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IGNORED

Se l'Italia uscisse dall'Euro...


Erdrückt

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Quoto Dragodormiente.

E guarda caso il sig. Chiellino è famoso per le sue uscite anti-Savoia e guarda caso (mi raccomando sempre per caso) le sue uscite son sempre a favore dei Borbone e del Regno delle due Sicilie.

Sempre tutto per caso...

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Quoto Dragodormiente.

E guarda caso il sig. Chiellino è famoso per le sue uscite anti-Savoia e guarda caso (mi raccomando sempre per caso) le sue uscite son sempre a favore dei Borbone e del Regno delle due Sicilie.

Sempre tutto per caso...

Mah, io pensavo che Chiellino giocava nella Juve ....... per il resto non so che dire.

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Quoto Dragodormiente.

E guarda caso il sig. Chiellino è famoso per le sue uscite anti-Savoia e guarda caso (mi raccomando sempre per caso) le sue uscite son sempre a favore dei Borbone e del Regno delle due Sicilie.

Sempre tutto per caso...

Mah, io pensavo che Chiellino giocava nella Juve ....... per il resto non so che dire.

Preciso solo che il commento non era rivolto a te, Francesco, ma all'articolo, che probabilmente rappresenta anche la verità storica.

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Quoto Dragodormiente.

E guarda caso il sig. Chiellino è famoso per le sue uscite anti-Savoia e guarda caso (mi raccomando sempre per caso) le sue uscite son sempre a favore dei Borbone e del Regno delle due Sicilie.

Sempre tutto per caso...

Caso o non caso resta il dato inoppugnabile che ad ospitare l'articolo e lo scrivente è Il Sole 24ORE, testata di proprietà di Confindustria nec plus ultra in materia di finanza e mercati.

L'articolo proposto, ovviamente di natura squisitamente finanziaria, dà ancora più autorevolezza all'intervento di Chiellino.

:hi:

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Caso o non caso resta il dato inoppugnabile che ad ospitare l'articolo e lo scrivente è Il Sole 24ORE, testata di proprietà di Confindustria nec plus ultra in materia di finanza e mercati.

Direi che probabilmente sia più corretto dire "non" e non "nec" inquanto l'accezione della frase in questione, per come l'hai usata, prende corpo solo nell'uso comune e non nel suo significato originario.

Detto questo, dire che quella rivista sia il massimo in materia di "finanza e dei mercati" é come dire che il TG1 (o TG5, fate voi) lo é per le informazioni.

Diciamo che la rivista in questione é certamente sulle scrivanie dei commercialisti e delle amministrazioni aziendali italiane, mentre immagino poco i finanzieri operanti sul mercato col sole 24 ore sotto braccio come la bibbia :)

E certo se un domani l'Italia uscisse dall'euro (cosa a mio avviso impossibile se non per un fallimento dell'Euro stesso), per rimanere in topic, ritengo poco probabile che la notizia la troverai anticipata sul "Sole 24 ore", come ritengo poco probabile che te la "anticipi" il TG1 :)

Solitamente "er popolo" é sempre l'ultimo a sapere questo tipo di cose essendo lui il vero "ultimo pagatore" :)

Comnque sia, de gustibus...

Relativamente al contenuto dell'articolo... Forse si dimentica la "volontà" del conquistatore (con alle spalle Francia ed Inghilterra) di spostare i centri di potere ed interesse nelle zone da lui "più controllabili e gestibili" viceversa sottraendo rendendo più debole e dipendente la zona meno controllabile (SUD).

Ed in questo senso, i (neo)borbonici hanno le loro ottime ragioni storiche per lamentarsi.

Modificato da Monetaio
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Awards

Caso o non caso resta il dato inoppugnabile che ad ospitare l'articolo e lo scrivente è Il Sole 24ORE, testata di proprietà di Confindustria nec plus ultra in materia di finanza e mercati.

Direi che probabilmente sia più corretto dire "non" e non "nec" inquanto l'accezione della frase in questione, per come l'hai usata, prende corpo solo nell'uso comune e non nel suo significato originario.

Detto questo, dire che quella rivista sia il massimo in materia di "finanza e dei mercati" é come dire che il TG1 (o TG5, fate voi) lo é per le informazioni.

