse meglio DISTRUGGERLE per costruirne di NUOVE più FORTI e STABILI?...conviene ristrutturare una casa sapendo che COSTERA’ FORSE Piu’ che RICOSRTUIRNE una NUOVA, e soprattutto sarà meno stabile?

(apro una parentesi, per dare tutta la mia solidarietà alla popolazioni colpite da questo triste sisma…e da anche Friulano, mi permetto di dire di SAPERE di cosa si tratti…visto che anche la regione nella quale sono nato, é stata sconquassata da quello che é rimasto nell'Ideale comune del friulano come "l'ORCOLAT" - l'orco cattivo, l'orcaccio...)

Ecco..questa è la domanda: CONVIENE TENERE QUESTI PAESI in VITA (ma attaccati al respiratore in pratica…) oppure NO?...farli fallire…far crollare il SISTEMA (attenzione, con tutti gli annessi e connessi..perché far fallire l’eurozona, oggi vorrebbe dire avere una GUERRA SOCIALE di prim’ordine…scene di panico, morti per le strade…insomma: uno scenario davvero DISASTROSO… oppure conviene mantenere il MALATO in stato VEGETATIVO, ma in stato molto precario e soprattutto senza RISOLVERE IL SISTEMA?

Ecco cosa volevo dire con il mio Intervento…ritengo che ci si debba porre di fronte ad una GROSSA RIFLESSIONE…e personalmente (ma ritengo ovviamente una disamina puramente personale) vorrei CROLLARE, per ricostruire un sistema NUOVO (sperando che la nuova classe politica non faccia gli stessi errori del passato)

Va poi detto che la GERMANIA non ha ora interesse a far crollare il sistema…e temo che CEDERA’ alla fine sugli Eurobond, ben sapendo che avere GRANDI ECONOMIE con l’ITALIA, la SPAGNA e di conseguenza la FRANCIA (perché la Francia mai accetterebbe un’Italia fuori Euro)…sarebbero per lei DELETERIE! Vorrebbe dire avere industrie ITALIANE, SPAGNOLE e FRANCESI che producono GLI STESSI PRODOTTI TEDESCHI, a prezzi del 30/40 % più bassi…questo alla lunga genererebbe il DISASTRO ECONOMICO TEDESCO…ed è per questo che la GERMANIA di fatto preferisce avere i Grossi Paesi Europei nell’Euro…per continuare a mantenere la propria supremazia economica, senza permettere ad altri di portargliela via grazie ai “giochi della moneta” - tipici delle economie del SUD Eruopa degli anni '80

Analisi legata alla realtà, certo, ma non dimentichiamo che non è realistico pensare di poter campare senza coordinamento a livello europeo. Condivido il finale della tua analisi: è necessario cambiare radicalmente il sistema... ma non nel senso di sfasciare tutto quello che abbiamo messo in piedi fino ad ora alle prime difficoltà, per avere magari vantaggi a medio termine ma fare un bel salto nel buio a lungo. Non è questa la via, è all'apparenza allettante ma non è questa.

Non possiamo continuare a ripetere sempre gli stessi errori, bisogna tentare il tutto per tutto nel riformare in senso molto più unitario ed efficace l'Europa e annessa sua moneta.

A mio parere, l’Europa è, per fare un esempio di semplice comprensione: come una famiglia di SEPARATI in CASA, che per il “BENE DEI FIGLI” (dice…) rimane assieme e non divorzia! Il problema è che la realtà non è certo quella del “bene dei figli”…due case costerebbero troppo, due bollette, due macchine, due assicurazioni ecc ecc…così decide di rimanere sotto lo stesso tetto, per pura convenienza…ma ben sapendo che il matrimonio ormai è IRRIMEDIABILMENTE FINITO!

