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Se l'Italia uscisse dall'Euro...


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Inviato

Ciao Fabione, vacci piano io in Germania ho lavorato e ci vive mia figlia quindi so di cosa parliamo.Ti do' ragione sugli sprechi che gli altri paesi fanno e la Germania non vuole accollarsi ma darai ragione a me che quando hanno avuto bisogno di money per la riunificazione ( non parliamo mica di bruscolini) dove sono andati? Allora come me sai benissimo

che la Merkel è nata all'Est cresciuta culturalmente all'Est e puoi raccontarla finchè si vuole sa benissimo come far pagare agli altri le proprie spese ( vedasi l'aumentino che si è data). ora ipoteticamente se l'italia avesse una propria moneta, a livello nazionalistico ( fatto più volte) potrebbe svalutare la lira per proteggere le proprie esportazioni e diminuire le importazioni, proteggere le proprie industrie ecc. ecc. Non è forse così? ed allora sarebbe difficile per l'Audi comprare la Ducati, molto difficile. Noi dobbiamo imparare a camminare con le nostre gambine non con il sostegno (interessato) dell'Europa che tra l'altro costa solo di ufficetti la bellezza di 1 miliardo e 300 milioni di Euro,

pagati in buona parte dai contribuenti italiani e mi sai dire chi è il nostro commissario e di cosa si occupa? ed è tutto dire..... ciao

Awards

Inviato

Mi sa che non avete chiara una cosa... la disgregazione dell'euro porterebbe l'impoverimento dell'europa. Qui non si discute di fare regali... quelli nessuno li fa.. qui si parla di fare scelte giuste per il proprio popolo.

L'Europa non ha materie prime... trasforma in prodotti di qualità materie prime che importa. Questi prodotti di qualità per reggere il suo sistema deve venderli a Tot. L'impoverimento della Grecia, del Portogallo, Spagna e Italia porterebbe le masse a non avere più quel Tot per acquistare quei prodotti (potrebbe permettersi quelli cinesi).

Mi spieghi poi chi se li compra i BMW tedeschi? i paesi in via di sviluppo hanno una ricchezza concentrata in pochi...

In pratica se finisce male l'Europa con L'euro lo sai che succede?

esempio elementare...

Prima

1 DOLLARO = 1 EURO= 1 MARCO = 1 LIRA

Dopo

1 euro = 4 lire

1 euro = 2 marchi (perchè per provare a reggere ed a esportare anche loro dovrebbero svalutare...)

1 DOLLARO (gli Usa di risorse ne hanno) = 2 marchi....

Vallo a comprare poi il petrolio al doppio;) vedrai che a quel punto la retribuzione in Germania si inflaziona del 50%.

_______________________________________________________________________________________________

Ma qui vi pongo una domanda... SECONDO VOI PERCHE' LO HANNO FATTO L'EURO?

Per me lo hanno fatto perchè una moneta forte (rappresentativa di una economia forte) era in grado nei mercati internazionali di acquistare materie prime ad un prezzo che gli permetteva di lavorarle e esportare i prodotti all'estero.

PENSARE CHE NON EMETTERE EUROBOND SIA UN BENE per la Germania o altri paesi è pura illusione.

Se cosi non fosse la Germania è entrata nell'euro per cosa? per beneficenza?

Poi aggiungo che in ITALIA vi è spreco... ma non credete che il sistema sia meno in equilibrio che altrove. Qui la malagestione la stanno pagando una parte della popolazione i giovani... che spesso con salari da fame, in nero e senza alcun diritto lavorano per pagare un mantenuto. Alla fine però il prodotto che esce costa sia in Italia che in Germania lo stesso... la Germania paga 2 a chi lo produce... in Italia chi lo produce lo paghi 0,5 e chi non lo fa lo paghi 1,5.


Inviato

Se l'Italia uscisse dell'Euro penso che le prime monete saranno "Litre" riconiate su moduli di euro (tipo alcune monete dell'epoca di Timoleonte) o magari cercheremmo di rimettere in circolazione proprio quelle, le uniche che rimarrebbero :blum:

Scherzi a parte questa unione monetaria é solo un favore alla Germania, di cortesia, visto che non ha bisogno di dare nulla in cambio. Ma ci pensate che grazie a questa crisi si finanzia a 1,4% e presta i soldi alla fallita Grecia al 5-6% !!

Scandaloso.

Forse ci riescono perche hanno i conti messi meglio degli altri ?:)

E' come per le imprese, se sono grandi e con i conti messi bene il denaro lo pagano meno degli altri, è semplicemente una legge di mercato.

Addossare all'euro , o all'idea di Europa unita i problemi di una generazione di nazioni mi pare avere una visibilità limitata. L'euro fu fatto come "primo" passo per un'unione monetaria, ma a quella, e invece ci si è fermati, sarebbe dovuta seguire l'unione delle politiche fiscali, e finanziarie ed eventualmente successivamente un avvicinamento ad un'unione politica. Purtroppo non si è passati alla fase di armonizzazione delle politiche fiscali per che "distratti" dai mille problemi ch e attanagliano l'europa facendo perdere di vista l'obiettivo comune.

Infine vorrei dire a chi paventa l'idea di un abbandono dell'euro a favore di un ritorno alla lira. Attenzion che oggi per resistere alla competizione che viene dai grandi blocchi, molto piu forti ecoenomicamente della vecchia europa, quello americano e quello (ormai purtroppo) cinese, occorre essere e restare uniti, anche come valuta, l'Italia ormai veramente impoverita nelle infrastrutture e nelle sue grandi imprese ridotte al lumicino (diversamente dalla vicina Francia ricca di grandi gruppi industriali) rischierebbe un ruolo molto marginalizzato.