Diciamo che la rivista in questione é certamente sulle scrivanie dei commercialisti e delle amministrazioni aziendali italiane, mentre immagino poco i finanzieri operanti sul mercato col sole 24 ore sotto braccio come la bibbia :)

E certo se un domani l'Italia uscisse dall'euro (cosa a mio avviso impossibile se non per un fallimento dell'Euro stesso), per rimanere in topic, ritengo poco probabile che la notizia la troverai anticipata sul "Sole 24 ore", come ritengo poco probabile che te la "anticipi" il TG1 :)

Solitamente "er popolo" é sempre l'ultimo a sapere questo tipo di cose essendo lui il vero "ultimo pagatore" :)

Comnque sia, de gustibus...

Relativamente al contenuto dell'articolo... Forse si dimentica la "volontà" del conquistatore (con alle spalle Francia ed Inghilterra) di spostare i centri di potere ed interesse nelle zone da lui "più controllabili e gestibili" viceversa sottraendo rendendo più debole e dipendente la zona meno controllabile (SUD).

Ed in questo senso, i (neo)borbonici hanno le loro ottime ragioni storiche per lamentarsi.

ciao Monetaio,

OT1 - nec o non

potresti aver ragione, ma è il significato intimo della locuzione che mi interessa ....nulla è più avanti.

OT2 - il Sole24

nulla è più avanti, dicevo. Se il quotidiano è sulle scrivanie delle amministrazioni aziendali italiane qualcosa vorrà pur dire. L'autorevolezza del Sole "valida", qualora ne avesse avuto bisogno, l'intervento di Chiellino visti i malcelati malumori di un utente che mi ha preceduto.

OT3 - Tg1 o Tg5

non so tu, ma preferisco di gran lunga La7 ...

come non darti ragione,

de gustibus...

:hi:

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  • 3 anni dopo...

Il commento si riferisce all'amico che qualche post precedente si preoccupava quanto sarebbe costata la benzina se uscissimo dall'euro. 

Mi permetto di dirtelo io quanto lo pagheremo:

Da 100 togli il 70% che sono tasse il restante 30% aumentali del 25% quello che ottieni è il prezzo finale.

Io non sono di Napoli, che per altro è una bellissima città, non per niente era la capitale di uno degli stati più

progrediti dell'800, ma là dicono "non vi fate impapucchiare" dai professoroni della Bocconi.

 

Per gli altri:

chi sa quant'era il debito pubblico dello stato delle due Sicilie nel 1860??

e quello del regno di sardegna??

Modificato da carlito62
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Forse ormai è troppo tardi per uscire dall'euro e riappropriarsi della sovranità.

Siamo condannati ad un lento declino e alla desertificazione industriale, fino a quando

imploderà tutto.

Perché lo sapete, che così la giostra non potrà durare a lungo.

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Il commento si riferisce all'amico che qualche post precedente si preoccupava quanto sarebbe costata la benzina se uscissimo dall'euro. 

Mi permetto di dirtelo io quanto lo pagheremo:

Da 100 togli il 70% che sono tasse il restante 30% aumentali del 25% quello che ottieni è il prezzo finale.

Io non sono di Napoli, che per altro è una bellissima città, non per niente era la capitale di uno degli stati più

progrediti dell'800, ma là dicono "non vi fate impapucchiare" dai professoroni della Bocconi.

 

Per gli altri:

chi sa quant'era il debito pubblico dello stato delle due Sicilie nel 1860??

e quello del regno di sardegna??

 

Preferirei non farmi impapucchiare da chi "pompa" la sovranità monetaria per solleticare istinti nazionalisti (se non addirittura xenofobi) al solo scopo di accaparrare voti. Fra le forze politiche che propugnano l'uscita dall'Euro non ne vedo una che una che non sia mai caduta in commenti razzisti o xenofobi (temo non sia un caso)

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Il commento si riferisce all'amico che qualche post precedente si preoccupava quanto sarebbe costata la benzina se uscissimo dall'euro. 

Mi permetto di dirtelo io quanto lo pagheremo:

Da 100 togli il 70% che sono tasse il restante 30% aumentali del 25% quello che ottieni è il prezzo finale.

 

"Ragionamento" del tutto assurdo, originato dall'assurda premessa che le tasse sulla benzina in Italia siano alte (o, in pratica secondo il post, semplicemente che esistano) per via dell'Euro, quando sappiamo benissimo da dove saltano fuori e che erano alte anche prima dell'Euro.

 

 

Forse ormai è troppo tardi per uscire dall'euro e riappropriarsi della sovranità.

Siamo condannati ad un lento declino e alla desertificazione industriale, fino a quando

imploderà tutto.

