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Inviato

I falsi sono presenti in tutti i musei del mondo, in particolar modo in quelli stranieri........poiche spesso acquistavano materiale archeologico per via non del tutto legali percio' maggiormente soggetti a falsi, esempio Il carro Etrusco da Monteleone, l'opera e' rinetuna da molti un falso.

Anche le piu' grandi collezioni di numismatica contengono molti falsi, la collezione Gnecchi e Brera hanno molte monete dubbie o false come riportato studi/considerazioni della Cesano e del Laffranchi. Anche il medaglione riportato da Cliff c'e' chi lo considera autentico (la Cesano) e chi un falso (il Laffranchi), l'unico che derivava da uno scavo archeologico ufficiale e riconosciuto da tutti come autentico e' stato rubato.....il medaglione d'oro di Augusto del museo di Archeologico di Napoli. Anche i stessi Babelon e Cohen spesso riportano la presenza di pezzi dubbi nel medagliere di Parigi.....percio' non dobbiamo stupirci se dovessimo trovare dei falsi nei musei.....


Inviato (modificato)

Il rilievo può costituire l'epicentro di un terremoto, che ha come conseguenza un vero tsunami.

Perché??

Per due motivi:

1) Il sospetto di un falso, se così lo vogliamo chiamare, esposto nella collezione di un Museo prestigioso, ingenera negli appassionati di numismatica sconforto e incertezza. Dopo questa segnalazione, chi di noi non guarderà le collezoni museali in modo più critico? Forse qualcuno già lo faceva, io no......mi fidavo!

2) L'impatto sul mercato numismatico: una moneta con questi tipi, al momento è da considerarsi "bruciata" o se vogliamo in "standby" (in attesa di giudizio), sia per chi la deve porre in vendita che per chi la deve acquistare .

Ergo, occorre che coloro che detengono le due monete "sub iudice" le sottopongano in tempi non biblici a perizie, anche invasive se necessarie (il CNR, con sofisticate tecnologie, è riuscito a individuare in un alcune monete di bronzo addirittura la provenienza del rame dalle miniere della Sardegna, operative in epoca romana!). Questo per chiarire velocemente il problema, nell'interesse di tutti, della cultura, della storia, della numismatica e, perchè no, del mercato (isoliamo le mele marce, quando ci sono).

Più che " il sospetto" di un falso in una collezione museale, possiamo tranquillamente parlare di una "fisiologica" percentuale di falsi in TUTTE quante le raccolte, museali e non, in tutto il mondo...mi stupisce che dopo anni di articoli e notizie relative a acquisizioni di falsi in collezioni museali, puntualmente poi rivelate come tali venti o tenta anni dopo ( il sarcofago degli sposi, tanto per citare un'esempio noto) , denunce di malversazioni e appropriazioni indebite con relativa sostituzione dei pezzi rubati con copie , ci sia ancora qualcuno che non ha capito che i curatori dei musei, i sovrintendenti, i direttori, gli archeologi accreditati e compagnia cantante, sono niente di più che persone come noi, quindi possono sia sbagliare che essere imbrogliate......ma veramente pensi che TUTTO quello che c'è nei musei mondiali sia autentico? mamma mia che illusione colossale.....parlando per esperienza personale, ti posso dire che non ho mai visto né una collezione museale, di numismatica o di oggetti , né una collezione privata di monete classiche o oggetti in cui non ci sia neanche un falso..anzi, ce ne sono di più, forse in quelle museali che in quelle private...

Detto ciò, credo che abbiamo scoperto l'acqua calda e che nessuno ne sia rimasto più impressionato di tanto, a parte forse il nostro amico divide et impera...

Modificato da numizmo
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Inviato (modificato)

I falsi sono presenti in tutti i musei del mondo, in particolar modo in quelli stranieri........poiche spesso acquistavano materiale archeologico per via non del tutto legali percio' maggiormente soggetti a falsi, esempio Il carro Etrusco da Monteleone, l'opera e' rinetuna da molti un falso.

Anche le piu' grandi collezioni di numismatica contengono molti falsi, la collezione Gnecchi e Brera hanno molte monete dubbie o false come riportato studi/considerazioni della Cesano e del Laffranchi. Anche il medaglione riportato da Cliff c'e' chi lo considera autentico (la Cesano) e chi un falso (il Laffranchi), l'unico che derivava da uno scavo archeologico ufficiale e riconosciuto da tutti come autentico e' stato rubato.....il medaglione d'oro di Augusto del museo di Archeologico di Napoli. Anche i stessi Babelon e Cohen spesso riportano la presenza di pezzi dubbi nel medagliere di Parigi.....percio' non dobbiamo stupirci se dovessimo trovare dei falsi nei musei.....