A chi disprezza tanto Keynes, dico solo che forse non sarebbe male , in questo frangente di debolezza economica , stimolare una politica espansiva per far ripartire la crescita, vero male che sta attanagliando l'Italia, più pericoloso forse anche di un possibile rischio di 'inflazione, almeno in questo momento..

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Supporter
Inviato (modificato)

Dire che hanno i conti (e parliamo solo di quelli pubblici) messi meglio meglio degli altri a questo punto é solo un'astrazione. Hanno il maggior debito d'Europa 4mila e passa miliardi (eurostat docet) e il terzo del mondo in assoluto.

Certo corrisponde "solo" a circa il 90% del loro PIL il che di questi tempi sembra oro, ma sappiamo che non é cosí.

Concordo che l'Europa é un progetto grandioso e necessario e che é rimasto monco di quelle parti di cui parla Numa, ma non penso ció sia un caso. É poi il fatto che questa situazione interna all'Europa li avvantaggia é evidente sennó sarebbero i primi a cercare nuove soluzioni come hanno fatto quando sono stati loro a sforare la fatidica soglia del 3% e dovevano pagar dazio.

Il comportamento attuale dimostra invece che, tristemente, non vi é solidarietá fra i popoli europei e senza solidarietá (vera e non pelosa) come la fai una comunitá, solo per contratto ?

PS La teoria Keynesiana dell'effetto moltiplicatore dell'investimento pubblico, come é noto, vale solo sino a determinati livelli di debito (attualmente ampiamente superati da tutte le economie di prima linea) dopodicché é ampiamente controproducente.

Modificato da scalptor

Inviato

Si, concordo.. l'Europa è un gran progetto!..ci credevo e ......"avendo famiglia"... devo crederci perchè gli effetti del ritorno alla lira sarebbero catastrofici sia in termini di svalutazione del potere di acquisto che in termini di dipendenza da importazioni di materie prime,energia ecc però devo leggere le cose come effettivamente stanno!........ Vige la legge del piu' forte....

Sarò cinico, ma credo non molto distante dalla realtà........ Prendiamo l'esempio di cio' che sta succedendo molto vicino a noi, Le banche Greche non hanno piu' accesso ai finanziamenti della BCE ed ora la liquidità viene assicurata solamente dalla Banca Centrale Greca, ma fino a quando? Io vedo già molti "avvoltoi" cioè investitori con pochi scrupoli ma con molta liquidità a disposizione che si catapulteranno sugli Asset delle povere imprese pubbliche ed in poco tempo verranno privatizzate a prezzi di saldo.....

Poi toccherà a noi!.....infatti il motivo per cui ci siamo salvati-per ora- è dovuta al fatto che ci sono ancora capitali esteri nel nostro Paese, ma se lasciano il tempo sufficiente alla dismissione totale, saremo pronti al sacrificio, d'altra parte il trend sembra inarrestabile: .

Gli investimenti esteri nel 2011 possedevano poco meno del 50% del ns. debito pubblico, all'inizio di quest'anno è di circa il 37% e con una costante e copiosa fuoriuscita dai deposito delle banche.

cosa vuole dire ??


Inviato

PS La teoria Keynesiana dell'effetto moltiplicatore dell'investimento pubblico, come é noto, vale solo sino a determinati livelli di debito (attualmente ampiamente superati da tutte le economie di prima linea) dopodicché é ampiamente controproducente.

Dipende se la scelta è tra una mancanza di crescita che può tradursi in regressione (=depressione) o il rischio inflazionistico. Politiche di stimolo possono essere fatte senza necessariamente far esplodere il debito pubblico e di stimoli ce ne sarebbe bisogno eccome in questa fase per le povere imprese italiane..

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Inviato

Che cos’era l’Urss? Un’unione di repubbliche socialiste.

Che cos’è l’Ue? Un’unione di repubbliche socialiste.

Non solo era un altro film, ma il regista s'era pure fatto qualcosa di pesante ... ;)


Inviato

è proprio vero che si tende ad avere la memoria corta

ricordo ancora come, al momento del passaggio all'euro i festeggiamenti per l'abbandono di una valuta super svalutata che imponeva tutti quegli zeri in più che invece nelle altre valute non c'erano quasi mai (salvo per i miliardari:))

che vi fossero belle "lire monete", come le 500 lire caravelle, verissimo

che la "lira" fosse agonizzante però altrettanto vero...

ma chissà dopo essere stata introdotta con la riforma monetaria di CarloMagno, e poi monetata per la prima volta sotto Galeazzo Sforza, vedi caso che sia l'unica moneta ad essere reintrodotta due volte in un sistema monetario .. :)

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Inviato

la maggior parte della gente è convinta che se l' Italia uscisse dall' euro dovrebbe sopportare grandi svalutazioni . Io sono stra convinto del contrario .

Ci troviamo in un contesto dove Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda hanno un debito estero pazzesco intorno al 100 %, ovvero le banche di questi paesi sono state finanziate dalle banche francesi e tedesche con importi stratosferici negli ultimi 10 anni, E l' Italia ? Ha un debito estero intorno al 10 % e non ha finanziato incoscentemente nessuno !!

Morale, gli altri paesi del sud europa non possono svalutare perchè hanno il cappio al collo del debito estero, più svaluti più aumenta il debito in valuta, l' italietta mentre può farlo avendo un debito estero irrisorio. Una cosa è certa se l' Italia uscisse dall' euro le banche francesi e tedesche farebbero il default più gigantesco che l' umanità ha mai visto, altro che lira svalutata.

Questi sono numeri il resto solo luoghi comuni.