Perché lo sapete, che così la giostra non potrà durare a lungo.

 

Già, per fortuna non ci sarà nessuna uscita dall'Euro, già teorizzata e ricercata anche concretamente da saltimbanchi politici, economisti politicizzati e speculatori internazionali anche con le farneticazioni sulla sovranità (apparente) che avremmo in quel caso (memoria corta... ci siamo già scordati del codazzo obbediente che aveva in Europa la Bundesbank prima dell'unione monetaria).

Ne abbiamo già parlato fin troppo: la possibilità di fare consenso e soldi sulla rovina degli altri sfuttando il tracollo del sistema monetario europeo è oggi quasi nulla. Quasi a meno solo che la situazione politica molto difficile di questi tempi non porti al potere negli stati principali forze estremiste-nazionaliste che sognano il ritorno ai "bei vecchi tempi" delle tensioni a tutto campo fra paesi europei condite dai carri armati alle frontiere.

Modificato da ART
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Sono ancora lucido nel non abboccare a ciò che dicono i nuovi partiti estremisti anti Europa. Ma in questo momento non é che gli altri stiano facendo molto per farsi volere bene eh..

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A sentire certe campane, pare che chi non appoggia la propaganda europeista sia il cugino di Hitler, chiaramente contro il buon senso o assertore di politiche nazionaliste ottocentesche, e si lucidi gli stivali di cuoio sul viso dei bimbi stranieri.

Si vede quanta prosperità, ordine e armonia sta producendo l'andazzo degli ultimi 20 anni. Ma già, ci vuole più Europa, che i popoli la desiderino o meno, è l'ineluttabile, giusto, ragionevole moto della Storia, e il prezzo irrilevante...

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Dal mio modestissimo punto di vista dopo il referendum della Gran Bretagna di Giugno, qualunque esito esso abbia, tutto o molto cambierà negli assetti europei.

 

Il malumore serpeggia tra molti cittadini che non hanno beneficiato del processo integrativo europeo.

Infatti c'è una gran fetta di popolazione che a causa di normative europee molto liberali (ed in teoria anche giuste) hanno purtroppo subito danni economici considerevoli. Mentre le grandi aziende ne hanno beneficiato con le varie facilitazioni.

 

Il problema è che le normative di semplificazione sono nate per attrarre capitali e multinazionali ed i vari legislatori avevano ritenuto (molto scioccamente) che poi questi investitori - aziende/multinazionali avrebbero rinvestito una parte di capitali risparmiati nel territorio europeo in modo più o meno omogeneo, invece di decentralizzare poi tutta la produzione in Paesi extraeuropei con salari bassissimi.

 

In pratica queste aziende producono i loro prodotti fuori UE ma vogliono venderli qui (ed in teoria non c'è nulla di male).

 

Il problema sorge quando la popolazione non ha più un potere d'acquisto tale da permettergli di comperare beni e servizi in quanto non ha più un lavoro o se lo ha, questo non gli permette di spendere granché se non per i bisogni di prima necessità.

 

Quindi si attiva un meccanismo perverso di recessione e le strane idee di giustizia forcaiola impazzano dappertutto.

 

Guardando bene queste richieste di giustizia sociale non sono del tutto sbagliate ma vengono pilotate e manovrate molto spesso da gente che ha altri propositi.

 

Tornando ancora sulle varie normative europee esse hanno creato degli abusi e per poter migliorare la situazione bisognerebbe, lo penso io e mi posso sbagliare, applicare normative liberali solo a quelle aziende che investono (una parte dei capitali risparmiati grazie a tali normative) in Europa in modo omogeneo, per poter così ricreare una base di consumatori con un potere d'acquisto tale da rimettere in moto l'economia.

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Non è questione di propaganda europeista o di parentele scomode... Tutti vedono solo le cose negative, delle positive ci si accorge poco. Mi ha colpito il discorso benzina fatto poco prima. Intanto non capisco perchè le tasse dovrebbero scendere al 25%. Poi non venive preso in considerazione che il petrolio si compra in dollari e qualche volta in euro. Se dovessimo uscire dall'Europa chi e a quanto ci venderebbe dollari per acquistare petrolio..?

Secondo esempio sono i costi del mutuo. Quanto costerebbe in lire?

Terzo. Sapete quanto costasse alle aziende italiane il cambio ballerino della lira?

I grossi problemi li abbiamo in casa (debito pubblico e spesa pubblica in primis) e l'euro non ha fatto altro che evidenziarli.