Il medaglione da 4 aurei di Augusto del museo di Napoli è stato recuperato, e da molti anni ormai! è pure esposto: andetevelo a guardare... :lazy:

Modificato da BiondoFlavio82

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I falsi sono presenti in tutti i musei del mondo, in particolar modo in quelli stranieri........poiche spesso acquistavano materiale archeologico per via non del tutto legali percio' maggiormente soggetti a falsi, esempio Il carro Etrusco da Monteleone, l'opera e' rinetuna da molti un falso.

Anche le piu' grandi collezioni di numismatica contengono molti falsi, la collezione Gnecchi e Brera hanno molte monete dubbie o false come riportato studi/considerazioni della Cesano e del Laffranchi. Anche il medaglione riportato da Cliff c'e' chi lo considera autentico (la Cesano) e chi un falso (il Laffranchi), l'unico che derivava da uno scavo archeologico ufficiale e riconosciuto da tutti come autentico e' stato rubato.....il medaglione d'oro di Augusto del museo di Archeologico di Napoli. Anche i stessi Babelon e Cohen spesso riportano la presenza di pezzi dubbi nel medagliere di Parigi.....percio' non dobbiamo stupirci se dovessimo trovare dei falsi nei musei.....

:lol: :lol: :lol: :lol: Il medaglione da 4 aurei di Augusto del museo di Napoli è stato recuperato, e da molti anni ormai! è pure esposto: andetevelo a guardare... :lazy:

me so perso sto' evento.......chiedo scusa, si vede che stavo a giocare a pallone nel cortile!


Inviato

Numizmo, beato te che hai tutte queste certezze e che ti senti in grado di dispensare agli altri preziose norme di vita!!! Purtroppo io, che 50 anni fa già esistevo, rispettando gli altri e le loro opinioni e affrontando la vita in modo nè disincantato nè disilluso, sono pure diventato Primario medico con un budget annuale di oltre un milione di € per fiducia della mia Azienda, ho messo al mondo figli (ormai grandi) e vivo tranquillo senza psicodrammi........Essere smaliziati è importante nella vita ma disincantati no, non lo accetto, non porta a nulla. Mi chiedo che senso avrebbe stare qui sul forum, fare delle grandi elucubrazioni mentali sulla descrizione accurata delle monete romane e, più che altro, collezionarle, quando in partenza sappiamo che in buona parte sono patacche (dato che, come dici tu, queste ultime sono "patologicamente" presenti ovunque - non fisiologicamente, che è un termine inappropriato). Evitiamo nelle discussioni dei Forum, in modo maturo, le personalizzazioni che possano risultare offensive e le opinioni categoriche, con basi vacillanti,. Ognuno vede il mondo come vuole. La libertà di pensiero è inalienabile. I giudizi perentori e le regole di vita dispensate al prossimo con disinvoltura non sono segno di grande elasticità mentale. Est modus in rebus!


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Numizmo, beato te che hai tutte queste certezze e che ti senti in grado di dispensare agli altri preziose norme di vita!!! Purtroppo io, che 50 anni fa già esistevo, rispettando gli altri e le loro opinioni e affrontando la vita in modo nè disincantato nè disilluso, sono pure diventato Primario medico con un budget annuale di oltre un milione di € per fiducia della mia Azienda, ho messo al mondo figli (ormai grandi) e vivo tranquillo senza psicodrammi........Essere smaliziati è importante nella vita ma disincantati no, non lo accetto, non porta a nulla. Mi chiedo che senso avrebbe stare qui sul forum, fare delle grandi elucubrazioni mentali sulla descrizione accurata delle monete romane e, più che altro, collezionarle, quando in partenza sappiamo che in buona parte sono patacche (dato che, come dici tu, queste ultime sono "patologicamente" presenti ovunque - non fisiologicamente, che è un termine inappropriato). Evitiamo nelle discussioni dei Forum, in modo maturo, le personalizzazioni che possano risultare offensive e le opinioni categoriche, con basi vacillanti,. Ognuno vede il mondo come vuole. La libertà di pensiero è inalienabile. I giudizi perentori e le regole di vita dispensate al prossimo con disinvoltura non sono segno di grande elasticità mentale. Est modus in rebus!