Inviato

Comunque pare che qualcuno abbia una curiosa (e anacronistica) idea di democrazia, chiamiamola "alla greca" o "originaria"; si vorrebbe un'Europa divisa in grandi stati nazionali che si comportassero come le città-stato dell'antica Grecia: tutte allegramente autonome e tutte allegramente in guerra l'una contro l'altra. Tralasciando la contingenza la verità del progetto politico europeo è stata espressa due o tre pagine fa: grazie all'unione politica europea si sono avuti cinquantanni di pace e prosperità per la prima volta da che gli indoeuropei valicarono il Volga. Questo dato è innegabile. Se per farlo s'è dovuto rinunciare ad un pezzo di sovranità, mi pare che sia poca cosa. La sovranità si esercita su un popolo, è inutile se il popolo si fa ammazzare in guerra.

Quanto ai Carabinieri, anche in Italia c'è chi pensa che Carabinieri e PS necessitano di una seria riforma, visto che fanno lo stesso lavoro. Non è escluso che questo governo realizzi una riforma a prescindere dagli accordi internazionali.

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Inviato

la maggior parte della gente è convinta che se l' Italia uscisse dall' euro dovrebbe sopportare grandi svalutazioni . Io sono stra convinto del contrario .

Ci troviamo in un contesto dove Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda hanno un debito estero pazzesco intorno al 100 %, ovvero le banche di questi paesi sono state finanziate dalle banche francesi e tedesche con importi stratosferici negli ultimi 10 anni, E l' Italia ? Ha un debito estero intorno al 10 % e non ha finanziato incoscentemente nessuno !!

Morale, gli altri paesi del sud europa non possono svalutare perchè hanno il cappio al collo del debito estero, più svaluti più aumenta il debito in valuta, l' italietta mentre può farlo avendo un debito estero irrisorio. Una cosa è certa se l' Italia uscisse dall' euro le banche francesi e tedesche farebbero il default più gigantesco che l' umanità ha mai visto, altro che lira svalutata.

Questi sono numeri il resto solo luoghi comuni.

c'è sempre il rovescio della medaglia in economia, non dimentichiamolo, svalutando tutto dall'esetro costerebbe di più.. inoltre se continuiamo a ragionare come se ogni economia nazionale fosse autarchica non andremo molto lontano. Il mondo oggi è estremamente interdipendente, "no Country is an island". Ragionando in termini puramente nazionalistici (qual'è il vantaggio per un paese o per l'altro) di fatto si indebolisce molto l'Europa, che , a torto o ragione , è l'unica speranza di presentarsi contro blocchi superpotenti quali Cina e USA.


Inviato

Comunque pare che qualcuno abbia una curiosa (e anacronistica) idea di democrazia, chiamiamola "alla greca" o "originaria"; si vorrebbe un'Europa divisa in grandi stati nazionali che si comportassero come le città-stato dell'antica Grecia: tutte allegramente autonome e tutte allegramente in guerra l'una contro l'altra. Tralasciando la contingenza la verità del progetto politico europeo è stata espressa due o tre pagine fa: grazie all'unione politica europea si sono avuti cinquantanni di pace e prosperità per la prima volta da che gli indoeuropei valicarono il Volga. Questo dato è innegabile. Se per farlo s'è dovuto rinunciare ad un pezzo di sovranità, mi pare che sia poca cosa. La sovranità si esercita su un popolo, è inutile se il popolo si fa ammazzare in guerra.

Quanto ai Carabinieri, anche in Italia c'è chi pensa che Carabinieri e PS necessitano di una seria riforma, visto che fanno lo stesso lavoro. Non è escluso che questo governo realizzi una riforma a prescindere dagli accordi internazionali.

Condivido a pieno quello che scrivi, ma quando si convive il rispetto è la prima cosa. I colpevoli non possono farla franca (le banche, specialmente quelle francesi in primis e in secundis le tedesche) e fare pagare il conto allo stato sociale del mio paese. In più vengono a farci anche la predica tutti i santi giorni. Nel milanese la disocupazione

era una cosa completamente sconosciuta da svariati secoli, oggi conosco personalmente decine di persone che sono a casa senza un lavoro. Forse è giunto il momento di pensare che qualcosa non funziona.

La radice del problema è che un unione monetaria non può basarsi solo su il nome euro impresso sulle banconote. Una moneta unica non può essere tale se non c'è una fusione dei vari sistemi bancari nazionali, altrimenti i bei discorsi non servono a niente e l' unione monetaria risulta essere un unione di somari.

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Inviato

La radice del problema è che un unione monetaria non può basarsi solo su il nome euro impresso sulle banconote. Una moneta unica non può essere tale se non c'è una fusione dei vari sistemi bancari nazionali, altrimenti i bei discorsi non servono a niente e l' unione monetaria risulta essere un unione di somari.

Appunto, questo è ciò che molti, anche più esperti di me, vanno dicendo da tempo. Le vie di mezzo, come quella che stiamo vivendo, sono inutili, per questo sarebbe stato opportuno pensare a creare una grande casa europea che, con il tempo ovviamente, si fondesse in un'unità di vedute politiche ed economiche. E' questo che chiedono coloro che vorrebbero più Europa, non genericamente più burocrazia, ma una migliore e più equa gestione delle grandi risorse del decadente occidente europeo. Non forgeremo mai un popolo unico se non individuiamo valori e istituzioni comuni in cui riconoscerci; l'€uro così costruito non è un collante sufficiente. Qualcuno dirà che è impossibile, eppure è una delle sfide che il futuro ci pone, per sopravvivere al resto del modo. Se la potenza di uno stato si misura sul mercato ed in termini economici, i singoli stati europei hanno, la maggior parte, una grande storia ed un futuro oscuro di fronte ad economie come la Cina, il Brasile, l'India e, ancora, gli Stati Uniti e la Russia. Solo l'aggregazione in qualcosa di più grande può consentire una prospettiva migliore di quella che ci aspetta divisi.