 

Arka

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Non e' possibile raggruppare paesi culturalmente, economicamente e fiscalmente tanto diversi sotto una stessa valuta la quale, per miracolo, risolva i problemi.

Prima andava preparata l'Unione politica e bancaria.

 

Gli Stati Uniti, la Cina, l'India con tutti i difetti di questo mondo si presentano con un presidente, un governo, una valuta e un esercito.

Noi cosa abbiamo? un caleidoscopio.

 

Le tasse soffocano l'economia se non vengono redistribuite o/e spese per investimenti e opere pubbliche.

Se usciamo dall'Euro ci rimetteremo sul mutuo?...bhe intanto ci abbiamo rimesso pesantemente sul lavoro e sui redditi che servono per pagare il mutuo.

Invece di adottare la Lira sarebbe forse piu intelligente introdurre due valute espressione e traduzione di differenti vocazioni economiche.

 

Sicuramente sara' un dramma..quanto durano mediamente le valute fiat? 27 anni...

http://georgewashington2.blogspot.it/2011/08/average-life-expectancy-for-fiat.html

 

Mnemo

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Culturalmente siamo molto più simili di quanto ci dipingano. Economicamente pure. Fiscalmente no. Ed è qui il problema. Il fisco non può diventare europeo finchè esiste una sproporzione del debito pubblico e della spesa pubblica come quella attuale. Quindi torniamo al punto di partenza: il debito è nostro e dobbiamo diminuirlo.

L'unità politica invece sarebbe possibile fin da subito. Ma bisognerebbe abbandonare un'ulteriore quota di sovranità nazionale. Non vedo politici europei pronti a questo passo.

Per quanto riguarda il lavoro e i redditi, mi chiedo come sarebbero oggi se l'Italia non fosse entrata nell'euro...

 

Arka

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Personalmente sono ostilissimo alla Ue, non solo in termini di realizzazioni, ma anche in termini ideali.

 

Ritengo l'ideale europeo un progetto realmente distopico, che si sta tentando di realizzare a qualunque costo, sulla pelle dei popoli, e che gli attuali problemi derivino proprio dalle incongruenze di fondo di un simile piano, che si abbereva (questo sì, e non chi vi si oppone o almeno non tutti) a fantasie e ideali totalitari e antidemocratici stile Kalergi (per chi non lo conoscesse, uno dei riconosciuti padri ideale dell'Unione Europea).

 

I problemi che oggi stiamo attraversando, sono stati ampiamente previsti dai "grandi europeisti", che li considerano alla stregua di mali necessari, se non addirittura utili ad instillare nei cittadini l'idea malsana che cedere ulteriore sovranità possa essere la cura, e non un peggioramento della situazione.

Esemplari in questo senso le ormai famose dichiarazioni di personaggi importanti dell'elite tecnocratica europea come Mario Monti, Giuliano Amato e Jacques Attali che infatti vedono nella o nelle "crisi", positivi punti di rilancio del progetto di unificazione europea.

 

Come scrissi anni fa in questo stesso topic, penso che oltre che uscire dall'Euro, noi dovremmo anche (e per certi versi sopratutto) uscire da Maastricht e Schengen; ci hanno talmente fatto il lavaggio del cervello da indurci a credere che avere il controllo sulla nostra economia, la nostra moneta e i nostri confini coincida con una sorta di delirio nazionalista/fascista totalmente irrazionale e catastrofico, e non sia invece la condizione naturale di uno Stato indipendente e sicuro, come anche il più elementare manuale di scienza politica può mostrare.

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A sentire certe campane, pare che chi non appoggia la propaganda europeista sia il cugino di Hitler, chiaramente contro il buon senso o assertore di politiche nazionaliste ottocentesche, e si lucidi gli stivali di cuoio sul viso dei bimbi stranieri.

Si vede quanta prosperità, ordine e armonia sta producendo l'andazzo degli ultimi 20 anni. Ma già, ci vuole più Europa, che i popoli la desiderino o meno, è l'ineluttabile, giusto, ragionevole moto della Storia, e il prezzo irrilevante...

 

Fatto sta che sono prorpio le ideologie "alla Hitler" o "alla Stalin" le più ostili all'unificazione europea, e i motivi non sono difficili da capire vista la loro radice. Con questo non voglio certo dire che chiunque si opponga all'integrazione europea è un nazista o uno stalinista... ma tenga sempre presente chi ha per alleati nella sua eroica lotta contro il demonio europeo.