Beato te che vivevi già " solo" 50 anni fa...

E quanto alle dispense, basta tenersi un pò aggiornati e leggere, per avere accesso alle notizie che ho dispensato pocanzi, quindi nessuna dispensa o elargizione di norme di vita, solo consapevolezza della realtà di una situazione che è molto più vicina alla mia di vite che alla tua...

Detto per inciso, la tua dimostrazione e ostentazione della tua " importanza" economica l'ho trovata alquanto puerile e presuntuosa, dato che , così come io non sò che sei,( e non è un errore di digitazione, è proprio "CHE" sei) e non ti ho " misurato" in termini di importanza sociale , altrettanto non puoi e non dovresti neanche voler fare tu....a meno ché, per te, l'importanza di una persona non si misuri in euro o nel valore di ciò che " sposta e maneggia"...ma, in questo caso, ti vorrei far presente che l'ultimo dei carristi maneggia un mezzo che di milioni di euro ne costa qualche decina, e , spesso, non è neanche laureato, come tu stesso hai tenuto di farci presente, riguardo a te stesso...

Tornando alla "fisiologica" presenza di patacche nelle collezioni museali e private, parafrasando il tuo modo di porti, ti dico che, dall'alto della mia pluridecennale esperienza professionale nel settore, le "patacche" sono forse il più discusso e diffuso male della numismatica...un male che ha portato alla rovina e alla dismissione periodica ,interi settori della numismtica stessa...basti pensare alle monete greche il cui mercato era praticamente azzerato dagli anni 70 ai quasi 2000 a causa della elevatissima percentuale di falsi presenti nelle aste e in tutte le vendite...se non sei convinto, fai una cosa, vatti a leggere la sezione "falsi" e ti potrai fare un'idea della gravità della situazione...e te lo dico senza la supponenza estrema che tu hai usato con me, caro Primario, quando ti sei permesso di mettere in dubbio le mie affermazioni pur essendoti dimostrato, nei fatti, un profondo ignorante numismatico , nelle tue asserzioni infondate...

Quanto all'uso del termine " fisiologicamente" invece che "patologicamente" è voluto..in quanto l'inquinamento da falsi di ogni collezione o raccolta, non è una malattia che la affligga, ma una situazione naturale provocata dai limiti conoscitivi e riconoscitivi di chi la costituisce e cura, quindi ai suoi umani limiti " fisiologici" di analisi...

Come chiosa della mia risposta, citerò un pezzo del tuo post , che mi sembra adattissimo alla bisogna , invitandoti a farne buon uso e a non comportarti come il bue, di popolare monito, che dava del cornuto all'asino:

..."I giudizi perentori e le regole di vita dispensate al prossimo con disinvoltura non sono segno di grande elasticità mentale. Est modus in rebus! ....

Ecco, appunto...mi pare che chi dei due sia stato più perentorio e dispensatore di giudizi infondati e dilettanteschi, sia stato proprio tu e non io...buonanotte e la prossima volta parla di quello che conosci meglio e non lanciarti in affermazioni e confutazioni avventate , soprattutto con chi il mestiere della numismatica lo ha fatto per decenni..

Modificato da numizmo

Inviato (modificato)

Che le collezioni pubbliche accolgano falsi è cosa nota, anche solo per il fatto che esse sono generalmente costituite da grandi collezoni private del passato entro cui una percentuale variabile di falsi c'è sempre stata.

Purtroppo molte falsificazioni sono ormai assorbite dalle collezioni, dai musei e dal mercato, senza che una parola definitiva possa essere detta. Questo non deve distogliere dallo studio o dalla passione, tuttavia la prudenza è d'obbligo e non bisogna dare nulla per scontato.

Modificato da caiuspliniussecundus

Inviato

Purtroppo molte falsificazioni sono ormai assorbite dalle collezioni, dai musei e dal mercato, senza che una parola definitiva possa essere detta. Questo non deve distogliere dallo studio o dalla passione, tuttavia la prudenza è d'obbligo e non bisogna dare nulla per scontato.

Anzi! deve,casomai, spingere a non escludere nessuna possibilità a prescindere...né in un senso né nell altro...e approfondire SEMPRE la questione prima di dare giudizi avventati..