E comunque, uniti o divisi, gli europei dovranno fare comunque una quantità di sacrifici per sopravvivere all'imperialismo economico esterno. Così com'è, l'Europa muore un pezzo ogni volta che qualcuno fa opting-out, difendendo il proprio orticello invece di accettare compromessi reciproci per il reciproco benessere.


Inviato

I credo che su ciò che accadrà ci possono essere opinioni diverse (svalutazione si o no, staranno perggio quelli che noi ecc.)... qui il problema è un altro secondo me. Questa crisi mondiale ha dimostrato nei fatti che:

1-Che questo sistema economico è alla fine. Ha fatto ciò che doveva fare in passato... lo ha fatto bene fino a quando vi era la contrapposizione con il comunismo. Caduto il comunismo la sua evoluzione non fa altro che accentuare il divario tra richhi e poveri (gli stessi paesi in via di svilluppo... quelli che navigavano con una crescita del pil a due cifre non hanno visto alcun miglioramento delle classi sociale povere che restano nelle stesse orribili condizioni del passato).

2-La democrazia oggi non esiste e sia chiaro non parlo dell'Italia dove non possiamo scegliere chi diventerà parlamentare, mi riferisco in laga scala. Oggi chi vota il Tedesco, il Francese, l'Italiano ecc. non ha alcun potere decisionale. Siamo in crisi... cosa possono fare gli "eletti deomocraticamente"?

Cosa potevano fare queste persone elette per evitare la crisi? nulla!

Certo chi ha lavorato meglio ha un Paese in grado di reggere la crisi meglio di altri ... ma il punto non è questo.

Il punto è perchè io devo fare sacrifici per quello che hanno fatto banche e loschi individui senza che i miei eletti potessero controllare e TUTELARMI?

Qui va ripensato il sistema nel complesso... e non parlo di economie statalizzate sia chiaro ma di sistemi, normative internazionali che permettano il controllo e che pongano paletti oltre ai quali le Banche non possono spingersi. Occorre ristudiare il sistema e legarlo all'economia reale.

Oggi in Europa e in USA si è compreso che in realtà il popolo non ha più il potere di decidere del proprio foturo a causa di un sistema che concentra il potere economico nelle mani di chi ne è eletto ne è controllato dai chi lo è. Potere che gli si da possibilità di esercitarlo senza paletti.

Ora penso che o si capisce che il sistema deve essere riformato (e le crisi servono a questo) o il futuro sinceramente non lo vedo roseo.

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Inviato

Discorso interessantissimo che purtroppo mi ero perso!

in tutta sincerità la visione di Rick2 é quella che più si confà al mio medesimo modo di pensare (anzi...la condivido al 100 %...)

comunque guardate: L'Euro NON CROLLA per i prossimi 2 anni...

e questo é UN DATO DI FATTO...

(ora devo sparire al lavoro...e rientrerò troppo tardi...domattina IDEM: morale della favola: domani tarda mattina, scriverò qualcosa di più, per spiegare perché)

1) NON SIA IMMORALE Esportare i capitali in un secondo paese (dal punto di vista finanziario)

2) almeno 2 anni prima di un eventuale crollo della Moneta Unica (che poi crollo non sarebbe, piuttosto frazionamento dei Paesi aderenti alla stessa, finquando la convenienza di rimanerci dentro degli stati più grossi, sarebbe inferiore alla convenienza di essere fuori!)

3) come forse, alla lunga, per l'Italia, forse la migliore opportunità sarebbe quella di fallire.

lancio il sasso nello stagno

domani snocciolerò punto per punto!

un saluto a tutti!

S.B.


Inviato

io e SB andiamo daccordo su tutto tranne che sugli euro commemorativi :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

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Inviato (modificato)

Gentili Utenti,

Come promesso, passo a fare la mia disamina su alcuni punti concernenti gli argomenti ieri esposti in velocità.

(Tutti pareri personali, ovviamente – supportati però da un’analisi ed un approccio - tecnici - della materia)

Cercherò di usare parole semplici, NON TECNICHE e soprattutto esempi pratici (forse a volte poco calzanti) per dare la possibilità a tutti – anche coloro che sono a DIGIUNO di Macroeconomica Internazionale – di poter capire di cosa io stia parlando.

CRISI DELL’EUROZONA.

L’Eurozona è un sistema economico particolarmente ATIPICO: Paesi che, di fatto si comportano un po’ COME VOGLIONO, e che in comune hanno solo UNA BANCA CENTRALE (che non ha diritto di stampare moneta per modificarne l’inflazione) e la moneta stessa.

Il problema è che la stessa moneta, è governata da 17 politiche Economiche (e non solo economiche… ma sociali, strutturali, ecc.) DIVERSISSIME.

Già questo è in sé il grosso del problema…ma andiamo per ordine.

Se tutti rispettassero i PATTI, non staremmo qui a piangere per la Crisi della Moneta Unica (che attenzione, per chi vive a stretto contatto quotidiano con l’Euro è crisi, ma per altri (speculatori sui mercati delle valute o su quelli dei credit default swap, per esempio - é una MANNA CADUTA DAL CIELO – che deve durare più a lungo possibile!)

L’Euro è nato POLITICAMENTE, poiché Paesi che NON NE AVEVANO i CRITERI DI AMMISSIONE, sono stati “politicamente” ammessi a far parte del “Club” (è un dato di fatto…non un’ipotesi…) nel ’95 la Germania ACCETTO’ un’Italia con i Conti Pubblici disastrati, perché altrimenti la Francia non avrebbe dato l’accordo per entrare nell’Eurozona, e di conseguenza – sempre per ragioni Politiche, furono IMMESSE nel rooster anche economie periferiche come la GRECIA (unico Baluardo “EUROPEO e NATO” nel SUD EST dell’Europa o grandi economie “di facciata” come la SPAGNA).