Da Italiano (anche se lo sono solo per metà, perché ho anche un’altra cittadinanza…) vedo che gli EUROPEI non si vogliono tanto bene…certo, c’è una nuova generazione che ha viaggiato, che ha imparato una seconda lingua almeno…che quando fa l’erasmus, si trova a fare “baldoria” con i compagni di università che vengono da molti altri paesi…

Ma…

Ma poi?...quando questi studenti finiscono l’erasmus?...e tornano a casa…SONO DAVVERO PIU’ EUROPEI?...analisi fatte in Francia, UK e Germania, hanno pochi mesi fa fatto storcere un po’ il naso a molti…è emerso cheuna grande maggioranza dei giovani che avevano effettuato almeno 6 mesi di studi in un’università di un diverso Paese UE (non ricordo se il 60 % o qualcosa in più)…al rientro in patria sostenevano che avrebbero votato per un Partito NAZIONALISTA, o comunque che avrebbero accettato misure più STRETTE di IMMIGRAZIONE nel Proprio Paese d’Orgine.

La crisi economica, sta facendo vedere chiaramente che l’UE è ancora un MIRAGGIO (é politica, ma non pragmatica)…oramai i cittadini degli Stati si stanno chiudendo a riccio per cercare di salvaguardare la propria popolazione…e gli stati del SUD EUROPA (incredibile ma vero)..propugnano per i propri cittadini (in surplus) l’idea di EMIGRARE (per ”vivere l’Europa”)…oppure perché i governanti di detti Paesi sanno benissimo che non possono fare NULLA per loro?...(un pò come si faceva nel dopoguerra, oppure appena creata l'Unità d'Italia=

In Italia 1 cittadino su 3 fino a 30 anni (spesso laureati…) NON LAVORA…in GRECIA siamo a 2 su 3 come in SPAGNA e PORTOGALLO…

Ed i governanti di questi Paesi si riempiono la bocca parlando di UE…dicendo alle loro “ELITE” (vai a vivere nell’UE – vivi l’Europa, ma questo solo per TAMPONARE momentaneamente la falla…altrimenti avrebbero ancora più grattacapi! La coperta è cortissima oggi…)…se notate sta succedendo ciò che accadde nella DDR…personale ECCELLENTE e FORMATISSIMO che se ne andava dalla germania democratica…che COSTAVA allo stato SOCIALISTA tantissimo in ISTRUZIONE…e poi NON PORTAVA NULLA in CAMBIO perché se ne andava…

Com’è finita la DDR?...bhe, non serve ricordarlo …

Conveniamo che il SISTEMA VADA RIFONDATO…ma…ma rimarrà il PESO del DEBITO PUBBLICO…e se non ci sono soldi, come si farà ad iniettarne altri nel sistema per farlo ripartire?...gli USA hanno altri problemi ora…e non ci daranno certo DOLLARI in prestito per far partire l’economia…

LA CINA non ci finanziarà (piuttosto comprerà in SALDO la nostra eccellenza)…l’India tantomeno…il Brasile nemmeno…

Rimarrà il problema dell’amministrazione dello Stato e la Burocrazia MASTODONTICA (per aprire un’azienda in Italia si sta più tempo che per costruire un Grattacielo in Cina!!!! =)

La corruzione, il nepotismo, le baronie ecc eccmali a lungo LENITI negli anni 50/60/70/80 grazie al contentino dato dai partiti alla cittadinanza GRAZIE AL DEBITO PUBBLICO…ma che oggi SCOPPIANO perché il sistema è INSOSTENIBILE

E quindi?...e quindi le alternative sono DUE…LA GERMANIA pian piano prenderà sempre più potere in Europa (quando si è allo sbando, si investe sempre un CAPO “onniscente” nella speranza che ci traini fuori dal momento di confusione (è una normalità della storia, insita nel carattere dell’uomo)…

e (a detta di molti) farà quello che 60 anni fa non è riuscita a fare con gli eserciti, unire l'Europa sotto la propria "bendiera" (non bandiera intesa come vessillo, sia chiaro!!!)…ma stavolta con l’ARMA DELL’ECONOMIA (che è arma più forte della Bomba Atomica….)

Oppure si dice NO…si crolla, si riparte da capo…sapendo che sarà DURISSIMA ma almeno si ritornerà PUNTO e A CAPO e soprattutto con NUOVE SPERANZE (che sono ciò che oggi manca…) e tanto, tantissimo da fare!