Inviato

Mi dispiace sempre assistere a polemiche, ma personalmente, anche in base alla mia esperienza, non posso che condividere con quanto scritto da Numizmo.

Comprendo la passione, talvolta cieca, dei collezionisti e il discorso dei falsi è sempre molto sgradevole, ma è necessario avere coscienza di questo problema, molto serio e che può essere affrontato e circoscritto solo con l'esperienza e col contatto con seri professionisti, che ci sono.

Confermo che i musei italiani e anche quelli stranieri sono pieni di falsi più o meno vecchi, più o meno moderni... Perfino il prestigioso medagliere di Napoli, con l'eccezione del materiale rinvenuto in scavi archeologici, specialmente a Pompei, risulta non poco "infestato" e proprio nelle vecchie collezioni di origine privata, compresa la collezione Santangelo. Basta visitare (per i fortunati mortali che riescono ad avere il difficile permesso della visita....) i vari cassetti per rendersi conto che alcuni cartellini riportano (in genere a matita) la parola "falso" (anche didrammi e tetradrammi, ma pure bronzi....).

Il vero problema dei medaglieri italiani è quello della corretta ed esaustiva pubblicazione di cataloghi con valide fotografie (la massima parte dei pochi esistenti sono semplicemente inguardabili....) e i curatori, concordo con caiuspliniussecundus, non hanno la preparazione per riconoscere i falsi. Un paio di anni fa la prof.ssa Sorda, direttrice dell'Istituto Italiano di Numismatica, mi ha chiesto consigli su come poter avviare dei corsi di preparazione dei vari curatori e ispettori delle Soprintendenze al riconoscimento dei falsi. Debbo dire che sono rimasto trasecolato e il discorso è finito lì. Sono pochi i veri esperti e sono tutti privati, in genere muniti del patentino di perito (possibilmente "del tribunale", anche se il livello di preparazione è molto variabile).

Bisogna dare atto a Fiorenzo Catalli del suo notevole impegno a rendere fruibile, anche con foto digitali a colori (che sono comunque migliori delle mediocri foto in B/N come ad esempio nel Bollettino di Numismatica, organo dei Beni Culturali !). E' proprio grazie alla reperibilità della foto del sesterzio di Nerone di Firenze a permettere scoperte su potenziali vecchi falsi (ovviamente da approfondire).

Infine prego divide et impera di astenersi da sgradevoli riferimenti a notevoli disponibilità economiche (è ben noto che i facoltosi medici sono i più impegnati collezionisti di costose monete antiche). Ognuno è libero di acquistare quello che desidera (se può), possibilmente con le dovute attenzioni, ma non deve ignorare nè sottovalutare il problema dei falsi.

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Ritengo che il distacco piu' grande tra i collezionisti e il mondo universitario sia proprio nel riconoscere il falso. Ho notato, come del resto in tutti i lavori, che lo studio sui libri da le basi giuste e le nozioni pero' senza la pratica sono poco utili. Per riconoscere il falso bisogna vedere tante monete e soprattutto frequentare ambienti dopo possono girare......come le aste, mercatini ect.....chi fa pochi scavi l'anno, chi maneggia solo monete derivanti da scavi non si fa le ossa per poter poi riconoscere i falsi.

Modificato da snam
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Inviato

Infine prego divide et impera di astenersi da sgradevoli riferimenti a notevoli disponibilità economiche

Più che un eufemistico " sgradevole riferimento" la definirei una "arrogante esibizione" ,..... si sa che tu, acraf, sei sempre molto gentile e diplomatico nelle tue risposte...ma a me piace chiamare le cose col loro nome quando ci vuole...anche per rispetto di chi ,per comprare monete ,magari sacrifica qualcos'altro, non disponendo di grandi risorse economiche, ma di grande passione e trasporto...quello che penso difetti al nostro amico, per il quale, visto l'incipit, credo che anche la collezione di monete rappresenti solo uno status da esibire agli altri, anzichè un motivo di autentica soddisfazione intima.


Inviato (modificato)

Mi sembra che non si riferisse alle proprie disponibilità economiche, bensì al budget messogli a disposizione dalla azienda ospedaliera per la struttura che egli dirige.

Così...giusto per spezzare una lancia a favore di un collega...

Modificato da Nikko

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Mi sembra che non si riferisse alle proprie disponibilità economiche, bensì al budget messogli a disposizione dalla azienda ospedaliera per la struttura che egli dirige.