Perché? presto detto: Se economie GROSSE fossero rimaste fuori dall’Euro, avrebbero potuto continuare a svalutare la propria moneta, quindi aumentare o mantenere costanti le esportazioni, e continuare con la c.d. “Finanza Allegra” – (mantenendo appetibili le esportazioni – che sarebbero state in Valuta Forte… - per le industrie dei propri Paesi!)

Una Francia nell’Euro, non avrebbe accettato un’Italia Fuori (l’Italia avrebbe annientato l’industria Francese nelle esportazioni grazie alla svalutazione della propria moneta…stessa cosa una GERMANIA, non avrebbe potuto accettare una Francia fuori Euro, e così via, a cascata per le stesse ragioni!)

Assodato quindi che l’Euro si sia creato TROPPO RAPIDAMENTE e per ragioni MACRO-POLITICHE, andiamo a vedere nello specifico quali casistiche probabili potremmo avere, nel caso dell’Uscita di un Paese dalla Moneta Unica, e di conseguenza la disgregazione della stessa nel medio periodo.

LA GRECIA ESCE DALL’EURO:

Scenario non proprio apocalittico (molto probabile allo stato attuale delle cose) – nei precedenti post se n’è già parlato tanto, e qui riassumerò soltanto in linee generali alcuni aspetti

  1. Assalto alle banche (le gente preferirà mantenere valuta forte a casa – da cambiare magari al NERO per guadagnarci di più)
  2. Eventuale Crisi Sociale all’Interno del paese
  3. Nel medio Periodo – Problemi alla Libera Circolazione dei Greci nell’UE (uscirebbero, e sarebbero considerati come i Kosovari o i Serbi)
  4. I grossi capitali del paese sarebbero comunque già usciti dalle banche greche, quindi sarebbe solo la POVERA GENTE che andrebbe a perderci
  5. Lo Stato si dichiarerebbe INSOLVENTE, quindi verrebbe espulso dai mercati internazionali, e si dovrebbe rifinanziare DA SOLO sul mercato Interno per le partite correnti (cosa difficile ma non impossibil) ma di fatto NON AVREBBE PIU’ DEBITO PUBBLICO con L’ESETRO, perché di Fatto NON LO RIPAGHEREBBE – e STOP! (alcuni dicono che avrebbe parte del proprio debito in Euro da ripagare – stampando dracma, ma NON E’ VERO…se fallisci, hai dalla tua il fatto che Sì rimarrai SOLO, ma nessuno potrà chiederti NULLA in Cambio – per il fatto che Tu non hai niente da dare!…)
  6. Dopo 2 anni, il sistema ricomincerebbe a muoversi, La Grecia sarebbe NON COME SI E’ DETTO AL PARI DELL’ARGENTINA – (perché l’argentina NON ERA PARTE DI NESSUNA UNIONE ECONOMICA E MONETARIA) bensì più simile alla SLOVENIA del DOPOGUERRA 1991…un Paese che DISPONE DI TUTTE LE TECNOLOGIE PIU’ AVANZATE, SENZA DEBITO PUBBLICO, PICCOLO, con una Forte attrattività Turistica e infrastrutture NON TROPPO VETUSTE.
  7. Tempo 10 anni, la Grecia (svalutando la Dracma, e “prostituendosi” al miglior offerente (per quanto riguarda la gestione dei Porti, o di Altre Infrastrutture…ricreerebbe un sistema Paese abbastanza Coeso (e potrebbe – usandolo poco e bene- rilanciare un Debito Pubblico Interno, per sviluppare la propria Industria ed i propri servizi)
  8. A questo punto, i Grandi GigantI Asiatici (Cina e India su tutti), farebbero quello che gli USA fecero nel dopoguerra con i Paesi NON-PATTO DI VARSAVIA: Investirebbero in Grecia chiedendo in Cambio “qualcosina”…
  9. Tempo 15 ANNI, la Grecia starebbe BENISSIMO: Economia florida, Buon Turismo, e Bassissimo debito Pubblico. –

E GLI ALTRI PAESI DELL’EURO?

Bhe, il Colpo sarebbe MOLTO DURO, è un po’ come se una banca fa credito a 2 coniugi per comprare casa. Ed uno, dopo un po’ se ne scappa con l’amante, lasciando il resto del debito da pagare all’altro coniuge che, a meno che non abbia un buon lavoro, farà difficoltà a saldarlo.

Certo, l’Euro rimarrebbe (La Grecia è parte INFIMA dell’Economia Europea) ma il problema sarebbe il COLPO D’IMMAGINE.

Rivediamo l’esempio dei due coniugi, la moglie scappa con l’amante, e lascia il Marito a ripagarsi il mutuo di casa. Questi ha un buon lavoro, e diciamo che ce la fa a ripagarlo, anche se dovrà spendere più soldi, perché dovrà farsi carico anche della parte di mutuo della moglie fedifraga. ma...

Ma se il marito dovesse decidere di accendere un altro mutuo, magari dopo essersi risposato con un’altra donna, per comprarsi che ne so, la macchina, farebbe più difficoltà a trovare una banca disposta a concederglielo, perché la sua immagine di solvibilità ne sarebbe ormai inficiata, oltre al fatto che le banche probabilmente gli direbbero: “ok, il mutuo te lo faccio, ma chi mi garantisce che anche stavolta Tua moglie non ti lascerà, e quindi dovrai ripagarmi da solo anche il Secondo Mutuo?...la banca così facendo, alla fine glielo concederà, ma ad un tasso più alto, e quindi lo farebbe divenire PIU’ POVERO nel medio/lungo periodo!