L'andazzo negli ultimi 20 anni va come va per i fattori più svariati e non è detto che come per magia debba sempre andare tutto bene... ma se tu preferisci che vada ancora peggio, come faceva di solito quando non esisteva neanche quel po' di coordinamento europeo che abbiamo oggi, nessuno ti obbliga a non sostenere la propaganda antieuropeista. E' meglio fare strani discorsi di "popoli che vogliono" o "non vogliono", come se i popoli avessero una coscienza unica collettiva che vuole o non vuole tutto in blocco, e rifugiarsi nell'illusione che quello che non va sia colpa dell' "Europa"... così tutti i conti che non tornano li facciamo tornare dando contro all'europaccia cattiva. Se consideriamo l'integrazione europea peggio del demonio possiamo democraticamente rifiutata, anche votando gli eredi ideali delle brave persone descritte sopra ad esempio.

 

Personalmente sono ostilissimo alla Ue, non solo in termini di realizzazioni, ma anche in termini ideali.

 

Ritengo l'ideale europeo un progetto realmente distopico, che si sta tentando di realizzare a qualunque costo, sulla pelle dei popoli, e che gli attuali problemi derivino proprio dalle incongruenze di fondo di un simile piano, che si abbereva (questo sì, e non chi vi si oppone o almeno non tutti) a fantasie e ideali totalitari e antidemocratici stile Kalergi (per chi non lo conoscesse, uno dei riconosciuti padri ideale dell'Unione Europea).

 

Pretendi di riassumere in tre righe la situazione e una storia, quella del processo d'integrazione europea e chi lo sostenne, che è lunga quasi due secoli se non vogliamo considerare solo quella del dopoguerra. Lungi ad esempio dall'essere Coudenhove-Kalergi antidemocratico e totalitario (al contrario di chi nella sua epoca sosteneva vecchie conoscenze come Hitler e Mussolini), non esiste un non meglio precisato "ideale europeo" unico che sta "tentando di realizzare" uno scopo, ma esistono tanti modi di pensare che, pur diversi fra loro, ritengono un fatto positivo andare verso un'integrazione più stretta se non un'unione politica d'Europa. E hanno molti buoni motivi per pensarla così, non certo solo spinte idealistiche.

 

 

I problemi che oggi stiamo attraversando, sono stati ampiamente previsti dai "grandi europeisti", che li considerano alla stregua di mali necessari, se non addirittura utili ad instillare nei cittadini l'idea malsana che cedere ulteriore sovranità possa essere la cura, e non un peggioramento della situazione.

Esemplari in questo senso le ormai famose dichiarazioni di personaggi importanti dell'elite tecnocratica europea come Mario Monti, Giuliano Amato e Jacques Attali che infatti vedono nella o nelle "crisi", positivi punti di rilancio del progetto di unificazione europea.

 

I "grandi europeisti" previdero che la mitica "sovranità nazionale", che nella tua legittima opinione personale consideri un fatto positivo e sacro, avrebbe facilmente determinato o aggravato molti problemi che avrebbero potuto presentarsi, che oggi possiamo vedere in tutta la loro gravità: mancanza di coordinamento per affrontare problemi come i flussi migratori o il terrorismo, che per le loro dimensioni sono impossibili o molto più difficili da risolvere se ognuno pretende di farsi gli affari propri. Avevano capito che l'Europa non aveva, e in parte non ha ancora, i mezzi per reagire seriamente a certe minacce. Capirlo non gli fu molto difficile: gli bastava osservare senza troppi pregiudizi ideologici la realtà dei loro tempi e fare ipotesi non certo fantascientifiche sul futuro.

Quello che vedono "personaggi importanti dell'elite tecnocratica europea", ostacolati soprattutto da personaggi importanti dell'elite tecnocratica neofascista o turbocomunista è il prendere i problemi che possono presentarsi come occasione per reagire anche ponendo soluzioni a livello europeo. Non siamo tutti obbligati a pensarla nello stesso modo (o non ancora), per fortuna.

 

Come scrissi anni fa in questo stesso topic, penso che oltre che uscire dall'Euro, noi dovremmo anche (e per certi versi sopratutto) uscire da Maastricht e Schengen; ci hanno talmente fatto il lavaggio del cervello da indurci a credere che avere il controllo sulla nostra economia, la nostra moneta e i nostri confini coincida con una sorta di delirio nazionalista/fascista totalmente irrazionale e catastrofico, e non sia invece la condizione naturale di uno Stato indipendente e sicuro, come anche il più elementare manuale di scienza politica può mostrare.