Così...giusto per spezzare una lancia a favore di un collega...

Infatti ho citato l'esempio del carrista che "manovra" milioni di euro non suoi.....in ogni caso, questo cambia la sostanza dell'esibizione?......


Inviato

Vorrei chiosare che i curatori dei musei, per formazione professionale, non sono formati per il riconoscimento di falsi.Inoltre , rimanendo all'interno del medagliere di un museo, si rischia di cadere nel facile preconcetto ceh, essendo un museo, contiene solo monete autentiche.

Sgamare i falsi è una professione, che richiede continuo allenamento, competenza e aggiornamenti delle più recenti frontiere di falsificazione. Tali sforzi in genere li fanno le persone che ci mettono danaro dal loro portafoglio ... penso che se dovessi acquistare una moneta costosa ci penserei non una, ma 10.000 volte e se qualcosina non tornasse (lo stile, il peso, una letterda della legenda, la patina) ma anche se solo la sensazione non fosse favorevole, la lascerei nel dubbio (che , come già detto, in questo campo è una condanna).

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Inviato

Quoto Caius e aggiungo che come collezionista non ho mai pensato di essere immune ai falsi. Ne ho comprati in passato purtroppo e spero che ognuno mi sia almeno servito da lezione. Li ho studiati, fotografati ed avuti fra le mani. Forse in collezione ho ancora qualche falso anche se spero il contrario, ma come regola personale se mi viene anche solo il minimo dubbio su una moneta non l'acquisto. Spesso non si puo' andare al di la' di una sensazione dato che i metodi scientifici di indagine, anche i piu' costosi, non danno comunque mai la certezza al 100%. Se mi capita di poter acquistare dei falsi a prezzi di falsi da studio (come si trovano da Inasta per esempio) e mi sembrano ben fatti li acquisto per studiarmeli e per capire quale sensazione possano darmi in mano, di piu' non si puo' fare. Dato che ci mettiamo i soldi siamo appunto noi collezionisti a dover essere in prima linea nel riconoscimento dei falsi, e' normale che finiamo per riconoscerli con piu' facilita' rispetto a chi maneggia cassetti polverosi di un medagliere dove il falso non si aspetta di trovarlo e se anche gli venisse qualche dubbio e' piu' interessato a dati di classificazione e acquisizione perche' in fondo non sono mica soldi suoi...;)

Inviato

La presenza dei falsi nei musei non credo debba spaventarci ma indubbiamente l'argomento, interessantissimo, andrebbe approfondito e meglio dibattuto ma per poterlo fare è essenziale poter accedere alle collezioni presenti nei nostri musei così come si stà facendo a Firenze.

Come prova inconfutabile della certa presenza di falsi nelle collezioni museali vorrei citarvi alcuni passi tratti da "I moderni Falsificatori di medaglie greche antiche nei tre metalli" di Domenico Sestini (Firenze 1826):

"...Dacché i principi, e i-gran Signori incominciarono a voler fare raccolta di medaglie greche, e romane, e renderle pubbliche in benefizio degli Studiosi, allora i falsificatori comparvero, e ne coniarono diverse, per saziare la loro cupidigia, e questi si lasciarono agire, come Artisti, o come gente industriosa. Tra i primi si contano un Guglielmo Du Choul, e un Antonio le Pois, che fiorirono nell'istesso tempo. Indi fecero uso della loro arte i due Padovani, i di .cui coni sono ora ammirati, e tutti i Musei ne vanno doviziosi.

Ad imitazione di questi, altri artisti, o falsificatori, ma con meno successo nell'arte, dettero saggio della loro falsità, e in Francia in un villaggio tra Lione, e Grazianopoli comparve un falsario, per

nome la Roche, il quale pensò di coniare molte medaglie rare del Museo Pellerin; e dopo la di lui morte, una sua figlia seguitò l'arte del padre, nella quale non ottenendo un esito felice, l'abbandonò.

In Madrid a tempo dell'Infante Don Gabriel, amatore molto della Numismatica, i falsari inventarono molte medaglie, per sottrargli delle buone somme di denaro, e varie di queste furono pubblicale dal Florez nel suo terzo Tomo.

In Stutgard si formò pure una fucina di medaglie false, tra le quali si deve contare la piccola moneta di Saffo, esistente nel Museo Regio di Berlino.