STESSA COSA se la Grecia dovesse uscire dall’Euro, per gli altri Paesi dell’Eurozona. Il rifinanziamento del debito, sarebbe più costoso…perché i mercati internazionali direbbero “ se è uscita la Grecia, potranno uscire anche altri, quindi dell’ UE non c’è da fidarsi!”

E questo genera un CROLLO A CATENA, un po’ come quando un’impresa fallisce e, non pagando più i suoi fornitori, ne fa fallire a cascata altre 5 che magari hanno una struttura FLORIDA!

L’EURO CROLLEREBBE SUBITO DOPO L’USCITA DELLA GRECIA?

NO! NO e poi NO! Ma crollerebbe dopo un po’…

Vediamo nello specifico.

La Grecia Esce! - quindi Le Banche Francesi e Tedesche (che detengono gran parte del Debito greco, dovranno far fronte a questo problema e ricapitalizzarsi a causa di queste forti perdite). E noi diciamo: ecchissenefrega, mica sono le banche Italiane?...SBAGLIATO! i sistemi economici Europei, sono molto, moltissimo interconnessi tra loro oggi…

Le banche Francesi ad esempio, DETENGONO una GRANDISSIMA PERCENTUALE non SOLO del DEBITO ITALIANO e SPAGNOLO, ma hanno anche Grandi percentuali di Partecipazioni nelle Industrie Italiane e Spagnole, questo significa che se dovessero perdere soldi con la grecia che non rimborsa i propri debiti, e dovessero ricapitalizzarsi, per farlo dovrebbero cedere parti del debito Italiano e le partecipazioni nell’industria Italiana (ognuno deve guardare prima a casa propria, e POI eventualmente in casa altrui)…questo farebbe sì che L’ITALIA non avrebbe più parte dei propri finanziatori, non solo del debito, ma anche dell’Industria, ovviamente genererebbe TASSI d’Interesse ancora più alti per cercare finanziamenti e di conseguenza anche ALTRE chiusure d’Impresa!

E questo è valido in maniera più o meno diversa per tutti i paesi che oggi vedono i propri SPREAD salire indiscriminatamente.

Ogni giorno (più o meno) ascolto le tribune politiche Italiane su RAI INTERNATIONAL, e mi "sbellico dalle risate", a sentire come i politici parlino di CRESCITA, quando allo stato attuale di COSE SIA MATERIALMENTE IMPOSSIBILE! (sì, proprio così, le leggi economiche NON LO PERMETTONO PROPRIO!)

E’ come se un Padre di famiglia, che in Casa è PIENO di DEBITI e con un lavoro Precario e sempre PEGGIO PAGATO, promettesse alla moglie ed ai figli di traslocare dal piccolo appartamento, e comprare un castello fiabesco: con quali soldi? Con quale banca disposta a farti un mutuo? !!! – forse con una vincita al Superenalotto?, bhe, peccato che per gli STATI non esista una sorta di superenalotto in cui tentare la fortuna…

A questo punto, essendo interconnesse le varie economie, gli stati (a meno che la BCE non inizi a stampare massicciamente Moneta stile FEDERAL RESEVE – aumentando massicciamente i tassi d’Inflazione, ma di fatto SALVANDO l’UE…) non potrebbero continuare a pagare all’Infinito INTERESSI SU INTERESSI (in valuta troppo Forte – l’Euro…) ed avere anche in avanzo i soldi per far crescere il Paese…ed a questo punto, Pian Piano inizierebbero ad Uscire dall’Euro, per riprendere la propria sovranità monetaria – e quindi DECIDERE da SOLI – le proprie “PARTITE COMMERCIALI” ed i propri TASSI DI CAMBIO.

Ovviamente se la Spagna, dopo la grecia dovesse uscire dall’Euro, l’Italia non potrebbe accettarlo (le industrie spagnole avrebbero troppi vantaggi rispetto a quelle Italiane…) quindi anch’essa ne uscirebbe, ed a catena la Francia farebbe lo stesso ragionamento e così Via…finché: come successe per l’Unione Monetaria Latina, uno ad Uno i Paesi se ne uscirebbero fino a far sparire la moneta unica!

MA QUANDO “SPARIRA’” L’EURO?

Servono almeno 2 anni perché le cose inizino a muoversi…a spanne diciamo che tra due anni inizierà una sorta di grosso vortice e, tra 4/5 forse 6 anni l’Euro potrebbe non esserci più…

Ed ora, dopo questo lunghissimo “ARTICOLO” (se qualche giornalista fosse interessato a ripotarlo su qualche testata – anche modificato – è pregato SOLO di CHIEDERMI IL PERMESSO e riportare il mio nome…) – così magari riuscirò a trovare un lavoro più interessante del fare “l’Analista” come mi tocca allo stato attuale di cose!...=) =) =) – alla fine non si sa mai…=)

Passo ad esplicitare le TRE provocazioni che ho lanciato ieri:

“1) COME NON SIA IMMORALE Esportare i capitali in un secondo paese (dal punto di vista finanziario)”

L’Euro è una Monenta Sovranazionale (non ce l’ha solo l’Italia…ce l’hanno 17 Paesi..) se un Paese CROLLA, perché non posso spostare altrove i miei soldi?...é come se io avessi i Miei soldi, che ne so, al BANCO DI SICILIA (esempio! Sia chiaro…solo un esempio!) e vedendo la Sicilia alla Frutta, spostassi i miei risparmi al Monte Dei PASCHI!