 

Sarebbe bello questo mondo ideale che hai in tesa... ma vedi, la storia ha insegnato a noi europei (non a tutti) che la situazione reale può essere molto diversa da quanto scritto nei manuali di scienza politica. Ha mostrato che la mitica "sovranità" degli stati può anche essere più teorica che reale, limitata dagli interessi nazionali di paesi mondiali più grandi e forti che perseguono i propri obiettivi anche a scapito nostro, e che l'Europa divisa è un sistema che non funziona perchè è precarissimo nel perseguire l'indipendenza e la sicurezza dei cittadini dei suoi paesi, che a noi paccia o meno.

Le guerre mondiali non sono altro che i più catastrofici esempi di questo concetto... perchè è facile parlare come fai tu quando hai la panza piena e una situazione dove non devi preoccuparti dei movimenti di unità militari del tuo vicino. Lo so, è facile fare questi ragionamenti dopo sessant'anni di pur incompleta integrazione europea, di cui però abbiamo goduto senza lamentarci i benefici finchè il sistema non è entrato in crisi. La sovranità degli stati non è solo quella dei manuali: nel mondo reale può essere anche una forma di condivisione di sovranità e sicurezza a livello europeo.

Modificato da ART
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Non e' possibile raggruppare paesi culturalmente, economicamente e fiscalmente tanto diversi sotto una stessa valuta la quale, per miracolo, risolva i problemi.

Prima andava preparata l'Unione politica e bancaria.

 

Gli Stati Uniti, la Cina, l'India con tutti i difetti di questo mondo si presentano con un presidente, un governo, una valuta e un esercito.

Noi cosa abbiamo? un caleidoscopio.

 

Le tasse soffocano l'economia se non vengono redistribuite o/e spese per investimenti e opere pubbliche.

Se usciamo dall'Euro ci rimetteremo sul mutuo?...bhe intanto ci abbiamo rimesso pesantemente sul lavoro e sui redditi che servono per pagare il mutuo.

Invece di adottare la Lira sarebbe forse piu intelligente introdurre due valute espressione e traduzione di differenti vocazioni economiche.

 

Sicuramente sara' un dramma..quanto durano mediamente le valute fiat? 27 anni...

http://georgewashington2.blogspot.it/2011/08/average-life-expectancy-for-fiat.html

 

Mnemo

 

Premesso che l'Euro non è stato messo in piedi "per risovere per miracolo i problemi" e se è vero che le valute "fiat" durano mediamente 27 anni allora perchè non ci diamo da fare a completare l'unione politica invece di stare a piagnucolare?

Una cosa che non capisco è in che senso ci avremmo rimesso pesantenete sul lavoro e sui redditi con l'Euro: dimentichiamo che se l'Italia ha tasse elevate con un apparato fiscale e burocratico mostruoso e un mercato del lavoro poco efficace non è certo colpa dell'Euro? E i redditi... siamo ancora fermi alle palle sull'Euro che ci ha fatto costare tutto di più col solo fatto di esistere?

 

Non abbiamo bisogno nè della lira nè di "due valute" (ovvero di uscire comunque dall'unione monetaria, anche se in forma mascherata), ma di darci da fare per risolvere i problemi invece di cercare capri espiatori.

Modificato da ART
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La perdita dell'ndipendenza monetaria la reputo gravissima, coincide con la perdita della nostra indipendenza tout court. Di questo passo in prospettiva scomparirà prima l'Italia, poi la cultura italiana, infine la lingua italiana.

A questo processo di conquista / perdita di identità bisognerebbe opporsi con tutte le nostre forze, abbiamo fatto il Risorgimento, abbiamo combattuto il Fascismo, abbiamo fatto la Resistenza per niente... tutto questo per niente? per finire alla periferia di un impero finanziario che ci spreme tutto quello che abbiamo?

 

possibile che a tutti vada bene così?   mah...

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@@caiuspliniussecundus

Finito l'Impero Romano buona parte dell'Italia è stata ostrogota, bizantina, longobarda, franca, tedesca, francese, spagnola e austriaca. E' indipendente da solo 150 anni. Ma la cultura e la lingua italiana si sono conservate benissimo fin dal V secolo. Perchè mai ora dovrebbero scomparire...?

 

Arka

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