Altra se ne formò in Venezia, dove si coniarono denari dei primi Cesari, e delle loro mogli, non che dei quinari, ma lo stile di tutti è molto secco, e il metallo troppo piatto, non che una grettezza nelle leggende.

In Firenze dopo i due Padovani, non indifferente credito si acquistarono Michele Dervieu Fiorentino, e Cogornier, imitando il primo ogni specie di monete antiche, e in particolar modo, i medaglioni. Il secondo produsse la moneta dei Tiranni che fiorirono sotto Valeriano e Gallieno. In Olanda poi si conta un Carteron con vari altri, i quali tutti aumentarono il numero delle medaglie false.

Nel secolo passato (1700) un certo Weber venne in Firenze, e impunemente esercitò la sua arte di Falsario, coniando, o gettando (fondendo) Assi Romani, ed Etruschi, con poca maestria, e impestò l'Italia, e il Nord coi suoi goffi getti non solo di medaglie, ma anco d'Idoli Etruschi per lo più dell'Imp. e R, Galleria di Firenze.

In Roma un certo Galli era bravo nel gettare in oro le medaglie dei primi Cesari, e coniare molti quinari in argento degli Imperatori del medio Evo, e il Museo Hedervariano non ne va esente, per averli acquistali il P. Carolini, allorché era in Roma.

Anco in Catania si è eretta una fabbrica di medaglie false, imitando le più rare di quell'Isola.

In somma i primi falsificatori presero di mira le medaglie imperiali, e in particolar modo quelle in rame d'Ottone, di Vitellio in più metalli, di Didio Giuliano, di Pescennio Negro, di Pertinace ec., perché allora queste medaglie erano rare, ed erano pagate a carissimo prezzo.

In seguito coll'andare del tempo avendo osservato, che lo studio delle medaglie greche, era molto esteso e coltivato, e in virtù della Classica Opera Eckheliana (De Doct. Num. Vet.), ma più di tutto dai prezzi arbitrari e stravaganti messi a molte di queste, allora un certo Becker di Hanau, uomo dotato di sapere, e d'ingegno, e bravo nell'incisione, fu richiesto a fare i coni di medaglie di vari Imp. Romani e farli coniare in oro, perché queste medesime doveano condire alcuni Musei Britannici, come fu eseguito. In Roma poi si battevano i dodici Cesari in oro, per altre parti, e molte altre medaglie romane in rame."

"....

Per altro quasi tutti i Musei d'Europa sono infetti di medaglie Bekeriane, ed egli o altri per lui le propagano da per tutto, e qui (Firenze?) per più volte ho veduto un certo Millinger di Magonza ed altri propagatori portando delle medaglie Beckeriane» per fare rimanere i gonzi, e anco ingannare i meno esperti, non che qualche vero intelligente. "

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Inviato

Ho seguito con molto interesse la discussione e la discussione, nonostante piccole e grandi uscite di pista, fa sempre bene! E' uno strumento di democrazia!

Per tornare al nostro problema, quando riusciremo a conoscere tutte le monete conservate nei medaglieri pubblci (la maggior parte dei quali formatisi dopo l'Unità d'Italia con nuclei di collezioni private o semi pubbliche dei secoli precedenti) ci accorgeremo di quante monete e medaglioni non originali di zecca ufficiale antica vi sono conservati. E questo sarà solo la partenza di un grande lavoro che ci aspetta.

Dobbiamo comunque distinguere i falsi attuali, che hanno l'unico scopo di truffare i collezionisti, dai falsi d'epoca che probabilmente in molti casi erano realizzati per compiacere qualche collezionista esigente ma poco informato (soprattutto i vari nobili , ecc.) ma che voleva fare sfoggio con gli ospiti della propria collezione.

Forse il Padovanino si sentiva anche un artista! Sta di fatto che del fenomeno falsi d'epoca ne sappiamo ancora poco.

E si tratta di materiali verso cui i puristi non devono storcere il naso considerandoli merce indegna. Si tratta invece di storia del collezionismo numismatico.. Il Milani, direttore del Museo di Firenze li comperava, lo stesso faceva la Cesano, Direttrice del Medagliere di Roma e, lo sapete tutti, anche il Re non disdegnava di inserire nella propria collezione i falsi d'epoca.

Prima del Milani a Firenze anche il Migliarini e il Pelli erano in grado di riconoscere i falsi e non li hanno mai esclusi dai loro rispettivi cataloghi della metà dell'800 e della fine del Settecento.