Spostare i propri capitali da un PAESE all’Altro del’Eurozona, NON E’ IMMORALE, Alla fine ognuno cerca di salvaguardare sé stesso…quindi non fa nulla di male a trasferire i propri capitali”all’Interno della PROPRIA zona Economica e MONETARIA”

Un esempio? APRITE UN CONTO CORRENTE in GERMANIA, e trasferitevi i propri risparmi! – sempre euro saranno – e nessuno potrà dirVi che sia qualcosa di illegale. (magari comprate anche BUND tedeschi…)

Nel momento in cui l’Euro non dovesse esserci più, avrete un CONTO in NUOVI MARCHI TEDESCHI, che risulteranno una delle Valute più FORTI AL MONDO! A questo punto pian piano iniziate a cambiare i Vostri Nuovi marchi in Nuove Lire (ipersvalutate e superinflazionate) – e – nella totale legalità (allo stato attuale delle leggi) avrete guadagnato UNA BARCA DI SOLDI! Senza far niente! (attenzione comunque, le leggi potranno cambiare!...)

convengo con ciò detto da rick2 in qualche post precedente, sul fatto che, forse, si potrebbe (per salvaguardare i propri risparmi ed anche guadagnarci qualcosa), tradurli in valuta estera. VERO che il CHF (Franco svizzero - sia sopravvalutato - infatti non é assolutamente il caso di acquistarlo...ma nemmeno il Dollaro mi piace (troppo volatile) e men che meno (me ne vorrà rick2...=)) la STERLINA (poiché ha un debito pubblico troppo grande alle spalle)...io piuttosto investirei in Moneta Brasiliana o Australiana, o addirittura in RUBLI (piccole cifre, ma ricordo che la STABILITA' Politica della Russia é un fatto importantissimo per vedere apprezzare una valuta) - ma attenzione, qui parliamo di INVESTIMENTI sui mercati VALUTARI, che nulla hanno a che vedere con il fatto di spostare i capitali all'Interno delle banche dell'Eurozona.

“2) almeno 2 anni prima di un eventuale crollo della Moneta Unica (che poi crollo non sarebbe, piuttosto frazionamento dei Paesi aderenti alla stessa, finquando la convenienza di rimanerci dentro degli stati più grossi, sarebbe inferiore alla convenienza di essere fuori!)”

Ho già risposto sopra a questa provocazione…

“3) come forse, alla lunga, per l'Italia, forse la migliore opportunità sarebbe quella di fallire.”

L’Italia avrebbe solo da guadagnare ad uscire dall’Euro, ma solo FALLENDO! Perché ? presto detto:

l’italia ha un Buon tessuto sociale, buon infrastrutture, un’ottima Industria per il proprio mercato interno!, manifattura di qualità, l’unica cosa che manca, è l’energia! – ma oggi si può sopperire, implementando al massimo le fonti rinnovabili! (l’Italia volendo, potrebbe vivere anche senza petrolio…) – offerta turistica e culturale IMPORTANTISSIMA – insomma: è un PAESE che vivrebbe tranquillamente anche “da solo” (poiché uscendo dall'Euro, di fatto si cadrebbe nella totale AUTARCHIA)

il problema del BELPAESE è il proprio DEBITO PUBBLICO che GENERA BUROCRAZIA…ed il Sistema POLITICO-Burocratico-Legale MASTODONTICO (insomma: in Italia non si può fare nulla, perché si ha le mani legate da TUTTO: Leggi farraginose e pesanti in Primis // oltre ad un clienterismo troppo Palese e Marcato! – ed anche gli investimenti stranieri sono ormai ridotti all’Osso, propri per questo motivo!)…come cambiare?...bhe, per vie “legali” è impensabile…proprio per questo un FALLIMENTO del Paese, farebbe crollare all’inizio il sistema nel Caos, ma alla lunga permetterebbe di “dare un colpo di spugna” in maniera RAPIDA e più o meno “INDOLORE” alle LENTEZZE ITALIANE.

Rendendo il sistema politico-economico-sociale più SNELLO, e - FALLENDO - quindi NON PAGANDO PIu’ IL PROPRIO DEBITO (che è il vero BLOCCO alla crescita Italiana!), l’Italia si ritroverebbe NON come la GRECIA, ma In una situazione MOLTO MA MOLTO MIGLIRE! perché con maggior infrastrutture ed un sistema PIU’ sviluppato…a questo punto, si potrebbe vivere un NUOVO BOOM ECONOMICO stile anni ’50…ma passando per rivolte sociali e purtroppo (tristemente) gocce di sangue.

Da Sapere però che, a livello Internazionale l’Italia (che già è bistrattata da tutti…) VARREBBE COME LA REPUBLICA CENTRAFRICANA e NULLA PIU’ – e anche questo va detto…il problema è a questo punto morale: meglio avere uno stato che (anche se poco…) qualcosa internazionalmente conta (e ripeto…anche se poco…molto poco…- e non me ne vogliano gli Italiani, ma è così…se solo immaginaste come il belpaese viene descritto dalla Stampa degli altri Partners Europei…) ma dove il Popolo è quasi alla fame…oppure che conti ZERO o poco più…ma dove la gente VIVE e LAVORA Normalmente?

Non vuole la mia essere un’analisi APOCALITTICA, bensì piuttosto legata alla realtà (anche se con alcune forzature e con molto “colore”…)

Mi occupo di economia, e soprattutto in un Paese in cui Le banche si Fondono con il tessuto sociale (Ginevra, la Svizzera e le banche sono un po’ un tutt’uno) e vivo e lavoro in una delle maggiori piazze finanziarie del vecchio Continente – quindi se parlo (anzi, scrivo) lo faccio per cognizione di causa.

Non voglio quindi creare Paura, ma i fatti sono sotto gli occhi di TUTTI (o quasi)…il problema è, che non si vuole vedere la realtà – e si pensa di fare un po’ gli “SCHETTINO” della Situazione, chiamando tutti alla calma, quando ormai (è un dato di fatto) la nave (l’Europa) sta affondando…il sistema VA RIFONDATO, il problema è che si sta cercando di RIFONDARE IL SISTEMA con piccoli interventi NON STRUTTURALI.