In questo momento faccio un esempio politico Forse calzante.

A Parma (città importante d’Italia) alle elezioni comunali ha vinto un “PERFETTO SCONOSCIUTO” – (così è stato nominato in maniera unanime dalla stampa) Slegato dalle vecchie logiche partitiche …Parma è una città che purtroppo è stata gestita MALISSIMO dalle ultime amministrazioni Comunali…ed ha un debito di quasi 1 miliardo di EURO…(!!!)

I giornalisti riportano come nei bar, se si chiede ai cittadini (non solo ai giovani …ma anche e soprattutto agli anziani) perché abbiano votato per questo candidato sindaco, la maggior parte risponde “è un salto nel buio, ma alla fine, abbiamo provato questa soluzione, perché altrimenti saremmo rimasti impelagati nelle vecchie logiche, che ci hanno ridotti a questo punto”…mi auguro davvero per Parma che il Sindaco riesca nella sua titanica Opera di raddrizzare il sistema, ma ciò che succede ora a Parma è un po’ la cartina tornasole dell’Italia…

Si deve rimanere in EUROPA?...forse….oppure fare un SALTO NEL BUIO?

Nessuno ha la risposta a questa domanda…ma l’uomo è PADRONE DEL PROPRIO FUTURO…ed ora è il momento buono per prendere le decisioni…mi ritorna alla mente una TRISTE PAGINA DELL’ITALIA, nella quale qualcuno di politicamente in vista gridò “L’ora delle decisioni irrevocabili è giunta”….temo che anche stavolta l’ora delle decisioni sia giunta…non so se siano irrevocabili o meno…so solo che è giunto però il momento di DECIDERE…e non di demandare e continuare a sopravvivere…e finalmente scegliere qualcosa: O UNA STRADA o UN’ALTRA…ma prendere una decisione!

E' vero che paesi di 30/50/60 milioni di abitanti, oggi non avrebbero praticamente PAROLA sul panorama mondiale...ma la domanda a questo punto è: "é così importante essere degli attori protagonisti" sulla scena mondiale?...oppure é meglio vivere nell'Ombra ma far vivere BENE la propria popolazione?

Termino ricordando quello che ho scritto all’INIZIO: “ero un EUROPEISTA CONVINTISSIMO”…ora non lo sono più!

(ed in più ho provato e provo quotidianamente il sottile razzismo dei Nostri "concittadini" Europei che emerge spesso, quando parlo in Francese o Inglese con i miei colleghi a Ginevra come a Parigi o Bruxelles con il chiaro accento italofono; quel piccolo razzismo subdolo e latente, che si puà riassumere in quel risolino stile MERKEL-SARKOZY parlando dell'Italia "di Berlusconi" durante un meeting avvenuto lo scorso anno)...

E concludo usando di nuovo una frase che alcuni attribuiscono a James Russell Lowell

“Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione“...

Bruno

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invece della croazia dovevano mettere la Grecia nello stesso gruppo dell italia agli europei

cosi si faceva a gara a chi aveva la crisi piu` forte !

Modificato da rick2
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Ciao Bruno.

Condivido completamente la Tua esposizione.

Vorrei solo aggiungere che non solo non esiste (ed è avvertito da pochissimi) un concetto di "Europa" sostanziale ma, nel nostro caso, è mancante pesino il concetto di Nazione italiana.

Solo i retori di Stato e coloro che, per mestiere, devono farci credere che l'Italia è una nazione, possono parlare di un Paese unito.

Chi questo Paese lo abita e lo percorre in lungo ed in largo, da nord a sud, sa benissimo che in Italia esistono almeno due macro regioni, che viaggiano a velocità completamente diverse fra loro.

Altro che integrazione europea.....pima di tutto dovremo puntare all'integrazione in casa nostra.

M

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Vista ormai la concreta possibilità che ciò avvenga, la stessa identica domanda la stavo per fare io! :good:

lasciando da parte i problemi economici che avremo (inflazione ecc.) penso che l'italia stamperebbe

nuova moneta, anche se io preferirei le care vecchie lire. :hi:

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