Per questo la mia proposta di fare un censimento di questi materiali rimane valida. Possiamo partire da un solo periodo (solo il Padovanino o solo il Cigoi,ecc.) e da un solo imperatore (solo Nerone!). La raccolta di dati e immagini potrebbe far nascere una nuova sezione come catalogo on line de lamoneta.it

Chi comincia a raccogliere un po' di documentazione?

Chiudo con una bella notizia.... Giuseppe Bertolami, Direttore di Artcoins nel cui catalogo 5 è stata inserita il medaglione riproduzione del sesterzio di Firenze, mi ha personalmente comunicato che intende acquistare quel medaglione e donarlo al Museo di Firenze..

Ho ringraziato Bertolami della generosità e dell'attenzione dimostrata verso una istituzione pubblica, grazie anche alla segnalazione di questo spazio.

Avremo dunque modo di ritornare sull'argomento pubblicando fianco a fianco i due "oggetti"

A presto

Fiorenzo Catalli


Inviato

Ottima notizia!! Un grazie anche al Dott. Bertolami che con il suo generoso gesto ci darà modo di approfondire ulteriormente l'argomento di questa discussione.

PS: dal momento che il museo avrà a disposizione entrambe gli esemplari suggerirei un test non invasivo con l'XRF. Tale test potrebbe già darci notevoli informazioni sulla composizione metallica di ciascun esemplare.


Inviato

Ottima iniziativa......che mi ha fatto venire in mente un idea, cosi' abbozzata, buttata giu'......se non ci fosse stato Bertolami a proporlo si poteva anche ricorre a noi iscritti della Lamoneta.it (per chi voleva), si poteva fare un'offerta cumulativa, non so 10 euro ciascuno, e si acquistava il lotto tutti insieme e poi si donava al museo, si potrebbe fare anche per altre occasioni (costi accessibili), spesso 10 euro si buttano per tante cavolate.......Boh


Inviato

Condivido pienamente il buon Catalli.

Il fenomeno della falsificazione è molto antico e nacque assieme alla stessa moneta. Esistono falsi d'epoca come pure imitazioni (basti pensare alle imitazioni di denari romani fatte da popolazioni barbariche, specialmente Germani). Poi esistono falsi nati con l'avvento del collezionismo, a partire dal XVI secolo in poi.

Questi ultimi non necessariamente furono fatti per fregare il collezionista (come adesso), ma talvolta venivano fatti su commissione dello stesso collezionista per riempire vari "vuoti" e anche per solleticare la propria vanità.

Sicuramente questi vecchi falsi, come i Padovanini, hanno un loro interesse, anche se devono sempre essere distinti dalle monete autentiche.

Non è mai facile identificare con ragionevole sicurezza un vecchio falso, specialmente se eseguito con perizia. Anche una importante collezione pubblica, come quella di Firenze, ha il dovere, quando possibile, di mettere in evidenza simili falsi e sono oltremodo lodevoli le iniziative come quella del dr. Bertolami di poter assicurare la possibilità di studiare da vicino esemplari di qualche sospetto.

Spero che una simile iniziativa possa avere dei seguiti, al fine di poter assicurare una migliore conoscenza delle varie tecniche di falsificazione. Gli stessi collezionisti potrebbero fornire il loro contributo, evitando di rimanere nascosti e sepolti esemplari che meritano di essere segnalati e studiati.

Ricordo che fino a qualche tempo fa esisteva il Bulletin of Counterfeits, che era molto utile per la segnalazione di vari falsi. Adesso esistono siti, come quello di Propokov, dove sono riportati immagini di falsi, che però sono per la massima parte delle patacche molto pacchiane.


Inviato

Ciao,

volevo solo segnalare l'evoluzione che ha avuto questa discussione, iniziata in modo "soft", più che altro al fine di uno scambio di opinioni e che via via, a seguito della segnalazione di Biondoflavio, la mediazione di Centurioneamico e di tanti altri utenti ha elevato il contenuto culturale della stessa.

Ringrazio personalmente anche il Dott. Catali (e il Dott. Bertolami) per il suo intervento.

Vieppiù un'ulteriore dimostrazione di quanto sia importante scambiare opinioni e pareri e di quanto tutti gli iscritti del Forum possano dare.

Ciao e grazie

Illyricum

:)


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