È come se, per rimettere in piedi una casa crollata, si chiamasse un solo operaio (e non un’impresa) e gli si chiedesse di RISTRUTTURARLA piuttosto che rifondarla. Si potrebbe, certo fare qualcosa, ma strutturalmente la casa rimarrebbe debole e poco solida…rischiando al primo colpo di vento o temporale di soccombere nuovamente.

Rifondare il sistema invece, implica coraggio, e dolore…rimboccarsi le maniche e rinunciare ai privilegi precedentemente acquisiti che, ora NON HANNO PIU’ DIRITTO DI ESISTERE.

E forse, FALLIRE per RICOSTRUIRE un SISTEMA MIGLIORE, sarebbe il male minore!

S.B.

Modificato da superbubu
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Inviato

Una volta c'era la guerra combattuta coi cannoni, adesso c'è la guerra economica e finanziaria.

Allo stesso modo in cui l'Italia ha perso la prima, sta perdendo anche quella odierna.

Speriamo che la ricostruzione sia come quella che dopo la II^ GM preparò il boom degli anni sessanta....


Inviato

non son daccordo col punto 5

se van via dall euro non devono necessariamente andare in default

ti convertono i titoli di debito pubblico in drachme e te li ripagano in drachme

un altra cosa a cui pensavo e che la svalutazione potrebbe non essere cosi repentina ma metterci qualche tempo visto che oramai tutti hanno euro sotto il materasso.

l altra cosa che secondo me succederebbe e che l euro volenti o nolenti rimarrebbe come valuta parallela , come succede nei paesi dell america latina


Inviato

dimenticavo

se uscissero tutti i vari pigs dall euro io son quasi convinto che invece l euro si rivaluterebbe.

bisogna pero` trovare una banca che rimanga in piedi :)


Inviato

non son daccordo col punto 5

se van via dall euro non devono necessariamente andare in default

ti convertono i titoli di debito pubblico in drachme e te li ripagano in drachme

ne parlavo ieri sera con un collega che lavora in UBS...

diceva che - stanti i trattati in essere - e non essendoci un trattato che permetta ad un Paese di uscire LEGALMENTE dalla Moneta Unica, l'unico modo di farlo sarebbe quello di "ESSERE ESPULSI" poiché non più parte dell'UE

a quel punto il palco crollerebbe (siamo ovviamente nel campo delel ipotesi) e la stretta sul credito, non permetterebbe alla recia di Rifinanziarsi all'estero - questo a mio parere potrebbe dire: SONO INSOLVENTE con il MERCATO ESTERO e pago il mio debito in DRACME solo sul mercato INTERNO al cambio da me stabilito. (anche se si correrebbe il rischio dell'Iperinflazione...

ma ripeto, siamo nel totale campo ipotetico...la Tua teoria ha la stessa validità della mia...=)

un altra cosa a cui pensavo e che la svalutazione potrebbe non essere cosi repentina ma metterci qualche tempo visto che oramai tutti hanno euro sotto il materasso.

potrebbe essere, ma ne dubito, alla fine a mio parere ci sarebbe un crollo verticale nei primi giorni un pò come fu per l'islanda...e poi il prezzo si stabilizzerebbe...

l altra cosa che secondo me succederebbe e che l euro volenti o nolenti rimarrebbe come valuta parallela , come succede nei paesi dell america latina

questo é PALESE...e sarebbe una delle situazioni forse POSITIVE per i grci...sarebbe come in SERBIA o in KOSOVO o ALBANIA...vicino alle proprie valute nazionali, circola indistintamente l'Euro che di fatto é VALUTAPARALLELA e DI RISERVA.

(o come dici Tu, nelle economie latinoamericane con il Dollaro - e in alcune stati l'Euro...)


Inviato

dimenticavo

se uscissero tutti i vari pigs dall euro io son quasi convinto che invece l euro si rivaluterebbe.

bisogna pero` trovare una banca che rimanga in piedi :)

quelle ci saranno...anzi, non solo rimarranno in piedi, ma saranno FORTI...(il problema é che saranno poche e si comporteranno in totale regime di OLIGOPOLIO...) - un pò come adesso...ma...PEGGIO...=)))

anche io sono convinto che l'Euro si rivaluterebbe...ma nel MEDIO/LUNGO PERIODO...il problema sarebbe che Paesi come la Germania, non potrebbero tollerare di avere una valuta troppo forte (che ne limerebbe le esportazioni) quando Paesi come l'Italia, la Spagna e la Francia dovessero riavere le proprie valute nazionali inflazionabili a piacere.

é questo per me il nocciolo del fatto che l'Euro sia destinato a crollare...manca una COMUNE POLITICA MACRO-ECONOMICA dietro alla moneta Unica...


Inviato

Non sono un economista e nemmeno un esperto di problematiche finanziarie, ma diversi punti di questa discussione non mi convincono; ad esempio:

se Grecia, Spagna, Italia, Francia escono dall'euro, in Germania forse si chiamerebbe ancora Euro, ma la valuta sarebbe in pratica quella nazionale; e se la valuta molto forte dà dei problemi, mi pare che quella molto debole ne dia di peggiori.

il parallelismo tra guerra con i cannoni e quella con le valute è calzante: la storia ci insegna che la percentuale più grande di caduti al fronte, in assoluto e in relativo, è tra le classi sociali più deboli e povere. Quando si parla di "vantaggi" ad uscire dall'Euro, o addirittura a fallire, bisognerebbe chiarire come questo "vantaggio per la Nazione" si traduca per le varie stratificazioni di popolazione: e poi spiegarlo bene a quelle che ne pagherebbero di più le conseguenze.

Tecnica e politica non sempre viaggiano per vie parallele.

Per fortuna.


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